I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni e lo studio autonomo di eventuali testi di riferimento in preparazioneall’esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell’università attribuibile al docente del corso o al relatore
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Appunti di Giurisprudenza - Università degli Studi di Bologna

Riassunto per l'esame di Diritto tributario, basato sul corso e sullo studio autonomo del libro consigliato da Prof. Tassani Thomas: Manuale di diritto tributario, Carinci, Tassani. Università degli Studi di Bologna, facoltà di Giurisprudenza. Scarica il file in PDF!
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Esame Diritto commerciale

Facoltà Giurisprudenza

Dal corso del Prof. S. Gilotta

Università Università degli Studi di Bologna

Appunti esame
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Per GIPA. Esame di Diritto Commerciale, basato sullo studio del Campobasso. Diritto dell'impresa (gli imprenditori, gli statuti con il pubblicità legale, scritture contabili, rappresentanza legale, azienda), diritto societario (società di persone e di capitali, società cooperativa, trasformazione, fusione, scissione). V: 30
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Esame Diritto agro-alimentare

Facoltà Giurisprudenza

Dal corso del Prof. G. Sgarbanti

Università Università degli Studi di Bologna

Appunti esame
Programma intero di Diritto agrario e diritto alimentare. Art. 2135, TFUE, Regolamenti europei, disciplina DOP, IGP, Novel Food... Il documento è bastato per dare l'esame da non frequentante; è comunque adatto anche per i frequentanti. V: 29.
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Esame Sociologia giuridica

Facoltà Giurisprudenza

Dal corso del Prof. A. Verza

Università Università degli Studi di Bologna

Appunti esame
3 / 5
Valido sia per GIPA che per Magistrale. Appunti da frequentante dell'intero corso. Parte 1 (Smith, De Mandeville, Hobbes, Locke, Rousseau, Vico, Montesquieu, Von Savigny, Bentham, Saint Simon, Comte, Spencer, Tonnies, Durkheim, Hegel, Marx, Engels, Weber, Metodi di ricerca empirica, Parsons, Luhmann); Parte 2 (Sociology and Cyber Citizenship). Il documento è sufficiente per l'esame da frequentante (per quello da non frequentante è necessario integrare la parte di Sociologia del Lavoro). V: 30.
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Il documento indica le domande e le risposte presenti al test scritto da frequentante. Domande relative alla Parte 1 (Sociologia giuridica). Valido sia per GIPA che per magistrale. Per passare il test è sufficiente frequentare le lezioni e studiare gli appunti. Votazione: 30
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Gli appunti contengono tutte le lezioni di Diritto della previdenza sociale tenute dalla professoressa Anna Rota. Inoltre, sono contenuti due approfondimenti relativi alla composizione della busta paga e l'istituto INAIL. Nel documento si fa anche riferimento alle slide che verranno condivise direttamente dalla professoressa.
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Appunti completi di Diritto europeo e internazionale del lavoro, basati sul corso e sulle lezioni tenute dai prof Gian Maria Farnelli e Mauro Gatti. Il primo modulo si occupa del diritto internazionale del lavoro (OIL, convenzioni, CEDU), mentre il secondo modulo si occupa del diritto europeo del lavoro. Nel presente documento, sono presenti anche casi analizzati e risolti a lezione per facilitare la preparazione all'esame.
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Riassunto per l'esame di Diritto romano, basato sul corso e sullo studio autonomo del libro consigliato da Prof. Amabile Mariateresa: Elementi di storia e istituzioni di diritto romano , Lucrezi, Fasolino, Greco, Amabile. Università degli Studi di Salerno, facoltà di Giurisprudenza. Scarica il file in PDF!
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Appunti completi sulle lezioni tenute in aula per il corso di Storia del diritto medievale e moderno seguite con la prof.ssa Alessia Legnani Annichini durante l'anno accademico 2022/2023, sufficienti per l'esame da frequentanti.
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Esame Diritto della Navigazione

Facoltà Giurisprudenza

Dal corso del Prof. A. Borgogelli

Università Università degli Studi di Bologna

Appunti esame
Appunti completi esclusivi delle lezioni tenute in aula sul corso di Diritto della navigazione con la prof. Alessandra Romagnoli (non riuscivo a scrivere il nome del professore) durante l'anno accademico 2023/2024. 30L.
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Esame Diritto tributario

Facoltà Giurisprudenza

Dal corso del Prof. G. D'angelo

Università Università degli Studi di Bologna

Schemi e mappe concettuali
3 / 5
Appunti per l'esame di Diritto tributario, basato sul corso e sullo studio del Manuale di diritto tributario, Carinci Tassani. Comprende l'intero programma per gli studenti GIPA. Utile sia per la preparazione ai due parziali, sia per la preparazione totale all'esame. Il documento è assolutamente sufficiente per passare l'esame. Sono presenti anche alcuni schemi utili allo studio.
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Esame Istituzioni di diritto romano

Facoltà Giurisprudenza

Dal corso del Prof. F. Briguglio

Università Università degli Studi di Bologna

Schemi e mappe concettuali
Appunti Istituzioni di Diritto Romano GIPA. Il documento comprende: la parte di Gaio (per passare il test di Gaio a fine corso), la parte delle istituzioni e, sottolineate in giallo, ci sono le informazioni che vengono solitamente chieste al test che si effettua prima dell'esame orale. Il documento contiene quindi tutto il necessario per la preparazione ed è sufficiente per passare l'esame.
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TESSERAMENTO Uno sportivo, per poter esercitare una attività sportiva a livello agonistico, riconosciuta e tutelata all'interno dell'organizzazione federale, deve essere tesserato. Il calciatore chiede il tesseramento alla FIGC tramite la società sportiva per la quale intende giocare. Con il tesseramento il giocatore diventa soggetto di diritto sportivo, deve quindi sottostare a diritti e doveri che le varie norme della FIGC gli impongono. Il tesseramento è quindi il rapporto fra l'atleta e la Federazione. VINCOLO SPORTIVO Il vincolo è il rapporto tra l'atleta e la società. Il vincolo dà il diritto di avvalersi, in via esclusiva, delle prestazioni del calciatore. Il giocatore rimane, anche alla scadenza del suo contratto sportivo con la società, legato ad essa. Il vincolo che, dopo lunghi dibattiti, viene abolito nella legge 91/81. LEGGE 23 MARZO 1981 n. 91 L'incentivo maggiore all'emanazione della legge 91/81 arrivò proprio dal mondo calcistico. Alla legge 23 marzo 1981 spetta il merito di aver per la prima volta regolamentato il rapporto di lavoro tra società sportive e atleti professionisti. Ancora oggi questa legge detta le norme regolatrici del professionismo sportivo. LA CESSIONE DEL CONTRATTO “ E' ammessa la cessione del contratto, prima della scadenza, da una società sportiva ad un'altra, purché vi consenta l'altra parte e siano osservate le modalità fissate dalle federazioni sportive nazionali”. Articolo 5 legge 91/81 Quello che viene negoziato nel cosiddetto “mercato dei calciatori”, non è il calciatore stesso, come erroneamente si può pensare, ma il suo contratto di lavoro sportivo che ha per oggetto le sue prestazioni. L'atto di trasferimento, da una società ad un'altra, del rapporto di prestazione sportiva di un calciatore professionista configura dal punto di vista civile una fattispecie particolare della cessione del contratto secondo l'articolo 1406 e seguenti del codice civile. Per il trasferimento di un calciatore in pendenza di contratto da una squadra all'altra e la sua conseguente variazione di tesseramento è prevista un determinata procedura descritta nelle norme organizzative interne della FIGC, le cosiddette NOIF. Modalità di cessione del contratto: - definitiva ( vendita ) - temporanea ( prestito ) - in compartecipazione ( comproprietà) LA SENTENZA BOSMAN E I SUCCESSIVI CAMBIAMENTI La conseguenze della sentenza Bosman furono: - l’abolizione dell’indennità di trasferimento; - l’eliminazione dei limiti di numero e di partecipazione dei giocatori stranieri alle competizioni; In quanto queste disposizioni non erano compatibili con le norme dell’UE. Inoltre viene introdotto il fine di lucro per le società sportive professionistiche. In Spagna si diffonde l’inserimento della clausola di rescissione nei contratti dei calciatori. Successivamente la FIFA emana un regolamento che divide in due periodi il rapporto di lavoro sportivo del calciatore: - Primo periodo: “PROTETTO” risoluzione del contratto atto illecito - Secondo periodo: “NON PROTETTO” risoluzione del contratto atto lecito L’AGENTE DI CALCIATORI E' una persona fisica che, “ ...in forza di un incarico a titolo oneroso conferitogli in conformità al regolamento, cura e promuove i rapporti tra un calciatore ed una società di calcio in vista della stipula di un contratto di prestazione sportiva, ovvero tra due società per la conclusione del trasferimento o la cessione di contratto di un calciatore.” Poi ancora “ l'agente cura gli interessi del calciatore...prestando opera di consulenza a favore dello stesso nelle trattative dirette alla stipula del contratto, assistendolo nell'attività diretta alla definizione, alla durata, al compenso e ad ogni altra pattuizione del contratto di prestazione sportiva.” Infine “...svolge l'attività di assistenza a favore di società di calcio che gli hanno conferito incarico... per favorire il tesseramento, la conclusione o la cessione di contratti dei calciatori.” Art.3 Regolamento FIGC per agenti di calciatori 2007 E’ importante la necessità da parte dell'Agente di fornire ai propri assistiti un insieme di servizi collaterali all'assistenza contrattuale in modo da rendere un servizio più completo, a trecentosessanta gradi, in grado di soddisfare le varie esigenze dei propri assistiti.
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Esame Diritto costituzionale

Facoltà Giurisprudenza

Dal corso del Prof. L. Jourdan

Università Università degli Studi di Bologna

Appunti esame
Appunti di Diritto costituzionale. Con il termine fonte si allude a tre diversi concetti: - Fonti di produzione - Fonti sulla produzione - Fonti di cognizione Le fonti sulla produzione sono le regole che definiscono le modalità di produzione del diritto. Vengono riconosciute anche come norme di riconoscimento o norme superiori. Esse devono individuare sia i soggetti titolari del potere normativo, sia il procedimento che tali soggetti devono seguire affinché gli atti prodotti siano legittimi. Le fonti di produzione sono le norme prodotte ovvero fonti che in via diretta sono chiamate a inserire nell’ordinamento giuridico un nuovo diritto. Ogni fonte di produzione deve avere a monte una fonte sulla produzione Bisogna sapere riconoscere da dove viene ogni norma, perché essa senza fonte sulla produzione è illegittima. L’ordinamento giuridico infatti non è perfetto. Le fonti di produzione non sono tutte scritte, si sostanziano infatti in: - Fonti atto, cioè stampate su carta e messe per iscritto - Fonti fatto, si identificano con consuetudini o prassi da seguire, sono fonti non scritte. Tra le due prevale la fonte atto. La fonte atto è: - Esistente: se emanata nell’esercizio di un poter proprio del suo autore, cioè se prodotta dall’organo che ne ha competenza a farlo. (art. 70) - Valida: se conforme alla norma di riconoscimento e alle norme a essa gerarchicamente sovraordinate, cioè se l’organo ha approvato la legge in conformità con le norme che prevedono la sua produzione. - Efficace: se capace di produrre effetti giuridici all’interno dell’ordinamento giuridico. (art.73 e 74) Ogni norma si produce attraverso un’attività normativa di uno o più organi. La legge è una fonte del diritto perché a monte ha quelle norme costituzionali che in generale disciplinano il procedimento di produzione di tutte le leggi, l’organo di competenza legislativo rimane il parlamento, ma è normale che ai fini di completamento del procedimento di produzione vengano chiamati anche altri organi. Alcune fonti atto sono prodotte anche dal potere esecutivo, chiamati atti aventi forza di legge, perché non provengono dal parlamento ma dal governo. Le fonti del diritto non spettano solo al potere esecutivo e legislativo, ma anche al potere giudiziario, alle corti delle giurisdizioni superiori, alla Corte di cassazione, corte costituzionale e anche ai giudici ordinari, perché mediante la loro giurisprudenza danno un’interpretazione che molte volte è creativa di norme, ed è tipica della giurisprudenza costituzionale, infatti la corte costituzionale ha creato nuove norme durante le sue sentenze. La giurisprudenza è infatti una fonte del diritto, crea nuovi principi e nuovi valori. Anche le fonti come i comuni e le province, vanno a far parte del sistema legislativo, nonostante non emanino leggi, ma regolamenti. Blocco di costituzionalità. Il blocco di costituzionalità è un sistema costituzionale che si articola nei principi contenuti nelle singole norme della Costituzione e delle leggi ordinarie di diretta attuazione. Questo comprende: 1) Costituzione 2) Leggi costituzionali e di revisione costituzionale 3) Sentenze della Corte costituzionale 4) Principi generali rinvenibili nei codici (civile, penale di proc. civile, di proc. penale, di navigazione, di settore) 5) Leggi in materia costituzionale 6) Leggi a contenuto costituzionalmente vincolato 7) Leggi costituzionalmente necessarie 8) Principi di diritto 9) Principi generali dell’ordinamento giuridico
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Esame Filosofia del diritto

Facoltà Giurisprudenza

Dal corso del Prof. A. Stagni

Università Università degli Studi di Bologna

Appunti esame
Appunti di Filosofia del diritto. Cos’è la filosofia? Non è né una scienza né una tecnica. La filosofia pone domande cruciali: Cos’è la bellezza? Cos’è la felicità? Quando un’azione è giusta? Bisogna porsi domande e cercare delle ipotesi. Un giurista si pone sempre domande di filosofia del diritto. • Il meccanismo filosofico è il dialogo -> si procede insieme tenendo sempre conto di chi ha parlato prima, sennò non ci sarebbe progresso. Infatti si cerca di trovare sempre un compromesso e il terreno comune della filosofia occidentale è quello della razionalità. • Rapporto tra filosofia e scienza. La filosofia prevede varie alternative possibili, poste su vari piani. Per le valutarle è necessario comprendere il ragionamento di fondo e facendo questo lavoro di analisi critica si capisce che ci sono concezioni che vengono lasciate indietro, altre sostenute di più -> bisogna confrontarle. Anche la scienza fa cosi, ci sono varie tesi però si crea un paradigma dominante e si segue quello. In filosofia ciò non esiste, vi sono tanti paradigmi. • Rapporto diritto e scienza. Il diritto può essere oggettivo se c’è un elemento interpretativo? Il diritto è una scienza? E’ una domanda ambigua: -chiedere se il nostro studio del diritto è una scienza: se la scienza giuridica è una scienza? -chiedere se l’azione è una scienza? La scienza è un’attività epistemica cioè volta alla ricerca della verità, il diritto non è un’attività epistemica; 1 • Sono 3 i concetti importanti sul piano giuridico: -Validità: il vigile fa una multa, se questa è formulata in modo valido la multa c’è ed esiste e siamo tenuti giuridicamente a pagarla -Giustizia: il cecchino -Efficacia\Effettività: se l’ordinamento giuridico (può essere sulla carta giustissimo ma non lo segue nessuno) non è efficace, il problema della sua esistenza emerge ed è diverso dagli altri due problemi.
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Esame Diritto romano

Facoltà Giurisprudenza

Dal corso del Prof. A. Ciampolini

Università Università degli Studi di Bologna

Appunti esame
3,5 / 5
Istituzioni di diritto romano, lezione 1 Metodo casistico giurisprudenziale. Oggi siamo un sistema giuridico codicistico. Ciò che costituisce il diritto, l’ordinamento giuridico è racchiuso in un contenitore chiamato “Codice”. Codice significa “libro” (significato originario). Ma da quando due giuristi, essenzialmente Gregoriano ed Ermogeniano, nel III secolo d.C., hanno composto le prime raccolte di leggi, chiamandole Codici, da quel momento qualunque contenitore di leggi di uno Stato, è stato chiamato Codice, che ormai identifica in modo esclusivo, ciò che raccoglie quel volume/libro che raccoglie le leggi. Oggi viviamo e operiamo in un sistema codicistico, dove il diritto va rinvenuto all’interno del Codice; poi chiaramente il Codice viene novellato/rimodernato da leggi successive, viene modificato (non nella sostanza, non nell’essenza) ma in sfumature degli istituti per determinate particolarità. Il Codice rimane il punto di riferimento nel diritto positivo. Il nostro Codice, gli articoli che compongono il nostro Codice, altro non sono che la cristallizzazione/il segmento ottenuto con una particolare metodologia di studio di quelle che erano le soluzioni pratiche individuate dai giuristi romani. Soluzioni pratiche, questa è la chiave di lettura del diritto che ci ha preceduto e a cui noi dobbiamo tutto il nostro patrimonio giuridico (nelle sue linee fondamentali chiaramente). Metodo casistico giurisprudenziale: Il metodo con cui si è venuta a creare la scienza giuridica. Il diritto è un metodo casistico giurisprudenziale. Casistico da caso, caso concreto. Per secoli, per tutto l’arco storico romano (escluso il periodo finale, il periodo dell’impero, in cui è l’imperatore Giustiniano per tutti ad emanare leggi) per la maggior parte del nostro periodo storico, ciò che costituiva diritto, veniva rinvenuto caso per caso, problema per problema, dai giuristi, dai tecnici del diritto. Per questo il metodo casistico è un metodo di produzione del diritto che è chiamato anche giurisprudenziale. La giurisprudenza in senso storico è diversa dalla giurisprudenza in senso moderno. Oggi, quando noi ci riferiamo alla giurisprudenza, ci riferiamo alle sentenze del tribunale (la giurisprudenza di merito, dei tribunali di merito; la giurisprudenza della cassazione, il tribunale). Quando parliamo della giurisprudenza in senso storico, non intendiamo i tribunali, il prodotto dell’attività tribunalizia, intendiamo il termine proprio in senso etimologico. Giurisprudenza deriva da Iurisprudentia. Prudentia, prudenza, dove la parola “prudenza” significa “capacità di valutazione”. Iuris del Ius che vuol dire “diritto”. Capacità di valutazione del diritto, e questa capacità è riconosciuta in capo ai giuristi, tecnici del sapere giuridico, che a seconda del sapere storico e costituzionale in cui ci si muove possono essere soggetti diversi, cambiano. Un conto è il modo di produzione di ciò che costituisce diritto in una democrazia, un conto è il modo di produzione del diritto in una dittatura. È talmente vasto l’arco storico romano, dal V a.C. al VI d.C., che ha conosciuto i principali modelli costituzionali politici, che ancora oggi il nostro mondo contemporaneo conosce. Nell’arco storico romano abbiamo un periodo più antico che è quello della monarchia. La monarchia, alla quale segue i famosi 7 re di Roma, cacciato l’ultimo re, Tarquinio il Superbo, viene instaurata la Repubblica. Questo è il periodo d’oro della fioritura della giurisprudenza, della tecnica, della costruzione, della individuazione di ciò che costituisce il diritto. Alla Repubblica segue il periodo imperiale che si suddivide storicamente in due fasi: una prima fase in cui c’è l’Impero, ma non è un Impero in cui si accentrano tutti i poteri nella figura del principe, così detto principato, inaugurato da Cesare Ottaviano Augusto nel 27 a.C., che poi alla fine del III d.C. si trasforma in Dominato, Impero Assoluto, soltanto l’imperatore può emanare le leggi. Il periodo più famoso del Dominato è quello Giustinianeo, più famoso in tutto il mondo, perché Giustiniano è quell’imperatore che non solo estese i confini dell’Impero Romano rendendolo l’Impero più grande mai conosciuto dalla storia, ma è famoso per la sua opera riformatrice, per l’elaborazione del Corpus Iuris Civilis, questa enorme opera giuridica di raccolta di leggi, di scritti dei giuristi, con cui ha riformato e dato un assetto definitivo al diritto, al materiale giuridico elaborato fino a quel periodo. Bologna è famosa.
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Esame Diritto costituzionale

Facoltà Giurisprudenza

Dal corso del Prof. A. Benedetti

Università Università degli Studi di Bologna

Appunti esame
Che cos'è lo stato? << Lo stato è un ordinamento giuridico a fini generali che esercita il potere sovrano in un dato territorio e a cui sono subordinati in modo necessario i soggetti ad esso appartenenti. >> Lo stato è quindi costituito da: popolo, territorio e sovranità, che sono tre elementi strettamente collegati tra loro (senza territorio non esiste il popolo, senza popolo non esiste la sovranità). SOVRANITÀ Che cos’è la “sovranità”?
E’ la caratteristica intrinseca dell’ordinamento statale, si basa su due aspetti fondamentali: Sovranità esterna: la condizione di indipendenza dello stato rispetto ad altri ordinamenti; 
 Sovranità interna: posizione di supremazia rispetto ai vari soggetti che lo compongono; 
 Chi è il titolare ultimo della sovranità? Sono state fatte varie teorie in merito: Teoria della sovranità della persona giuridica dello stato (Germania/Italia 800-900) Teoria della sovranità della nazione (Francia, post rivoluzione francese XVIIII)
▪ Teoria della sovranità popolare (Rosseau) ----> La costituzione esprime le forme della sovranità, lo Stato pertanto è un’istituzione sovrana in grado di autodeterminarsi. Tuttavia, la sovranità è soggetta a dei limiti: -  Di fatto: impossibilità per lo Stato di controllare e gestire la circolazione di informazioni, risorse e capitali. 
 -  Giuridici: derivanti dall’appartenenza dello Stato alla comunità internazionale (rinuncia in parte alla propria sovranità per aderire a delle organizzazioni internazionale e assicurare la coesistenza pacifica e l’efficiente gestione delle politiche economiche). 
 Territorio - Che cos’è il “territorio”? 
 È quell’ambito territoriale soggetto alla potestà dello Stato che rappresenta il limite e il presupposto della sovranità territoriale, questo deve inoltre essere caratterizzato da alcuni elementi costitutivi quali: ▪ La terraferma, delimitata da dei confini ▪ Il sottosuolo e uno spazio aereo sovrastante ▪ Un mare territoriale, (entro 12 miglia dalla linea costiera), Ne deriva che l’individuazione precisa del territorio è necessaria per permettere allo Stato di esercitare la propria sovranità e per assicurarne l’indipendenza. Nello spazio marino che si estende oltre il mare territoriale, definito alto mare, o acque internazionali trova ancora applicazione il principio della libertà dei mari, che comporta il riconoscimento a ciascuno Stato, sia costiero sia privo di litorale, di un uguale diritto di compiere attività di navigazione, sorvolo, posa di cavi, costruzione di isole e installazioni artificiali, pesca, ricerca scientifica, a condizione che siano rispettati gli interessi degli altri Stati. Contiguo al territorio si trova invece la c.d. <<piattaforma continentale>>: ovvero lo spazio comprensivo dei fondali marini e del loro sottosuolo in cui lo Stato è titolare di diritti sovrani per quanto concerne la ricerca e lo sfruttamento delle risorse naturali.
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Esame Diritto romano

Facoltà Giurisprudenza

Dal corso del Prof. A. Benedetti

Università Università degli Studi di Bologna

Appunti esame
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Proprio il fatto che il metodo fosse casistico, (privato andava dal giurista e chiedeva informazioni, il privato con la risposta del giurista andava in tribunale a portarla avanti al magistrato dove si svolgeva un processo, e il parere che trionfava veniva preso come Diritto per quel caso concreto.-> Il giudice rilascia la sentenza. L'essenza de metodo casistico è che i giuristi avevano libertà assoluta di dire ciò che per loro era giusto. Questa cosa era possibile nella repubblica, nel periodo di libertà. Dove lo stato incaricava di far rispettare la giustizia e per il resto se ne traeva meno. Il diritto è una materia strettamente connessa all'uomo. Oggi non può rimanere fermo, deve evolversi. Un giurista di nome Pompolio (secondo sec d.c.) disse che il diritto può esistere solo se c'è un giurista che quotidianamente lo rinnova e lo fa progredire e migliorare. La fluidità del metodo casistico ha permesso di elaborare e di inventare un'infinità di istituti privatistici che noi ancora oggi conosciamo. Quindi oggi come allora, il diritto è destinato a cambiare, cambiano limite e soluzione. Tutto il resto (fondamenti ecc..) resta uguale.
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Esame Diritto dell'ambiente

Facoltà Giurisprudenza

Dal corso del Prof. F. Savo Amodio

Università Università degli Studi di Bologna

Schemi e mappe concettuali
Appunti di Diritto dell'ambiente, premesse dei principi cardine della valutazione di impatto ambientale, il tutto utile anche per imbastire un principio di relazione finale come architettura iniziale del lavoro.
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Principi della mora nel diritto romano, utile per imbastire una tesi in modo tale da argomentare e strutturare poi il lavoro al meglio in una materia affascinante quale quella dell'esame di diritto romano.
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