Anteprima
Vedrai una selezione di 16 pagine su 71
Bisogni educativi speciali e inclusione scolastica  Pag. 1 Bisogni educativi speciali e inclusione scolastica  Pag. 2
Anteprima di 16 pagg. su 71.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Bisogni educativi speciali e inclusione scolastica  Pag. 6
Anteprima di 16 pagg. su 71.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Bisogni educativi speciali e inclusione scolastica  Pag. 11
Anteprima di 16 pagg. su 71.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Bisogni educativi speciali e inclusione scolastica  Pag. 16
Anteprima di 16 pagg. su 71.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Bisogni educativi speciali e inclusione scolastica  Pag. 21
Anteprima di 16 pagg. su 71.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Bisogni educativi speciali e inclusione scolastica  Pag. 26
Anteprima di 16 pagg. su 71.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Bisogni educativi speciali e inclusione scolastica  Pag. 31
Anteprima di 16 pagg. su 71.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Bisogni educativi speciali e inclusione scolastica  Pag. 36
Anteprima di 16 pagg. su 71.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Bisogni educativi speciali e inclusione scolastica  Pag. 41
Anteprima di 16 pagg. su 71.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Bisogni educativi speciali e inclusione scolastica  Pag. 46
Anteprima di 16 pagg. su 71.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Bisogni educativi speciali e inclusione scolastica  Pag. 51
Anteprima di 16 pagg. su 71.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Bisogni educativi speciali e inclusione scolastica  Pag. 56
Anteprima di 16 pagg. su 71.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Bisogni educativi speciali e inclusione scolastica  Pag. 61
Anteprima di 16 pagg. su 71.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Bisogni educativi speciali e inclusione scolastica  Pag. 66
Anteprima di 16 pagg. su 71.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Bisogni educativi speciali e inclusione scolastica  Pag. 71
1 su 71
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

(FIL).

I DSA emergono in età scolare, quando vengono meno tutte quelle

abilità strumentali, che rendono possibile l’apprendimento scolastico, che

di quell’età dovrebbero aver automatizzato; ciò non significa

i bambini

che il bambino non sia in grado di apprendere, ma che bisogna utilizzare

16 Ivi, p. 93. 17

delle strategie alternative, facendo leva su quelle che sono le capacità

residue e le risorse ambientali e personali da stimolare. Le difficoltà

nell’apprendimento, generalmente, tendono a diminuire se la scuola è in

grado di fornire interventi precoci, mirati ed efficaci.

I DSA comportano degli effetti negativi nell’apprendimento, ma non

possono essere connessi alla disabilità intellettiva, né a condizioni

psicologiche problematiche, né a deficit sensoriali. Dunque, è

i ragazzi con DSA sono intelligenti,

«[…]

fondamentale affermare che 17 18

anche se faticano ad apprendere» . Il Quoziente Intellettivo , infatti, non

dà informazioni complete sulla situazione cognitiva degli allievi, dunque

non può essere un adeguato strumento di valutazione o classificazione.

Dei DSA fanno parte la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la

discalculia.

La dislessia evolutiva ha origine neurobiologica ed è caratterizzata dalla

difficoltà nel riconoscimento delle parole. Essa si manifesta in maniera

diversa in base alle caratteristiche cognitive del soggetto e alla lingua

utilizzata. La lettura nel soggetto con dislessia risulta poco accurata e

fluente a causa della mancata automatizzazione della lettura; si rende

In classe ho un bambino che…

17 C. CORNOLDI, S. ZACCARIA, Per una scuola che include

L’insegnante di fronte a DSA e BES, Giunti Universale Scuola, 2015.

18 Il Quoziente Intellettivo (QI) è un indicatore che viene sfruttato per definire il livello di intelligenza di

un soggetto; sostanzialmente si tratta di un punteggio che viene ottenuto attraverso dei test d’intelligenza.

18

dunque necessario un supporto nella fase di input/output dei processi

cognitivi.

Gli allievi con disortografia commettono un elevato e persistente

numero di errori, che possono essere suddivisi in fonologici, fonetici ed

ortografici.

La disgrafia è una difficoltà specifica che riguarda l’aspetto grafico e

motorio della scrittura. Un allievo con disgrafia produce un segno grafico

incerto e inadeguato, sia nella forma che nelle dimensioni. Tra i parametri

a cui gli insegnanti devono prestare attenzione per capire se si è in

presenza di disgrafia o meno, il più rilevante è quello della velocità.

La Discalculia coincide con il mancato raggiungimento di abilità

matematiche di base in bambini con sviluppo regolare in presenza di

adeguate stimolazioni didattiche. In presenza di alunni con discalculia, il

trattamento riabilitativo dovrà lavorare sicuramente sul modulo numerico,

ma anche sul potenziamento di abilità e processi generali come la

memoria, tra le altre cose. Nel caso della matematica l’apprendimento può

essere particolarmente influenzato da fattori esterni quali l’autostima e i

livelli d’ansia. Alcuni ragazzi attuano dinamiche di autosabotaggio,

nuovi ostacoli all’apprendimento, in

creando, con i loro atteggiamenti,

seguito a ripetuti insuccessi. 19

Il Disturbo Specifico del Linguaggio si manifesta con disturbo

nell’acquisizione delle normali abilità linguistiche nelle prime fasi di

sviluppo e può essere associato a dislessia e disortografia. Un ruolo

fondamentale spetta alla scuola dell’infanzia, la quale dovrebbe occuparsi

del riconoscimento del disturbo e del tempestivo intervento di

potenziamento delle abilità linguistiche disturbate.

Il Disturbo da Deficit dell’Attenzione/Iperattività 19 è caratterizzato da

persistente inattenzione, iperattività e/o impulsività inappropriate in

relazione al livello di sviluppo raggiunto. L’ADHD non si avvale di un

processo diagnostico standardizzato, quindi risulta difficile la valutazione

e i comportamenti manifestati si possono confondere con aspetti della

personalità problematici. Si può parlare di ADHD quando i sintomi sono

più gravi rispetto agli stessi rilevati in altri bambini della stessa età e

devono manifestarsi in tutti gli ambienti di vita del bambino. La carriera

scolastica dei bambini con ADHD risulta particolarmente problematica e

per questo essi necessitano di un supporto. Al disturbo possono essere

associati altri disturbi, fra cui quello d’ansia e quello depressivo, bassi

livelli di autostima e problemi socio-relazionali. In età adulta i soggetti

19 La normativa sui BES assume la dicitura Attention Deficit/Hyperactivity Disorder (ADHD), secondo la

definizione del DSM-IV. 20

presentano soprattutto difficoltà nell’organizzazione e pianificazione delle

attività.

Il concetto di Funzionamento Intellettivo Limite abbraccia situazioni

cognitive definite come borderline, che comprendono diverse

fenomenologie. La diagnosi di FIL va effettuata facendo riferimento a

diversi parametri: quoziente intellettivo, presenza di difficoltà di

adattamento prima dei 18 anni, valutazione scolastica e sostegno

familiare.

I Deficit delle Abilità Non Verbali comprendono la disprassia e i

disturbi dell’apprendimento visuo-spaziale.

La disprassia riguarda l’esecuzione di un gesto intenzionale e in

particolare la capacità di pianficarlo e compierlo. Ciò che è compromesso

nei soggetti con disprassia è lo sviluppo della coordinazione motoria, che

in ambito scolastico si traduce in difficoltà nella lettura.

I disturbi dell’apprendimento visuo-spaziale riguardano la percezione

visiva e si possono presentare problemi relazionali.

1.4.3 Altre categorie

Oltre alle categorie già citate, tra i soggetti con BES troviamo coloro

che hanno un apprendimento difficile e basso rendimento scolastico,

dunque, coloro che fanno progressi limitati per la loro ridotta abilità e 21

coloro che si impegnano poco. Ci sono poi gli allievi che turbano

l’armonia della classe, quelli iperattivi, quelli che si distraggono

facilmente. Un ulteriore disagio può essere quello provato dai ragazzi che

vengono rifiutati dai compagni o che tendono ad isolarsi. Inoltre, famiglie

con particolari problematiche (genitori separati, abusi o maltrattamenti,

lutti o carcerazioni, conflitti), possono creare notevoli disagi negli alunni.

Oggigiorno nelle scuole italiane è molto frequente trovarsi di fronte a

bambini con alle spalle famiglie con svantaggio socio-culturale, ovvero

famiglie caratterizzate da fragilità, da assenza di relazioni sociali, da

povertà.

Anche gli alunni stranieri hanno bisogni educativi speciali, in quanto la

loro scolarizzazione è indubbiamente più complessa di quella dei bambini

italiani. Di solito l’apprendimento della lingua italiana avviene abbastanza

facilmente per gli stranieri nati in Italia, ma può diventare più complicato

quando il bambino deve mediare a favore dei genitori non alfabetizzati.

Esistono poi gli allievi i cui genitori non sono in grado di supportarli nel

processo di acquisizione delle abilità di letto-scrittura perché possiedono

competenze limitate nella lingua italiana.

I minori non accompagnati sono quei bambini che arrivano sul territorio

italiano senza adulti di riferimento. 22

Gli alunni rom, sinti e caminanti, comunità nomadi, partecipano

raramente alla vita scolastica e quando vi partecipano è richiesto un

particolare lavoro da parte degli insegnanti, che si devono mostrare

flessibili e disponibili nei loro confronti, tenendo conto del loro

background culturale.

I minori in adozione e in affidamento familiare rientrano tra coloro che

hanno situazioni familiari particolari. La mancanza di affetto che questi

bambini subiscono durante la loro infanzia si ripercuote sullo sviluppo

personale, rendendo necessaria una particolare attenzione nei loro

20

confronti a scuola .

20 Cfr., M. PAVONE, op. cit. 23

CAPITOLO 2. IL QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO

L’evoluzione delle leggi in materia di BES e inclusione

2.1

Il processo che ha visto nascere ed evolversi una serie di norme e leggi

attente alle particolari esigenze di studenti con difficoltà comincia con la

Legge quadro sull’handicap del 1992, fino ad arrivare al Decreto

Inclusione del 2019.

Alcuni riferimenti non espliciti alle condizioni di svantaggio sono insiti

21

negli articoli 3 e 34 della nostra Costituzione .

2.1.1 La Legge 5 febbraio 1992, n. 104: Legge-quadro per l'assistenza,

l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate.

è il riferimento legislativo per l’assistenza,

La legge 104/92

l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate.

L’obiettivo della legge è quello di fornire alle persone con disabilità e

alle loro famiglie gli strumenti e il supporto adeguato a poter permettere

al soggetto di raggiungere una propria autonomia. La legge tratta

21 Art. 3: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di

sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

Ѐ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto

la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva

partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Art. 34: La scuola è aperta a tutti.

L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita.

I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.

La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre

provvidenze, che devono essere attribuite per concorso. 24

ampiamente, in vari punti, il tema dell’istruzione, intesa come strumento

per raggiungere l’integrazione sociale.

L’art. 3 «definisce persona con disabilità solo quella che, a causa di un

evento traumatico o morboso avvenuto in periodo pre-peri-post-natale

abbia subito una minorazione […] che sia 22

causa di emarginazione» . La

la minorazione richiede

«[…]

minorazione è ritenuta grave quando

un’assistenza continuativa globale e permanente […]» 23 .

All’art. 8 della legge quadro viene sottolineato che il diritto allo studio

delle persone con disabilità deve essere garantito dall’utiliz

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
71 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/03 Didattica e pedagogia speciale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher R.B.98 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Modelli sociali della disabilità e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Suor Orsola Benincasa di Napoli o del prof Pizzo Ciro.