I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni e lo studio autonomo di eventuali testi di riferimento in preparazioneall’esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell’università attribuibile al docente del corso o al relatore
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Appunti di Ingegneria - Università degli Studi di Firenze

Appunti di scienze delle costruzioni basati su appunti personali del publisher presi alle lezioni del prof. Chiostrini, dell’università degli Studi di Firenze - Unifi, facoltà di ingegneria, Corso di laurea in ingegneria meccanica. Scarica il file in formato PDF!
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Appunti di elementi di scienza delle costruzioni e principi di progettazione meccanica e c.i. basati su appunti personali presi alle lezioni del prof. Chiostrini, dell’università degli Studi di Firenze - Unifi. Gli appunti sono stati revisionati ascoltando più volte le lezioni registrate in modo da non tralasciare niente.
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Esercizi di Impianti industriali e servizi di stabilimento elaborati dal publisher sulla base di appunti personali e frequenza delle lezioni del professore De Carlo, dell'università degli Studi di Firenze - Unifi. Scarica il file con le esercitazioni in formato PDF!
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Questa tesi si propone di affrontare il tema della previsione della domanda per quanto concerne il settore del fashion. Questo argomento, negli ultimi anni, è stato oggetto di svariati studi da parte di ricercatori ed esperti del settore, poiché di fondamentale importanza per una corretta gestione e ottimizzazione della supply chain. Tali ricerche hanno portato alla formulazione di varie tecniche previsionali; le problematiche relative alla tematica affrontata sono di vario genere: innanzitutto il primo problema risiede nella natura del settore in cui andiamo ad operare, infatti la domanda nel settore della moda è influenzata da vari fattori; questa tipologia di domanda è spesso molto variabile e discontinua, caratteristiche che la rendono difficilmente prevedibile. Un altro problema riguarda le conseguenze che un’inefficace previsione comporta in termini economici; infatti, nel caso di sovrapproduzione di articoli invenduti, il produttore dovrà sostenere i relativi costi di obsolescenza e del tenere a magazzino; viceversa, nel caso in cui avvenga una sottoproduzione di articoli di successo, ci sarà un costo opportunità legato alle mancate vendite. Inoltre, all’interno dello stesso settore moda, la situazione è eterogenea: infatti a secondo della fascia di mercato in cui una determinata azienda si colloca (ad es. luxury, fast fashion etc.) si manifesteranno dinamiche diverse di comportamento della domanda. Lo scopo di questo documento è quello di, attraverso una ricerca bibliografica basata sul campione di documenti raccolti, analizzare l’attuale stato dell’arte dei metodi previsionali nell’ambito fashion e utilizzando dei casi studio, analizzare vantaggi e svantaggi che tali metodi comportano a secondo del settore di mercato in cui vengono utilizzati. Successivamente si discute possibili direzioni per ricerche future. Nel capitolo successivo verrà esposta una breve introduzione, andando ad analizzare le peculiarità che caratterizzano il sistema moda. Nel secondo capitolo viene spiegata la metodologia di ricerca, facendo riferimento a i vari passaggi seguiti per redigere il documento. Nel terzo capitolo si studia il contesto generale nel quale si adottano le tecniche di previsione, andando ad analizzare i fattori che hanno portato alla necessità di tali metodi. Nel quarto capitolo si descrive le caratteristiche dei metodi di previsione quantitativi e si vanno ad analizzare nel dettaglio alcune delle tecniche più innovative. Nel quinto capitolo si individuano vantaggi e svantaggi di tali tecniche, cercando di individuare il contesto in cui è più conveniente applicare una determinata tecnica. L’elaborato si conclude nel sesto capitolo, con delle riflessioni riguardanti i risultati presentati e i possibili sviluppi futuri. Nel settimo ed ultimo capitolo è riportata la bibliografia.
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Trattazione completa degli argomenti più ostici del corso, ossia: moti della carica e combustione (molto richiesti!), oltre a coefficiente di riempimento, valvole e banco di flussaggio, effetti dinamici, sovralimentazione, carburatore, iniettore e molto altro.
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Esame Fondamenti di automatica

Facoltà Ingegneria

Dal corso del Prof. M. Basso

Università Università degli Studi di Firenze

Appunto
3,5 / 5
Appunti del corso di Fondamenti di automatica. Argomenti trattati: 1. Introduzione al problema del controllo 2. Sistemi dinamici 3. Trasformata di Laplace 4. Stabilità sistemi LTI-TC 5. Stabilità sistemi non lineari 6. Risposta permanente e transitoria (Bode) 7. Interconnessione sistemi elementari 8. Nyquist 9. Progetto sistema di controllo (sintesi per tentativi) 10. Luogo delle radici
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Esame Tecnologia dei materiali

Facoltà Ingegneria

Dal corso del Prof. T. Bacci

Università Università degli Studi di Firenze

Appunto
Appunti di tecnologia dei materiali presi a lezione e integrati con lo studio dal libro. Risposte complete ad alcune delle domande di esame più frequenti. Appunti basati su appunti personali del publisher presi alle lezioni del prof. Bacci, dell’università degli Studi di Firenze - Unifi. Scarica il file in formato PDF!
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Esame Sicurezza industriale

Facoltà Ingegneria

Dal corso del Prof. M. Tucci

Università Università degli Studi di Firenze

Appunto
3 / 5
Appunti su gestione del rischio e analisi dei diversi fattori di rischio in ambito industriale (rumore, vibrazioni, illuminazione, microclima, macchine e attrezzature da lavoro,incendio). Analisi di due incidenti sul lavoro e del relativo processo giuridico. Appunti delle lezioni sugli aspetti giuridici legati alla sicurezza industriale tenute da Marco Lai. Voto esame 30.
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Appunti di meccanica applicata alle macchine ottenuti seguendo le lezioni del professor A.Rindi dell'università degli studi di Firenze. Il riassunto è una rielaborazione degli appunti presi a lezione tramite Word. Appunti basati su appunti personali del publisher presi alle lezioni del prof. Rindi.
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Esame Fisica tecnica

Facoltà Ingegneria

Dal corso del Prof. A. Milazzo

Università Università degli Studi di Firenze

Appunto
4 / 5
Appunti rielaborati sulla base delle lezioni e delle slide del professore e basati su appunti personali del publisher presi alle lezioni del prof. Milazzo, dell’università degli Studi di Firenze - Unifi, facoltà di ingegneria. Scarica il file in formato PDF!
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Esame Fisica generale

Facoltà Ingegneria

Dal corso del Prof. F. Cataliotti

Università Università degli Studi di Firenze

Esercitazione
Su di un punto materiale di massa m agisce una forza F ̅=au ̂_x-v ̅×bu ̂_k, essendo v ̅ la velocità posseduta e (u ̂_x;u ̂_y,u ̂_z ) i versori della terna di riferimento. Supponendo che il punto si trovi inizialmente fermo nell’origine, trovare le leggi orarie del moto lungo i tre assi.
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Esame Fisica generale

Facoltà Ingegneria

Dal corso del Prof. F. Cataliotti

Università Università degli Studi di Firenze

Esercitazione
Al centro O di un disco omogeneo di raggio R e massa M è imperniata una molla di costante elastica k e lunghezza a riposo nulla. L'altro estremo della molla è fissato ad un punto A di una parete verticale, con la quale il disco è in contatto in corrispondenza del punto C. Sia y l’ordinata del punto del punto di contatto C. Ammettendo che l’attrito garantisca il rotolamento puro e che il disco parta da fermo nella configurazione in cui y=0, determinare: i) Il valore di y in corrispondenza del quale il sistema si trova in equilibrio, studiandone la stabilità; ii) La legge oraria di y; iii) L’espressione, in funzione di y, del minimo valore del coefficiente d’attrito che garantisce il rotolamento puro; iv) La velocità posseduta dal centro del disco quando y=R e il minimo valore del rapporto Mg⁄kR affinché possa esser raggiunta tale configurazione.
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Esame Fisica generale

Facoltà Ingegneria

Dal corso del Prof. F. Cataliotti

Università Università degli Studi di Firenze

Esercitazione
Al bordo di un disco omogeneo di centro G, raggio R e massa M è saldato un punto materiale P di massa m. Il disco poggia su di un piano orizzontale. Al centro del disco è attaccata, mediante un perno, una molla ideale di costante elastica k. Nell’ipotesi in cui il disco rotoli senza strisciare e ammettendo che esso parta da fermo nella configurazione in cui la molla è a riposo e la congiungente (P-G) forma un angolo θ=π⁄6 con la direzione verticale, determinare: I) L’equazione di moto del sistema; II) L’accelerazione angolare iniziale del disco; III) Il coefficiente d’attrito minimo che garantisce inizialmente il rotolamento puro; IV) La velocità del centro del disco quando P≡C e il minimo valore del rapporto mg⁄kR affinché possa esser raggiunta tale configurazione.
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Esame Fisica generale

Facoltà Ingegneria

Dal corso del Prof. F. Cataliotti

Università Università degli Studi di Firenze

Esercitazione
Esercizio con disco in rotolamento puro su piano inclinato mobile: applicazione delle equazioni cardinali in presenza di azioni inerziali elaborato dal publisher sulla base di appunti personali e frequenza delle lezioni del professore Cataliotti. Scarica il file con le esercitazioni in formato PDF!
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Esame Fisica generale

Facoltà Ingegneria

Dal corso del Prof. F. Cataliotti

Università Università degli Studi di Firenze

Esercitazione
Una sfera omogenea di massa m e raggio R rotola senza strisciare con velocità di avanzamento v_C su di un piano orizzontale. Ad un certo istante urta uno scalino di altezza h<R. L’urto è tale che il punto di contatto non slitta e non si stacca mentre la sfera si solleva dal suolo. Determinare la minima velocità v_min che consente alla sfera di salire il gradino.
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Esame Fisica generale

Facoltà Ingegneria

Dal corso del Prof. F. Cataliotti

Università Università degli Studi di Firenze

Esercitazione
Due corpi 1 e 2, rispettivamente di masse m_1=m e m_2=2m, sono inizialmente in quiete su di un piano orizzontale. Ad un certo istante al corpo 1 viene impressa una velocità v_0 e scagliato verso il corpo 2, sul quale urta in maniera perfettamente elastica. Quest’ultimo si mette in movimento ed impatta un piattello ideale, inizialmente alla distanza d, connesso ad una molla di costante elastica k e nella sua configurazione di riposo. L’altro estremo della molla è a sua volta collegato ad un supporto fisso. Sapendo che il piano di appoggio è privo di attrito, determinare: I) Le velocità V_1 e V_2 dei due corpi immediatamente dopo l’urto; II) La massima compressione ∆l della molla; III) L’intervallo temporale ∆T che i due corpi impiegano per urtarsi nuovamente.
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Esame Fisica generale

Facoltà Ingegneria

Dal corso del Prof. F. Cataliotti

Università Università degli Studi di Firenze

Esercitazione
Una sfera omogenea di massa m e raggio R è appoggiata su di un piano inclinato che forma un angolo θ con la direzione orizzontale. Una molla ideale di massa trascurabile e costante elastica k ha un estremo rigidamente collegato ad un sostegno fisso e l’altro fissato al centro della sfera. Supponendo che il piano inclinato abbia un attrito tale da garantire il rotolamento puro, determinare: I) L’allungamento della molla quando la sfera è in equilibrio statico e il modulo della forza di attrito di attrito presente tra sfera e piano inclinato; II) Il periodo di oscillazione se la sfera viene lasciata andare da ferma nella configurazione in cui la molla è a riposo; III) Il minimo valore del coefficiente d’attrito μ_s che garantisce il rotolamento puro.
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Esame Fisica generale

Facoltà Ingegneria

Dal corso del Prof. F. Cataliotti

Università Università degli Studi di Firenze

Esercitazione
Un corpo puntiforme di massa m è attaccato ad un piattello connesso ad una molla di costante elastica pari a k. Il piattello viene compresso di una quantità ∆L: una volta rilasciato, il corpo viene messo in movimento su di un tratto piano privo di attrito, per poi percorrere una guida, anch’essa liscia, formata da due tratti lineari con dislivello pari ad h, raccordati da un arco di circonferenza di apertura pari ad α. Calcolare la minima e la massima compressione del piattello in corrispondenza delle quali il corpo riesca rispettivamente a raggiungere la sommità e a mantenersi sempre in contatto con la guida.
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Esame Fisica generale

Facoltà Ingegneria

Dal corso del Prof. F. Cataliotti

Università Università degli Studi di Firenze

Esercitazione
Un piano inclinato di massa M avente angolo alla base α=45° si trova in quiete appoggiato ad un piano orizzontale sul quale è libero di scorrere senza attrito. Una massa puntiforme di massa m è lasciata libera di cadere ed urta elasticamente il piano inclinato a velocità v_0 ad un’altezza h dal suolo. Si richiede la distanza orizzontale percorsa dalla massa m a seguito dell’urto dopo che essa è caduta sul piano orizzontale. Si studi quindi cosa accade quando M≫m.
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Esame Fisica generale

Facoltà Ingegneria

Dal corso del Prof. F. Cataliotti

Università Università degli Studi di Firenze

Esercitazione
TESTO DELL'ESERCIZIO. Un disco omogeneo di massa M=100 g e raggio R=0,20 m si trova inizialmente in quiete su di un piano orizzontale liscio. Il disco viene colpito da due punti materiali di massa m_1=40 g e m_2=30 g e velocità v=10 m⁄s dirette come in figura. Sapendo che i due corpi rimangono conficcati nel disco, determinare: i) La velocità V ̅_G del centro di massa del sistema immediatamente dopo l’urto; ii) La velocità angolare ω ̅ dopo l’urto; iii) Il modulo della velocità del punto di massa m_1 quando il disco ha compiuto un quarto di giro; iv) Il moto del sistema nel caso particolare in cui m_1=m_2=40 g. URTO ANELASTICO, DETERMINAZIONE BARICENTRO, CONSERVAZIONE MOMENTO ANGOLARE, APPLICAZIONE FORMULA FONDAMENTALE DEI MOTI RIGIDI.
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