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I
Per quel che riguarda il diritto privato, in questa stagione non abbiamo un trattato complessivo di diritto privato, non ce
corpus iuris civilis,
n’è bisogno perché si aveva una trattazione esaustiva già nel in materia di diritto privato abbiamo
trattati dedicati a singoli precisi istituti. In ambito di diritto privato non abbiamo un trattato di diritto civile.
Più completi appaiono i trattati di procedura, concepiti come un insieme di regole che vincolano l’attività del giudice,
speculum
anche questi sono debitori dello di Durante, ma cambia l’approccio e la trattazione sistematica e non
casistica del processo, famosi quelli di Jacopo Menocchio (fine 500-inizio 600).
Facciamo riferimento soprattutto ai trattati scritti in quei due settori del diritto che divengono nel 500 nuove scienze,
hanno autorità scientifica:
- Diritto commerciale
- Diritto criminale vengono scritti importanti trattati ad opera di tre giuristi, fondatori della scienza criminale: Farinacci,
Claro e Deciani
Perchè e come nasce nel 500 la scienza criminalistica? In età moderna si afferma una giustizia statuale organizzata, una
giustizia pubblica, sempre più invasiva, la giustizia di apparato che si caratterizza per l’uso del rito inquisitorio, del
processo inquisitorio in ambito criminale, tutti i reati più gravi sono perseguiti d’ufficio, quindi è il giudice che da avvio al
processo, processo nel quale il giudice ha tutti i poteri (avvia giudizio, raccoglie le prove, condanna o assolve),
finalizzato a privilegiare il rispetto e la tutela dell’ordine pubblico e ad infliggere sanzioni pesanti al reo, non c’è
attenzione o tutela per l’avvocato.
Questo tipo ti giustizia di apparato molto severa, in età moderna convive con altri strumenti di giustizia e di soluzione
dei conflitti, come pratiche paragiudiziali come le grazie o gli arbitrati, quelle pratiche proprie di diritti tradizionali e
connesse con i valori propri di specifici ambienti come la vendetta, il duello, la pace privata (esempio norme legate alla
scienza dell’onore, norme dei nobili, ad esempio il duello).
C’erano anche soluzioni intrafamiliari dei conflitti, perchè il padre aveva grandi poteri, come quello sanzionatorio sulla
moglie e sui figli, ad esempio Cesare Beccaria verrà fatto incarcerare dal padre perchè voleva sposare una donna che
non gli era di gradimento, ciò accadeva con frequenza.
C’erano anche soluzioni religiose dei conflitti, la chiesa godeva di un suo foro. Anche i mercanti avevano un loro
tribunale.
In questo momento ci sono giustizie diverse, il quadro della giustizia criminale appare composito, la giustizia criminale
pubblica che si afferma nei nuovi stati moderni appare ancora importante perchè:
- Manca un apparato di polizia, in grado di ricercare i rei ed indagare, perchè mancano gli strumenti necessari a
contumacia,
supportare le indagini, tanto che la giustizia criminale di antico regime si caratterizza per la il presunto
colpevole riusciva a sottrarsi con facilità alla giustizia (se aveva denaro o amicizie influenti) e delle ragioni per cui il
contumace
presunto colpevole si rendeva erano due:
- Per evitare il carcere cautelare, perchè in antico regime in attesa del giudizio l’imputato era comunque portato in
carcere.
- Per sfuggire alle torture, che erano lecite.
- Per cercare di prendere tempo e gestire una soluzione negoziale privata con l’offeso, un accordo. Infatti quello che
temeva più di tutti il reo era ancora la vendetta dell’offeso.
La giustizia d’apparato non gestiva molti casi ma comunque questa giustizia si afferma e ha bisogno di un diritto
criminale autonomo dal diritto civile esattamente come per quello che accadeva per il diritto commerciale.
Si stacca dal diritto civile il diritto criminale, questo non significa che nel medioevo i giuristi non si siano occupati di
Tractatus de maleficiis),
diritto comunale ma lo hanno fatto occasionalmente (esempio abbiamo detto che in quello
maleficiis,
stesso momento storico erano frequenti gli stessi trattati di abbiamo visto anche che come anello di
congiunzione tra i trattati post-accursiani e quelli moderni la pratica criminale.
Nel 1500 matura uno specifico lessico per il diritto criminale e la trattazione passa da una trattazione casistica (come le
quaesiones
raccolte di che erano casi concreti), abbiamo così un discorso sistematico, generale e astratto sui principi
del diritto comunale. Se nel medioevo i giuristi si sono occupati poco del diritto penale adesso nasce una scienza
autonoma dal diritto civile.
Le ragioni per cui diciamo che il 500 è il secolo del diritto penale sono due:
- Prime cattedre universitarie dedicate esclusivamente al diritto penale
- Attraverso i trattati di Claro, Deciani e Farinacci il diritto criminale consegue un’autonomia scientifica.
La prima cattedra di diritto penale viene introdotta a Bologna nel 1509, insegnamento che viene attribuito ad Ippolito
Marsili, Bolognese che appartiene ad una nota famiglia nobiliare della città e di professione faceva il giudice, ci ha
consilia
lasciato una serie di opere dedicate al diritto criminale, in materia criminale, un trattato sul bando, alcune
repetitiones (poiché fino a questo momento il diritto criminale veniva spiegato in ambito di digesto o di codice), nel 1526
scrive una pratica criminale che è un testo che raccoglier il diritto criminale comune (quello derivato dalla compilazione
giustinianea e dal diritto canonico) che contiene anche le sue esperienze di giudice criminale, occhio al diritto criminale
iura propria.
degli
Lui che era un giudice critica quei giudici che applicano con troppa frequenza la tortura e che con facilità pronunciano
sentenze di condanna a morte, arrivando a suggerire che quei giudici troppo severi debbano essere rimossi dalla loro
carica e dal loro ufficio. La tradizionale didattica del diritto comune aveva sempre avuto un’unica revisione, si studiava
sia diritto civile che diritto canonico, gli insegnamenti erano poi articolati sulle grandi partizioni normative, nell’ambito di
queste raccolte si insegnava anche diritto penale, in questo momento abbiamo un nuovo insegnamento autonomo,
quindi per la prima volta guardiamo ai contenuti.
Marsili sarà seguito dopo qualche decennio da altri atenei, il primo è Padova, ma nel 1540, poi Pisa, Ferrara, Pavia,
Torino, Roma.
lecture de maleficiis
Le insegnano quello che Marsili aveva già insegnato nelle ripetizioni: quei passi in cui si parla di
diritto criminale dei testi di Giustiniano.
Andando a vedere le lezioni di Marsili ci si accorge che in realtà partiva dal diritto comune ma il discorso si allargava alle
ius proprium
consuetudini e alle norme di e finiva per prevalere la pratica giudiziaria, per Marsili (pratico) la scienza
giuridica si radica nell’esperienza. Per sostenere questa sua posizione per cui non si può parlare solo di diritto penale
comune, Marsili ricorda come per più di 12 anni era stato giudice criminale, riportando la sua esperienza nelle aule
universitarie.
Marsili chiamato ad insegnare diritto criminale, non sarà mai giudice criminale a Bologna ma ricoprirà la carica di
giudice della mercanzia.
Perchè vengono previsti insegnamenti di diritto criminale? La ragione principale è da ricercarsi in quel razionalismo
umanistico che suggeriva di modificare e cambiare i metodi di insegnamento, occorreva studiare il diritto in un ordine
nuovo, il diritto criminale andava quindi studiato in maniera autonoma.
Seconda ragione data dal rilievo sociale assunto dal problema criminale in un secolo in cui la giustizia pubblica si sta
allargando.
Terza ragione che non è sempre vera, non vera per Bologna risiede nell’interesse che i poteri pubblici e i governanti
avevano a che ci fosse una riflessione dottrinale sulla giustizia, sulle regole di giustizia penale, sulla funzione di
repressione del dissenso che aveva il diritto penale.
Questo vale per qualche cattedra criminalistica, ad esempio quella di Ferrara, evidente il ruolo che la dimensione
politica ha avuto nell’istituzione di questa cattedra nel 1554 perchè i professori chiamati ad insegnare diritto criminale
sono molto vicini al principe, ma non dobbiamo generalizzare perchè di certo non c’era interesse politico ad esempio a
Bologna che era contesa tra chiesa e Bentivoglio, così anche a Padova.
Ci sono alcuni atenei che non creano cattedre di diritto criminale ma lo insegnano nell’ambito delle lezioni ordinarie su
lecture criminali
digesto e codice (esempio a Modena, dove sarò istituita nel 1558). Intorno alle prime non c’è un preciso
interesse politico, più decisivo affinché nascano degli insegnamenti dedicati al diritto criminale è il processo umanistico
che vorrebbe una riorganizzazione del piano di studi delle scuole di diritto, insegnamento di una nuova materia
importante come il diritto criminale.
Nascita della scienza criminalistica
Abbiamo detto come il 1500 debba essere considerato il secolo del diritto penale perché nascono le prime cattedre
universitarie e il primo ad insegnare diritto criminale è Ippolito Marsili a Bologna, è il secolo del penale perché nasce la
scienza criminalistica.
Si è soliti dire che il diritto criminale diventa una scienza autonoma a partire dalle opere di 3 grandi giuristi: Claro,
Deciani, Farinacci, accanto ad essi va ricordato Ippolito Marsili che vive nella prima metà del 1500 e dobbiamo
ricordare anche Egidio Bossi che a lungo è stato considerato una sorta di precursore della criminalistica perché opera
vari”
nella prima metà del 1500, ma in realtà i suoi “Trattati raccolgono 100 brevi trattazioni sul diritto e processo penale
che cronologicamente sono le prime a sottintendere l’autonomia scientifica del diritto criminale.
in utroque iure
Giulio Claro: nasce ad Alessandria e si laurea (nell’uno e nell’altro diritto) nell’università di Pavia, è
originario di una famiglia nobile, non è un professore bensì un pratico, dapprima impegnato come giudice nel Senato di
Milano, che è uno dei grandi tribunali dell’epoca, e poi chiude la sua vita come reggente nel Consiglio d’Italia a Madrid
(quindi alla Corte di re Filippo II). Receptae”:
L’opera per cui lo reputiamo uno dei padri della criminalistica sono le “Sententiae le sentenze ricevute,
opera del 1568, ma di questa opera la parte che è un vero e proprio trattato di diritto penale è solo il V libro in cui Claro
raccoglie tutta la materia penalistica (diritto sostanziale e diritto processuale), questo V libro circolerà anche
autonomamente, se ne faranno varie edizioni, ed è suddiviso in tre parti:
1. La prima parte espone quelle che sono le nozioni fondamentali del diritto