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PRIMARIA

(insegnare), la didattica è la teoria e la pratica dell’insegnare.

Dal greco didàsko

L’inizio della riflessione teorica sull’insegnamento, cioè della didattica, avviene nel

diciassettesimo secolo, con la pubblicazione in latino della Didactica Magna di Jan

Amos Komensky(meglio noto come Comenio), rielaborazione di un precedente testo

scritto per l’educazione del popolo ceco 4

(Didactica Ceca) . Comenio propose di

preparare i maestri a insegnare proprio tramite lo studio della didattica e l’uso dei libri

di testo illustrati con precisi percorsi di apprendimento.

Con il termine didattica si intende sottolineare le varie tecniche di comunicazione e le

relazioni educative messe in atto dai docenti a sostegno degli alunni.

pratiche d’insegnamento e i relativi

Le tematiche della didattica implicano le differenti

metodi da applicare, a seconda delle diverse esigenze nel contesto classe.

termine richiama tutto ciò che può essere ricondotto all’attività di insegnamento e di

Il

apprendimento.

La didattica, oltre ad evidenziare l’inseparabile nesso fra insegnamento ed

apprendimento, tiene conto del contesto educativo, delle metodologie e dei materiali

utili per rendere più favorevole il lavoro da parte del corpo docente.

1.1 Il processo di insegnamento-apprendimento

L’insegnamento e l’apprendimento possono essere definiti come due facce contrastanti

di un processo molto più ampio quale la conoscenza.

L’insegnamento implica la trasmissione della conoscenza, accompagna bambini e

ragazzi lungo le fasi del processo di apprendimento per far acquisire e maturare le

componenti utili per affrontare la vita come ascoltare, accettare, argomentare.

L’agire didattico. Manuale per l’insegnante.

4 Rivoltella, Pier C. (2017, p. 40). La Scuola: Didattica. 6

Il ruolo dell’insegnante è fondamentale perché il suo lavoro è incentrato su

comprensione e conoscenza e, oltre a questo, è in grado di costruire rapporti

interpersonali collaborativi.

Deve inoltre:

- Avere e diffondere cultura e disciplina del suo ramo di specializzazione per cui è

chiamato ad insegnare;

- Venire incontro ad ogni esigenza di apprendimento;

- Mettere a disposizione esperienza professionale, intelligenza emotiva e

sensibilità pedagogica;

- Porsi come educatore e punto di riferimento per il singolo;

Preparare al futuro all’interno della società e lavorativo, indirizzando i singoli

- allievi in base agli interessi; e educazione deciso dall’istituto scolastico

- Contribuire al progetto di istruzione

d’appartenenza.

Il docente, quindi, assume un ruolo più profondo di guida e educatore, deve tirar fuori

da ogni singolo studente potenzialità ed aiutarlo a migliorare. È molto importante che

comunichi con chiarezza con i genitori degli allievi, in modo da tener chiari gli obiettivi

e i programmi di crescita per ogni singolo alunno.

“È evidente per tutti che il senso e il significato dell’inclusione, così come le pratiche

didattiche e la cura educativa nei confronti degli alunni si possono concretizzare solo a

partire da professionalità capaci di corrispondere all’eterogeneità della classe,

condividere le finalità e le responsabilità della progettualità educativa e promuovere

l’effettiva capacità democratica ed 5

emancipatrice della formazione scolastica .”

L’apprendimento è un processo intellettivo il quale implica l’acquisizione di conoscenze

utilizzate per orientare il proprio comportamento nel mondo.

L’apprendimento è un processo, è dinamico, segue percorsi non lineari e non

sequenziali e può essere analizzato con un approccio multidisciplinare.

5 Mura, A., (2019, pag. 4). Formazione degli insegnanti e processi di inclusione. NUOVA SECONDARIA.

XXXVI. 7

le principali teorie dell’apprendimento

Tre sono :

- La teoria comportamentista;

- La teoria cognitivista;

- La teoria costruttivista.

Il comportamentismo è la teoria che fa riferimento allo studio dei comportamenti umani

i quali sono osservabili. L’apprendimento, secondo i comportamentisti, è il risultato

dell’interazione con l’ambiente ed è quindi la risposta a uno stimolo.

Gli esponenti principali sono:

- Pavlov indagò sulla natura dei riflessi e studiò come si apprendono delle nuove

reazioni agli stimoli esterni. Lo scienziato osservò che modificando le

condizioni ambientali, alcuni riflessi ‘’condizionati’’ diventavano

“incondizionati” o automatici. È questo ciò che è emerso dall’esperimento di

Pavlov sulla secrezione psichica del cane.

Le dinamiche tra questi riflessi incondizionati e condizionati, giocano un ruolo

teoria dell’apprendimento

importante nel condizionamento classico e nella

associativo secondo cui l’apprendimento si crea tramite l’associazione di due

stimoli, che porta a una nuova risposta;

- Skinner studiò il comportamento dei ratti nella famosa Skinner box formulando

secondo cui l’ambiente è in grado di rinforzare o

il condizionamento operante,

punire il comportamento umano sulla base delle conseguenze che esso

sperimenta.

Per quanto riguarda la conseguenza pedagogica di questa teoria comportamentista,

viene proposta un’istruzione programmata secondo una logica di successione

sequenziale (stimolo risposta). Gli stimoli vengono riformulati in base ai risultati

raggiunti dagli studenti. Ad esempio, somministriamo una verifica e in base alla risposta

che otteniamo, potremmo cambiare lo stimolo (come il materiale per la prova).

sposta l’attenzione sui processi interni alla mente e considera il

Il Cognitivismo

soggetto più attivo nell’apprendimento. In questo processo sono coinvolte diverse

l’emozione.

dimensioni come la memoria, il linguaggio, la motivazione, 8

Gli esponenti principali sono:

Gardner rappresenta un punto di svolta nello studio dell’intelligenza

- introducendo la teoria delle intelligenze multiple secondo cui esistono diverse

forme di intelligenza che dipendono le una dalle altre;

- Maslow propose un modello motivazionale dello sviluppo umano basato su una

gerarchia di bisogni, disposti a piramide, in base alla quale la soddisfazione dei

bisogni più elementari è condizione necessaria per fare emergere quelli di ordine

superiore. Alla base della piramide ci sono i bisogni essenziali alla

sopravvivenza, mentre salendo verso il vertice si incontrano i bisogni più

immateriali. Questo modello fa risalire le spinte motivazionali a fattori interni,

ignorando l’interazione con l’ambiente esterno.

Figura 1: Piramide di Maslow

Fonte: https://www.psicologiadellavoro.org/la-piramide-dei-bisogni-di-maslow/

Per quanto riguarda la conseguenza pedagogica di questa teoria cognitivista, la mente

umana viene considerata come un computer, ossia un elaboratore che immagazzina ed

elabora le informazioni e le recupera dalla Memoria a lungo termine riportandole alla

Memoria a breve termine quando queste sono necessarie.

Gli insegnanti, per poter favorire l’apprendimento, devono potenziare la motivazione,

proponendo attività metacognitive cioè di riflessione sui processi mentali interni e sui

propri stili di apprendimento.

Quando si parla di apprendimento non si può non parlare di metacognizione. Essa è un

modo di utilizzare le operazioni cognitive in modo consapevole. Ovviamente dal punto

di vista didattico, la metacognizione risulta essere molto utile perché ci aiuta a riflettere

di più e soprattutto a usare in modo efficace ed in maniera utile tante strategie. Quando

l’allievo ha una maggiore attitudine verso il compito che sta svolgendo, riesce meglio a

9

comprendere, a definire il problema, a collegare tutti i processi oltre a valutare e

spiegare eventuali insuccessi, a decidere se scegliere o meno anche piani strategici

alternativi. è una teoria secondo cui l’apprendimento avviene in modo attivo da

Il Costruttivismo

parte del soggetto che interpreta la realtà in modo personale e contribuisce alla

costruzione della conoscenza.

I principali esponenti sono:

- Piaget il quale studiò gli stadi di sviluppo cognitivo del bambino;

“Zona ”

6

- Vygotskij con il concetto di di Sviluppo Prossimale che serve a

spiegare come l’apprendimento del fanciullo si compia grazie al supporto di altri

individui più competenti. Quest’area è definita come la distanza che intercorre

tra il livello di sviluppo attuale e il livello di sviluppo potenziale, che può essere

coinvolta in virtù del supporto di altre persone, che siano adulte o soltanto dei

pari, purchè dotati di competenze superiori a chi deve apprendere: il fanciullo

impara da coloro che si trovano ad un livello di conoscenza maggiore alla sua.

sostiene la teoria dell’apprendimento sociale

- Bruner secondo cui

l’apprendimento avviene anche in un contesto relazionale. Inoltre, egli ha

“scaffolding” “impalcatura”

elaborato il concetto di che letteralmente indica e

designa l’aiuto dato da una persona ad un’altra per svolgere un compito. È una

modalità di intervento, che permette di adottare un insieme di strategie di aiuto,

per agevolare il processo di apprendimento.

Per quanto riguarda la conseguenza pedagogica di questa teoria costruttivista, il docente

deve predisporre ambienti di apprendimento che permettano allo studente di essere

protagonista attivo nella costruzione della propria conoscenza utilizzando i metodi

didattici attivi che permettono l’acquisizione, non solo di conoscenze, ma anche di

competenze.

6 Vygotskij, Lev S., (1987). Il processo cognitivo. Bollati Beringhieri: Universale Bollati Boringhieri-S.

scient. 10

L’ambiente di apprendimento deve avere i seguenti elementi:

- Ambiente fisico;

- Insieme di attori che agiscono al suo interno;

- Serie di regole o vincoli comportamentali;

- Compiti ed attività;

- Tempi;

- Set di strumenti, oggetto di osservazione, lettura, manipolazione;

- Insieme di relazioni fra i vari attori;

7

- Clima relazionale e operativo .

La scuola italiana evolve e abbandona le logiche comportamentiste (sapere inteso come

addestramento) e cognitiviste (sapere inteso come abilità), per abbracciare la logica

costruttivista (sapere inteso come insieme di competenze). Tutto ciò implica una

rivoluzione rispetto al passato. Si può, quindi, affermare che si è passati da un sistema

che privilegia la psicologia dell'educazione ovvero la teoria ad un sistema che privilegia

la dida

Dettagli
A.A. 2022-2023
49 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/03 Didattica e pedagogia speciale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher alessiaamoriello25 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Didattica speciale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Salerno o del prof Sibilio Maurizio.