I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni e lo studio autonomo di eventuali testi di riferimento in preparazioneall’esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell’università attribuibile al docente del corso o al relatore
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Appunti di Didattica e pedagogia speciale

Elaborato finale per la tesi TFA Sostegno scuola primaria. L’argomento scelto è incentrato sulla tematica dell’Autismo, disabilità ampiamente trattata durante la frequenza agli insegnamenti presso l’ateneo.
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Nella trattazione della problematica scelta esporrò i risultati ottenuti nel mio lavoro di ricerca, che sicuramente mi hanno resa più consapevole di quelli che possono essere i bisogni dell’alunno e dell’intera classe. Mi sono resa conto dello sconvolgimento che un bambino iperattivo può causare e di come sia difficile da capire se non si vive l’esperienza giorno per giorno. E d’altra parte, come sia ancora più complesso per lui capirsi e farsi capire: molte volte si cade nell’errore di etichettarlo il cattivo, e, inconsapevolmente, escluderlo per continuare l’attività didattica senza intrusione. Visto che le ricerche evidenziano un’alta percentuale di soggetti con ADHD nelle classi, è importante conoscere questo disturbo nei suoi diversi aspetti per un intervento mirato a migliorare la vita di questi bambini e delle loro famiglie. Conoscere le manifestazioni cliniche del disturbo ADHD e i criteri in base ai quali viene diagnosticato è utile per gli insegnanti perché aiuta ad individuare le espressioni dei comportamenti inadeguati, a comprendere le manifestazioni problematiche, a valutare quando tali manifestazioni superano la soglia oltre la quale la condotta individuale non è più fisiologica, ad intervenire adeguatamente con i singoli allievi e con tutto il gruppo classe. E’ fondamentale avere chiaro da dove si parte e dove si vuole arrivare. Per questo, nel primo capitolo, sarà trattata un’ampia e dettagliata panoramica di conoscenze, per capire in profondità la natura e le caratteristiche dell’ADHD: la definizione, i sintomi cardine, i sistemi diagnostici di classificazione, l’eziologia e i disturbi associati. Nel secondo capitolo verrà presentata una trattazione sui processi che stanno alla base dell’apprendimento e dei comportamenti del bambino con ADHD, mettendo in risalto i deficit ad essi correlati. Si procederà mettendo in evidenza il alcune delle procedure più utili per la valutazione delle problematiche: verranno presentate specifiche tecniche di osservazione sistematica, utili per arrivare ad effettuare un’analisi funzionale dei comportamenti critici. Inoltre saranno proposte alcune scale di valutazione, utili per individuare gli aspetti più problematici. Il terzo capitolo tratterà la parte focale dell’intervento educativo e didattico, che dovrà tenere conto sia dell’ambiente scolastico, caratterizzato da regole e dinamiche relazionali complesse, sia delle molteplici esigenze del singolo allievo. L’approccio educativo globale, in presenza di difficoltà di attenzione e di iperattività, dovrebbe verificare in quale misura i vari aspetti della vita scolastica promuovano la partecipazione attiva ed efficace del bambino che manifesta tali problematiche. In tal modo l’insegnante può creare un ponte tra le azioni specificatamente rivolte all’allievo disattento e iperattivo e l’impostazione educativa e didattica progettata per l’intero gruppo classe, in un processo realmente inclusivo che si rispecchia nella normativa vigente. Un progetto educativo di questa portata dovrà includere strategie atte a realizzare un ambiente di apprendimento e di socializzazione funzionale ed efficace per gli allievi con disturbo ADHD, nel contesto-classe e, quindi, rispondenti ai molteplici bisogni educativi. Il tema della personalizzazione della didattica con riferimento alle abilità strumentali( lettura, scrittura, calcolo), comportamentali e di apprendimento, richiederà, da parte dei docenti, un maggiore sforzo a livello organizzativo e applicativo che risulti funzionale per il soggetto con ADHD e la classe in cui è inserito. Per concludere, nel terzo cap, verrà presentato un esempio di percorso educativo efficace, nel quale verranno proposti gli obiettivi educativi, corrispondenti alle specifiche aree problematiche del bambino con ADHD. Le attività e le strategie proposte per ogni obiettivo, derivate dalla letteratura scientifica internazionale, hanno lo scopo di guidare l’insegnante nelle strategie da adottare. In allegato seguiranno delle proposte operative, da me realizzate, per l’allievo con ADHD, nelle quali sono state affrontate le normali attività didattiche disciplinari. Le schede sono pensate come materiale di lavoro adattabile alle esigenze degli allievi e del gruppo classe.
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Esame Pedagogia delle diversità e delle differenze

Facoltà Scienze della formazione

Dal corso del Prof. M. Sannipoli

Università Università degli Studi di Perugia

Tesi
3 / 5
Nel presente lavoro di tesi si è voluto analizzare e approfondire la Sindrome di Down, una condizione genetica che determina una anomalia cromosomica del genere umano. Il lavoro è stato strutturo in tre capitoli. Il primo capitolo è stato dedicato alla storia della sindrome, alla sua scoperta nel 1866 ad opera di John Langdon Down, e alla denominazione della condizione genetica ad opera di Jérome Lejeune; ecc. Il secondo capitolo, invece, pone l’attenzione sul concetto di inclusione a livello scolastico, lavorativo e sociale, nonché sull’evoluzione storica delle modalità di trattamento del disturbo e dello sviluppo intellettivo. Infine, nell’ultimo capitolo si chiariscono alcuni aspetti relazionali, vale a dire le difficolta che affrontano e che incontrano i genitori e non solo, nell’affrontare la disabilità del bambino. Si sono individuati anche specifici interventi educativi al fine di promuovere e migliorare le capacità genitoriali, per comprendere e capire i bisogni del bambino, creando così un ambiente stimolante e sereno per la crescita del figlio. Sempre nel medesimo capitolo ho analizzato il metodo Feuerstein, come metodo per stimolare e migliorare le capacità e la potenzialità delle abilità cognitive del soggetto con disabilità mentale o difficoltà di apprendimento. Infine, il capitolo si conclude con l’importante ruolo svolto dall’educatore professionale nel contesto sia domiciliale che scolastico, e della creazione di un progetto di vita come conquista di abilità e autonomie per migliorare e ridurre le situazioni di difficoltà della persona.
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Le premesse di quest’elaborato sono l’importanza del modello biopsicosociale, noto anche come ICF (International Classification of Functioning, Disabily and Health), nel contesto dell’educazione e dell’inclusione e, come questa classificazione influenza lo sport nel contesto dell’ambito didattico. Tutte le dimensioni del modello verranno esaminate, mettendo in evidenza come tale punto di riferimento possa fornire un quadro comprensivo e integrato per comprendere le sfide che le persone con disabilità affrontano nell’istruzione. Verrà esaminato il rapporto tra l’ICF e lo sport nel contesto scolastico. Saranno esaminate le potenzialità dello sport come strumento educativo per promuovere lo sviluppo fisico, cognitivo e socio-emotivo dei bambini, sottolineando come l'ICF possa fornire un quadro strutturale utile per valutare e favorire la partecipazione inclusiva nello sport. Per il trattamento dei disturbi presenti in età evolutiva si richiede lo svolgimento dell’attività fisica e dello sport in modo che possa favorire il completo benessere psicofisico ed un miglioramento della qualità della vita della persona. Tutto ciò è fondamentale per incentivare l’inclusione e limitare l’isolamento sociale.
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Tesi corso intensivo di qualificazione per l'esercizio della professione di educatore professionale socio-pedagogico. Il cammino della disabilità verso la didattica inclusiva. 1. La disabilità 2. Dalle scuole speciali a quelle inclusive 3. L'inclusione scolastica
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Esame Didattica speciale

Facoltà Scienze della formazione

Dal corso del Prof. G. Manzo

Università Universita telematica "Pegaso" di Napoli

Tesi
Tesi: Tesi corso intensivo di qualificazione per l'esercizio della professione di educatore professionale socio-pedagogico. 1. Il concetto di disabilità 2. La normativa sui Bes 3. L’inclusione scolastica
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Esame Metodologie e tecnologie per l’educazione e la didattica inclusiva

Facoltà Scienze della formazione

Dal corso del Prof. A. Taddei

Università Università degli Studi di Macerata

Tesi
La vista è senza dubbio uno dei sensi più importanti, ma non è l’unico. Le persone con disabilità visiva hanno sviluppato altri sensi, come l’udito e il tatto, per compensare la mancanza della vista. Ciò significa che la disabilità visiva non è un impedimento alla vita quotidiana, ma piuttosto una sfida che può essere superata. L’ipovisione è una condizione caratterizzata dalla ridotta capacità di vedere e di distinguere i dettagli. Può essere causata da diverse patologie oculari e neurologiche. Questa condizione può avere un impatto significativo sulla qualità della vita della persona, in quanto può limitare l’autonomia e la capacità di svolgere normalmente le attività quotidiane. È importante che la società sia consapevole delle difficoltà che queste persone possono incontrare e che sono necessarie delle misure di supporto, come la creazione di ambienti accessibili e l’istituzione di servizi di assistenza, in modo da garantire a queste persone una migliore qualità della vita.
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Appunti di Bisogni educativi speciali e inclusione scolastica . La prima parte offre un quadro d’insieme sui bisogni educativi speciali, partendo dalla definizione e dalle origini del termine, per arrivare alla descrizione di tutte le categorie che essa comprende. La seconda passa in rassegna le principali norme in materia di BES presenti nel nostro ordinamento giuridico, per sottolineare i cambiamenti che ci sono stati nel corso del tempo. Infine, la terza cerca di approfondire il ruolo degli insegnanti, della famiglia e dei compagni di classe nel processo di inclusione del soggetto con BES a scuola.
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Tesi discussa al termine del Master La didattica, la funzione del docente e l’inclusione scolastica degli alunni con bisogni educativi speciali. La conoscenza/padronanza di una o più lingue straniere è uno strumento che non solo consente di farsi strada nel mondo del lavoro, ma anche di costruire la propria identità, superando i confini nazionali per espandersi a quelli europei e mondiali, diventando in tal modo un cittadino del mondo. L’apprendimento di una lingua straniera è problematico tanto in presenza quanto in assenza di disturbi specifici dell’apprendimento. Utilizzare dunque un approccio comunicativo consente di creare situazioni di apprendimento che incentivano l’autostima degli alunni. Il docente svolge in tal senso una duplice funzione: in primo luogo deve facilitare il processo comunicativo tra tutti i partecipanti all’attività, e in secondo luogo deve prendere parte al processo comunicativo stesso come un partecipante indipendente. Nel corso dell’attività, dunque, deve limitarsi a monitorare e incoraggiare senza intervenire per colmare i vuoti comunicativi degli studenti legati a gap lessicali, grammaticali o pragmatici, per poi farvi ritorno in un secondo momento, a conclusione dell’attività, guidando il gruppo in una discussione che ha come obiettivo l’autocorrezione.
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Questo elaborato esplora il concetto di Scuola attiva e l’attivismo pedagogico, con un focus particolare sul concetto di “Learning by Doing” e sulla pratica della Didattica Laboratoriale. L’introduzione delinea il contesto attuale dell’istruzione, caratterizzato dalla necessità di sviluppare competenze che permettano agli studenti di apprendere in modo autonomo e continuo. Parole chiave: Scuola attiva, John Dewey, Indicazioni Nazionali, learning by doing, didattica laboratoriale.
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Prodotto multimediale t.i.c. Corso di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno didattico. Scuola secondaria di secondo grado. Tfa sostegno.Anno accademico 2020/2021.
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Storia ed evoluzione del termine autismo e del suo significato; classificazione e valutazione dell'autismo; strategie di intervento pedagogico, psico-educativo. Autismo e scuola con appositi programmi (TEACCH e CAA) Ruolo della didattica speciale volta all'inclusione e alla pratica di strategie tecnologiche quali software e robot.
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Nonostante abbia scelto da tempo il tema della violenza come argomento della mia tesi, la mia necessità di trattarlo è cresciuta ancora di più recentemente, in vista delle ultime tragiche notizie che non fanno altro che confermare come tale fenomeno è ancora in ascesa non solo nel nostro Paese, ma nel resto del mondo. Secondo i dati Istat sono circa quattro mila i suicidi in Italia ogni anno: il 5% riguarda giovani sotto i 24 anni, ovvero circa 200 casi all’anno, dovuti soprattutto al fallimento negli studi e al divenire vittima di atti di bullismo. Quotidianamente, infatti, veniamo informati dai media di episodi riguardanti atti di violenza compiuti da ragazzi e ragazze verso i loro coetanei, con un livello di gravità sempre più alto, come se si volesse confermare quello stereotipo ormai comune secondo cui “i giovani sono senza valori e senza regole”. Si dovrebbe, tuttavia, non soffermarsi a dare le colpe, ma piuttosto impegnarsi a trovare soluzioni efficaci utili non per forza a risolvere il problema, ma quantomeno a contenerlo. Il bullismo non consiste esclusivamente nell’atto in sé, ma è un fenomeno complesso che coinvolge una moltitudine di attori e contesti che vanno dal bullo alla vittima, fino ad arrivare alla famiglia e alla scuola. Il mio lavoro, pertanto, ha come scopo principale quello di trattare i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo, con un appunto sul bullismo femminile fenomeno gravoso e sottovalutato, approfondendo i dati e le statistiche recenti riguardanti il nostro Paese e, attraverso una intensa ricerca, quali sono gli strumenti, le tecniche e le modalità più efficaci per combattere e arginare il problema.
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Esame Didattica speciale

Facoltà Scienze umanistiche

Dal corso del Prof. G. Manzo

Università Universita telematica "Pegaso" di Napoli

Tesi
5 / 5
Attraverso il mio elaborato vorrei farvi riscoprire ciò che di più bello si nasconde dietro un soggetto dislessico. In particolare: sapete cosa avevano in comune Leonardo da Vinci e Walt Disney? Erano dislessici e avevano il dono della creatività e dell’immaginazione . Tuttavia sembra che ce ne dimentichiamo o forse nemmeno lo sappiamo. Attraverso i vari capitoli affronterò i tratti salienti della Dislessia.
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Tesi di Laurea Magistrale in Didattica Speciale II, titolo "Il Cooperative Learning una risposta efficace ai nuovi bisogni educativi" elaborata dall’autore nell’ambito del corso di didattica speciale tenuto dalla professoressa Manzo. Scarica il file in formato PDF!
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Esame Didattica speciale

Facoltà Scienze umanistiche

Dal corso del Prof. P. Magnoler

Università Universita telematica "Pegaso" di Napoli

Tesi
4 / 5
Tesi di Laurea Magistrale in Didattica Speciale II, titolo "Disturbi Specifici Apprendimento: processi e strumenti per l’apprendimento" elaborata dall’autore nell’ambito del corso di didattica speciale tenuto dalla professoressa Magnoler. Scarica il file in formato PDF!
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Esame Didattica generale e tecnologie educative

Facoltà Interfacoltà

Tesi
Appunti di didattica generale e tecnologie educative sulla sindrome di Asperger: impariamo a conoscerla basati su appunti personali del publisher presi alle lezioni dell’università degli Studi della Calabria - Unical, dell'interfacoltà, Corso di laurea in scienze della formazione primaria. Scarica il file in formato PDF!
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Esame Didattica e pedagogia speciale

Facoltà Scienze della formazione

Dal corso del Prof. S. Pinnelli

Università Università del Salento

Tesi
4,5 / 5
Questo elaborato tesi si propone di indagare il concetto, quanto mai attuale, di "Didattica a Distanza". In particolare nel primo capitolo verrà approfondito il significato del termine e, più nel dettaglio, gli ambiti di intervento attuali , fra decreti legislativi, punti di forza e criticità rilevate; Nel secondo capitolo, più corposo, si cercherà di assumere il punto di vista dell’alunno diversamente abile e dei soggetti implicati, insieme a lui, nel processo di insegnamento-apprendimento a distanza; Infine, il terzo e ultimo capitolo, sarà una raccolta di testimonianze, di insegnanti di sostegno e di mamme di ragazzi con disabilità, che racconteranno, dalla loro viva voce, come hanno affrontato i primi mesi di Didattica a Distanza
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Tesi per la facoltà di Scienze della formazione, dell'università degli Studi di Bologna - Unibo elaborata dall’autore nell’ambito del corso di Pedagogia speciale tenuto dal professoressa Caldin dal titolo L'approccio inclusivo come possibile soluzione al disagio psico-sociale. Scarica il file in formato PDF!
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Esame Pedagogia speciale e didattica per l'inclusione

Facoltà Scienze della formazione

Dal corso del Prof. M. Santi

Università Università degli Studi di Padova

Tesi
4,5 / 5
La nostra società è investita da più di un quarto di secolo da mutamenti profondi: viviamo in una società-mondo caratterizzata dall'interdipendenza delle economie nazionali e sovranazionali a livello mondiale. In altre parole: ciò che accade in un Paese fa sentire il suo impatto su tutti gli altri Paesi. Il presente lavoro nasce dall'esigenza di analizzare il fenomeno della globalizzazione, e le implicazioni che ne derivano, sia a livello sociale e culturale che a livello politico, in relazione ad alcuni aspetti dell'educazione contemporanea. Considerando il tema delle grandi migrazioni degli ultimi trent'anni come conseguenza delle politiche neoliberiste degli Stati occidentali, nel primo capitolo propongo un'analisi volta ad evidenziare la velocità progressiva della pluralizzazione culturale a cui stiamo assistendo e il terremoto sociale da essa prodotta, che confluisce anche nei sistemi formativi italiani. Il secondo capitolo si concentra in particolare sulle politiche in materia di inclusione sociale e istruzione, tenendo come punto di riferimento l'apparato sovranazionale europeo. Assume primaria importanza in questo capitolo l'idea [...]
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