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NORMA FONDAMENTALE DI KELSEN.
-Sta alla base di tutto, dice a quali condizioni le altre norme
dell’ordinamento sono valide = grande ombrello che sta sopra =
METANORMA.
-Può avere varie forme possibili.
Differenza tra Kelsen e Hart:
•
Kelsen parlava della sua norma fondamentale come condizione di
possibilità per conoscere il sistema giuridico nella sua oggettività =
presupposto concettuale che dobbiamo dare per valido per
comprendere il sistema giuridico come oggettivo.
Dice Hart: La norma di riconoscimento si mostra nel
comportamento dei giudici. Nel modo in cui i giudici individuano le
norme valide nelle loro decisioni, nel modo in cui parlano di diritto,
nelle espressioni che usano = si mostra nella PRATICA
LINGUISTICA. Espressioni come “il diritto stabilisce, norma
abrogata, il nostro ordinamento non ammette” mostrano che loro
hanno in mente una regola per individuare contorni
dell’ordinamento. Questa regola che loro condividono e mostrano
nella loro pratica di decisione è la norma fondamentale. PURA
REGOLA SOCIALE. In questo Hart è realista. Vicino ad Hagerstrom
= norme sono contenuto della psicologia dei giudici.
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-Tutto il resto in Hart è positivista. Quando è in posizione la norma
di riconoscimento, cioè è data questa norma, tutto il resto
discende ed è un fatto puramente formale, oggettivo e applicato.
della norma dell’ordinamento giuridico dipende
Quindi, l’esistenza
dalla norma di riconoscimento però questa norma è un fatto,
dipende dalla pratica dei giudici e da ciò che loro condividono dal
punto di vista interno. Fa calcolo Kelseniano: per capire se una
norma fa parte dell’ordinamento la si riconduce alla norma di
riconoscimento. E la norma di riconoscimento esiste perchè i
giudici l’accettano grazie al loro punto di vista interno (realismo).
Le norme sono legate da sistema formale da altre norme ma in
un’ultima analisi c’è norma di riconoscimento che dipende da ciò
che i giudici pensano e da come individuano la norme.
• Hart a metà strada tra positivismo formalistico alla Kelsen e
POSIZIONE IBRIDA.
realismo tipo Americano. =
Normatività è diversa da un fatto, non è prevedibilità
IN SINTESI:
della sanzione ed è un gioco formale come il gioco del calcio.
Ha una sua logica, i giuristi devono comprendere la logica del
gioco del diritto. Ma la normatività si fonda su un fatto perchè
in ultima analisi la norma di riconoscimento si fonda su una
pratica condivisa e attuata dai giudici. NORMATIVITÀ IBRIDA.
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FILOSOFIA DEL DIRITTO CONTEMPORANEA
Entra in crisi il meccanismo giuspositivista descritto da Kelsen e
Il principale motivo di crisi è relativo al rapporto tra diritto e
Hart.
morale. Una norma può essere valida anche se ingiusta perchè la
validità di una norma dipende dal fatto che essa è emanata
dall’autorità.
Esiste nella filosofia del diritto contemporanea una discussione
sulla separazione tra diritto e morale. Dopo un periodo di potere
riemergono i
del positivismo giuridico da Austin a Kelsen e Hart,
concetti come separazione tra diritto e morale e il formalismo tipico
del positivismo giuridico.
MOTIVI che causano la CRISI:
• esterna alla sovranità statale:
-Limitazione l’avvento del diritto
internazionale. Quindi, il positivismo giuridico deve avere a che fare
con un nuovo fenomeno che vede l’emergere delle realtà
internazionali e sovranazionali del diritto. Per un positivista che è
statualista ciò era sospetto.
interna alla sovranità statale:
-Limitazione l’avvento delle
costituzioni rigide e lunghe. L’idea di una Costituzione che è
superiore al legislatore e che limita il suo potere è un’idea
giusnaturalista.
sistema è costituzionalizzato:
-Il il sistema è impregnato dalla
costituzione in ogni ambito e livello. Il giurista è guardiano della
costituzione.
3 CONCENZIONI SU DIRITTO E MORALE:
NEO-COSTITUZIONALISMO:
1. idea di visione nuova e diversa
sulla linea giusnaturalista, che infondo l’abbraccia. Ritiene che il
necessariamente
diritto sia connesso alla morale. E’ stato
sviluppato contro Hart e contro la sua visione di diritto. Teoria
che si deve a Ronald Dworkin che critica Hart perchè vede il
concetto di diritto un atteggiamento positivista per cui diritto è
separato da morale. La validità giuridica non è fatto morale.
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POSITIVISMO GIURIDICO ESCLUSIVO:
2. è il positivismo
necessariamente
giuridico classico. Il diritto è separato dalla
morale. La validità giuridica non può dipendere da ragioni
morali.
POSITIVISMO GIURIDICO INCLUSIVO:
3. diverso dal
positivismo giuridico classico perchè ritiene che vi possa
essere connessione tra diritto e morale che in certi sistemi
giuridici dei criteri morali siano condizione di validità giuridica
ma non è una cosa necessaria -> ciò può succedere o può non
succedere. Hart adottò dopo aver subito le critiche di Dworkin.
Ronald Dworkin
Fondamentale teorico del dibattito: (1931 -
2013)
Neo costituzionalista che avanza tesi di connessione concettuale
necessaria tra diritto e morale.
Critica Hart su vari punti di vista:
• della obbligatorietà:
-Problema si suppone che il diritto crei
un’obbligatorietà sui membri di una comunità giuridica e secondo
Dworkin Hart non tiene conto di ciò.
In Hart tutto discende dalla regola di riconoscimento mostrata in
ciò che i giudici fanno di fatto-> convenzione tra giudici
nell’applicare criteri di validità. Come può una convenzione tra
giudici = fatto, creare una cosa così vincolante per noi come
l’obbligatorietà del diritto? Se il diritto è fondato sulla pratica dei
giudici come può generare degli obblighi giuridici sui cittadini?
della scienza giuridica:
-Problema secondo Dworkin, Hart non
riesce a spiegare bene cosa sia la scienza giuridica. Se il diritto è
fondato sulla pratica dei giudici, tutto ciò che loro dicono è vero sul
campo giuridico = creativo di diritto e fondamento del sistema. Ma
cosa succede quando hanno disaccordo tra loro? Hart non è in
grado di rendere conto dei disaccordi. Non c’è modo giuridico di
stabilire chi ha ragione o no tra i giudici. Non c’è modo per
spiegare i loro disaccordi genuini.
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della teoria delle norme:
-Problema Hart criticava Austin (non
tutte le norme non sono comandi). Dworkin lo critica perchè non
rende conto dei principi, essendo lui grande teorico dei principi.
del ragionamento giudiziale:
-Problema Hart non descrive bene il
ragionamento dei giudici. Hart riteneva che nei casi in cui il diritto
non era chiaro e non dava soluzione facile, il giudice era libero di
scegliere = aveva posizione realista. Dworkin dice che non tiene
conto dei principi, il giudice non ha discrezionalità completa nei
casi difficili, perchè ci sono i principi a guidarlo.
Avanza la sua tesi nuova -> per la parola “concettuale”.
•
Parte dall’analisi di concetto minimale di diritto per capire la teoria
del diritto. Quella cosa, nozione di base, che noi condividiamo
anche quando non siamo d’accordo su altre cose del diritto.
-Il diritto ha a che vedere con la sanzione. Se c’è sistema giuridico,
c’è sanzione.
In campo giuridico, la sanzione non è arbitraria, ma viene imposta
sulla base di regole.
QUANDO TUTTI PARLIAMO DI DIRITTO = CONCETTO DI BASE ->
SANZIONE APPLICATA SECONDO UNO SCHEMA DI DIRITTI E
DOVERI.
Hart ha mancato un punto fondamentale della teoria del diritto ->
PROBLEMA: Perchè dobbiamo
bisogna giustificare questo legame.
sottostare a questo schema di regole imposte dall’esterno? E’
legato al problema del diritto il problema della sua legittimazione.
Possono emergere diverse concezioni del diritto che variano e non
sono condivise da tutti come invece è il concetto minimale. Queste
danno risposte diverse al problema fondamentale:
-Quando Dworkin parla del POSITIVISMO GIURIDICO come
concezione che deve legittimare la sanzione -> lo chiama
CONVENZIONALISMO: ha in mente il positivista che era Hart,
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applicata anche a Kelsen e Austin. Secondo i positivisti la
giustificazione della sanzione si basa su unico ideale che è bello
della prevedibilità -> è prevedibile perchè la certezza è elemento
cruciale, il diritto è ciò che segue ed è concatenato con i dettami
dell’autorità. Legittima il diritto sulla base della certezza.
Dworkin sostiene che ciò non può funzionare come giustificazione
della sanzione -> il mero fatto della certezza e prevedibilità non
soddisfa.
-Analizza, poi, il REALISMO AMERICANO che lui chiama
PRAGMATISMO: la sanzione giuridica viene legittimità sulla base
della semplice funzione sociale. Il diritto è legittimo perchè ha una
reale utilità sociale in cui il giudice è ingegnere sociale, libero di
decidere.
Dworkin dice che questa giustificazione non funziona perchè se
uno vi giustifica atto di forza sulla base del modello di società, il
problema della giustificazione si sposta sul modello di società. Non
si può giustificare sulla semplice funzione sociale perchè se una
cosa è funzionale al modello di società schifoso, non si giustifica
niente.
-Dworkin introduce la sua concezione -> visione che ricorda certi
aspetti del giusnaturalismo ma che ha caratteristiche nuove =
DIRITTO COME INTEGRITÀ. Integrità significa integrità morale.
Lui dice che un sistema giuridico non può rispondere al problema
moralmente integro.
della legittimazione se esso non è -> la
connessione tra diritto e morale è sollevata proprio dal problema
del diritto.
Quindi, la sanzione giuridica è giustificata solo se essa realizza una
Il diritto è
comunità nella quale io, come membro, mi riconosco.
integro solo se la sanzione realizza condizioni di esistenza di una
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comunità particolare = di principio in cui tutti i membri si sentono
riconosciuti.
DIFFERENZA HART E DWORKIN:
Mentre in Hart il fondamento del sistema giuridico è una norma
convenzionale condivisa da giudici. In Dworkin invece il
fondamento è una visione ideale della