I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni e lo studio autonomo di eventuali testi di riferimento in preparazioneall’esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell’università attribuibile al docente del corso o al relatore
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Appunti di Ingegneria - Università degli Studi di Palermo

Il file qui presente rappresenta una sezione opportunamente scelta del project work: Analysis of economic and social changes with HST introduction and focus on the italian context. Per chi fosse interessato solamente all'evoluzione storica e tecnologica dei treni ad alta velocità, questo è l'appunto giusto. Il file presenta una analisi completa dell'evoluzione storica, dal primo treno a vapore, alla tecnologia odierna (capitolo 1). Viene poi affrontata una analisi tecnica dei treni ad alta velocità e di tutti i modelli ad oggi esistenti, con un alto livello di dettaglio (capitolo 2)
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Progetto Work per il corso di gestione dell'innovazione tecnologica con oggetto: analisi dei cambiamenti sociali, economici, tecnologici, ambientali dovuti all'introduzione del Treno ad Alta Velocità. L'area geografica considerata si estende a tutti il Pianeta, ma in ogni capitolo vi è un focus particolare sul contesto italiano. In particolare: -capitolo 1: evoluzione storica dei treni, dal primo steam train, ai treni ad alta velocità -capitolo 2: evoluzione tecnologica dei treni ad alta velocità, con un accurata analisi delle principali caratteristiche tecniche. -capitolo 3: analisi del contesto economico, dell'impatto sulle regioni urbane e dei costi della corruzione. -capitolo 4: analisi delle implicazioni sociali e dei benefici non economici che comporta l'introduzione di suddetta tecnologia, e analisi della diffusione del fenomeno. -capitolo 5: studio dell'impatto ambientale, in termini di inquinamento atmosferico, acustico ed ecologico, con un focus sulla situazione in Val di Susa. -capitolo 6: confronto approfondito sul contesto italiano, ovvero sull'oligopolio costituito da NTV e Trenitalia nel settore dei trasporti su treni ad alta velocità (rotte, tariffe, shareholders, servizi a bordo, opinioni dei consumatori, etc.) Se si è interessati ad una particolare sezione del project work, sono disponibili dei file parziali che racchiudono rispettivamente: -capitoli 1 e 2 -capitoli 3,4 e 5 -capitolo 6
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Esame Programmazione e gestione della produzione

Facoltà Ingegneria

Dal corso del Prof. U. La commare

Università Università degli Studi di Palermo

Appunto
3,5 / 5
Il seguente appunto costituisce una guida rapida per l'apprendimento del linguaggio di simulazione SimAn (SIMulation ANalysis). Per comprenderlo è sicuramente necessaria una introduzione iniziale al concetto stesso di simulazione prima, e alla simulazione ad eventi discreti dopo. Questo file segue proprio questo iter, dopo il quale viene spiegato il linguaggio Siman, dalla filosofia su cui si basa, al vero e proprio codice. In ultima istanza troviamo alcuni chiarimenti e degli esempi pratici (uno più banale, e, alla fine del documento, uno più complesso, a seconda del livello di apprendimento che si vuole raggiungere).
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Appunti inerenti a due tematiche importanti del corso di Gestione dell'Innovazione Tecnologica: il modello lineare dell'innovazione e la relazione tra innovazione e crescita economica. Il corso è svolto in inglese e dunque, per ogni argomento, è fornita una versione inglese ed una italiana. La piccola dispensa è frutto di appunti presi a lezione, materiale didattico fornito dal professore e integrazione con consultazioni online ed è arricchita da schemi e tabelle disegnate per l'occasione.
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Revisione del corso di Modellazione dei processi d'impresa (Business Process Management), realizzata tramite appunti presi a lezione, slide del professore e da consultazioni online. La prima parte introduce lo studente al vasto mondo del BPM e all'approccio process-oriented; pertanto, non mancano concetti basilari come BP Pyramid, BP Life-Cycle, tecniche di mappatura dei processi aziendali. La seconda parte entra nel cuore del BPM, approfondendo le principali tecniche di modellazione. Le tecniche IDEF0, BPMN, UML sono dettagliatamente descritte. La parte successiva consiste in una digressione su discipline fortemente connesse al BPM, quali Knowledge Management, BPR, Information System Modeling. Una ulteriore sezione è dedicata alla fase di analisi quantitativa del BPM, partendo dalla definizione degli indicatori di prestazione (Key Process Indicator), fino ad una dettagliata guida per l'utilizzo del software di simulazione Arena Rockwell. L’ultima parte, essendo questa una disciplina in continua evoluzione, è dedicata ad approfondimenti su temi specifici del bpm; in particolare, ciascun paragrafo sintetizza i risultati e i concetti principali di alcuni research paper consigliati dal professore stesso.
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Esame Finanza aziendale

Facoltà Ingegneria

Dal corso del Prof. G. Lo Nigro

Università Università degli Studi di Palermo

Appunti esame
4 / 5
Il qui presente file è una documentazione completa del corso di finanza aziendale. Prende spunto da appunti presi a lezione, slide della professoressa e dal libro Principi di Finanza Aziendale (R.Braley, S.Myers, F.Allen, S.Sandri). La prima parte riprende i concetti di calcolo economico finanziario necessari per apprendere questo corso e fa una introduzione sul ruolo del manager finanziario e sulle relazioni d'agenzia. La seconda parte tratta le più importanti tematiche che concernano titoli obbligazionari e azionari e come valutarli. La terza parte introduce e approfondisce la relazione tra rischio e rendimento, cruciale in questo campo; non manca una introduzione con i dovuti richiami di statistica. La quarta parte entra nel cuore della finanza aziendale, trattando il tema della struttura finanziaria di un'impresa, ovvero come sceglierla e perchè, come valutarla, etc. Infine l’ultima parte spiega con semplicità il complesso mondo dei titoli derivati.
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Tesi per la Facoltà di Ingegneria, dell'Università degli Studi di Palermo - Unipa, Corso di laurea magistrale in ingegneria dei sistemi edilizi elaborata dall’autore nell’ambito del corso di Progetti di materiali innovativi in edilizia tenuto dal professore Valenza. Scarica il file in formato PDF!
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Appunti di Progetti di strutture in acciaio basati su appunti personali del publisher presi alle lezioni del prof. Campione dell’università degli Studi di Palermo - Unipa, facoltà di ingegneria, Corso di laurea magistrale in ingegneria dei sistemi edilizi. Scarica il file in formato PDF!
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Appunti di Progetti di strutture in c.a basati su appunti personali del publisher presi alle lezioni del prof. Campione dell’università degli Studi di Palermo - Unipa, facoltà di ingegneria, Corso di laurea magistrale in ingegneria dei sistemi edilizi. Scarica il file in formato PDF!
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Tesi di laurea compilativa per il corso di laurea triennale in ingegneria gestionale. La diffusione dell’industria moderna nelle regioni sottosviluppate dell’Africa è essenziale per contrastare la povertà della gente che le abita. Qui si vuole chiarire come l’introduzione delle moveable factories può rendere possibile lo sviluppo dell’industria in Regioni che non hanno mai avuto la possibilità di investire seriamente in infrastrutture e educazione. L’articolo di riferimento è tratto dalla rivista internazionale Technology in Society, ed è intitolato: “Moveable factories: How to enable sustainable widespread manufacturing by local people in regions without manufacturing skills and infrastructure”, di Stephen Fox. Nell’articolo in questione l’autore spiega come l’attuale industria africana e la persistenza di un’economia di sussistenza e principalmente basata sull’esportazione di materie prime ed importazione di prodotti finiti non consentono lo sviluppo di una classe media, e contribuiscono a rendere la povertà sempre più radicata. La soluzione non è sicuramente la costruzione di grandi industrie centralizzate come quelle che attualmente sono sinonimo di crescita economica nei Paesi Industrializzati. Sia perché, per l’attuale situazione economica, la costruzione di tali impianti e sistemi in queste regioni è quasi impensabile, sia perché le grandi industrie di massa sono una delle principali cause che concorrono a rendere endemico l’inquinamento ambientale. Le domande a cui l’autore vuole trovare risposta sono: quali beni dovrebbero essere prodotti dalla gente locale in regioni senza alcuna skill manifatturiera e infrastrutture? E come può tale mancanza essere superata? In particolare l’indagine è stata focalizzata sulle regioni del Corno d’Africa e dell’Africa dell’Ovest, attraverso interviste e questionari semi strutturati. L’autore presenta tre differenti tipi di moveable factory: le singole fabbriche mobili, insiemi di fabbriche mobili e fabbriche modulari. Tutte hanno la caratteristica di poter cambiare il luogo di produzione, spostarsi. Questo tipo di industrie presenta innumerevoli vantaggi rispetto all’industria centralizzata di massa (i.e. riduzione dei costi di trasporto e dell’inquinamento ad esso connesso) e permettono, come si vedrà, il raggiungimento degli obiettivi globali dell’industria. La struttura dell’elaborato segue questo schema: cosa produrre, come superare le difficoltà che ostacolano la produzione e perché produrlo. In particolare, il capitolo 1 analizza separatamente quali prodotti è conveniente produrre nel Corno d’Africa e quali nell’Africa dell’Ovest, focalizzandosi sul potenziale insito nella produzione di questi prodotti con le moveable factories. Il capitolo 2 si occupa di rispondere alla seconda domanda, ovvero come produrre i beni di cui si parla nel capitolo 1, analizzando separatamente le barriere di competenza, ovvero il gap di skill degli abitanti del Corno d’Africa e dell’Africa dell’Ovest, e la mancanza di infrastrutture in tali regioni. Infine nel capitolo 3 viene detto come l’adozione delle moveable factories sia in linea con gli obiettivi mondiali dell’industria, ovvero come queste contribuiscono ad una produzione sostenibile e distribuita. L’articolo di S. Fox risulta molto efficace in quanto in ogni analisi l’autore segue tre prospettive teoriche: Resource – Based Theory (RBT), Knowledge – Based View (KBV) e Transaction Cost Economy (TCE). Il capitolo 3 si apre proprio con un’esposizione sintetica di queste.
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La tesi commenta l'articolo scritto da J. Mylan dal titolo "Understanding the diffusion of SPSS; insights from the sociology of consumption and practice theory", pubblicato nel Journal of Cleaner Production. La presente tesi spiegherà il punto di vista dell'autore e l'importanza del suo lavoro per lo sviluppo degli SPSS, in particolare la parte relativa al consumo, utilizzando la sociologia del consumo. La tesi inizia con una introduzione dei sistemi SPSS in genere, successivamente viene spiegato in che modo la teoria della pratica può aiutare a capire la diffusione di tali sistemi. Dopo una esauriente spiegazione di tale teoria, questa viene applicata a due casi di studio per analizzarne diffusione e assorbimento nelle pratiche dei consumatori. I due casi studio sono le seguenti innovazioni: energy efficient lighting e low temperature laundry. Le conclusioni riguardano la rilevanza di tale analisi per i Sustainable Product Service System.
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Il presente file espone la metodologia di ingegnerizzazione del prodotto proposta da Ulrich ed Eppinger. Oltre ad una dettagliata analisi di tutte le fasi dello sviluppo di un nuovo prodotto, il file espone in maniera esauriente alcuni topic dell'ingegnerizzazione del prodotto: aspetti organizzativi (organizzazioni per funzioni o per progetti), classificazione dei prodotti e tipologie di sviluppo, Design for Manufacturing, ciclo di vita dei prodotti e della tecnologia, life cycle cost, l'importanza del lead time, la qualità del prodotto e l'House of Quality Matrix.
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Il file contiene lo sviluppo di un progetto completo secondo la metodologia proposta da Ulrich ed Eppinger per la progettazione ed ingegnerizzazione del prodotto. Il prodotto in esame è una tracolla per chitarra. Il file presenta quindi le slide di presentazione del progetto, che attraversano tutte le fasi prescritte dal modello sopracitato (interpretazione dei customers need, benchmarking dei competitors, definizione delle metriche, scomposizione funzionale, definizione delle metriche e delle specifiche, sviluppo di prototipi e selezione di questi, etc.). A seguire, troviamo il "diario di bordo", che racconta nel dettaglio le fasi di sviluppo del progetto, ovvero come è stato realizzato e come sono stati ottenuti i dati presentati nelle slide.
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Il qui presente file è il terzo dei tre che insieme compongono la dispensa di impianti industriali. Questo affronta il problema della sicurezza negli impianti industriali, suddividendolo in tre parti. La prima parte tratta l'insonorizzazione dei locali di lavoro, partendo dalle nozioni fondamentali di acustica per poter meglio comprendere gli interventi volti a limitare l'inquinamento acustico negli stabilimenti industriali. Successivamente vengono spiegate tutte le principali misure utilizzate, tra cui cabine, cabinati, schermi acustici, controsoffitti, baffles. La seconda parte si occupa della prevenzione incendi. In primis viene spiegato cos'è un incendio, come si forma, quali sono i suoi prodotti (specificando i danni che recano all'uomo e all'ambiente circostante) e i modi per spegnerlo. Il file mostra come si classificano i materiale in base alla resistenza e reazione al fuoco. Successivamente vengono elencate le misure di prevenzione e protezione adottate all'interno degli impianti industriali, specificandone il contesto di utilizzo e il modo di agire (varie tipologie di estintori, idranti, impianti fissi, sistemi di allarme, etc.). La terza parte parla della sicurezza sul lavoro in generale: quali sono i suoi principali attori e in che modo operano, le principale norme vigenti, come viene valutato il rischio sul lavoro, importanza della prevenzione e protezione di tutto il personale e dei beni aziendali.
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Esame Impianti industriali

Facoltà Ingegneria

Dal corso del Prof. G. Galante

Università Università degli Studi di Palermo

Appunti esame
4,3 / 5
Il presente file è il secondo dei tre che insieme compongono la documentazione di Impianti Industriali. Questo affronta il problema della manutenzione e degli impianti industriali. La prima parte riprende richiami di statistica dell'affidabilità necessari (funzione densità di guasto, affidabilità, tasso di guasto, etc.) e mostra alcune applicazioni ai casi più semplici di sistemi in serie, parallelo e stand-by. La seconda parte espone tecniche affidabilistiche come la Fault tree analysis (albero dei guasti) ed Event tree analysis (albero degli eventi) per la determinazione delle caratteristiche affidabilistiche per sistemi più complessi. La terza parte tratta i sistemi riparabili, dalla definizione della disponibilità degli impianti fino ai processi markoviani. Infine, la quarta parte spiega come effettivamente viene affrontato il problema della manutenzione, esponendo poi le diverse politiche manutentive (correttiva, preventiva, minimal repair, opportunistica, etc.).
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Esame Impianti industriali

Facoltà Ingegneria

Dal corso del Prof. G. Galante

Università Università degli Studi di Palermo

Appunto
3,7 / 5
Il presente file è il primo dei tre che insieme compongono la dispensa di Impianti Industriali. Questo affronta in maniera esaustiva il problema del layout degli stabilimenti industriali, a partire dalla sua definizione e necessità affinché un impianto operi in maniera efficace. Seguono le principali tecniche (schematiche, grafiche, informatiche, algoritmi euristici e di ottimizzazione, etc.) per la definizione del layout ottimo o quanto meno efficace di un impianto industriale. La trattazione si occupa prima del layout di stabilimenti organizzati per reparti e successivamente di quello di impianti in linea.
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Esame Economia aziendale

Facoltà Ingegneria

Dal corso del Prof. L. Abbate

Università Università degli Studi di Palermo

Appunti esame
3,5 / 5
Il presente testo costituisce una documentazione completa del corso di Economia Aziendale, di L. Abbate, ed è diviso in due sezioni: “Bilancio aziendale” e “Controllo di gestione”. Le fonti sono appunti presi a lezione, slide e altro materiale didattico fornito dal professore e, dove necessario, approfondimenti sul web. Chiaramente, la prima sezione espone in modo chiaro le nozioni necessarie per saper stilare un bilancio aziendale. La prima parte tratta della disciplina giuridica dell'impresa, essenziale al fine della comprensione del contesto in cui si parla di bilancio aziendale. La seconda parte mostra come redigere il bilancio di esercizio, partendo dai suoi principi base fino ad elencare, per le tre sezioni che lo compongono (Stato patrimoniale, conto economico e nota integrativa) le voci di bilancio d'interesse. La terza parte tratta invece dell'analisi di bilancio, ovvero di come saper tradurre un bilancio aziendale in informazioni sulla situazione economica e finanziaria di un'azienda: si parla allora di riclassificazione dello SP e del CE, di indici di bilancio e di analisi per flussi. Infine la quarta parte presenta uno schema dello SP e del CE, note su alcune voci particolari di bilancio e un esempio pratico completo di come si redige e infine analizza un bilancio aziendale, che chiarirà le nozioni esposte nelle parti precedenti. La seconda sezione consta invece di tre parti inerenti al controllo di gestione. La prima presenta una introduzione sull'importanza del controllo di gestione all'interno del contesto aziendale, una prima classificazione dei costi e la determinazione del volume di pareggio per una azienda. La seconda parte si concentra sulla determinazione dei costi aziendali, affrontata tramite il metodo tradizionale del full costing, con il direct costing e con il più moderno metodo ABC. Infine la terza parte parla di organizzazione e previsione aziendale, ovvero controllo direzionale e valutazione delle prestazioni, metodo dei centri di responsabilità e business plan.
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Esame Economia aziendale

Facoltà Ingegneria

Dal corso del Prof. L. Abbate

Università Università degli Studi di Palermo

Appunto
Il documento si divide in tre capitoli. Il primo presenta una introduzione sull'importanza del controllo di gestione all'interno del contesto aziendale, una prima classificazione dei costi, e la determinazione del volume di pareggio per una azienda. Il secondo capitolo si concentra sulla determinazione dei costi aziendali, affrontata tramite il metodo tradizionale del full costing, con il direct costing e con il più moderno metodo ABC. Infine il terzo capitolo parla di organizzazione e previsione aziendale, ovvero controllo direzionale e valutazione delle prestazioni, metodo dei centri di responsabilità e business plan.
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Esercizi di Tecnica delle costruzioni elaborati dal publisher sulla base di appunti personali e frequenza delle lezioni della professoressa La Mendola, Università degli Studi di Palermo - Unipa, Facoltà di ingegneria, Corso di laurea in ingegneria civile. Scarica il file con le esercitazioni in formato PDF!
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Si tratta di esercizi svolti sui campi elettrici e in particolare nel calcolo del campo elettrico in funzione del raggio in gusci e sfere conduttrici. Sono esercizi semplici ma che permettono di capire bene argomenti più complessi. Per me sono stati fondamentali in quanto sono spesso richiesti come esercizi-base dai professori e si ritrovano ciclicamente negli esami, sia orali che scritti.
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