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POSTE DEL PATRIMONIO NETTO
Capitale versato: rappresenta il capitale consegnato all'atto della costituzione dell'impresa o in tempi successivi (ricapitalizzazione). Se non aderisco a ricapitalizzazione vedo diluita la mia quota di partecipazione rispetto agli altri azionisti che vi partecipano (di fatto non ricevo nuove azioni e le mie vengono diluite a causa della nuova immissione). In queste situazioni arrivano spesso grandi istituti come Black Rock, Vanguard che hanno disponibilità infinite.
Il capitale versato si divide in Capitale Sociale (valore nominale delle azioni) e la Riserva da Sovrapprezzo Azioni. Il Capitale Sociale rappresenta il valore contabile nominale corrispondente al controvalore in azioni detenuto dalla proprietà (1000€ se ci sono 1000 azioni dal valore nominale di 1€). La Riserva da Sovrapprezzo Azioni indica che sono state fatte operazioni di ricapitalizzazione: sono state emesse nuove azioni ad un valore nominale identico a quello.
dell'emissione zero (così che nuova e vecchia azione siano omogenee), però il valore dell'azione, come discusso in relazione all'avviamento, potrebbe essere superiore al valore nominale e quindi la Riserva compensa il maggior prezzo pagato dall'azionista in fase di ricapitalizzazione rispetto al valore nominale dell'azione. Se emetto 1000 nuove azioni dal valore nominale di 1€ il Capitale Sociale ammonta a 2000€, ma se io incasso 2000€ dalla nuova emissione, i 1000€ di differenza tra valore nominale e valore di mercato va nella Riserva da Sovrapprezzo Azioni. Le azioni di cui si è parlato sono quelle ordinarie che danno alla proprietà il diritto di voto nelle assemblee ordinarie o straordinarie. Ci sono poi azioni privilegiate o di risparmio in cui si riduce fino ad annullare il diritto di voto a favore della remunerazione (via di mezzo tra azioni e obbligazioni).
M02.01 – Matematica finanziaria
Primo principio
Il principio finanziario a cui si fa riferimento è che 1€ oggi vale più di 1€ domani. Si fa riferimento a valori nominali e questo principio evidenzia che la disponibilità all'istante attuale di una certa somma di denaro espressa a valori nominali (garantiti), garantiti dal principio di garanzia del controcambio da parte dell'istituto centrale che governa le politiche relative all'utilizzo, scambio e immissione della valuta in oggetto (se parliamo dell'EUR, il suo valore nominale è garantito dalla BCE e dal sistema delle banche centrali dei Paesi europei che hanno garantito alla moneta unica). La somma nominale di cui disponiamo oggi è superiore al valore nominale di qualsiasi somma di cui potremo disporre in futuro. Questo perché nei Paesi avanzati da un punto di vista economico da un punto di vista dell'economia globale (ECD, economic developed countries) sono sempre presenti mercati finanziari in cui si possono scambiare liberamente i valori di beni.
finanziari a carattere speculativo, in cui il denaro è impiegato per comprare titoli azionari, obbligazionari (primari) o titoli derivati. Senza entrare nel merito delle diverse categorie di titoli e di attività finanziarie che si possono scambiare, esiste una categoria di titoli importanti e da prendere a riferimento: i titoli di Stato, titoli obbligazionari emessi dagli stati sovrani per finanziare le spese di bilancio degli Stati, gli impegni di cassa, quelli legati al rimborso di prestiti raccolti con l'emissione di bond effettuata in periodi precedenti. Chiunque può convertire in un dato istante, sostenendo costi dipendenti dalla tipologia di transazione che ripagano gli intermediari finanziari che mantengono le piattaforme di trading online, home banking, denaro in titoli obbligazionari di Stato, che rappresentano la promessa che il soggetto emittente (stato sovrano: Italia, Germania) eroga per farsi finanziare. Questa promessa si manifesta con un titolo
finanziario che rappresenta il diritto a riceveread una certa scadenza il capitale prestato e degli interessi. Nessuno cederebbe il proprio denaro se non incambio di un’opportunità di speculazione, il guadagno fatto sul capitale prestato dipende dagli interessi(attivi per chi li riceve, passivi per chi deve ricoprirli). La raccolta di denaro da parte degli Stati e delle aziendeche utilizzano i bond obbligazionari privati e pubblici ha un costo di periodo, maturazione di interessi cheavviene all’interno del periodo di durata dell’esposizione del prestito. L’interesse riconosciuto è43commensurato al rischio che il denaro non venga restituito: tutto è comparativo, i benchmark di riferimentoche determinano i rischi più bassi e i premi connessi ai rischi più bassi sono i titoli di stato emessi dagli statipiù importanti e solidi da un punto di vista economico, in Europa lo stato più solido da un punto di vista deiconti.del rapporto tra debito e Pil, delle dimensioni dell'economia e la capacità di esportare beni è la Germania. Questa, insieme a Francia, Italia e Spagna rappresentano per dimensioni di popolazione e Pil (ricchezza generata in un anno all'interno dei confini nazionali) caratterizza l'80% della ricchezza complessiva dell'area dell'euro. Quando questi paesi emettono i propri titoli di Stato, può capitare che in funzione del fabbisogno di cassa delle trimestrali questi promettano di pagare ad una certa scadenza (12 mesi fino a 3, 5,10 anni) un dato interesse. Quanto più è ampio l'orizzonte di esposizione del prestito, tanto maggiore è il rischio perché vi è maggior incertezza su ciò che potrebbe accadere. I BPT (buoni pluriennali del tesoro) devono promettere un maggior interesse per essere più attrattivi dei BOT. I Paesi più stabili costituiscono il benchmark: il rischio che un Paesecosì solido che la Germania possa incorrere in uno shock o in una serie di accadimenti così rilevanti da fare in modo che non riesca ad ottemperare alle proprie obbligazioni emesse è molto basso. In altri contesti con maggiore esposizione alla possibilità di default, come ad esempio soggetti privati (imprese), ma anche l'Italia se confrontata con la Germania (per quanto riguarda l'entità del debito di cui l'Italia è operata), allora l'interesse connesso alle obbligazioni aumenta. Il primo principio, dunque, dice che con un rischio trascurabile, grazie alla presenza di mercati finanziari efficienti, possiamo trasformare in qualunque momento una data somma in titoli obbligazionari di uno Stato sovrano sufficientemente solido, ricevendo nel breve termine (1 anno, 3 anni, 10 anni) una promessa di ricevere un valore nominale superiore. Parlando di valori nominali, si indica ciò che sta scritto sulla moneta, non stiamo parlando.consumo, ha visto diminuire il suo potere di acquisto. Questo significa che con la stessa somma di denaro, il cittadino può acquistare meno beni rispetto al passato. Il valore reale della moneta è quindi determinato non solo dal suo valore nominale, ma anche dalle dinamiche inflattive che influenzano il livello dei prezzi dei beni di consumo. Per valutare l'inflazione, si utilizza un modello di misura che tiene conto dei cambiamenti nel tempo dei prezzi di un paniere di beni di consumo. Nel caso in cui l'inflazione sia superiore al 5%, il livello medio dei prezzi dei beni di consumo aumenta. Questo implica una diminuzione del potere di acquisto del cittadino che vive di stipendi fissi, poiché gli aggiustamenti salariali avvengono in tempi più lenti rispetto alla velocità con cui si muove l'inflazione. Pertanto, a causa delle dinamiche inflattive che agiscono sui prezzi dei beni energetici e si riflettono sui beni di consumo, il cittadino ha visto diminuire il suo potere di acquisto. Ciò significa che con la stessa somma di denaro, può acquistare meno beni rispetto al passato.Il consumo vede un incremento nominale conseguito in un anno del valore dell'euro non sufficiente a coprire la perdita di potere d'acquisto che posso subire in presenza di dinamiche inflattive rilevanti. Non siamo più ricchi tra 12 mesi investendo in titoli sicuri in quanto aumenta il valore nominale, che non necessariamente corrisponde ad un potere d'acquisto superiore a quello che si può esercitare oggi. La cessione del denaro non deve essere fatta in funzione del premio nominale, ma del rapporto tra premio nominale e dinamica inflattiva: questo vale in relazione a ciascuna singola aspettativa di impiego di quel denaro, che cambia a seconda dell'impresa, famiglia o altre categorie di attori economici. Negli anni con dinamiche inflattive basse il livello dei prezzi cresce generalmente poco, con basso riconoscimento dei tassi di interesse. Facendo riferimento al valore nominale, dovremo poi chiederci cosa accade al potere d'acquisto. 1 euro
Oggi, espresso al valore nominale, vale più di 1€. Domani, espresso al valore nominale, posso convertirlo in titoli obbligazionari a rischio trascurabile, con la certezza che domani l'investimento garantisce una quantità superiore a valore nominale. Ci sono situazioni di Stati sovrani che hanno avuto grandi difficoltà a rimborsare i propri prestiti obbligazionari, dichiarando default economico: l'Argentina venti anni fa a seguito del crack dell'economia andò in default e non rimborsò milioni di privati (piccoli risparmiatori) che avevano prestato negli anni precedenti il proprio denaro in cambio della promessa di remunerazione di un interesse alto, che era stato reso attrattivo a delle categorie di investitori da una serie di situazioni poco chiare dei soggetti che devono consigliare e rendere un determinato rischio trasparente, informando il risparmiatore. Un risparmiatore che investe nel titolo più attrattivo (che garantisce
8-12% di rendimento annuo) si dovrà fare qualche domanda, ma non tutti hanno la conoscenza e competenza per potersi fare queste domande o per trovare le risposte. La lotta in Ucraina è più a livello economico che a livello militare: vincerà lo schieramento che metterà l'altro in ginocchio, per sfinimento, da un punto di vista economico. Un default, a fronte di una serie di azioni di guerra per impattare e rendere arduo al sistema economico russo di continuare nella sua opera di invasione, può essere ottenuto mediante un sistema di barriere, dazi, estromissione dal circuito Swift bloccando l'accesso a conti esteri dei cittadini russi e impoverendo le imprese, oltre ad arrivare al blocco di tutte le riserve che la banca russa detiene all'estero o al blocco dei beni degli oligarchi (yacht, palazzi, società calcistiche). I titoli di certi Stati sovrani oggi comportano molti rischi, a fronte di premi di interesse molto elevati, ma
con rischi di non rimborso elevatissimi.
In termini matematici, questo ragionamento viene riportato come: F1=Po (1+r), con F1 il montante di Po di cui sono certo di disporre tra un anno mediante la rinuncia oggi al capitale Po sottoposto ad un tasso di interesse r (detto tasso di sconto risk free). Questa operazione