Anteprima
Vedrai una selezione di 9 pagine su 38
Economia degli intermediari finanziari - Accordi di Basilea 2 e di Basilea 3 Pag. 1 Economia degli intermediari finanziari - Accordi di Basilea 2 e di Basilea 3 Pag. 2
Anteprima di 9 pagg. su 38.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Economia degli intermediari finanziari - Accordi di Basilea 2 e di Basilea 3 Pag. 6
Anteprima di 9 pagg. su 38.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Economia degli intermediari finanziari - Accordi di Basilea 2 e di Basilea 3 Pag. 11
Anteprima di 9 pagg. su 38.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Economia degli intermediari finanziari - Accordi di Basilea 2 e di Basilea 3 Pag. 16
Anteprima di 9 pagg. su 38.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Economia degli intermediari finanziari - Accordi di Basilea 2 e di Basilea 3 Pag. 21
Anteprima di 9 pagg. su 38.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Economia degli intermediari finanziari - Accordi di Basilea 2 e di Basilea 3 Pag. 26
Anteprima di 9 pagg. su 38.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Economia degli intermediari finanziari - Accordi di Basilea 2 e di Basilea 3 Pag. 31
Anteprima di 9 pagg. su 38.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Economia degli intermediari finanziari - Accordi di Basilea 2 e di Basilea 3 Pag. 36
1 su 38
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Correlazione tra dimensione e età delle imprese e successo delle richieste di finanziamento

Analizzando le percentuali di imprese le cui richieste sono state approvate o respinte, è emersa una diretta correlazione tra la dimensione e l'età delle imprese e il successo delle loro richieste di finanziamento. Le domande hanno miglior esito con l'aumentare della dimensione e dell'età delle imprese.

Per approfondimenti è possibile consultare la ricerca condotta dalla Banca Centrale Europea riguardante i criteri per la concessione dei prestiti e disponibile sul sito www.ecb.int/ecb/html/index.it.html.

Questo risultato va quindi ad avvalorare la tesi e i timori di coloro che ritengono che, attraverso l'introduzione di parametri troppo stringenti, come quelli previsti da Basilea 3 e di cui parleremo in seguito, il verificarsi di un possibile credit crunch andrà a colpire soprattutto le imprese di micro dimensioni e le start-up.

L'ultima indagine condotta dalla BCE riguarda il confronto fra i diversi Stati.

appartenenti all'area euro, considerando utili e fatturato. In particolare, le PMI in Germania e in Francia si sono collocate al di sopra della media dell'area dell'euro, nel senso che un minor numero di esse ha segnalato un deterioramento netto; l'Italia si è situata intorno alla media; la Spagna decisamente al di sotto.

Considerando invece la possibilità di accesso al credito attraverso fonti di finanziamento esterno, le PMI tedesche e francesi hanno indicato un deterioramento della disponibilità di prestiti bancari inferiore rispetto alla media dell'area dell'euro. Per l'Italia il dato è risultato leggermente migliore della media, mentre le PMI spagnole hanno avuto risultati decisamente negativi.

La situazione di generale difficoltà e il verificarsi di circostanze eccezionali connesse alla crisi finanziaria hanno indotto gli Stati, ma anche le Banche Centrali ad intervenire in maniera pesante ed efficace.

La Banca

Centrale Europea, è intervenuta attraverso una serie di azioni correttive e volte allo sviluppo, ha dettato alle banche regolamenti specifici a favore delle piccole e medie imprese.

In particolare essa ha:

  1. Soddisfatto integralmente il fabbisogno di liquidità delle banche a tassi di interesse fissi;
  2. Ampliato l'elenco delle garanzie accettate;
  3. Fornito liquidità per periodi più lunghi, fino a un anno;
  4. Fornito liquidità in valuta estera, soprattutto in dollari statunitensi, per far fronte all'esigenza delle banche dell'area dell'euro di finanziare le proprie attività in dollari;
  5. Acquistato direttamente obbligazioni garantite per aiutare maggiormente le banche e permettere quindi una riduzione dei tassi d'interesse.

Secondo il report realizzato dall'ABI, a partire dalla fine del 2009 si è verificato un miglioramento dell'economia. Infatti, in Italia, nel dicembre 2009 si è verificato

unaumento dello 0,51% del credito erogato a famiglie e imprese. Il nostro Paese, da questopunto di vista, cresce di più rispetto ad altri Stati dell'area euro.Una ricerca condotta dalla BCE intitolata "Bank Lending Survey" dimostra come, nellaprecedente decelerazione la causa principale risiedesse in una minore richiesta legata agliinvestimenti (-13%).17 Per approfondimenti è possibile consultare la ricerca condotta dalla Banca Centrale Europea riguardante i criteri per la concessione dei prestiti e disponibile sul sito15Accanto ad una diminuzione degli investimenti si è poi assistito ad una diminuzione difondi per investimenti fissi (-25%), mentre sono rimaste costanti le richieste per laristrutturazione del debito (75%).Il credito per le famiglie invece è nuovamente aumentato passando da un +0,9% adicembre 2008 a un 5,9% a dicembre 2009.Per quanto riguarda invece il credito delle società non

finanziarie si è verificata una forte contrazione. Infatti, in Italia, a dicembre 2009, si è registrata una diminuzione pari a -2,4%. Poniamo ora attenzione ai dati ottenuti dalla ricerca condotta dalla BCE ed intitolata "Bank Lending Survey". Questa ricerca ha l'obiettivo fondamentale di acquisire una visione completa ed esaustiva riguardo al ruolo del credito nei confronti di famiglie ed imprese. Questi ultimi due sono infatti i soggetti di analisi di tale studio. Tuttavia si tratta di attori "passivi", poiché gli elementi di indagine principale riguardano le banche ed in particolare:

  1. I criteri di approvazione dei prestiti;
  2. I fattori che influenzano la domanda del credito.

La BCE predispone un questionario, composto da diciassette domande, e considerando un'analisi trimestrale sulla situazione retrospettiva e quella prospettiva. I risultati possono essere calcolati attraverso due indicatori:

  1. L'indice di diffusione,
  2. ovvero l'associazione di dati numerici a informazioni di tipo qualitativo; 2. La percentuale netta, ovvero una variazione percentuale di operazioni di segno positivo e negativo, il cui valore finale può essere compreso fra -100 e +100. Esaminiamo ora in maggiore dettaglio i risultati della ricerca. Ho voluto inserire solo gli ultimi tre anni di riferimento, dal 2009 al 2011, per evitare l'utilizzo di dati obsoleti. Il primo elemento da considerare riguarda la variazione dei criteri applicati per l'approvazione di prestiti e l'apertura di linee di credito a favore delle imprese (domande n.191 e 6). Per approfondimenti relativi alla ricerca condotta dalla BCE è possibile consultare il dossier intitolato "Bank Lending Survey", disponibile sul sito della Banca Centrale Europea (www.ecb.int/stats/money/lend/html/index.en.html) oppure sul sito della Banca d'Italia per quanto riguarda i risultati.prestiti e l'apertura di linee di credito a favore delle imprese (domande n. 1 e 6) Grafico 7 - Variazione dei criteri applicati per l'approvazione di prestiti e l'apertura di linee di credito a favore delle imprese (domande n. 1 e 6) I criteri applicativi per l'approvazione di un finanziamento riguardano la politica di prestito di una banca. Esse definiscono le tipologie di prestito ritenute o meno auspicabili, come ad esempio le garanzie considerate o meno accettabili. I risultati ottenuti riguardano solo gli effettivi cambiamenti che sono avvenuti in forma scritta.Europea www.ecb.int/stats/money/lend/html/index.en.html oppure sul sito della Banca d'Italia per quanto riguarda i risultati italiani www.bancaditalia.it/statistiche/indcamp/bls.21. Per approfondimenti relativi alla ricerca condotta dalla BCE è possibile consultare il dossier intitolato "Bank Lending Survey", disponibile sul sito della Banca Centrale Europea www.ecb.int/stats/money/lend/html/index.en.html. In questo caso si esaminano i fattori principali che possono influire o meno nella concessione di un finanziamento. In particolare sono rilevanti:
    1. Costi di provvista e vincoli di bilancio;
    2. Pressione concorrenziale;
    Essi comprendono i costi connessi con la posizione patrimoniale della banca, la capacità della banca di finanziarsi sul mercato (ad esempio quello monetario o obbligazionario) e la posizione di liquidità della banca.

    finanziamento di mercato.

    3. Percezione del rischio.

    Essa comprende le attese riguardo all'attività economica in generale, le prospettive relative a particolari settori o imprese e i rischi sulle garanzie.

    Grafico 8 - Importanza relativa dei fattori per i criteri applicati nell'approvazione di prestiti e l'apertura di linee di credito a favore delle imprese ("Nel complesso"; domanda n. 2)

    Importanza relativa dei fattori per i criteri applicati nell'approvazione di prestiti e l'apertura di linee di credito a favore delle imprese

    90

    80

    70

    60 A) Costi di provvista e vincoli di bilancio

    50

    40 B) Pressione concorrenziale

    30

    20 C) Percezione del rischio

    10

    mar-09 mar-10 mar-11

    mag-09 mag-10 mag-11

    set-09 set-10

    gen-09 gen-10 gen-11

    nov-09 nov-10

    lug-09 lug-10 lug-11

    -10

    Fonte: Banca Centrale Europea

    oppure sul sito della Banca d'Italia per quanto riguarda i risultati italiani, www.bancaditalia.it/statistiche/indcamp/bls.

    22 Per approfondimenti relativi alla

    La ricerca condotta dalla BCE è possibile consultare il dossier intitolato "Bank Lending Survey", disponibile sul sito della Banca Centrale Europea www.ecb.int/stats/money/lend/html/index.en.html oppure sul sito della Banca d'Italia per quanto riguarda i risultati italiani www.bancaditalia.it/statistiche/indcamp/bls.

    Un altro tema rilevante è disponibile dai risultati forniti dalle domande 4 e 7. Si tratta della variazione della domanda di prestiti e linee di credito da parte delle imprese, escludendo le normali oscillazioni stagionali (domande n. 4 e 7). Esso comprende una distinzione fra finanziamenti concessi alle PMI e alle grandi imprese e con un orizzonte di breve e lungo termine.

    Grafico 9 – Variazione della domanda di prestiti e linee di credito da parte delle imprese, escludendo le normali oscillazioni

Dettagli
Publisher
A.A. 2010-2011
38 pagine
1 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Ely192 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia degli intermediari finanziari e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof De Vincentiis Paola.