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GEOLOGIA APPLICATA
(come rischio idrogeologico intendiamo il rischio connesso a fenomeni pericolosi (instabilità pendii o corsi fluviali) in conseguenza di particolari condizioni ambientali, meteorologiche e climatiche ed il rischio sull'incolumità delle persone)
INSTABILITÀ DEI VERSANTI
Uno dei fenomeni di instabilità dei versanti è quello delle frane.
Le frane sono movimenti di una massa di terra, detriti o roccia lungo o al di fuori di un versante.
In particolare terre, detriti e rocce si differenziano per:
- granulometria
- densità
- coerenza
-
rocce → resistenze deboli
- terre → argille, limi
- detriti → sabbie, ghiaie
- Elemento da terre a detriti fini o rocce.
- rocce sono coerenti per presenza del cementoterre e detriti sono incementi per mancanza del legante cemento
Definiamo ora anche la differenza tra rocce ed ammassi franosi: dove le prime sono le matrici, mentre le seconde sono matrici + discontinuità.
Definiamo discontinuità le strutture che attraversano la matrice dell'ammasso roccioso.
In particolare differenziamo le discontinuità per:
- faglie e fratture
- stratificazione (sedimentarie)
- scistosità (metamorfica)
- giunti colonnari (ignei)
discontinuità secondarie
discontinuità primarie
Le discontinuità primarie sono quelle formatesi in concomitanza con l'origine dell'ammasso.
Le discontinuità secondarie sono quelle formatesi successivamente all'origine dell'ammasso.
Finché le discontinuità coinvolgono tutti i tipi di ammassi e predispongono gli ammassi a franare.
Esempio:
Ammassi rocciosi frequentemente soggetti a frane sono quelli costituiti da turbiditi: quelle rocce clastiche sedimentarie clastiche marine messe in posto da trasporto di massa, quale corrente di torbida. Sono rocce molto stratificate secondo la sequenza di Bouma di gradazione granulometrica fine verso il letto. Per tali stratificazioni le componenti meccanici scadenti e predispongono gli ammassi a franare, specialmente gli strati argillosi.
FATTORI CAUSALI
Definiamo un versante stabile quando le forze resistenti sono maggiori o uguali di quelle destabilizzanti. In particolare un versante è stabile se FS (Fattore di stabilità) è uguale o maggiore di uno.
Tale fattore dipende dall'età del versante così FS = FS(t) e decresce con l'aumento dell'età. Prima o poi tutti gli ammassi dunque franneranno. Le cause dunque della stabilizzazione dei versanti sono molteplici e possono però essere categorizzate.
CLASSIFICAZIONE
Le frane si classificano in base alle caratteristiche della superficie di rottura.
- Crolli
- Ribaltamenti
- Scorrimenti rotazionali e traslazionali
- Espandimenti
- Colate
Le frane si classificano in base alle tipologie di materiali coinvolti in condizioni precedenti alla rottura, quali bedrock cioè rocce in posto con certa competenza, engineering soils cioè materiali sciolti che si suddividono ulteriormente.
Trotte i frane per superficie di rottura a sono anche le "frane complesse" date dalla compresenza di due o più tipi di frane pre-citate.
Tra le frane per materiali coinvolti identifichiamo anche le "argille sovraconsolidate fessurate" quali rocce marine sedimentarie clastiche con matrice fine.
Ci sono anche "flysch & torbiditi" quali rocce marine sedimentarie clastiche delle correnti di torbida e durante lo messo in posto si dispongono con la sequenza di Bouma.
STATO DI ATTIVITA'
- Attive - attive in senso stretto, riattivate
- Sospese - quiescenti
- Non attive - stabilizzate in via di, inattivate
Sino alla formazione di un letto di detrito
In definitiva un approfondimento del foglio,
svoglimento di queste si mostrano in strutture
degli sbocchi alti. Tipica sulle dolomiti o affermazioni coste
dunque di sovrapposte le terre del trasporto e arrotondate o rotolanti di massi.
Erosione laterale in terre si verifica
in appunto depositi di terre che se rotolate e
le sollecitate ed esempi sunamente possono equivalere
di donare organa come in proiettamenti per modellare delle strutture interne
Tipiche di costituzionali:
- si realizzano su pendenze molto dolci
- si verificano in brevi periodi di tempo
- struttura a spoon-boost dominato da una scarpata
- a lobi multipli tutt'attorno
- Tipica di depositi morenici di argille o depositi
- all'inverso in panorama.
- Colate
Tali fenomeni sono caratterizzati da continui movimenti
nello spazio ed in cui le superfici di taglio non si conservano
nel tempo. Gli effetti di rischio aumentato possono essere
proporzionalmente al mancamento di un fluidi viscido
le colate in roccia esistono, ma in scale di tempi geologici
e di grandi estensioni territoriali, denominate anche
sackung.
Fenomeni caratteristici:
- sodoposimenti di creste di catene montuose
- sconte e contrappendenze
- sono verificati in catene montuose con relievi molto rivii
- ed inaspettati differenze di questo:
- risvegliarsi a quando meccanicamente deboli e dunque molti detriti
- in particolare le botte: le rocce non dei tempi in movimento
- allora le proprietà delle rocce sono riscolate e determinanti
- movimenti assoluti e comunque formationi di colate e
- colate di detriti associati.
Origine cioè porosità primaria in base al tipo di roccia formato da carbonati in esame:
CALCARE TRAVERTINOSO
GRANITO
argille nei reticoli fissate
barrette flessute colonne fancie allineate cilindri vettori cristallini
Storia geologica cioè porosità secondaria in base al tipo di depositi che la roccia ha subito durante anche eventuali processi di disunione e sfattramento (agenti atmosferici...)
GRANITO NON DEGRADATO
GRANITO DEGRADATO DA OSSIDAZIONE E ARGILLIFICAZIONE
GESSO NON DEGRADATO
GESSO FESSURATO DA CRASISMO
Grado di saturazione
SL = VH2O / Vt
VH2O: volume di acqua
Vv: volume di vuoti
SL = 1 roccia satura
SL < 1 roccia insatura
Ricordiamo inoltre l'acqua come dipolo cioè con poliité positivo dato da H e negativo da O
Ricordiamo roccia anch'esse polari in particolare più lo granulometro è fine più sono polari dunque le argille le più polari
tra acqua (polare) e roccia (polari in funzione di granulometria) viene o determinarsi un legame polare
tale da classificare l'acqua in 4 classi in base alle forze che lo governano
Test di pompaggio con un pozzo con dentro
la pompa e un piezometro a distanza
per verificare permeabilitá e coeff di immagazzinamento
- Pro
– visione di insieme della permeabilitá dell’area
- Contro
– difficile distanza di pompa
Parliamo degli acquiferi in Emilia Romagna, in
quale si trova in particolare alle pendici degli
appennini dove l'acqua trova terreni permeabili
formati da detriti grosolani depositi dalle
all'inizio della pianura per trasporto relativia
Procedendo verso la pianura i detriti si fanno sempre più
fini e quindi impermeabili e procedendo verso appennini
ci trovano impermeabili dunque no acquiferi. O
per la mesose si risse, l'acqua procede verso la pianura.
In particolare gli acquiferi sono multistrato con
pratiche alle pendici e anteriori procedenti verso
pianuraa
Multistrato perchè in età geologica
si alternato periodi di magra
e minore energia dei fiumi appennini
per trasporto detriti grosolani più e
meno lontano
Con la cementificazione della parte freátrica
tali falde possono perdere la capacità di rifornire
e se diventa la prevalenza subiente da spostittone
della falde interne e non delle freátrica.