I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni e lo studio autonomo di eventuali testi di riferimento in preparazioneall’esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell’università attribuibile al docente del corso o al relatore
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Appunti di Diritto penale

Riassunto per l'esame di Diritto penale, basato sul corso e sullo studio autonomo del libro consigliato da Prof. Zirulia Stefano: Diritto penale, Marinucci. Università degli Studi di Milano, facoltà di Giurisprudenza. Scarica il file in PDF!
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Esame Diritto penale

Facoltà Economia

Dal corso del Prof. G. Salcuni

Università Università degli Studi di Foggia

Schemi e mappe concettuali
4 / 5
Seconda parte del programma di diritto penale (manuale di riferimento Elementi di diritto penale parte generale A. Cadoppi - P. Veneziani, nona edizione, Wolters Kluwer), anno accademico 2024/2025, indirizzo: comunicazione e tecnologie digitali
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Esame Diritto penale

Facoltà Economia

Dal corso del Prof. G. Salcuni

Università Università degli Studi di Foggia

Schemi e mappe concettuali
4 / 5
Quarta Parte del programma di diritto penale (manuale di riferimento Elementi di diritto penale parte generale A. Cadoppi - P. Veneziani, nona edizione, Wolters Kluwer), anno accademico 2024/2025, indirizzo: comunicazione e tecnologie digitali
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Esame Diritto penale

Facoltà Economia

Dal corso del Prof. G. Salcuni

Università Università degli Studi di Foggia

Schemi e mappe concettuali
4 / 5
Terza Parte del programma di diritto penale (manuale di riferimento Elementi di diritto penale parte generale A. Cadoppi - P. Veneziani, nona edizione, Wolters Kluwer), anno accademico 2024/2025, indirizzo: comunicazione e tecnologie digitali
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Esame Diritto penale

Facoltà Economia

Dal corso del Prof. G. Salcuni

Università Università degli Studi di Foggia

Schemi e mappe concettuali
5 / 5
Prima parte del programma di Diritto penale (manuale di riferimento Elementi di diritto penale parte generale A. Cadoppi - P. Veneziani, nona edizione, Wolters Kluwer), anno accademico 2024/2025, indirizzo: comunicazione e tecnologie digitali.
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Esame Diritto penale

Facoltà Giurisprudenza

Dal corso del Prof. A. Nisco

Università Università degli Studi di Bologna

Appunti esame
Appunti di Diritto penale dei delitti della pubblica amministrazione, completi e fatti da me per studiare e andare bene all'esame, una domanda viene fatta su questi per forza, completi e possono esservi utili.
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Esame Diritto Penale

Facoltà Giurisprudenza

Dal corso del Prof. M. Pellissero

Università Università degli studi di Torino

Appunti esame
Appunto completamente sostitutivi dell’esame di Diritto penale 1. Comprendono lezioni e appunti circa 300 pagine sufficienti a passare l’esame riassuntivi del libro e integrati con le lezioni del professore.
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Esame Diritto penale I

Facoltà Giurisprudenza

Dal corso del Prof. A. Vallini

Università Università degli Studi di Pisa

Appunti esame
Appunti del corso di Diritto penale I del professor Antonio Vallini tenutosi nell'a.a 2023/2024. Esame conseguito con una valutazione alta. Gli appunti sono completi e divisi per sottotitoli funzionali ad un maggiore scorrimento.
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Esame Diritto penale II

Facoltà Giurisprudenza

Dal corso del Prof. A. Vallini

Università Università degli Studi di Pisa

Appunti esame
Appunti del corso di Diritto penale 2 del professor Antonio Vallini tenutosi nell'anno accademico 2023/2024. Esame conseguito con il massimo dei voti; gli appunti sono completi di tutto e già divisi in sottotitoletti.
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Riassunto per l'esame di Diritto penale, basato sul corso e sullo studio autonomo del libro consigliato da Prof. Manes Vittorio: Diritto penale, nona edizione, Fiandaca, Musco. Università degli Studi di Bologna, facoltà di Giurisprudenza. Scarica il file in PDF!
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Paniere di Diritto penale. Il corso di Diritto penale verterà sulle seguenti tematiche: • 1) Lineamenti generali del diritto penale • 2) I principi costituzionali e la legge penale • 2) La legge penale nel tempo e nello spazio • 3) Metodologia dell’Interpretazione della legge penale • 4) Il soggetto attivo del reato • 5) La struttura del reato • - elementi obbiettivi (fatto e scriminanti); • - la suitas; • - la colpevolezza; • 6) Le forme del reato: • - delitto tentato; • - concorso di persone nel reato; • - concorso di reati; • - reato circostanziato; • 7) Le conseguenze giuridiche del reato • 8) La responsabilità da reato degli enti • 9) Introduzione alla parte speciale del diritto penale; • 10) Analisi di alcune fattispecie di reato previste dal codice penale e/o dalla legislazione penale complementare.
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Esame Diritto penitenziario

Facoltà Giurisprudenza

Dal corso del Prof. G. Mantovani

Università Università degli studi di Torino

Appunti esame
Appunti di Diritto penitenziario. Misure alternative alla detenzione nel processo penale. Misure alternative alla detenzione nel processo penale. Misure alternative alla detenzione nel processo penale. Misure alternative alla detenzione nel processo penale.
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La tesi verte su aspetti penalistici di notevole rilievo riguardo ad un tema socio-giuridico parecchio dibattuto quale è l’aborto. L’interruzione volontaria di gravidanza già disciplinata dalla l. n. 194/1978 continua difatti a costituire oggetto di animati dibattiti sul tema della maternità e della tutela della vita. Fermo restando l’esistenza di norme che consentono le pratiche abortive entro precisi limiti legislativi, l’attenzione del presente elaborato si focalizza sui reati che possono essere perpetrati in tale ambito e che di recente hanno trovato collocazione nel capo (I-bis del titolo XII) del codice penale intitolato alla tutela della maternità con la riserva di codice realizzata con il d.lgs. n. 21/2018.
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Esame Diritto e legislazione antimafia

Facoltà Giurisprudenza

Dal corso del Prof. I. Merenda

Università Università degli Studi Roma Tre

Appunti esame
Sono gli appunti completi del corso di Diritto e legislazione antimafia. Argomenti trattati: - articolo 416; - articolo 416 bis; - articolo 416 ter il concorso esterno; - riciclaggio autoriciclaggio; - crimini trasnazionali.
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Esame Diritto penale

Facoltà Giurisprudenza

Dal corso del Prof. S. Zirulia

Università Università degli Studi di Milano

Schemi e mappe concettuali
Schemi della lezione di Diritto penale ben disposti e strutturati. Da integrare allo studio del libro e di ciò che ha detto il professore. Studiare con definizioni e vari articoli del codice, da poter condividere con amici.
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Il documento, composto da 42 pagine, consiste nel paniere completo di domande e risposte chiuse del corso tenuto dal Professor Ersi Bozheku (Università Telematica e-Campus), valido per l'anno 2022/2023.
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Riassunto per l'esame di Diritto Penale, basato sul corso e sullo studio autonomo del libro consigliato da Prof. Salvadori Ivan: Corso di diritto penale, Francesco Palazzo. Università degli Studi di Verona, facoltà di Giurisprudenza. Scarica il file in PDF!
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Appunti di Diritto penale II sull’antigiuridicità che è il concetto con il quale si esprime il rapporto di contraddizione tra fatto tipico e l’intero ordinamento giuridico. Un fatto è antigiuridico se è in contraddizione con l’intero ordinamento, è lecito se invece anche una sola norma dell’ordinamento lo facoltizza o lo impone.
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Esame Diritto Penale

Facoltà Giurisprudenza

Dal corso del Prof. L. Bruzzone

Università Università degli studi di Genova

Schemi e mappe concettuali
Schema di Diritto penale su: - Principio di inamovibilità: la Costituzione si può modificare ma solo nell’ipotesi di un procedimento costituzionale molto complesso; - Consente l’intervento della Corte costituzionale che può dichiarare l’illegittimità costituzionale di fattispecie incriminatrici non in linea con le garanzie fissate a livello costituzionale; - Il legislatore stesso può intervenire per modificare disposizioni nel codice non in linea con la Costituzione. - Art.57 c.p. è stato riscritto nel 1958 perché prima prevedeva una responsabilità di posizione (“il direttore rispondeva per ciò solo”: per il semplice fatto di essere direttore, rispondeva sempre era un’ipotesi di responsabilità oggettiva). La Corte costituzionale non può riscrivere i contenuti di una norma ma la può interpretare in linea con la Costituzione. - Art.116 c.p.- reato diverso da quello voluto dai concorrenti. È un’ipotesi di responsabilità oggettiva, in vigore dal 1931 e la Corte costituzionale ha dato delle interpretazioni costituzionalmente orientate. - Principi di rilevanza penalistica a livello costituzionale. - Art.27 Cost.-responsabilità penale. - 1 comma: “la responsabilità penale è personale”, si risponde per i fatti materialmente commessi dal soggetto è collegato al principio di materialità. Perché si possa rispondere penalmente è necessaria un’azione, il mero pensiero che non si traduce anche in un’attività preparatoria non basta per risponderne penalmente. - La Corte costituzionale in due sentenze importantissime del 1988, 364/1988 e 1085/1988 afferma che perché il soggetto risponda penalmente gli deve essere mosso un rimprovero, ha voluto quel reato oppure non l’ha voluto ma l’ha realizzato con imprudenza; - 2 comma: “l’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva” solo con il passaggio in giudicato della sentenza trasforma l’imputato in colpevole la presunzione di innocenza; - 3 comma: la sanzione è la risposta dello Stato alla commissione di un reato. Non è fine a sé stessa, non ha una funzione di retribuzione deve avere un fine. Una delle sue funzioni è cristallizzata nella Costituzione “le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”; - 4 comma: “non è ammessa la pena di morte”, è stata sostituita con l’ergastolo. - Art.25 Cost.-principio di legalità: “Nessuno può essere punito se non in forza di una legge che sia entrata in vigore prima del fatto commesso”. - Art.26 Cost.-estradizione: “L’estradizione del cittadino può essere consentita solo ove sia espressamente prevista dalle convenzioni internazionali. Non può essere ammessa per reati politici”. È stata sostituita dal mandato di arresto. - Art.90 Cost.: responsabilità del PdR. Il primo comma prevede un’immunità con delle eccezioni, alto tradimento e attentato alla Costituzione. Il 2 comma prevede il procedimento in stato d’accusa.
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L’intento del presente elaborato è evidenziare i principali profili di criticità relativi alla disciplina delle circostanze del reato e i reati aggravati dall’evento, alla luce delle rispettive discipline normative, degli inquadramenti proposti dalla dottrina negli ultimi decenni, nonché dell’atteggiamento della giurisprudenza nei confronti di tali sfuggenti categorie. Pare opportuno muovere da alcune premesse metodologiche. In prima battuta si intende approfondire il percorso storico della disciplina delle circostanze del reato, a partire dal codice Zanardelli del 1889 fino ad arrivare, mediante lo studio delle numerose novelle che ne hanno modificato il contenuto, ai giorni nostri; successivamente, verranno sottoposti ad attenta disamina i tratti caratteristici e fisionomici delle circostanze del reato, con particolare attenzione alle circostanze comuni disciplinate agli articoli 61, 62 e 62-bis del codice penale. Tale trattazione è finalizzata a i profili di incertezza applicativa, nonché le criticità di tali forme di manifestazione del reato, categoria nell’ambito della quale sembra riconducibile altresì l’istituto della recidiva, al quale si dedicherà qualche cenno, privilegiandone l’analisi storica della disciplina odierna; a seguire, ci si soffermerà sugli effetti che le circostanze del reato implicano laddove applicate: precisamente si analizzeranno gli strumenti attraverso cui si opera la commisurazione della pena in presenza di una o più circostanze; infine sarà fatto riferimento anche al rapporto che intercorre tra accidentalia delicti e vari aspetti procedurali, quali la competenza del giudice, le misure cautelari, l’esecuzione della pena, i riti speciali e soprattutto la prescrizione del reato. Nella seconda sezione, invece, sarà descritto il tortuoso percorso storico dell’art. 59 c.p. in ordine al regime di imputazione delle circostanze aggravanti e attenuanti, vero cardine della disciplina di cui si tratta. Successivamente, verrà approfondita la questione inerente al rapporto tra le circostanze del reato e le fattispecie autonome: la difficoltà che tutt’oggi si incontra nel distinguere questi due istituti, tra loro molto diversi sotto molteplici punti di vista, rende questa analisi particolarmente interessante e ricca di spunti, soprattutto alla luce di una mancante disciplina positiva in materia. I riferimenti saranno puramente giurisprudenziali e dottrinali, ma non si mancherà di sottolineare la necessità di un intervento legislativo volto a dare certezza e ordine ad un settore del diritto penale che appare particolarmente ombroso. La terza sezione sarà interamente incentrata sui reati aggravati dall’evento. Trattandosi di una vexata quaestio - in ragione sia della sua complessità sia della sua vicinanza a temi quali la responsabilità oggettiva che costituiscono alcuni dei principali “nervi scoperti” del diritto penale dei nostri giorni, risulta fondamentale un’indagine approfondita dell’istituto. In primis si cercherà di dar conto delle caratteristiche di parte generale che connaturano i reati aggravati dall’evento, partendo dal concetto di evento e arrivando fino all’analisi del nesso di causalità, arricchendo il tutto con molteplici riferimenti dottrinali; proseguendo, si classificheranno le diverse tipologie di reati aggravati dall’evento, distinguendo i casi in cui l’evento che aggrava il reato sia voluto, da quelli in cui sia indifferente la volontà o meno dell’evento e, infine, da quelli ove è necessario che l’evento non sia voluto dal soggetto attivo. In quest’ultima ipotesi, si farà riferimento alle varie tipologie di reati aberranti e alla tortuosa disciplina che ne discende; successivamente verrà trattato il delitto preterintenzionale, con particolare riguardo ad una delle pochissime ipotesi contemplate dal codice penale, ovverosia la previsione di omicidio preterintenzionale di cui all’art. 584 c.p. L’importanza di questo istituto è dato dal costante richiamo al tema della responsabilità dell’agente (in particolare, anche qui, al celato rischio di attribuire una responsabilità eminentemente oggettiva) e le varie diatribe sul tema che si sono verificate; sulla stessa scia, la trattazione proseguirà con lo studio del delitto disciplinato all’art. 586 c.p. (morte o lesioni come conseguenza di altro delitto) in quanto strettamente collegato all’omicidio preterintenzionale, con il quale condivide svariati profili strutturali; poi, si cercherà, come detto, di far emergere le potenziali tensioni rispetto al principio di colpevolezza, che si traducono nel rischio di configurare casi di responsabilità oggettiva; infine, si passeranno in rassegna eventuali soluzioni applicative alternative, soprattutto alla luce delle due celeberrime sentenze della Corte Costituzionale del 1988 (364 e 1085). La quarta ed ultima sezione del presente elaborato mira a sottoporre a disamina quattro diversi delitti disciplinati dal nostro codice penale, la cui struttura e disciplina costituisce la concretizzazione dei profili di criticità emersi nel corso della trattazione. In particolare, l’esame del primo delitto, ovverosia quello di furto disciplinato all’articolo 624 e seguenti del codice penale, permette di focalizzarsi sui criteri distintivi che hanno trovato riscontro nella prassi applicativa nel tentativo di tratteggiare il discrimen tra circostanza e fattispecie autonoma di reato; nel dettaglio si analizzerà la natura giuridica del furto con strappo e del furto in abitazione di cui all’art. 624-bis c.p., ponendo l’accento sui suoi rapporti rispetto alla fattispecie base, oltre che alla serie di circostanze speciali contenute all’art. 625 c.p. Il secondo delitto prescelto per condurre tale indagine è, invece, il delitto di lesioni personali di cui all’art. 582 c.p., in ordine al quale si porrà la lente. Sarà centrale, poi, interrogarsi sulla valenza circostanziale o meno e del relativo rapporto che intercorre tra lesioni lievissime, lievi, gravi e gravissime. Rilevante, poi, è il delitto di maltrattamenti contro familiari e conviventi ex art. 572 c.p.: non solo per la sua forte rilevanza pratica, ma anche per le particolari novelle che hanno interessato la fattispecie nel corso del tempo e soprattutto per le figure limitrofe alla fattispecie-base quali la violenza reciproca, la violenza assistita, il mobbing e ulteriori delitti in cui appare difficile capire se possano essere assorbiti o se, al contrario, debbano concorrere con l’art. 572 c.p. Non mancherà un’attenta analisi delle circostanze aggravanti e attenuanti speciali ivi disciplinate. Infine, l’ultimo delitto di cui si vuole dar conto è il delitto di omicidio di cui all’art. 575 c.p., che si analizzerà congiuntamente alla pluralità di circostanze che vengono disciplinate agli articoli ad esso successivi. In particolare, verrà svolta un’indagine circa il campo applicativo delle circostanze, l’interpretazione che dottrina e giurisprudenza ne danno con particolare riferimento alla loro natura, nonché l’eventuale emersione di problematiche relative alla convivenza con altre figure di reato. In sostanza, come emerge, questa tesi ha l’obiettivo di sviscerare il tema delle circostanze del reato e dei reati aggravati dall’evento non solo su un piano meramente teorico-dogmatico ma anche e soprattutto su un piano pratico, in quanto è proprio lì che affiorano tutte le problematiche interpretative e applicative non evidenti icto oculi. L’analisi delle criticità risulta fondamentale al fine di poter correggere e riformare i settori del diritto penale che maggiormente risultano fragili sotto un profilo prettamente dogmatico, o financo di legittimità costituzionale.
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