Igino

Versioni di latino del mitografo romano Igino Astronomo. E’ presente la traduzione del De astronomia o Astronomica e delle Fabulae. La prima opera è una raccolta di leggende mitologiche sull'astronomia. Fabulae invece narra 277 fiabe sulla mitologia greca. Igino fa precedere la presentazione dei racconti da un'introduzione in cui presenta la nascita degli dei dal Caos e la successiva guerra di Zeus contro i Titani e i Giganti Centimani.
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Lattanzio

Versioni tradotte di latino dell’autore nato in Africa, Lucio Cecilio Firmiano Lattanzio. Le sue versioni più celebri sono le Divinae Institutiones. Lattanzio fu uno scrittore e retore di fede cristiana formatosi con Arnobio a Sicca Veneria. Diocleziano lo nominò insegnante di retorica, carica che l'autore fu costretto ad abbandonare a causa delle persecuzioni contro i cristiani. Successivamente fu precettore del figlio di Costantino, Crispo. Lo stile di scrittura di Lattanzio gli valse il titolo di "Cicerone cristiano".
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Lhomond

Versione di latino dell’autore francese Charles François Lhomond. E' presente la traduzione delle versioni del De viris illustribus. Lhomond fu un pedagogo francese del '700 che si dedicò alla scrittura di un trattato sulla storia degli uomini illustri di Roma, da Romolo fino ad Augusto. La struttura dell'opera fu condizionata dai modelli di Nepote, San Gerolamo, Svetonio e Petrarca.
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Livio

Versioni di latino con traduzione dell’autore Tito Livio che elaborò una delle più vaste opere storiche latine raccolte in 142 libri nell’Ab Urbe Condita. Tito Livio nacque nel 59 a.C. a Padova. La sua produzione fu condizionata da uno spirito conservatore, dal patriottismo, dal senso religioso e morale. Nonostante ciò l'autore comprese lo spirito del suo tempo e ammirò il riformismo imperiale e la pace augustea. Il suo stile fu accusato di "patavinitas", termine spesso interpretato come critica alla tendenza "provinciale" della sua produzione.
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Lucano

Versioni di latino del del poeta Marco Anneo Lucano, con traduzione della sua opera, Pharsalia, rientrante nel genere letterario del poema epico romano. Lucano fu allievo del filosofo Anneo Cornuto e nipote di Seneca. Fece parte della corte di Nerone e per sua volontà divenne questore entrando poi nel "collegio degli àuguri". La gelosia di Nerone nei suoi confronti portò alla rottura e alla congiura di Pisone. Il suo stile poetico fu definito da Quintiliano "ardente e concitato".
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Lucilio

Versioni di latino del poeta romano Gaio Lucilio. E' presente la traduzione dell'opera Satire che si articola in trenta libri di cui ci sono pervenuti circa mille frammenti. Lucilio si dedicò esclusivamente al genere della satira, inserendo all'interno dei suoi libri discorsi filosofici e elementi autobiografici. Nella sua produzione letteraria presentò la vita quotidiana di tutti gli strati sociali, allontanandosi dal conformismo letterario contemporaneo e proponendosi di raccontare la verità del quotidiano. Le caratteristiche delle sue Satire sono: soggettivismo, aggressività, varietà tematica, plurilinguismo e ibridazione stilistica.
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Lucrezio

Versioni di latino del poeta e filosofo romano Tito Lucrezio Caro che era seguace della filosofia epicurea. Vi è la traduzione del famoso testo De Rerum Natura. Lucrezio fu poeta e filosofo romano epicureo. Non prese mai parte alla vita politica della sua epoca. I suoi ideali erano in contrasto con le ideologie politiche, prevalentemente stoiche, del contesto a lui contemporaneo. Il suo stile di scrittura fu arcaico, elevato e caratterizzato dalla ricercatezza nell'uso delle figure retoriche. Nell'opera De Rerum Natura, Lucrezio Caro incentivò la responsabilità individuale e la consapevolezza della dipendenza dalle passioni umane.
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Marziale

Traduzione delle versioni di Marco Valerio Marziale, di cui ci è pervenuto il testo dell’Epigrammata, in cui i temi trattati sono la parodia, la satira, la politica e l'erotismo. Marziale fu un importante poeta romano, definito spesso come il più importante epigrammista latino. Nelle sue opere affrontò spesso temi di politica dedicandosi anche alle caricature di personaggi noti. Il realismo, il linguaggio diretto e il tono comico-satirico sono le caratteristiche distintive della sua produzione. A Marziale si deve l'affermazione dell'epigramma come genere letterario.
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Nepote

Versioni di latino delle opere del noto storico romano Cornelio Nepote. Traduzioni de: il De excellentibus ducibus exterarum gentium e del De Latinis Historicis. Le opere di Nepote furono fortemente orientate all'erudizione storica e alla biografia. L'intento celebrativo e pedagogico attraversò tutta la sua produzione. I modelli di riferimenti furono storici greci come Tucidide e Polibio. Nello stile tentò di imitare Cicerone, risultando però più lineare, semplice e piano.
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