I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni e lo studio autonomo di eventuali testi di riferimento in preparazioneall’esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell’università attribuibile al docente del corso o al relatore
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Appunti di Ingegneria - Università degli Studi di Bologna

Simulazione esami orali per il corso di Meccanica Razionale T di Ingegneria Energetica tenuto dal professor Carlo Alberto Bosello, Unibo Bologna basati su appunti personali del publisher presi alle lezioni del prof. Bosello dell’università degli Studi di Bologna - Unibo. Scarica il file in formato PDF!
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Riassunto per l'esame di Metodi Matematici per l'Energetica, basato su appunti personali e studio autonomo del testo consigliato dal docente Mostacci: Problemi Matematici della Fisica e dell'Ingegneria, G. Spiga. Gli argomenti trattati sono i seguenti: analisi complessa Numeri complessi - significato e rappresentazione; funzioni complesse di variabile complessa, funzioni olomorfe ed analitiche; estensione delle principali funzioni al campo complesso (esponenziale, trigonometriche, iperboliche, logaritmo). Integrazione nel campo complesso; formula e teorema di Cauchy; serie nel campo complesso: serie di Taylor e di Laurent; singolarità.Teorema dei residui e sue applicazioni al calcolo degli integrali; integrali di funzioni polidrome. Serie di Fourier - problema di Dirichlet e teorema di Poisson; il metodo della separazione delle variabili, e le serie seno e coseno; applicazioni del teorema di Poisson. Le trasformate - la trasformata di Fourier; la trasformata di Laplace; soluzione di problemi con l'ausilio delle trasformate. Spazi funzionali - spazi di Hilbert, sviluppi in serie di funzioni ortogonali. Cenni sulle funzioni speciali. Cenni sulle equazioni integrali - equazioni di Volterra e di Fredholm; metodi risolutivi. Equazioni differenziali alle derivate parziali (PDE): Equazioni del 1° ordine; principali famiglie del 2° ordine (paraboliche, iperboliche, ellittiche). Metodi risolutivi diretti; confronto con le soluzioni tramite trasformate. Probabilità e statistica: Richiami di probabilità - variabili aleatorie discrete e continue; distribuzioni e densità di probabilità, principali distribuzioni e densità: binomiale, poissoniana, gaussiana; valori attesi, media, varianza, teorema del limite centrale, legge debole dei grandi numeri. Statistica - principali test di ipotesi: Poisson, Z, Chiquadro, cenni di statistiche non parametriche. Errori di tipo A e B, statistica nelle misure, livello minimo di rivelabilità.
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Riassunto per l'esame di Sistemi Energetici del prof. Peretto, basato su appunti personali e studio del testo consigliato dal docente: Sistemi Energetici 1 - Macchine a Fluido G. Negri di Montenegro, M. Bianchi, A. Peretto. Gli argomenti trattati possono essere suddivisi in 6 macro argomenti: 1) Conoscenze di base:trasformazioni di compressione ed espansione, rendimenti interno e politropico per una compressione ed espansione, rendimento isoentropico in funzione del rapporto di compressione e del rendimento politropico. 2) Gruppo turbogas a ciclo di Brayton: schema impiantistico di un gruppo turbogas a ciclo di Brayton, ottimizzazione termodinamica delle prestazioni di un gruppo turbogas considerando il fluido ideale. Andamento di lavoro e rendimento in funzione del rapporto di compressione del ciclo, del rendimento politropico e della TIT. Equazioni che regolano il funzionamento di un gruppo a turbogas nel caso di gas reale. 3) Scambiatori di calore: coefficiente globale di scambio termico. Temperatura di parete. Scambiatori in equi e controcorrente. Diagramma temperatura, potenza termica e definizione di efficienza di uno scambiatore. Capacità termica oraria. Valutazione dell'efficienza di uno scambiatore per via grafica nel diagramma T-Q. DT medio logaritmico e metodo del e-NTU. 4) Gruppi a vapore: schema elementare, diagramma T-s e h-s. Lavoro di compressione di un liquido. Valutazione analitica della convenienza di variare i parametri termodinamici di un gruppo a vapore (dh/ds<h/s). Variazione della pressione massima di un ciclo di Rankine e sua massimizzazione. Variazione della pressione e temperatura massima di un ciclo di Hirn e loro massimizzazione. Influenza dell'abbassamento della pressione di condensazione di un gruppo a vapore. Ottimizzazione della pressione di risurriscaldamento di un gruppo a vapore. Ottimizzazione termodinamica conseguente all'adozione di n spillamenti in un gruppo a vapore (grado di rigenerazione). Schema di impianto a tre spillamenti. Diagramma T-s e di Mollier per l'acqua. Equazioni che regolano il funzionamento di un gruppo a vapore. Regolazione dei gruppi a vapore. 5) Il condensatore. Schema a uno e più passaggi. Velocità dell'acqua di raffreddamento dentro tubi e sua influenza sul coefficiente globale di scambio termico e sulle perdite di carico. Accorgimenti costruttivi per aumentare le prestazioni di un condensatore aumentando il coefficiente globale di scambio termico. 6) Il generatore di vapore. Schema e principio di funzionamento. Percorso acqua e percorso fumi. Il problema della temperatura dei fasci vaporizzatori. Lo scambiatore Ljungstrom. Il carico termico. La temperatura di combustione ed il rendimento del generatore di vapore. Il grado di schermatura e suo aumento con le potenzialità del generatore di vapore. 7) Gruppi a ciclo combinato gas-vapore. Gruppo combinato mono-livello: schema e principio di funzionamento. Influenza sul rendimento dell'adozione del ri-surriscaldamento e degli spillamenti. Gruppo combinato con post-combustione, valutazione analitica del rendimento e del rapporto delle potenze; massimo lavoro del turbogas e massimo rendimento nel caso di post-combustione. Schema di gruppo a due livelli di pressione. Diagramma T-s. Espressione analitica del rendimento di conversione. Andamento del rendimento di recupero in funzione del rapporto tra la portata di bassa pressione e la portata al condensatore. Individuazione del criterio ottimale per la ripartizione delle portate e della temperatura di scarico dalla caldaia a recupero. Criteri generali di ottimizzazione e di progettazione conseguente. 8) Le turbomacchine a fluido comprimibile. Grandezze statiche e totali. Equazioni del moto dei fluidi per condotti mobili. La velocità del suono, regimi di moto. L'efflusso di un fluido comprimibile da un ambiente a stato fisico definito. Il chocking. L'andamento delle aree di passaggio attraverso un condotto di portata assegnata a seconda del regime di moto: equazione di Hugoniot. Equazione di Eulero e alle differenze di energia cinetica per una schiera rotorica. Lo stadio ad azione: i triangoli di velocità, il lavoro massimo, rappresentazione degli stati fisici sul diagramma entalpico. Lo stadio a reazione delle turbine assiali; triangoli di velocità, grado di reazione, lavoro massimo, rendimento total to total, , rendimento total to static, rappresentazione degli stati fisici nel diagramma entalpico. 9) La turbina di De Laval e limiti del salto entalpico smaltibile. La ruota Curtis e triangoli di velocità. Valutazione del rendimento per uno due e tre salti di velocità. La turbina a salti di pressione e il fattore di recupero. La turbina a reazione. Limiti sulla portata in volume all'ingresso e all'uscita di una turbina a reazione. Le turbine miste e a doppio flusso.
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Esame Sistemi energetici

Facoltà Ingegneria

Dal corso del Prof. A. Peretto

Università Università degli Studi di Bologna

Appunto
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Appunti di Sistemi Energetici basati su appunti personali del publisher presi alle lezioni del prof. Peretto dell’università degli Studi di Bologna - Unibo, Facoltà di Ingegneria, del Corso di laurea in ingegneria energetica. Scarica il file in formato PDF!
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Tipiche domande orali dell'esame di TECNOLOGIE E IMPIANTI DI COMBUSTIONE STAZIONARIA T elaborati dal publisher sulla base di appunti personali e frequenza delle lezioni del professore Cozzani, Università degli Studi di Bologna - Unibo. Scarica il file con le esercitazioni in formato PDF!
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Simulazione esami di fondamenti di economia aziendale e dell'innovazione T elaborati dal publisher sulla base di appunti personali e frequenza delle lezioni della professoressa Grimaldi, Università degli Studi di Bologna - Unibo. Scarica il file con le esercitazioni in formato PDF!
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Simulazione esami sessione estiva 2014 di Laboratorio computazionale di termofluidodinamica T elaborati dal publisher sulla base di appunti personali e frequenza delle lezioni della professoressa Rossi Di Schio. Scarica il file con le esercitazioni in formato PDF!
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Esame Meccanica razionale T

Facoltà Ingegneria

Dal corso del Prof. C. Bosello

Università Università degli Studi di Bologna

Esercitazione
3,5 / 5
Simulazioni di parziali ed esami totali da gennaio 2014 in poi elaborati dal publisher sulla base di appunti personali e frequenza delle lezioni del professore Bosello, Università degli Studi di Bologna - Unibo. Scarica il file con le esercitazioni in formato PDF!
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Riassunto per l'esame di Impianti Tecnici del prof. Morini, basato su appunti personali e studio dei testi consigliati dal docente: Progettazione di Impianti Tecnici, Moncada Lo Giudice, de Santoli e Lezioni di impianti tecnici vol. I, Brunello, Bettanini. Gli argomenti trattati possono essere suddivisi in 6 macro argomenti e risultano i seguenti: 1)Benessere termo-igrometrico, in particolare si studia il bilancio termico del corpo umano, il fattore di accumulo interno, il flusso metabolico e termico verso l'esterno, distinguendo la componente sensibile da quella latente. La temperatura media radiante, la effettiva e quella effettiva modificata, la temperatura operante con la resistenza termica dei vestiti. Si tratta la valutazione dei flussi termici per una persona in quiete, l' equazione dell'equilibrio termico e i meccanismi di termoregolazione del corpo umano. I diagrammi del benessere: Ashrae e Fanger. Si studia un esempio di progettazione integrata di involucri edilizi, con qualità dell'aria negli ambienti confinati (IAQ), in base all'affollamento di persone. La concentrazione limite di CO2 con il calcolo della portata minima di ricambio per persona. Il rateo di incremento orario di grado igrometrico in un locale chiuso. La classificazione delle sostanze inquinanti. Le portate di ricambio e affollamenti consigliati secondo UNI 10339 e Ashrae 62/89 e principali norme europee. Inoltre prescrizioni normative vigenti in Italia per la ventilazione. 2)Caratterizzazione termofisica degli edifici: a partire dalla Valutazione della potenza termica dispersa per trasmissione attraverso l'involucro edilizio, la Temperatura esterna di progetto, la Temperatura interna e tipologia di edificio. Si affronta Valutazione dei carichi termici invernali, con l'Espressione del coefficiente di accoppiamento termico attraverso l'involucro e la Valutazione della trasmittanza di pareti opache. Si studia il Calcolo della trasmittanza di pareti opache omogenee ed eterogenee. Intercapedini d'aria. Resistenza termica specifica dovuta all'adduzione interna ed esterna. Esercizio numerico sul dimensionamento dell'isolamento termico di una parete esterna. Influenza della posizione dell'isolante sul profilo di temperatura. Ponti termici: metodi di calcolo. Atlante dei ponti termici lineari. Esempio di calcolo dei ponti termici di una palazzina. Riduzione dei ponti termici. Calcolo della trasmittanza di superfici vetrate. Caratteristiche radiative dei vetri. Comportamento radiativo ottimale per l'isolamento termico e per il controllo solare. Ponti termici tra telaio e vetro. Calcolo della trasmittanza di solai su terreno o intercapedini ventilate. Esempi numerici. Calcolo delle dispersioni verso locali non riscaldati. Sottotetti. Piccoli locali non riscaldati. Calcolo delle dispersioni per ventilazione. Calcolo della potenza termica dispersa totale in una abitazione mono-familiare. Valutazione numerica dell'incidenza dei ponti termici sulle dispersioni totali. Verifiche termo-igrometriche sull'involucro. Limiti di trasmittanza delle pareti opache e trasparenti secondo DL 311/06. Verifica della condensazione superficiale. Verifica della condensazione interstiziale. Legge di Fick della diffusione di massa. Definizione di diffusività di massa e di permeabilità. Diagramma di Glaser. Verifica estiva ed invernale della condensa interstiziale. Esempi numerici. Esercitazioni pratiche sull'uso di software per il calcolo delle dispersioni termiche di una abitazione mono-familiare. 3)Impianti di Riscaldamento. Generatori di calore. Definizione di rendimento di produzione. Perdite al camino. Dispersioni termiche. Rendimento di produzione e fattore di carico: definizione di rendimento di produzione medio stagionale. Caldaie a temperatura costante con regolazione on-off. Caldaie a con portata variabile di combustibile. Caldaie a temperatura scorrevole. Caldaie a bassa temperatura. Architettura a due e tre giri di fumo. Pericolo di condensazione. Calcolo della temperatura di rugiada dei fumi. By-pass anticondensa. Isolamento dei tubi e aumento della superficie di scambio. Caldaie a condensazione. Valore massimo teorico del rendimento di produzione di generatori a condensazione. Acqua di condensa. Indice di condensazione. Bruciatori atmosferici e bruciatori ad aria soffiata. NOx e temperatura di fiamma. Condotti di evacuazione dei fumi. Espressione del tiraggio di un camino. Formula di Montgolfier per il dimensionamento dei camini. Canne fumarie. Distanze minime per l'alloggio dei terminali di scarico su tetto e su pareti verticali. Dimensionamento delle aperture di areazione e ventilazione per apparecchi a gas. Classificazione degli apparecchi a gas in funzione della tipologia dei condotti di areazione e ventilazione. Reti di distribuzione gas. Esempio numerico sul dimensionamento di una rete di distribuzione interna. Centrali termiche: prescrizioni per locali caldaia. Dimensionamento dei vasi di espansione aperti e chiusi. Vasi di espansione chiusi a membrana e autopressurizzati. Impianti a vaso aperto: tubazione di sicurezza e valvole di scarico termico. Impianti a vaso chiuso: valvola di sicurezza. Elementi terminali. Radiatori, ventilconvettori, aerotermi, termoconvettori, pannelli radianti, strisce radianti. Caratteristica di emissione dei radiatori e dei ventilconvettori. Esempi numerici di dimensionamento e verifica degli elementi terminali. Rendimento di emissione. Regolazione degli impianti di riscaldamento. Regolazione ambiente con cronotermostato. Regolazione di zona. Regolazione climatica centralizzata. Valvole a tre vie in miscelazione e in derivazione. Rendimento di regolazione. Pompe; caratteristica prevalenza portata. Rendimento di una pompa. Punto di lavoro di un circuito. Pompe in serie o in parallelo. Circuito di distribuzione: perdite di carico distribuite e concentrate. Diagrammi per il calcolo delle perdite di carico distribuite. Tabelle e nomogrammi per il calcolo delle perdite di carico concentrate. Esempio numerico di dimensionamento di un impianto di riscaldamento con circuito di distribuzione a due tubi e con circuito di distribuzione a collettore complanare. Rendimento di distribuzione. Verifica del rendimento globale di impianto medio stagionale. 4)Energia solare per usi termici. Irradianza spettrale all'estradosso dell'atmosfera terrestre. Costante solare. Latitudine, longitudine, angolo orario, tempo solare, declinazione, inclinazione e orientamento di una superficie. Calcolo dell'angolo di incidenza. Angolo orario del tramonto astronomico. Angoli orari dell'apparire e scomparire del sole. Calcolo dell'irraggiamento extra-atmosferico su superficie orizzontale e inclinata. Rapporto di radiazione diretta. Angolo di inclinazione ottimale per la raccolta di energia solare annuale, invernale ed estiva. Irraggiamento al suolo terrestre. Calcolo della componente diretta. Calcolo della componente diffusa. Calcolo della componente riflessa della radiazione solare. Esempio numerico sul calcolo dell'irraggiamento medio giornaliero su una superficie al suolo comunque orientata ed inclinata. Collettori solari piani: architettura e tipologie. Bilancio termico di un pannello solare. Calcolo dell'efficienza istantanea di un pannello solare. Impianti a collettori solari: tipologie e componenti. 5)Fabbisogno energetico di un edificio. Norme UNI 832 e UNI 13790. Bilancio energetico di un edificio. Calcolo energia dispersa attraverso l'involucro e per ventilazione. Calcolo degli apporti energetici gratuiti: apporti interni e apporti solari. Rendimento di utilizzazione e capacità termica effettiva interna delle pareti. Calcolo del fabbisogno di energia primaria. Classificazione energetica: CasaKlima e BestCLASS. Valori limite del fabbisogno di energia primaria per tipologia di edificio secondo DL n°311/06. Esempi di calcolo. DL n°311/05 e verifiche di legge previste durante la fase transitoria per nuove costruzioni, ristrutturazioni e interventi sull'impianto. Esercitazione svolta in laboratorio con l'ausilio di un software commerciale per il dimensionamento della rete di distribuzione di un impianto di riscaldamento e per il calcolo del fabbisogno di energia primaria per il condizionamento estivo. 6)Normativa. Evoluzione della normativa europea ed italiana sugli impianti ed il risparmio energetico. Legge n°373/76, Legge n°10/91, DPR413/93, Direttiva Europea 2002/91 sulla certificazione energetica, Decreti sull'efficienza energetica 20/7/04, Il meccanismo dei Titoli di Efficienza Energetica. ESCO: attività e forme contrattuali tipiche. Decreto n°192/05; Decreto n°311/06 e Certificazione energetica degli edifici. Leggi nazionali (DL59/09) e regionali (Emilia Romagna: DAL156/08) sulla Certificazione energetica degli edifici.
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Esercitazione di Fondamenti dell'Ingegneria di Processo T basato su appunti personali del publisher presi alle lezioni del prof Giacinti Baschetti. Simulazioni d'Esame di Fondamenti dell'Ingegneria di Processo T (FIP) per l’esame del prof. Giacinti Baschetti Marco
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Esame Macchine T

Facoltà Ingegneria

Dal corso del Prof. G. Bianchi

Università Università degli Studi di Bologna

Esercitazione
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Esercitazione di Macchine T basato su appunti personali del publisher. Simulazioni d'esame (domande totale + 90% delle domande dei due parziali) di Macchine T per l’esame del professor Gian Marco Bianchi corso di Macchine T dell’università di Bologna
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Esercizi e Simulazioni d'Esame di Fondamenti dell'Ingegneria di Processo T (FIP) per l’esame del prof. Giacinti Baschetti Marco sui seguenti argomenti: sistemi gas-liquido, sistemi complessi, bilanci di energia, bilanci di materia, esercizi su composizione, psicrometria.
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Appunti di Applicazioni industriali dei plasmi per l'esame del professor Colombo. Gli argomenti trattati sono i seguenti: i fondamenti sulla fisica dei plasmi termici, ambiti di applicazione industriale, i plasmi termici ad induzione per la diagnostica chimica-fisica, i plasmi termici ad arco trasferito per il taglio di materiali metallici, il trattamento di polveri metalliche e ceramiche con plasmi termici ad induzione.
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Esercitazione per l'esame di Progetto di opere di ingegneria sanitaria del professor Mancini. Gli argomenti trattati sono i seguenti: le caratteristiche dell'impianto e i dati del progetto, il calcolo portata nera in ingresso, la portata massima in tempo di pioggia.
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Appunti di Microbiologia per l'esame del professor Bertin. Gli argomenti trattati sono i seguenti: gli enzimi, i catalizzatori biologici, come è possibile la catalisi enzimatica, Primo caso. T pH costanti , regolazione/inibizione covalente, metabolismo del DNA.
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Appunti di Valorizzazione delle risorse primarie e secondarie M per l'esame dellaa professoressa Bonoli. Conoscenze e abilità da conseguire Fornire gli strumenti di conoscenza per la valorizzazione e l’uso sostenibile delle risorse naturali e riciclate. Tecnologie del riciclaggio. Analisi del ciclo di vita dei materiali. Programma/Contenuti Principi dello sviluppo sostenibile e uso sostenibile delle risorse. Risorse naturali e riciclate. Risorse rinnovabili e non rinnovabili. La risorsa acqua. Il ciclo dell'acqua, gli utilizzi e le tecnologie di incremento della risorsa idrica. Il trattamento e il riciclaggio delle acque reflue. I materiali solidi naturali: classificazione delle materie prime e aspetti normativi. Rappresentazione di un insieme di particelle solide, analisi e curve granulometriche. Caratterizzazione e qualità dei materiali naturali. Macchine e impianti per la riduzione e la classificazione dimensionale. Tecniche di separazione gravimetrica e magnetica. Recupero di metalli dalle acque e dai suoli nonché da particolari tipologie di rifiuti solidi. Definizione e recupero dei materiali riciclati. La gestione integrata dei rifiuti urbani: raccolta e trattamento. Gli impianti di pretrattamento e di selezione, il trattamento meccanico biologico, la valorizzazione energetica, lo smaltimento in discarica. Il trattamento della frazione organica e il processo di compostaggio. La valorizzazione delle biomasse. Recupero e riciclaggio dei materiali lapidei inerti derivanti da costruzione e demolizione (CDW). Caratterizzazione dei rifiuti inerti; le tipologie degli impianti di riciclaggio e le diverse fasi di trattamento. Destinazione d'uso degli inerti riciclati. Il riciclaggio delle plastiche post consumo e dell'alluminio. Altri esempi di filiere di riciclo da rifiuti urbani e speciali: vetro, carta, acciaio, veicoli e pneumatici fuori uso, rifiuti elettrici elettronici. Principali caratteristiche fisico-meccaniche e campi di impiego delle materie prime seconde. Lo studio del ciclo di vita (LCA) per le materie prime riciclate e per la gestione dei rifiuti. Le Tecnologie Appropriate: definizioni, esempi di applicazione ai Paesi in Via di Sviluppo con particolare riguardo alla gestione e al riciclo dei rifiuti, all'approvvigionamento idrico per usi potabili, alla gestione e recupero dei reflui.
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Appunti di Sistemi integrati di lavorazione M per l'esame del professor Campana. Conoscenze e abilità da conseguire L’insegnamento affronta le problematiche della scelta dei processi tecnologici alternativi in fase di ingegnerizzazione del prodotto e dello sviluppo dei cicli di lavorazione sia in modo tradizionale sia con tecniche CAPP, integrate nell’ambiente CAD-CAM per l’utilizzo di macchine utensili CNC e di sistemi flessibili di lavorazione Programma/Contenuti TEORIA LA MODELLAZIONE GEOMETRICA PER I SISTEMI CAD-CAM: le matrici di trasformazione delle coordinate per la traslazione, rotazione e rototraslazione di punti. Rappresentazione analitica (non parametrica) e parametrica di curve nello spazio; rappresentazioni di Ferguson e di Bezier; cenni su B-splines e NURBs (Non Uniform Rational B-splines). Rappresentazione delle superficie analitiche e “free form”. Cenni sulla rappresentazione dei solidi. Metodi per la memorizzazione dei solidi e topologia dei modelli solidi. Introduzione ai sistemi CAM (Computer Aided Manufacturing) e CAD-CAM integrati MACCHINE UTENSILI E SISTEMI FLESSIBILI DI PRODUZIONE: Evoluzione delle Macchine Utensili. La Macchina Utensile a Controllo NumericoComputerizzato (MU CNC): struttura e principali componenti. Cenni sulle macchine riconfigurabili. Le unità di Governo: il CNC e le sue evoluzioni; CNC a struttura chiusa e CNC a struttura aperta; le funzionalità del CNC e dei PLC. Sensori e trasduttori impiegati nelle MU: le caratteristiche dei trasduttori. I trasduttori di posizione analogici e digitali: inductosyn lineari e rotativi, resolver, encoder lineari (righe ottiche) e rotativi. I sistemi CAM (Computer Aided Manufacturing) e CAD-CAM integrati: struttura e generazione dei percorsi di lavorazioni, CL Data File (Cutter Location Data File), post-process per la generazione di programmi in linguaggio macchina. L'automazione flessibile: architettura e prestazioni di FMM (Flexible Manufacturing Module) o Centro di lavoro, FMC (Flexible Manufacturing Cell) o Cella di lavoro, FMS (Flexible Manufacturing System) o Sistema flessibili, CIM (Computer Integrated Manufacturing) o la fabbrica integrata. Architettura della linea a trasferta. Analisi della linea a trasferta: indici di prestazione (rateo di produzione ed efficienza), determinazione del costo del prodotto, magazzino intermedio. Linee a trasferta manuali, automatizzate e miste. Metodi per il bilanciamento. PROGRAMMAZIONE DIRETTA DELLE MACCHINE UTENSILI CNC: il linguaggio EIA/ISO, struttura di un programma di lavorazione, funzioni “G” preparatorie, funzioni “M” ausiliarie o miscellanee: Funzioni modali e non modali. Macro istruzioni di foratura.
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Appunti di Sistemi di produzione avanzati M per l'esame della professoressa Mora. Conoscenze e abilità da conseguire Automazione logistica dei flussi fisici ed in particolare dei flussi informativi come strumento di integrazione operativa dei sistemi di produzione, movimentazione, stoccaggio e distribuzione dell’industria e del terziario al fine di ottenere prodotti e/o servizi di elevata qualità e di costo contenuto con ridotti tempi di risposta al cliente: criteri di scelta, progettazione e gestione. Programma/Contenuti INTRODUZIONE ALLA LEAN MANUFACTURING E ALLA LEAN SUPPLY CHAIN* Lean Manufacturing Systems e Cell Design: la nascita e l'evoluzione della lean manufacturing; il cambiamento culturale. Il Toyota Production System (TPS). Gli strumenti della lean production; I dieci steps della lean production: 1. re-engineer the manufacturing system; 2. setup reduction; 3. integrate the quality control into the system; 4. integrate preventive maintenance; 5. level, balance, sequence, synchronize; 6. production control; 7. reduce WIP; 8. integrated suppliers; 9. autonomation; 10. CIM. PROGETTAZIONE DI SISTEMI DI PRODUZIONE AVANZATI IN OTTICA LEAN* Lo sviluppo completo della progettazione di un sistema di produzione: dallo studio di fattibilità al progetto esecutivo: analisi di un caso aziendale articolato nelle diverse fasi: CELLULAR MANUFACTURING: Sistemi di ausilio al cellular manufacturing (CM) nella progettazione di sistemi di produzione avanzati. Metodi di clustering per la Group Technology e il CM. Matrice di incidenza. Diagonalizzazione matrice di incidenza: flussi intercellulari, flussi intracellulari ed eccezioni. Indici di similarità per il clustering: Jaccard, Simple Matching, etc. Coefficienti di similarità tipo Problem Oriented: indice di Gupta-Seifoddini. Algoritmi gerarchici per il CM: Clink, Slink, UPGMA. Il dendogramma. Valore di taglio; taglio in base al percentile del numero di aggregazioni. Raggruppamento di parti/prodotti. Indici di performance per il cell formation problem: problem density, inside cells density,…, grouping efficency, etc. Esemplificazioni numeriche e applicazione al caso. Modello di cellular manufacturing con ridondanza delle macchine. Piattaforma software per il cellular manufacturing (Cluster Calculator). LIVELLAMENTO DELLA PRODUZIONE Progettazione delle risorse: Calcolo statico del fabbisogno delle risorse produttive per le differenti tipologie di attrezzature: esemplificazioni e applicazione al caso. Calcolo del numero di operatori con e senza attività di clustering delle risorse: esemplificazioni e applicazione al caso. Progettazione del Layout aziendale con l'ausilio di strumenti informatici. Il software LRP. Strategie di inserimento dei reparti nel layout. Metodi di definizione della sequenza di inserimento dei reparti (metodo del rapporto pesato, metodo del massimo flusso totale, metodo del massimo flusso puntuale). Esemplificazioni. Applicazione al caso. Analisi dei flussi di materiale e progettazione dei sistemi di trasporto interni (flotta di carrelli). Il software LFAS. Definizione degli input e degli output di un sistema di material handling (dal punto di vista del prodotto e del veicolo); Indice di saturazione della aree; Indice di flusso; Indice di traffico. Esemplificazioni e applicazione al caso. Progettazione degli impianti di servizio (impianto di cogenerazione energia termica e elettrica) e applicazione al caso. Valutazione economica del progetto e incidenza sul prezzo del prodotto finito. LEAN SUPPLY CHAIN* Sistemi logistici avanzati per la gestione della scorte: strategie per la gestione integrata delle scorte nella catena logistica. Il modello del lotto economico congiunto: confronto con il modello classico del lotto disgiunto (“make” e “buy”), impostazione e definizioni delle voci di costo da considerare. Caso delle spedizioni (o trasferimenti) a quantità costante (modello di Lu). Caso delle spedizioni (o trasferimenti) a quantità variabile (modello di Goyal e modello di Hill). Esemplificazioni. Cenni ad altre forme di collaborazione tra venditore e fornitore e relative potenzialità (collaborative planning, Supplier Managed Inventory - SMI). Il modello del conto deposito o “consignment stock”: modalità, condizioni applicative e principali vantaggi rispetto al caso del lotto economico congiunto. Impostazione e definizioni delle voci di costo da considerare. Esemplificazioni. Valutazione dei costi aggiuntivi di stock out e di giacenza nel caso di domanda stocastica. PROGETTAZIONE DI SISTEMI DI PICKING* La gestione snella del magazzino: progettazione e controllo di sistemi di stoccaggio flessibili per prelievi frazionati (FOPS - Flexible Order Picking Systems). Il prelievo frazionato negli impianti di stoccaggio. I principi di order picking. Classificazione dei sistemi FOPS. Parametri caratteristici dell'Order Picking. Strategie di allocazione della merce: il Cube per Order Index – COI e la relativa curva di Pareto per la strategia di allocazione per classi (Curva COI); l'analisi della correlazione per la strategia di allocazione; Approccio sistematico per il sistema Order Picking: aggregazione in famiglie di prodotto; indice SFC (Similarity frequency & Coi based); disposizione dei prodotti a magazzino; parametri progettuali; analisi delle prestazioni. Calcolo dei costi di movimentazione per il prelievo mediante Order Picking. Esemplificazioni ed esercitazione sulle strategie di allocazione. LOGISTICA DISTRIBUTIVA La distribuzione snella per il pull. Definizione e gestione di una rete logistica. Decisioni di lungo termine, di medio termine, di breve termine. Modello decisionale e strumenti di supporto. Strategie di distribuzione e classificazione delle reti distributive: caratteristiche, vantaggi e svantaggi delle configurazioni principali (consegna diretta al cliente (direct shipment); consegna effettuata da azienda di trasporto; distribuzione tramite magazzino intermedio; pick-up point). Modelli di progettazione e gestione di un network distributivo multilivello. Impostazione del Location Allocation Problem (LAP): definizione dei parametri e delle variabili, della funzione obiettivo, dei vincoli del problema. Criticità dei modelli LAP. Modello consegna diretta monoprodotto-monoperiodo con domanda frazionata e non frazionata. Modello monoprodotto-monoperiodo multilivello. Esemplificazioni ed esercitazione sulla modellizzazione di una rete logistica. Applicazione al caso Hydropump. Il risolutore Excel. Piattaforma software per la pianificazione della logistica distributiva (LogOptimizer). L'evoluzione da logica PUSH a logica PULL I 5 principi della lean manufacturing; IMPLEMENTAZIONE DELLE LINEE A FLUSSO CONTINUO. La mappatura del flusso del valore (VALUE STREAM MAPPING): le linee guida per la realizzazione; lo stato corrente e lo stato futuro; il takt time, la produzione a flusso, il supermarket pull system, la FIFO lane (CONWIP), il pacemaker, il load leveling box: livellamento di mix e di volume, il pitch. Esempi applicativi.
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Appunti di Servizi generali e sicurezza d'impianto M CI per l'esame del professor Ferrari. Conoscenze e abilità da conseguire Fornire i criteri generali per la scelta ed il dimensionamento dei più comuni impianti di servizio diffusi nei sistemi produttivi, con riferimento agli ambienti industriali ed al terziario, sia sotto l'aspetto tecnico-progettuale, sia sotto quello tecnico-gestionale, mediante l'indicazione delle norme e dei regolamenti vigenti. Fornire inoltre i criteri generali e i metodi quantitativi per la progettazione e la gestione dei mezzi e delle azioni per la sicurezza del sistema produttivo dell'industria e del terziario. Programma/Contenuti Piping, valvole e coibentazione Elementi ed accessori degli impianti per la distribuzione di fluidi (“piping”). Definizioni di DN e PN per le condotte. Classificazione delle condotte in acciaio. Condotte in materiale plastico. Illustrazione dei principali tipi di valvole: di intercettazione, di regolazione, di sicurezza, di riduzione di pressione. Valvole auto azionate e autoservoazionate per la regolazione di pressione e temperatura. Definizione di coefficiente di portata. Esempi di diagrammi per la determinazione del coefficiente di portata e la scelta delle valvole. Coibentazione delle condotte: caratteristiche e tipi dei principali materiali termoisolanti. Dimensionamento dello spessore di rivestimento nel caso di tubazioni “calde” e “fredde”. Impianti cogenerativi Impianti cogenerativi con motori a combustione interna. Rendimento di produzione di energia elettrica e di recupero di energia termica: andamenti in funzione del carico. Schemi di impianto dotati di scambiatori di recupero vari (da olio, da acqua, da fumi). Confronto con impianti cogenerativi a vapore in contropressione: valutazione tecnico – economica. Impianti cogenerativi con gruppi turbogas. Rendimento di produzione di energia elettrica e di recupero di energia termica: andamenti in funzione del carico. Schemi di impianto e prestazioni tipiche. Confronto con impianti cogenerativi a vapore in contropressione e con impianti cogenerativi con motori a combustione interna. Impianti frigoriferi ad assorbimento Impianti frigoriferi ad assorbimento: descrizione del principio di funzionamento e confronto con il principio di funzionamento degli impianti frigoriferi a compressione. Schema impiantistico e diagramma di stato (H-c; Tc) per la descrizione di impianti frigoriferi ad assorbimento H2O-NH3 senza e con torre di rettifica. Bilancio elementare evaporatore – assorbitore. Impianti per la climatizzazione Richiami sulle caratteristiche dell'aria umida e diagrammi termodinamici delle miscele: diagramma entalpico dell'aria umida. Calcolo della potenzialità frigorifera e trasformazioni psicrometriche principali. Tipologie base di impianto (a tutta aria, a sola acqua, misti) e dei principali sistemi di distribuzione e lancio. Dimensionamento progettuale di un impianto di climatizzazione: contributi elementari per il calcolo del carico termico e dimensionamento della potenzialità frigorifera e termica, scelta della portata di aria da trattare nella UTA (Unità Trattamento Aria). Impianti elettrici Classificazione sistemi elettrici in base alla tensione. Dimensionamento della potenza complessiva degli impianti elettrici in ambito industriale: fattori di contemporaneità e di utilizzo, potenza attiva ed apparente. Schema della cabina di trasformazione al servizio di uno stabilimento industriale. Simbologia rappresentativa dei principali elementi costitutivi un impianto elettrico e corrispondenti caratteristiche. Sistemi trifase simmetrici ed equilibrati per la distribuzione della energia elettrica. Posa e calcolo delle linee mediante cavi. Principali caratteristiche dei cavi. Dimensionamento dei cavi secondo norme CEI: verifica della caduta di tensione e verifica termica. Caratteristiche e tipologie di blindosbarre. Posa e calcolo delle linee: verifica della caduta di tensione. Protezione mediante dispositivi a massima corrente (interruttori automatici magnetotermici): curve caratteristiche di comportamento. Protezione mediante il dispositivo interruttore differenziale (schema applicativo e principio di funzionamento). Generalità sui dispositivi di protezione degli impianti elettrici nei confronti dell'ambiente di installazione: il grado di protezione IP. Impianti di illuminazione Generalità sugli impianti di illuminazione. Emissione dell'energia radiante. Grandezze fotometriche ed illuminanti raccomandate. Riflessione, assorbimento e trasmissione della luce. Sorgenti luminose ad incandescenza ed a luminescenza: principali caratteristiche utili ai fini della progettazione degli impianti (vantaggi e svantaggi). Caratteristiche degli apparecchi illuminanti. Solido fotometrico e indicatrici fotometriche. Tipi di illuminazione (diretta, semidiretta, ecc.). Dimensionamento progettuale di impianti di illuminazione per interni mediante metodo del flusso totale: scelta del tipo di illuminazione e delle sorgenti luminose, definizione e scelta dei fattori di manutenzione, di utilizzo e dell'indice del locale. Impianti per la protezione da rumore Concetti base di acustica: livelli di potenza sonora, pressione sonora, intensità sonora e relative relazioni. Scale di ponderazione. Curve isofone. Propagazione del rumore in ambiente esterno. Fattore di direzionalità. Protezione rumori mediante barriere fonoassorbenti: il numero di Fresnel. Propagazione del rumore in ambiente interno. Rumore riflesso. Assorbimento acustico dei materiali e delle strutture. Correzione acustica ambiente per assorbimento e per risonanza. Cenni alla normativa vigente per la protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti dalla esposizione a rumore (D.L. 277/91 e successivo D.L. 195/06).
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Appunti di Metodi per la gestione dei progetti complessi M per l'esame del professor Bellucci. Conoscenze e abilità da conseguire Fornire una conoscenza approfondita del Project Management come metodologia per l’organizzazione delle attività dei processi complessi e poco ripetitivi con particolare attenzione agli ambienti in cui sono presenti contemporaneamente più progetti tra loro interagenti.
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