I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni e lo studio autonomo di eventuali testi di riferimento in preparazioneall’esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell’università attribuibile al docente del corso o al relatore
…continua

Filtra per

Tutte le tipologie

Ordina

Filtra

Appunti di Psicologia generale

La storiografia è l’evoluzione della famiglia. Il patriarcato, l’emancipazione della donna, il cambiamento dei ruoli all’interno della famiglia e le possibili conseguenze quali divorzio e problematiche nello sviluppo della personalità del bambino.
...continua
Il rinforzo vicario é un processo che consiste nell’interiorizzazione di un rinforzo ottenuto da un altro individuo. L’empatia è invece quella facoltà umana che permette di comprendere gli stati mentali di altre persone. Lo scopo di questo elaborato é di arrivare a una comprensione di come avviene l’elaborazione cerebrale del rinforzo vicario e di indagare la relazione tra questo tipo di rinforzo e l’empatia. Dopo aver introdotto questi due processi, è stata effettuata un’analisi di importanti contributi dalla letteratura scientifica, riguardanti i correlati cerebrali del rinforzo vicario. In particolare è stato presentato uno studio che indaga gli elementi in comune e distintivi con il rinforzo personale e un altro sul ruolo del sistema di osservazione dell’azione nel favorirne la formazione. Successivamente, è stato effettuato un approfondimento dell’empatia dal punto di vista dell’elaborazione cerebrale. Infine, sono stati analizzati degli studi che hanno analizzato il rapporto tra empatia e rinforzo vicario. In particolare, è stato indagato il ruolo della somiglianza e del contagio emotivo nell’esperienza di rinforzo vicario. Infine, è stata presentata una rassegna schematica delle strutture cerebrale la cui attivazione caratterizza sia l’empatia che il rinforzo vicario, con i relativi contributi.
...continua

Esame Ritmi del comportamento e ciclo veglia sonno

Facoltà Psicologia

Dal corso del Prof. V. Natale

Università Università degli Studi di Bologna

Tesi
Un terzo della nostra vita viene trascorsa dormento; questo è il motivo centrale che ha spinto molti studiosi ad interessarsi nell’ultimo secolo al sonno e al mondo dei sogni. Le prime teorizzazioni in materia onirica furono fatte da Freud, e a seguire molti altri. In anni recenti, invece, si è andata diffondendo la cultura dei sogni lucidi, ovvero la coscienza da parte dell’individuo di essere in un sogno e di poterlo gestire a prescindere dalle leggi fisiche che governano la realtà e dei limiti del corpo fisico. L’oggetto di questa tesi è l’utilità che il sogno cosciente possa avere nella vita delle persone. La spinta primaria che porta l’uomo ad approfondire la ricerca e la pratica di questo fenomeno risulta essere la necessità del controllo totale che si intende ottenere della propria vita. Tale percorso viene sviluppato lungo un continuum storico e un approfondimento di alcune culture del sonno. Il sogno lucido risulta essere uno strumento terapeutico, anche se i pareri sono tuttora discordanti. Questi sogni possono rappresentare sia un sistema di monitoraggio che uno stato di percezione costante di sé, trasposto al momento del sonno. L’elaborato introduce il tema del sogno partendo dalla Preistoria, e i sogni coscienti secondo la dottrina del buddhismo tibetano e le pratiche dello yoga del sogno, passano dalla popolazione dei Senoi, le culture sciamaniche fino ad arrivare alle più recenti teorizzazioni. Vengono esposte le ipotesi più disparate, da quelle di Jodorowsky e delle tecniche meditative a quelle degli studiosi più attuali che hanno affrontato non pochi conflitti per rendere il fenomeno scientificamente accettabile. Ciò che viene sottolineato nell’elaborato è come l’uomo realmente cosciente di sé riesca a portare attenzione a se stesso e al circostante anche nel sonno, quindi, non vivere passivamente rispetto al naturale fluire inconscio dei sogni, bensì diventare produttore e attore protagonista della propria vita onirica imparando ed evolvendosi.
...continua
Il temperamento è un concetto per il quale troviamo molteplici definizioni in quanto il suo studio ha lontane origini. Possiamo definirlo come l’insieme delle differenze individuali precoci, a base biologica, osservabili nel comportamento dell’individuo, stabili nel tempo e nelle situazioni, ma nonostante ciò suscettibili all’influenza dell’esperienza e dell’ambiente esterno. Quando si effettua lo studio del temperamento si fa riferimento a tre importanti livelli di analisi: i livelli di descrizione, i domini e gli approcci. I livelli di descrizione fanno riferimento agli aspetti dell’individuo che vengono indagati. Questi sono i comportamenti osservabili, le differenze neurologiche e i fattori costituzionali. I domini fanno riferimento alle aree all’interno delle quali si manifestano le varie caratteristiche individuali. Esse sono le emozioni, l’attenzione e l’attività motoria. Invece, gli approcci si riferiscono al punto di vista dell’osservatore, infatti, lo studio del temperamento può riferirsi all’individuo o all’interazione tra esso e l’ambiente. Rispetto alle teorie sul temperamento, ricordiamo che le prime teorie a partire dalla fine dell’800 enfatizzarono soprattutto l’importanza della componente biologica nel comportamento umano. Successivamente, a partire dal 900, fiorirono nuovi approcci teorici che indagarono il temperamento infantile, collegando tale concetto a quello di adattamento, e quindi dando importanza non più soltanto ai fattori biologici, ma anche alla componente ambientale. Inoltre, grazie a diversi contributi sono stati creati diversi strumenti per osservare e valutare il temperamento, in particolare abbiamo: i questionari, l’osservazione in contesti naturali e in laboratorio e le scale di sviluppo. Per Teoria della mente, invece, intendiamo la capacità umana di attribuire stati mentali al proprio sé e agli altri. L’età di 3-4 anni è definita come termine cronologico per ritenere che il bambino abbia acquisito la Teoria della Mente. Ma è possibile rintracciare ancora prima di questa età alcune competenze infantili adeguate a configurarsi come precursori delle più complesse capacità mentalistiche. I precursori delle Teoria della Mente compaiono solitamente in contemporanea tra i 18 e i 20 mesi di vita del bambino e sono i seguenti: • la joint attention: ossia, la capacità di comprendere e di coordinare l’attenzione sociale; • l’imitazione: ossia, un meccanismo sociale utile per apprendere informazioni rispetto alle persone; • il gioco simbolico: ossia, la sospensione dell’uso di un oggetto come entità reale per attribuirli un altro significato sulla base della finzione; • il gesto di indicazione: una forma di comunicazione per-verbale, che il bambino utilizza per influenzare il comportamento dell’altro; • l’autoriconoscimento: ossia, la presa di coscienza da parte del bambino del proprio sé. Per valutare la relazione tra il Temperamento e lo sviluppo della Teoria della Mente abbiamo effettuato una ricerca longitudinale. L’obiettivo principale della ricerca è stato appunto quello di valutare tale rapporto ed inoltre ci siamo domandati se la percezione materna e paterna rispetto al temperamento del bambino sia uguale o differente, quale percorso evolutivo hanno seguito i precursori della Teoria della Mente, in maniera specifica il gesto di indicazione e il riconoscimento allo specchio, che abbiamo indagato e se tra le misure rilevate esiste una relazione.
...continua
Il mio lavoro affronta un tema molto caro ai professionisti della salute mentale: il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) e, in particolare, la terza generazione della terapia cognitivo-comportamentale nel trattamento di questa psicopatologia. Il disturbo ossessivo-compulsivo è una patologia estremamente invalidante: negli ultimi decenni, si è arrivati a trattare il DOC in maniera valida attraverso la terapia cognitivo-comportamentale standard e la tecnica dell’esposizione e prevenzione della risposta ma questa opzione, si vedrà, non è del tutto soddisfacente. Sono state dunque riposte delle speranze verso la terza generazione della terapia cognitivo-comportamentale, di cui fanno parte anche la mindfulness e l’Acceptance and Commitment Therapy (ACT): nel mio lavoro viene presa in esame l’evoluzione storica di questa terza generazione della terapia cognitivo-comportamentale, le sue caratteristiche, in particolare le caratteristiche della mindfulness e dell’ACT. Queste terapie della “terza onda” si sono dimostrate efficaci nel trattamento di molti disturbi e si è iniziato, per l’appunto, a utilizzarle anche nel disturbo ossessivo-compulsivo. Nel mio lavoro, si cerca di rispondere alle seguenti domande: come queste terapie della terza generazione vengono utilizzate nel trattamento del DOC? Possono essere utili? Sono più efficaci di quelle tradizionali? Possono sopperire ai limiti di queste ultime? La terza generazione della terapia cognitivo-comportamentale può, quindi, dare il suo contributo nel trattamento del DOC? La risposta a queste domande e le prospettive future per il trattamento del disturbo sono davvero molto importanti da conoscersi considerata l’enorme sofferenza causata dal DOC.
...continua
L’argomento scelto per la mia tesi verte sulla relazione tra Disturbi Specifici dell’Apprendimento e le emozioni. Ho voluto affrontare questo argomento perché ho potuto conoscere il mondo scuola in prima persona e ho notato come il turbinio di emozioni avvolga gli studenti in generale, ma ancor di più gli alunni con DSA. Ho desiderato illustrare l’idea di una connessione tra tali disturbi e la bassa autostima, ansia, stati depressivi e senso di inefficacia, stati d’animo che impediscono allo studente di affrontare con serenità l’apprendimento scolastico. Il presente lavoro si basa, inizialmente, su un approfondimento bibliografico sui disturbi specifici dell’apprendimento, andando a specificare le varie caratteristiche di essi che sono dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia. I soggetti che hanno questi disturbi hanno un QI nella norma, talvolta anche superiore alla media, ma faticano ad apprendere nel modo tradizionale, hanno solo bisogno di trovare un metodo adeguato alle loro difficoltà per poter avere successo in ambito scolastico. Codeste difficoltà se non interpretate in modo tempestivo possono portare a problemi internalizzanti come bassa autostima, depressione o esternalizzanti come aggressività, ecco perché credo che sia fondamentale per la scuola avere un mezzo come il Piano Didattico Personalizzato che possa fornire metodi compensativi e dispensativi in modo da poter non solo aiutare l’alunno a livello didattico, ma anche a livello emotivo, in quanto lo studente vivendo il percorso scolastico con maggiore consapevolezza e maggiore serenità, può ottenere ottimi risultati, come la letteratura in materia sottolinea, un ambiente sereno e positivo aiuta i discenti ad affrontare meglio la scuola. A sostegno della tesi ho analizzato tre articoli scientifici che hanno portato all’obiettivo di delineare quali potrebbero essere le strade che dovrebbe intraprendere la scuola e tutta la comunità che gira intorno ad essa per includere completamente questi alunni e poter conoscere meglio tali disturbi e quali siano i vissuti emotivi che li contraddistinguono. Nelle conclusioni ho pensato di mettere in risalto il “metodo DADA” perché ho avuto modo di conoscerlo personalmente e ritengo possa essere una nuova strategia di insegnare ed apprendere, in quanto trasforma la scuola della tradizionale lezione frontale, con la scuola del “fare”, ricca di esperienze e laboratori, dove gli alunni sono portati a lavorare in gruppo, le aule sono immersive e gli studenti sono davvero inclusi.
...continua

Esame Psicologia dei processi cognitivi e affettivi

Facoltà Scienze della formazione

Dal corso del Prof. S. Fagioli

Università Università degli Studi Roma Tre

Tesi
Le emozioni sono un aspetto fondamentale per la sopravvivenza dell’essere umano, perché influenzano i modi in cui crea una relazione con il mondo e con i suoi simili. La possibilità di imparare a percepire e regolare le proprie emozioni e quelle degli altri tramite diverse forme artistiche equivale a dire muoversi con sicurezza nel mondo, e fa la differenza nella vita dell’individuo. Nel vivere quotidiano l’uomo è costretto a concentrarsi sulla sua dimensione razionale, e nel rapporto con gli oggetti e le persone è inevitabile il coinvolgimento sia affettivo che emotivo. Infatti i sentimenti soggettivi e gli stati fisiologici ad essi associati, cioè le emozioni, sono aspetti essenziali nella vita. Le emozioni sono una realtà molto complessa e, in gran parte, ancora misteriosa, nonostante nel corso dei millenni siano state esplorate da letterati e artisti, e siano state studiate scientificamente in modo sistematico da oltre un secolo a vari livelli (biologico, soggettivo, relazionale, culturale). Pertanto, l’obiettivo del presente elaborato è proprio quello di far emergere il valore delle competenze emotive che vengono trasmesse tramite le varie forme, in particolare quelle artistiche. La consapevolezza delle proprie emozioni coinvolge l’individuo nella sua globalità e l’intelligenza emotiva influisce sulle condizioni generali di benessere e di successo di un individuo e di una comunità intera. Come si è vedrà nei vari capitoli, le esperienze emotive sono presenze costanti nella quotidianità di ogni essere umano e danno una specifica direzione, forma e connotazione a ogni tipo di rapporto che si crea tra i vari esseri umani.
...continua
La presente tesi si concentra sull'analisi dell'interconnessione tra Green Recruitment e employee retention, esplorando come l'adozione di un reclutamento sostenibile possa influenzare la fidelizzazione dei dipendenti. Negli ultimi anni, le organizzazioni hanno preso consapevolezza dell'importanza di integrare pratiche sostenibili nella gestione delle risorse umane al fine di promuovere la responsabilità ambientale e migliorare la propria attrattività come datore di lavoro. In questo contesto, il Green Recruitment emerge come una strategia chiave per attrarre talenti motivati e sensibili alle questioni ambientali. Attraverso questa tesi, si mira a fornire una prospettiva chiara e approfondita sull'importanza del Green Recruitment per l'employee retention. Saranno presentati casi concreti e evidenze empiriche per illustrare come le organizzazioni possano adottare strategie sostenibili nel reclutamento al fine di creare un ambiente di lavoro che promuova l'impegno dei dipendenti e favorisca la loro permanenza nell'organizzazione.
...continua

Esame Psicologia generale

Facoltà Scienze cognitive

Dal corso del Prof. M. Amelio

Università Università della Calabria

Tesi
Contenuti della tesi: - L'età adulta in trasformazione. - La genitorialità. - Supporto alla genitorialità. In questo lavoro viene descritta l'età adulta in trasformazione, ripercorrendo la storia dell'adulto e la crisi dell'adultità. Ancora, si darà una definizione della genitorialità, le sue funzioni, il disorientamento e il rapporto con i figli, cercando se vi sono delle modalità di supporto.
...continua

Esame Psicologia del linguaggio e della comunicazione

Facoltà Scienze della formazione

Tesi
Oggi più che mai le imprese devono adattarsi ai repentini cambiamenti generati da un mondo sempre più dinamico e complesso. Pertanto, il rinnovamento è diventato un punto critico per ogni azienda. L’apertura al cambiamento è fondamentale per il successo aziendale, ma la maggior parte delle iniziative organizzative falliscono. Questo perché il successo dei cambiamenti richiede solitamente la gestione delle aree hard definite nel piano di progetto, l'implementazione di software e l'installazione di nuove reti, e le aree soft legate al fattore umano, attraverso il quale è possibile apportare modifiche ai dipendenti. In varie circostanze, però, il lato soft viene ignorato a scapito del lato hard, perché considerato meno importante, l’effetto di quest’ultimo è più sottile e difficile da rilevare, rendendolo più difficile da misurare e valutare. La resistenza al cambiamento messa in atto dai dipendenti è tipicamente una caratteristica umana e comprende un insieme di atteggiamenti e comportamenti individuali o collettivi che riflettono una mancanza di sostegno al cambiamento in corso. La resistenza indebolisce l'efficacia dell'organizzazione e le possibilità di sopravvivenza dell'azienda. Gli atteggiamenti di resistenza si manifestano, ad esempio, negli scioperi e nelle manifestazioni pubbliche, gli atteggiamenti di resistenza passiva nella rassegnazione, nell'assenza o nell'indifferenza.
...continua
Sarà esplorato il tema dell’infermità e la sua evoluzione nel corso della storia. Sarà contestualmente analizzato il concetto di normalità, argomento controverso e intricato, al fine di individuare le caratteristiche che vari autori hanno considerato rilevanti. Sarà poi presentata la differenza tra i concetti di infermità e malattia; nonostante entrambi i termini si riferiscano a stati di salute alterati e talvolta vengano utilizzati in modo interscambiabile, hanno sfumature e implicazioni diverse. Successivamente sarà opportuno proporre un’analisi sulla follia e sulla considerazione dell’infermità nel corso della storia anche attraverso i diversi paradigmi psichiatrici di riferimento, ognuno dei quali ha contribuito a definire differenti approcci di valutazione della malattia mentale, fino ad arrivare al paradigma attualmente considerato che è il frutto delle diverse influenze sperimentate nel corso dei secoli: il paradigma bio – psico – sociale. Proprio sulla base di quest’ultimo il Codice penale regola il concetto di infermità mentale, attraverso gli articoli 88 e 89 che trattano del vizio totale di mente e del vizio parziale di mente. Infine, sarà fondamentale evidenziare lo stretto legame tra imputabilità e infermità con particolare attenzione alla complessità implicata nella metodologia di valutazione durante il processo penale. Il tutto si concluderà con una riflessione sulla considerazione dei pregiudizi riferibili ai soggetti infermi e sul rapporto che nell’immaginario comune intercorre tra questi e la messa in atto di un reato violento.
...continua
Elaborato finale laurea triennale in scienze dell'educazione e della formazione. Relatore Chiara Mirandola e co-relatore Rossella Falvo. Titolo dell'elaborato: L'educazione interculturale a scuola e nelle agenzie educative extrascolatiche.
...continua
Tesi di laurea che compie una traduzione fenomenologico-dinamica dell’organizzazione borderline di personalità, intesa comunemente in termini psicoanalitici. L’elaborato si è servito, in particolar modo, dello studio del libro della Dott.ssa Alessandra Lemma, "Sotto la pelle", per ripresentare trattazioni cliniche rivisitate, nello studio, in chiave fenomenologica. Lo scopo è stato quello di leggere il mondo della vita borderline servendosi del dispositivo del corpo e compiendo una giustificazione del disagio accolto, non limitandosi a patologizzare l’espressione manipolativa bensì, prediligendo l’applicazione, sperimentale, del modello curativo (PHD, Stanghellini Giovanni) che prevede la coniugazione della fenomenologia, dell’ermeneutica e del pensiero psicodinamico.
...continua

Esame Psicologia delle emozioni e della motivazione

Facoltà Scienze della formazione

Dal corso del Prof. D. Giofrè

Università Università degli studi di Genova

Tesi
4,5 / 5
Tesina d'esame sui fattori che incidono sull’apprendimento della matematica; si declina nella spiegazione dei fattori cognitivi, motivazionali ed emotivi basata su appunti personali del publisher presi alle lezioni del prof. Giofrè dell’università degli Studi di Genova - Unige. Scarica il file in formato PDF!
...continua
La tesi tratta l'abuso sessuale infantile e le conseguenze di tale fenomeno sulla personalità dell'individuo. Nel primo capitolo si offre una panoramica sulle varie tipologie di abuso per soffermarsi successivamente su quello sessuale. Nel secondo capitolo vengono affrontate le principali conseguenze di tale fenomeno a livello fisico, psicologico e sociale dell'individuo accennando anche al DPTS inteso come conseguenza traumatica.
...continua

Esame Disturbi specifici dell'apprendimento

Facoltà Interfacoltà

Tesi
Appunti di disturbi specifici dell'apprendimento sul saggio breve dal titolo Una nuova metodica didattica: il brainstorming basati su appunti personali del publisher presi alle lezioni dell’università degli Studi della Calabria - Unical, dell'interfacoltà, Corso di laurea in scienze della formazione primaria. Scarica il file in formato PDF!
...continua
Tesi per la facoltà di scienze della formazione, dell'università degli Studi di Bari - Uniba elaborata dall’autore nell’ambito del corso di psicologia generale tenuto dalla professoressa Brattico dal titolo "Il Canto corale come ambiente di apprendimento: benefici terapeutici ed educativi". Scarica il file in formato PDF!
...continua
Viene descritto cos'è il disturbo borderline di personalità (BPD), le varie comorbidità e viene esplorata l'associazione con dipendenza da sostanze stupefacienti e alcol. Sono allegate anche le schedature degli articoli utilizzati; sono anche presenti la bibliografia, abstract, indice e conclusione. Tesi completa e ben valutata.
...continua
Tesi per la facoltà di psicologia, dell'università degli Studi di Torino - Unito elaborata dall’autore nell’ambito del corso di Psicologia sociale tenuto dalla professoressa Begotti dal titolo Bullismo e cyberbullismo: legge 71/2017 e i possibili interventi. Scarica il file in formato PDF!
...continua
Tesi per la facoltà di scienze della formazione, dell'università degli Studi Suor Orsola Benincasa - Unisob elaborata dall’autore nell’ambito del corso di psicologia dei processi cognitivi tenuto dalla professoressa Collina dal titolo L'intelligenza emotiva nella vita organizzativa. Scarica il file in formato PDF!
...continua