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Estratto del documento

ANALISI DI SCENARIO

• .

ANALISI QUALITATIVA D'IMPRESA

• .

ANALISI QUANTITATIVA

• MODELLI DI DETERMINAZIONE DEL PREZZO DEL TITOLO AZIONARIO

• Dividend Discount Model. un modello di classica

(DDM)

attualizzazione dei dividendi attesi.

stima dei dividendi attesi e relative ipotesi sul tasso di crescita

• dei dividendi attesi, stima dei parametri.

Per tale stima si ricorre a tre ipotesi sulla dinamica dei dividendi stessi in termini di

tasso di crescita previsto:

TASSO DI CRESCITA DEI DIVIDENDI NULLO . Sottintende l'assegnazione di un

• dividendo costante e pari all'utile netto. In questo caso si presuppone che

l'impresa riproduca strutturalmente la propria attività e quindi consegua

sempre gli stessi utili netti, e che gli investimenti effettuati in ogni periodo

coincidano con gli ammortamenti del periodo precedente e siano inoltre

volti a mantenere l'assetto produttivo invariato. Ciò si semplifica dicendo

cje gli investimenti sono concepiti come investimenti di sostituzione a

parità di capacità produttiva installata e utilizzata.

D

P = r

TASSO DI CRESCITA DEI DIVIDENDI COSTANTE . sottintende che il dividendo

• cresca ogni anno di una percentuale la quale rappresenta il tasso di

incremento annuo del dividendo (g). La crescita del dividendo avviene

secondo la legge di capitalizzazione composta: essa si basa sul presupposto

di mantenimento invariato del rapporto tra dividendo e utile netto (pay-

out) ne consegue che la crescita dei dividendi al tasso costante richiede che

l'utile netto accresca al medesimo tasso costante, in tal modo dividendi e

utile netto non distribuiti accrescono lo stesso tasso di crescita. Altro

presupposto è che la crescita dell'utile netto derivi dall'aumento di

produzione e dei ricavi di vendita; ciò comporta che vengano effettuati

investimenti per un ammortare superiore a quello necessario a mantenere

invariato l'assetto produttivo. Si hanno quindi in più gli investimenti

addizionali volti ad aumentare la capacità produttiva. Un ultimo

presupposto p che gli investimenti siano finanziati attraverso

autofinanziamento che comprende l'ammortamento e gli utili non

distribuiti. Idealmente, l'ammortamento è destinato a fonanziare gli

investimenti necessari a mantenere invariata la capacità produttiva mentre

gli utili non distribuiti vanno a finanziare gli investimenti necessari per

aumentare la capacità produttiva (investimenti addizionali)

CIO' CHE HA DETTO IL PROF A LEZIONE

Mentre nel primo caso gli investimenti sono per mantenere

inalterato l'assetto produttivo, nel secondo caso, affinchè il

dividendo cresca, è necessario che cresca l'utile. Affinchè l'utile

cresca è necessario fare investimenti. È invariato il playout. La

parte non distribuita in dividendi viene utilizzata per autofinanziare

l'impresa e fare investimenti. Si ha una crescita armonica

dell'azienza perchè gli utili crescono in misura proporzionale a

dividendi e investimenti. Il passaggio analitico vede una

progressione di numeri che cresce in maniera geometrica. Dal

punto di vista analitico va considerato il rapporto tra dividenti e

tasso di capitalizzazione del mercato (r) e tasso di crescita (g). La

relazione è valida solo se g < r.

D

P = r – g

TASSO DI CRESCITA DEI DIVIDENDI DIFFERENZIATO . sottende che il

• dividendo si accresca, ogni anno e per un tot di anni di una determinata

percentuale per poi aumentare negli anni successi di una percentuale

diversa. Questa ipotesi consente di considerare le possibili fasi dello

sviluppo dell'attività aziendale ed anche qui la crescita del dividendo

avviene secondo la legge di capitalizzazione composta , seppure con fatori

di montante diversi secondo i tassi di crescita periodali dei dividendi ; una

volta determinati i dividendi nei diversi periodi si applicano le regole

generali del valore attuale.

stima del premio al rischio e stima del tasso di capitalizzazione del

mercato ossia il prezzo intrinseco o valore del titolo azionario deriva dalla

sommatoria del valore attuale dei dividendi futuri, attesi dall'investitore,

ed essendo l'impresa un istituto che aspira a perdurare nel gtempo

l'orizzonte temporale cui si fa riferimento è infinito di conseguenza la sua

determinazione non risulta semplice: da un lato si tratta di valutare i

dividendi attesi lungo un orizzonte temporale infinito, (introduzione

elementi incerti) dall'altro quantificare il tasso di attualizzazione

denominato tasso di attualizzazione del mercato denominato tasso di

capitalizzazione del mercatoche corrisponde al rendimento minimo

richiesto dagli investitori.

Il prossimo dividendo atteso sulle azioni della società Alfa 100 e

3. le stime prevedono un tasso di crescita nullo del dividendo. Il

tasso di capitalizzazione del mercato del 5%. Determinare il

prezzo del titolo azionario.

Dividendo atteso 100

tasso di crescita = 0

r = 5% = 0,05 D 100

P = = = 2.000

r 0,05

Il prossimo dividendo atteso sulle azioni della società beta e 100

4. e le stime prevedono un tasso di crescita costante del dividendo

del 3%. Il tasso di capitalizzazione del mercato e del 7%.

Determinare il prezzo del titolo azionario.

Dividendo atteso 100

tasso di crescita costante 3%

tasso capitalizzazione mercato 7%

D 100

P = = = 2.500

r - g 0,07 – 0,03

Cosa si intende per tasso di capitalizzazione del mercato. Quali

5. componenti comprende il tasso di capitalizzazione del mercato.

Se il risk-free diminuisce, deve necessariamente diminuire il

tasso di capitalizzazione del mercato ( RISPOSTA: NON

NECESSARIAMENTE. Infatti se diminuisce il risk free, il tasso di

capitalizzazione del mercato diminuisce se rimane invariato il premio

al rischio. In caso il premio al rischio subisca variazioni, tali variazioni

devono essere correlate al risk free per determinare correttamente le

variazioni del tasso di capitalizzazione del mercato – pag. 146

)?

TABELLA

Il tasso di capitalizzazione del mercato, o tasso di attualizzazione dei dividendi

attesi (r), rappresenta il tasso di rendiemnto mediamente atteso dagli investitori sul

titolo azionario.

r = risk-free rate + premio per il rischio

il prezzo del titolo azionario, per dato tasso di crescita dei dividendi, è inversamente

correlato con il tasso di capitalizzazione del mercato (se prediamo ipotesi di tasso di

crescita costante P= [D/(r-g)], all'aumentare del denominatore (r-g) diminuisce il

risultato).

Il tasso di capitara la varilizzazione del mercato comprende:

1. RISK-FREE RATE .

2. PREMIO PER IL RISCHIO . Il rischio del titolo azionario può essere

considerato come la variabilità dei rendimenti futuri attorno al rendimento

medio atteso. Il rischio del titolo azionario deriva da due fondamentali

componenti:

Il rischio specifico . Rischio collegabile con la situazione reddituale e

• finanziaria dell'emittente, la quale si riflette sulle attese di crescita

dei dividendi, che insieme al rischio sistematico che è invece il

rischio di variazione dei prezzi del titolo per cause non imputabili

alla specifica situazione reddituale e finanziaria dll'emittente ma

all'andamento generale del mercato che provoca rialzi o ribassi

generalizzati degli indici di prezzo concorrono a determinare il

rischio del titolo azionario. Tale rischio dei singoli titoli azionari può

essere ridotto attraverso la diversificazione del portafoglio. Il rischio

non può comunque essere annullato totalmente, in quanto

permane il rischio sistematico.

IL PROF HA DETTO:

Dipende dall'emittente (varianza). Dipende dalle caratteristiche

dell'emittente, cioè i suoi progetti di investimento, la loro

redditività, i dividendi che riuscirà a dare attraverso la

realizzazione di utili attraverso i progetti di investimento. Tale

rischio può essere ridotto attraverso la diversificazione del

portafoglio. Non si acquista un titolo azionario, ma un

portafoglio di titoli azionari. Presupposto della diversificazione

è l'esistenza di una correlazione inversa tra i rendimenti dei

titoli in cui si investe (correlazione non positiva tra i

rendimenti). Elementi:

- Diversificando in modo corretto si riesce a ridurre il rischio

di portafoglio al di sotto del rischio dei singoli titoli. Il rischio

di portafoglio è inferiore a quello dei singoli titoli che lo

compongono.

- Il rischio di ogni titolo azionario non dipende solo dalla sua

varianza, ma dipende da come varia il rischio di tutto il

portafoglio una volta che io metto tale titolo nel portafoglio

stesso. Un titolo che ha un elevato rischio, se immesso in un

portafoglio razionale ha un rischio meno elevato.

Il rischio sistematico . Rischio derivante dall'andamento generale del

• mercato. La variabilità del rendimento del singlo titolo al variare

dellindice di mercato viene quantificata attraverso l'indice beta.

COV (rendimento titolo Ri ;rendimento mercato Rm)

Beta = VAR (rendimento di mercato Rm)

La covarianza è un indicatore statistico che consente di misurare la

variabilità del rendiemnto del titolo al variare del rendimento del

mercato.

La varianza misura la variabilità dei rendimenti intorno al

rendimento medio.

Tre casi inerenti l'andamento di Beta:

Beta = 1

• Il prezzo del titolo varia nella stessa percentuale segnata

dalla variazione dell'indice di mercato.

Beta > 1 (titoli azionari prociclici)

• Il prezzo del titolo oscilla più della percentuale segnata dalla

varaizione dell'indice di mercato.

Beta < 1 (titoli azionari difensivi)

• Il prezzo oscilla meno della percentuale segnata dalla

variazione dell'indice di mercato.

IL CAPM ossia il capitali asset pricing model è il modello di valutazione

prevalente sui mercati finanziari e dimostra che il rischio di un singolo

titolo è dato dall'indice beta e, sulla base di tale considerazione, determina

il premio per il rischio del singolo titolo azionario:

Premio per il rischio= beta x (rendimento del portafoglio di mercato – tasso risk-free)

La diffeneza qui rappresenta il rendimento eccellete o il premio per il rischio

di mercato. Visto che il rendimento minimo atteso sull'investimento

rappresenta il tasso di interesse di capitalizzazione del mercato, questo

risulta pari alla sommatoria del tasso risk-free e del premio per il rischio:

Tasso di capitalizzazione del mercato = tasso risk-free + premio per il rischio

r = i + Beta * (Rm – i)

i tasso di interesse sull'attività priva di rischio

r tasso di capitalizzazione del mercato

Rm rendimento del por

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
21 pagine
4 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher flyinadream di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia degli intermediari finanziari e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Rossignoli Bruno.