I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni e lo studio autonomo di eventuali testi di riferimento in preparazioneall’esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell’università attribuibile al docente del corso o al relatore
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Appunti di Economia degli intermediari finanziari

Esame Economia degli intermediari finanziari

Facoltà Economia

Appunto
4 / 5
Domande di Economia degli intermediari finanziari per l'esame della professoressa Leonelli. Gli argomenti che vengono trattati sono i seguenti: il apporto tra struttura e obiettivi intermedi della vigilanza sugli int. fin., RID e MAV: differenze rispetto al fabbisogno di disponibilità monetarie.
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Riassunto per l'esame di Economia degli Intermediari Finanziari, basato su rielaborazione di appunti personali e studio del libro Corporate e Investment Banking di Forestieri consigliato dal docente Moro. Gli argomenti che vengono trattati sono i seguenti: poche grandi imprese, molte PMI, molte microimprese e business sommersi, modalità di approccio al mercato finanziario.
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Riassunto per l'esame di Economia degli Intermediari Finanziari, basato su rielaborazione di appunti personali e studio del libro Corporate e Investment Banking di Forestieri consigliato dal docente Moro. Gli argomenti che vengono trattati sono i seguenti: modelli prevalentemente a proprietà familiare, bassa cultura economica e finanziaria, logiche di sviluppo di gruppi informali di aziende.
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Esame Economia degli intermediari finanziari

Facoltà Economia

Dal corso del Prof. P. De Vincentiis

Università Università degli studi di Torino

Appunto
4,5 / 5
Appunti di Economia e gestione degli intermediari finanziari per l'esame della professoressa Paola De Vincentiis che descrive le criticità insite in Basilea 2, le modalità con cui fronteggiarle e i contesti che hanno portato all'introduzione di Basilea 3.
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Esame Economia degli intermediari finanziari

Facoltà Giurisprudenza

Dal corso del Prof. L. Piatti

Università Università degli studi di Torino

Appunto
4 / 5
Appunti per l'esame di Economia degli Intermediari Finanziari Sono sufficienti per sostenere l'esame senza dover acquistare il libro - mi sono valsi un 30 pieno! L’obiettivo del corso è dare delle chiavi di lettura per comprendere il sistema finanziario e come si lega all’economia reale. Nel corso inquadreremo cos’è il sistema finanziario e come siamo arrivati a parlarne. Il sistema finanziario è un circuito in cui c’è scambio di risorse, con dei controlli. Lo scambio di risorse avviene in un mercato. Le banche sono nate per un’unica attività: conservare i depositi (ed evitare che la gente mettesse il denaro sotto le mattonelle) e prestarlo a chi dovesse svolgere alcune attività. Non è l’unica funzione del sistema finanziario: la BCE si occupa anche della stabilità dei prezzi e di emettere moneta (politica monetaria). Analizzeremo quelli che sono gli attori del sistema finanziario: chi scambia le risorse? Cosa fanno gli intermediari finanziari? Cosa sono i mercati? I mercati hanno delle regole? Studieremo il mondo dei prodotti: c’è uno scambio di risorse, che avviene tramite acquisto e vendita di prodotti. Analizzeremo i prodotti, ovvero le attività finanziarie. Capiremo il concetto di rischio, per crearci anche la base per il seminario. Guarderemo a IPO e OPA, società che hanno deciso di quotarsi, società che scelgono di uscire dalla borsa. Il tema dell’OPA riguarda chi sceglie di uscire, quindi qualcuno ti ricompra le sue azioni. Cosa succede alle minoranze? Avremo consapevolezza di azioni e obbligazioni, e di come insieme possano dare vita a moltissimi altri strumenti. Parleremo di asset location: come viene investito il capitale? Affronteremo il tema dei derivati. Si parla di derivati come degli orchi cattivi, perché? Cos’è un derivato? Sono tutti uguali? Chi è che controlla dall’alto gli scambi di risorse? Quali sono le autorità di controllo e quali sono i loro compiti e obbiettivi? Trasparenza. Il tema Mifid. Come è strutturato l’esame? L’esame l’anno scorso prevedeva un estratto di un giornale di qualche riga: va spiegato, in maniera discorsiva.
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Esame Economia degli intermediari finanziari

Facoltà Economia

Tesi
4 / 5
Tesi di laurea in Economia degli intermediari finanziari. Gli intermediari finanziari, e le banche in particolare, sono soggetti intrinsecamente destinati ad assumere rischi. Per rischio si intende la possibilità che un’azione o un’attività porti ad una perdita o ad un evento indesiderabile. Se una banca investisse i fondi raccolti presso i depositanti esclusivamente in titoli di Stato a breve termine (cioè in attività sostanzialmente esenti da rischi) tradirebbe la propria funzione di supporto e stimolo alle imprese e all’economia, e produrrebbe un volume di utili insoddisfacente per i suoi azionisti.
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Esame Economia degli intermediari finanziari

Facoltà Economia

Dal corso del Prof. S. Miani

Università Università degli Studi di Udine

Appunto
3,5 / 5
Appunti di Economia degli Intermediari Finanziari. Il materiale riprende i concetti di solidità patrimoniale - finanziaria di tutti i soggetti che operano nel sistema finanziario. Il percorso intrapreso richiama aspetti normativi, risvolti pratici della normativa e attività di vigilanza sul sistema bancario - assicurativo. Le normative di Basilea I e II trovano in questa serie di appunti ampio spazio di approfondimento. Ciò che emerge è un sitema di controllo dei rischi connessi all'attività finanziaria. La solvibilità del sistema è l'obiettivo ultimo della normativa. Studiando solo gli appunti ho conseguito 27 all'esame finale!
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Esame Economia degli intermediari finanziari

Facoltà Economia

Dal corso del Prof. S. Miani

Università Università degli Studi di Udine

Appunto
4 / 5
Appunti di Economia degli Intermediari Finanziari Corso Progredito per l'esame del professor Miani sulla promiscuità di: Banca - Società Finanziarie - Assicurazioni genera una serie di problematiche di vigilanza gestite dalla disciplina dei conglomerati finanziari ( DL 142 / 2005 ). L'appunto integra quello principale del corso di Economia degli Intermediari Finanziari.
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Esame Economia degli intermediari finanziari

Facoltà Economia

Dal corso del Prof. R. Corigliano

Università Università degli Studi di Bologna

Appunto
4,5 / 5
Appunti per l'esame di Economia degli intermediari finanziari del professor Rocco Corigliano, per il corso di laurea in Economia Aziendale, facoltà di Economia Aziendale all'università di Bologna. Gli strumenti finanziari, classificazione degli strumenti finanziari.
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Lo scopo di questa tesi è quello di analizzare l'origine, la cause, lo sviluppo e gli effetti della crisi dei mutui subprime sul sistema economico-finanziario. Com'è noto, la crisi dei mutui subprime è stata una particolare crisi di natura finanziaria scoppiata nel mercato statunitense, a partire della seconda metà del 2006. Tale crisi affonda le sue radici nel mercato immobiliare americano, in particolare nel settore dei mutui subprime, e nell'operazione di cartolarizzazione di questi titoli. L'analisi svolta in questo elaborato comincia con l'esaminare il sistema finanziario americano, ovvero il più grande e sviluppato mercato dei capitali al mondo, con piazze borsistiche con i più grandi volumi di scambi al mondo, e istituzioni finanaziarie operanti a livello globale. Uno dei mercati più importanti, collegati al sistema finanziario, è certamento quello immobiliare, ovvero quello legato alla compravendita degli immobili, sia a scopo residenziale, che commerciale. Il mercato immobiliare americano, grazie all'abbondante liquidità immessa dalla Fed, che aveva sensibilmente abbassato i tassi di riferimento per i mutui, ha vissuto tra gli anni 90 e i primi 2000 un periodo di crescita sostenuta. Sempre in riferimento al sistema finanziario, nella tesi viene messo in evidenza come nel corso del tempo sia cambiato lo stesso modello di intermediazione finanziaria: dal modello originate and hold, in cui i titoli erano creati e detenuti in portafoglio, si è passati al modello originate and distribute, in cui si origina per poi distribuire, ed infine al modello originate to distribute, in cui si originano titoli, allo scopo di distribuirli sul mercato. Il secondo capitolo dell'elaborato si concentra invece sulle operazioni di trasferimento del rischio di credito (TRC). Si distinguono gli strumenti di TRC frutto della cartolarizzazione da quelli costituiti dai derivati sul credito. Con la cartolarizzazione, il rischio viene trasferito assieme al credito, nel senso che si realizza a tutti gli effetti una cessione del credito; mentre con i secondi si trasferisce il rischio di insolvenza ma non si cede il credito. Ricollegandosi al mercato dei prestiti subprime, l'operazione di cartolarizzazione permette alla banca commerciale che emette un mutuo, di rimuoverlo dal proprio portafoglio, in modo da aggirare le norme relative alla dotazione minima di capitale e liberando nuove risorse per emettere altri prestiti. Il portafoglio di presiti ceduti poi dalla banca, finiscono nelle mani di un soggetto terzo, definito SPV (Special Purpose Vehicle), che emette un prestito obbligaziorio garantito dall'esistenza di tali prestiti. I bond emessi prendono il nome di MBS ( Mortgage Backed Securities) In altre parole le entrate generate dai titoli originariamente emessi dalla banca servono a pagare gli intessi dei Bond emessi. A loro volta gli MBS possono essere utilizzati per l'emissione di un'ulteriore emissione obbligazionaria, e questa volta il titolo prende il nome di CDO (Collateralized Debt Obbligations) Tale sistema è stato utilizzato in modo massiccio dal sistema finanziario americano, diffondendo tali titoli nei portafogli di investitori di mezzo mondo. Sempre tra le operazioni di traferimento del rischio del credito nel testo prendiamo in considerazione anche i derivati sul credito, ed i modo particolare i CDS (Credit Default Swaps). Lo schema di un CDS è molto semplice: vi è un investitore che vanta un certo credito nei confronti di un debitore, e vuole tutelarsi dal rischio che quest'ultimo si renda insolvente. Si accorda allora con una terza parte, che generalmente è una compagnia di assicurazione, configurando questo tipo di titolo. Il creditore si impegna al versamento di un premio periodico in favore del soggetto terzo, e quest'ultimo si impegna nel caso di insolvenza del debitore a risarcirlo con il valore nominale del credito, o per la parte di debito che il debitore non ha restituito. In questo sistema il ruolo delle Agenzie di Rating diviene fondamentale. Esse, occupandosi di valutare il merito creditizio dei soggetti emittenti di titoli sul mercato finanziario, offrono degli elementi importanti nella scelta d'investimento. Una errata o tardiva valutazione di queste rispetto ai titoli di cui abbiamo appena discusso, ha fatto si che alcuni investitori considerassero poco o quasi per nulla rischiosi titoli che invece lo erano. Infine nel terzo capitolo viene affrontata la vera e propria crisi, sia sotto l'aspetto finanziario, che economico. In primo luogo viene affrontata la bolla immobiliare, che si è venuta a creare, e come essa sia poi scoppiata causando il crollo del prezzo degli immobili. Come sappiamo dalle cronache dei mass media ciò ha causato il pignoramento di milioni di immobili, il congelamento del mercato immobiliare, e di riflesso nel sistema finanziario il crollo del valore dei titoli legati ai mutui. Osserviamo poi come la crisi si è allargata all'intero sistema finanziario, causando il crollo della fiducia degli investitori, il fallimento di alcune istitituzioni finanziarie pesantemente esposte con questi titoli, e la stretta creditizia. Il passaggio successivo è il contagio della crisi verso l'economia reale: il 2009 ed il 2011 furono anni di recessione per quasi tutte le economie industrializzate. Uno degli aspetti più duri di questa crisi è stato la disoccupazione, in modo particolare quella giovanile, che è aumentata a tassi che non si registravano da decennio in Europa. I Governi e le Banche Centrali si videro quindi costrette ad intervenire nelle economia: nell'elaborato ci concentreremo sulle mosse attuate sia dal Governo americano e la Fed, sia dall'Unione Europea, la BCE ed i Governi Nazionali europei. I piani elaborati negli States e in Europa mostrano alcune caratteristiche comuni, quali: – il salvataggio o la nazionalizzazioni di alcune importanti istituzioni finanziarie, considerate too big to fail. – l'acquisto da parte delle banche centrali di quei titoli ritenuti tossici, in modo da ripulire i bilanci delle banche, in modo da far ripartire il sistema del credito – l'emissione di nuova base monetaria, in modo da stimolare una ripresa dell'economia Un caso particolare è rappresentato dall'Islanda, un piccolo paese nel nord dell'Atlantico, che ha attuato alcune strategie di fuoriuscita dalla crisi non-convenzionali: in modo particolare ha deciso di lasciar fallire alcune banche in difficoltà, ed ha deciso di non accollarsi i debiti di queste che avevano nei confronti di risparmiatori stranieri. Essa però ha potuto sfruttare il fatto che è un'economia di piccole dimensioni, e le prospettive di applicare lo stesso modello ad economie più importanti mostra elevato rischi di contagio sistemico. Infine viene esaminata la crisi dei deibiti sovrani europea: essa è strettamente collegata alla crisi americana, in quanto il periodo di recessione affrontato è stato capace di rivelare tutti i difetti strutturali del percorso di intergrazione europeo. L'Europa è infatti un sistema molto complesso che si basa su un'unione monetaria, accompagnata da un'unione economico-politica lungi dall'essere compiuta. Nel testo verrà analizzato uno per uno tutti i paesi europei che hanno affrontato il pericolo di un default: la Grecia in primis, ma anche l'Irlanda, la Spagna, il Portogallo, l'Italia e Cipro. Le conclusioni alle quali giungiamo sono sostanzialente le medesime che sono trattate dalla stampa specializzata, e buona parte del mondo accademico. In particolare possiamo affermare che il processo di deregulation operato in America, e l'abbondante liquidità sono sicuramente i due fattori scatenanti della bolla immobiliare. Un ruolo importante è stato svolto dalle società di rating, che hanno un evidente conflitto d'interesse nei confronti delle stesse società che vanno a valutare. La crisi si è estesa all'intero sistema finanziario, invece, per 2 motivi: il primo è l'uso eccessivo della leva finanziaria da parte di molte istituzioni finanziarie, che le hanno pesantemente esposte nei confronti dei titoli frutto di cartolarizzazione. Sappiamo infatti che la leva finanziaria, cosi come può generare guadagni importanti, può anche amplificare le perdite, causando effetti devastanti sui bilanci. Il secondo è la globalizzazione dei mercati dei capitali. Ormai esso è globale, e ciò che succede da una parte , è inevitabile che influenzi qualcos'altro dall'altra parte del mondo. Infine per quanto riguarda la questione europea occorre che venga finalmente ultimato il percorso di integrazione, o come alcuni paventano verso il ritorno alle moneta nazionali. L'Ue e la BCE, per come è la situazione attuale, non riescono ad intervenire come potrebbero, per limiti legislativi comunitari, e gli Stati Nazionali non hanno più la sovranità monetaria, che un tempo avrebbe portato quasi sicuramente a svalutazioni competitive della moneta nazionale, in modo da far ripartire l'export.
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Esame Economia degli intermediari finanziari

Facoltà Economia

Dal corso del Prof. E. Scannella

Università Università degli Studi di Palermo

Appunto
3 / 5
Ottimi appunti dei tratti salienti della disciplina di economia degli intermediari finanziari per l'esame del professor Scannella, con schemi e linguaggio chiaro file in pdf. Gli argomenti trattati sono: trasferimento diretto (informale), trasferimento indiretto (intermediato), scambio diretto organizzato (la borsa valori).
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Esame Economia degli intermediari finanziari

Facoltà Economia

Dal corso del Prof. C. Rovera

Università Università degli studi di Torino

Appunto
5 / 5
Appunti per l'esame di Economia degli intermediari finanziari della professoressa Rovera, in cui si tratta sia la teoria bancaria di base sia quella assicurativa e degli enti finanziari in generale. C'è inoltre lo svolgimento degli esercizi pratici con tassi di cambio.
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Esame Economia degli intermediari finanziari

Facoltà Economia

Appunto
5 / 5
Appunti di Economia degli intermediari finanziari per l’esame del professor Leonelli. Gli argomenti trattati sono i seguenti: il sistema finanziario, gli strumenti finanziari, i servizi di pagamento ed il sistema dei pagamenti, le tipologie e modelli di gestione degli intermediari finanziari.
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Esame Economia degli intermediari finanziari

Facoltà Economia

Appunto
3,3 / 5
Appunti che contengono le domande dell'esame economia degli intermediari finanziari del prof.Lucia Leonelli - Alessandro Carretta. Fatte agli studenti di torvergata. Le domande sono molto utili ai fini del superamento dell'esame e gli argomenti richiesti sono: la spiegazione della componente RN/MP; la differenza tra carta di debito e carta prepagata; le caratteristiche tecniche del mutuo.
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Esame Economia degli intermediari finanziari

Facoltà Giurisprudenza

Dal corso del Prof. B. Rossignoli

Università Università degli Studi di Milano

Esercitazione
4,5 / 5
Esercizi di Economia degli intermediari finanziari, primo parziale per l'esame del professor Rossignoli. Gli argomenti trattati sono i seguenti: il credito in natura, il credito mercantile, i finanziamenti in senso stretto, i costi di transazione, i contratti di finanziamento a titolo di capitale.
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Esame Economia degli intermediari finanziari

Facoltà Giurisprudenza

Dal corso del Prof. B. Rossignoli

Università Università degli Studi di Milano

Esercitazione
4 / 5
Esercitazione di Economia degli intermediari finanziari per l'esame del professor Rossignoli, in cui sono presenti delle domande di un test: in cosa consiste l'analisi fondamentale del titolo azionario, l'analisi qualitativa dell'impresa, l'analisi quantitativa, la valutazione prezzo del titolo azionario.
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Riassunto per la preparazione dell'esame di Economia degli intermediari finanziari della professoressa Ornella Moro, basato su rielaborazione di appunti personali e studio del libro "Degli intermediari finanziari" di Banfi Biasin Oriani Raggetti, Università degli studi di Sassari, corso di laurea magistrale in direzione aziendale e consulenza professionale.
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Esame Economia degli intermediari finanziari

Facoltà Economia

Dal corso del Prof. R. Corigliano

Università Università degli Studi di Bologna

Appunto
4,3 / 5
Appunti di Economia degli intermediari finanziari per l'esame del professor Corigliano. Gli argomenti trattati sono i seguenti: l'intermediazione finanziaria e lo sviluppo economico, il nesso tra finanza e sviluppo, Gerschenkron e la teoria dell’arretratezza.
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Riassunto per l'esame di Economia degli Intermediari Finanziari, basato su appunti personali e studio autonomo del testo consigliato dal docente Il Sistema Finanziario di Bongini, Di Battista e Paternello. Il libro prende in considerazione il mercato finanziario, gli intermediari che vi operano e tutte le operazioni bancarie, sia per famiglia sia per imprese.
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Esame Economia degli intermediari finanziari

Facoltà Giurisprudenza

Dal corso del Prof. B. Rossignoli

Università Università degli Studi di Milano

Appunto
3,5 / 5
Appunti di Economia degli intermediari finanziari per l'esame del professor Rossignoli. Gli argomenti trattati sono i seguenti: i finanziamenti a titolo di capitale o conferimenti, i contratti assicurativi, il mercato creditizio o lending, i mercati secondari dell'attività finanziaria.
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