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GEOLOGIA APPLICATA

(come rischio idrogeologico intendiamo il rischio connesso a fenomeni pericolosi (instabilità pendii o corsi fluviali) in conseguenza di particolari condizioni ambientali, meteorologiche e climatiche ed il rischio sull'incolumità delle persone)

INSTABILITÀ DEI VERSANTI

Uno dei fenomeni di instabilità dei versanti è quello delle frane.

Le frane sono movimenti di una massa di terra, detriti o roccia lungo o al di fuori di un versante.

In particolare terre, detriti e rocce si differenziano per:

  1. granulometria
  2. densità
  3. coerenza
  1. rocce → resistenze deboli

    • terre → argille, limi
    • detriti → sabbie, ghiaie
  2. Elemento da terre a detriti fini o rocce.
  3. rocce sono coerenti per presenza del cementoterre e detriti sono incementi per mancanza del legante cemento

Definiamo ora anche la differenza tra rocce ed ammassi franosi: dove le prime sono le matrici, mentre le seconde sono matrici + discontinuità.

Definiamo discontinuità le strutture che attraversano la matrice dell'ammasso roccioso.

In particolare differenziamo le discontinuità per:

  • faglie e fratture
  • stratificazione (sedimentarie)
  • scistosità (metamorfica)
  • giunti colonnari (ignei)

discontinuità secondarie

discontinuità primarie

Le discontinuità primarie sono quelle formatesi in concomitanza con l'origine dell'ammasso.

Le discontinuità secondarie sono quelle formatesi successivamente all'origine dell'ammasso.

Finché le discontinuità coinvolgono tutti i tipi di ammassi e predispongono gli ammassi a franare.

Esempio:

Ammassi rocciosi frequentemente soggetti a frane sono quelli costituiti da turbiditi: quelle rocce clastiche sedimentarie clastiche marine messe in posto da trasporto di massa, quale corrente di torbida. Sono rocce molto stratificate secondo la sequenza di Bouma di gradazione granulometrica fine verso il letto. Per tali stratificazioni le componenti meccanici scadenti e predispongono gli ammassi a franare, specialmente gli strati argillosi.

FATTORI CAUSALI

Definiamo un versante stabile quando le forze resistenti sono maggiori o uguali di quelle destabilizzanti. In particolare un versante è stabile se FS (Fattore di stabilità) è uguale o maggiore di uno.

Tale fattore dipende dall'età del versante così FS = FS(t) e decresce con l'aumento dell'età. Prima o poi tutti gli ammassi dunque franneranno. Le cause dunque della stabilizzazione dei versanti sono molteplici e possono però essere categorizzate.

CLASSIFICAZIONE

Le frane si classificano in base alle caratteristiche della superficie di rottura.

  • Crolli
  • Ribaltamenti
  • Scorrimenti rotazionali e traslazionali
  • Espandimenti
  • Colate

Le frane si classificano in base alle tipologie di materiali coinvolti in condizioni precedenti alla rottura, quali bedrock cioè rocce in posto con certa competenza, engineering soils cioè materiali sciolti che si suddividono ulteriormente.

Trotte i frane per superficie di rottura a sono anche le "frane complesse" date dalla compresenza di due o più tipi di frane pre-citate.

Tra le frane per materiali coinvolti identifichiamo anche le "argille sovraconsolidate fessurate" quali rocce marine sedimentarie clastiche con matrice fine.

Ci sono anche "flysch & torbiditi" quali rocce marine sedimentarie clastiche delle correnti di torbida e durante lo messo in posto si dispongono con la sequenza di Bouma.

STATO DI ATTIVITA'

  • Attive - attive in senso stretto, riattivate
  • Sospese - quiescenti
  • Non attive - stabilizzate in via di, inattivate

Sino alla formazione di un letto di detrito

In definitiva un approfondimento del foglio,

svoglimento di queste si mostrano in strutture

degli sbocchi alti. Tipica sulle dolomiti o affermazioni coste

dunque di sovrapposte le terre del trasporto e arrotondate o rotolanti di massi.

Erosione laterale in terre si verifica

in appunto depositi di terre che se rotolate e

le sollecitate ed esempi sunamente possono equivalere

di donare organa come in proiettamenti per modellare delle strutture interne

Tipiche di costituzionali:

  • si realizzano su pendenze molto dolci
  • si verificano in brevi periodi di tempo
  • struttura a spoon-boost dominato da una scarpata
  • a lobi multipli tutt'attorno
  • Tipica di depositi morenici di argille o depositi
  • all'inverso in panorama.

- Colate

Tali fenomeni sono caratterizzati da continui movimenti

nello spazio ed in cui le superfici di taglio non si conservano

nel tempo. Gli effetti di rischio aumentato possono essere

proporzionalmente al mancamento di un fluidi viscido

le colate in roccia esistono, ma in scale di tempi geologici

e di grandi estensioni territoriali, denominate anche

sackung.

Fenomeni caratteristici:

  • sodoposimenti di creste di catene montuose
  • sconte e contrappendenze
  • sono verificati in catene montuose con relievi molto rivii
  • ed inaspettati differenze di questo:
  • risvegliarsi a quando meccanicamente deboli e dunque molti detriti
  • in particolare le botte: le rocce non dei tempi in movimento
  • allora le proprietà delle rocce sono riscolate e determinanti
  • movimenti assoluti e comunque formationi di colate e
  • colate di detriti associati.

Origine cioè porosità primaria in base al tipo di roccia formato da carbonati in esame:

CALCARE TRAVERTINOSO

GRANITO

argille nei reticoli fissate

barrette flessute colonne fancie allineate cilindri vettori cristallini

Storia geologica cioè porosità secondaria in base al tipo di depositi che la roccia ha subito durante anche eventuali processi di disunione e sfattramento (agenti atmosferici...)

GRANITO NON DEGRADATO

GRANITO DEGRADATO DA OSSIDAZIONE E ARGILLIFICAZIONE

GESSO NON DEGRADATO

GESSO FESSURATO DA CRASISMO

Grado di saturazione

SL = VH2O / Vt

VH2O: volume di acqua

Vv: volume di vuoti

SL = 1 roccia satura

SL < 1 roccia insatura

Ricordiamo inoltre l'acqua come dipolo cioè con poliité positivo dato da H e negativo da O

Ricordiamo roccia anch'esse polari in particolare più lo granulometro è fine più sono polari dunque le argille le più polari

tra acqua (polare) e roccia (polari in funzione di granulometria) viene o determinarsi un legame polare

tale da classificare l'acqua in 4 classi in base alle forze che lo governano

Test di pompaggio con un pozzo con dentro

la pompa e un piezometro a distanza

per verificare permeabilitá e coeff di immagazzinamento

  • Pro

– visione di insieme della permeabilitá dell’area

  • Contro

– difficile distanza di pompa

Parliamo degli acquiferi in Emilia Romagna, in

quale si trova in particolare alle pendici degli

appennini dove l'acqua trova terreni permeabili

formati da detriti grosolani depositi dalle

all'inizio della pianura per trasporto relativia

Procedendo verso la pianura i detriti si fanno sempre più

fini e quindi impermeabili e procedendo verso appennini

ci trovano impermeabili dunque no acquiferi. O

per la mesose si risse, l'acqua procede verso la pianura.

In particolare gli acquiferi sono multistrato con

pratiche alle pendici e anteriori procedenti verso

pianuraa

Multistrato perchè in età geologica

si alternato periodi di magra

e minore energia dei fiumi appennini

per trasporto detriti grosolani più e

meno lontano

Con la cementificazione della parte freátrica

tali falde possono perdere la capacità di rifornire

e se diventa la prevalenza subiente da spostittone

della falde interne e non delle freátrica.

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
44 pagine
SSD Scienze della terra GEO/05 Geologia applicata

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher lorenzolosi94 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geologia e geologia applicata T e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Borgatti Lisa.