Cicerone

Versioni di latino dell’autore Marco Tullio Cicerone. Vi sono le traduzioni di: Laelius de amicitia, De Divinatione, De Senectute, Cato Maior, De Finibus Bonorum et Malorum. Cicerone fu una delle figure più rilevanti dell'antichità romana. Accanto alla carriera di scrittore e oratore perseguì anche quella politica divenendo console. Durante il consolato sventò la congiura di Catilina e fu proclamato "pater patriae". Si schierò con Pompeo e dopo la guerra civile ottenne il perdono di Cesare. In seguito a un periodo interamente dedicato alla letteratura e alla filosofia, tornò a occuparsi di politica al fianco di Ottaviano.
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Columella

Versioni di latino dello scrittore Lucio Giunio Moderato Columella. E' presente la traduzione dell’opera De arboribus, in cui il tema portante è l’agricoltura. Columella intraprese la carriera da fattore dopo avere concluso quella militare. Nell'opera De re rustica offrì un ricco approfondimento sull'agricoltura romana. In essa l'autore mescolò sapientemente l'approccio scientifico con quello di natura maggiormente pratica. I suoi libri rappresentano una delle principali fonti di conoscenza del settore, tanto da essere un punto di riferimento per la storia delle Scienze Agrarie.
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Curzio Rufo

Versioni di latino tradotte dello storico romano d’età imperiale Quinto Curzio Rufo, autore dell’opera Historiae Alexandri Magni che racconta le imprese di Alessandro Magno. Il suo stile di scrittura risulta essere scorrevole e ispirato a autori come Tito Livio, Pompeo Trogo, Orazio, Virgilio e Seneca. Si distingue da altri storici per il ricorso alla prosa ritmica, ovvero caratterizzata da una certa musicalità. Con Historiae Alexandri Magri la storiografia latina si apre al romanzo esotico e avventuroso.
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Dante

Versioni con traduzioni del De Vulgari Eloquentia e del De Monarchia dello scrittore fiorentino Dante Alighieri, il celebre autore della Comedìa, nota come Divina Commedia. Dante nacque a Firenze nel 1265, fu poeta, scrittore e politico. Trasformò l'amore per Beatrice in fonte d'ispirazione letteraria e idealizzò l'amata nella figura della "donna-angelo". Forte fu la sua passione per la politica che sfociò nell'attiva partecipazione agli scontri tra guelfi e ghibellini. Dante Alighieri è considerato uno dei padre della lingua italiana. La sua opera più nota, la Divina Commedia, è definita il più grande capolavoro della letteratura italiana e uno dei maggiori di quella mondiale.
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Ennio

Versioni di latino del poeta, drammaturgo e scrittore romano Quinto Ennio. E' presente la traduzione di una delle sue opere principali rientrante nel genere epico, gli Annales. Ennio fu il primo tra i poeti latini a scrivere in esametri. Nella sua produzione letteraria fu uno "sperimentatore". Ricorse infatti a molteplici generi letterari, anche poco noti alla Roma a lui contemporanea, e mescolò tonalità auliche con forme più colloquiali. Nelle sue opere riprese temi affrontati da Euripide e da Omero, e si ispirò allo stile di Plauto. Negli Annales narrò anno per anno la storia di Roma, dalle origini fino al 171 a.C.
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Eutropio

Versioni di latino dello scrittore di età imperiale Flavio Eutropio con traduzione del Breviarum ab Urbe Condita relativo agli eventi che segnarono le vite degli imperatori. Eutropio fu politico, scrittore e retore romano. Lavorò al servizio dell'Imperatore Valente a Costantinopoli dove ricoprì le cariche di segretario e di storico. Fu per volere dell'Imperatore che scrisse l'opera Breviarium ab Urbe Condita, Breviario dalla fondazione di Roma, che narra la storia della città fino al 364. Lo stile narrativo semplice e chiaro rende il testo accessibile a un pubblico molto vasto. .
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Fedro

Versioni di latino Di Gaio Giulio Fedro, originario probabilmente della Tracia. Sono presenti le traduzioni di favole celebri come le Fabulae, l’ Appendix Perottina. Fedro fu un celebre autore romano attivo nel I secolo a.C. La sua produzione letteraria fu ispirata al celebre autore di fiabe Esopo. Rispetto alla sua fonte d'ispirazione, Fedro attribuì maggiore dignità letteraria alle favole, riscrivendole in versi senari. Le sue opere erano pensate per divertire il lettore suggerendo saggi consigli.
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Floro

Versioni di latino Lucio Annio Floro, poeta e retore romano con traduzione dell'opera “ Vergilius orator an poeta” e di Epitome o Epitoma. Nelle sue opere rivestì il ruolo di storico anche se fu forte la vocazione retorica tendente all'elogio più che al racconto. In Epitomae de Tito Livio narrò 700 anni di guerre partendo da Romolo e arrivando ad Augusto. Divise la storia in 4 età corrispondenti a quelle della vita umana: il periodo monarchico ovvero l'infanzia, l'età repubblicana corrispondente all'adolescenza, la nascita dell'impero e l'età Augustea identificate con la maturità, e infine l'età imperiale fino ad Adriano ovvero la vecchiaia.
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Giovenale

Versioni di latino del poeta e retore romano Decimo Giunio Giovenale, con traduzione di una delle sue opere letterarie più celebri, ovvero le Satire. Giovenale visse all'ombra di uomini potenti. La sua produzione fu caratterizzata dal pessimismo e dal rimpianto dei tempi antichi. L'impianto moralistico delle sue opere ne determinò una forte avversione contro le ingiustizie e un'idealizzazione del passato. Forte è l'impronta misogina in particolar modo diretta alle donne emancipate. Giovenale condanna infatti in maniera diretta tutti i vizi e le virtù dell'universo femminile. L'autore critica anche l'omosessualità definendola come una forma di infamia.
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Giustino

Versioni di latino dell’autore Marco Giuniano Giustino, di cui ci sono pervenuti pochi testi tradotti, come gli Epitomi, il riassunto delle storie Filippiche di Pompeo Trogo. L'opera, risalente al II o III secolo, si compone di 44 libri. In essi l'autore si concentra sulla narrazione di aneddoti e curiosità, lasciando in secondo piano la precisione storica.
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