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DATI
Sezione trasversale delle aste: 300x500 [mm];
modulo elastico: E=30000 [MPa]
= 25 [KN/m]; 22 [°C];
carichi: q= 30 [KN/m]; q ∆Τ=
1
coefficiente dilatazione termica: a= 10^-5 [°C^-1];
fondazione rigida: k= 0.07 [KN/mm^3]; d= 1.1 [m].
Il sistema è costituito da 3 nodi che possiedono 3 g.d.l , quindi il numero di incognite da determinare sarà:
3 gdl x 3 nodi = 12 gdl
Per iniziare, si numerano i nodi da studiare, si definisce il sistema di riferimento globale del sistema e i vari
sistemi di riferimento locali di ogni asta, scegliendo per ognuna di essa gli estremi i e k e un numero
identificativo.
ASTA i k Xi Yi Xk Yk L
1 1 2 0 8 3 3 5,830951895
2 2 3 3 3 7 3 4
3 4 3 7 0 7 3 3
4 3 5 7 3 7 8 5
F 1 / 0 8 / / 2,5
(Unità di misura: KN e m)
ASTA 1 (1-2) ; asta canonica
Matrice di rigidezza riferita al sistema di riferimento locale:
ρ ρ
−
0 0 0 0
,12 ,21
ρ ρ ρ ρ
′ ′
+ +
12 21
ρ ρ
−
0 0
,12 ,12
ρ ρ ρ ρ
′ ′
+ +
� 1 =
12 12
−
ρ ρ
′
0 0
12
ρ ρ
− 0 0 0 0
,12 ,21
ρ ρ ρ ρ
′ ′
+ +
12 21
− −
ρ ρ
−
0 0
,12 ,12
ρ ρ ρ ρ
′ ′
+ +
21 21
− ρ
ρ
′
0 0
21
771.743,63 0 0 -771.743,63 0 0
0 5674,585538 16544,11765 0 -5674,585538 16544,11765
= 0 16544,11765 64311,96943 0 -16544,11765 32155,98471
-771.743,63 0 0 771.743,63 0 0
0 -5674,585538 -16544,11765 0 5674,585538 -16544,11765
0 16544,11765 32155,98471 0 -16544,11765 64311,96943
Nel caso di asta a sezione costante (I=cost) e nel caso di asta canonica, le rigidezze valgono:
;
• ρ ρ
= =
,12 ,21
4 ;
• ρ ρ
= =
12 21
2 ;
• ρ
’ = ρ ρ ρ
+ +2 ′ 12 ;
=
• ρ 12 21
= 3
2
,12
′ ′
ρ ρ 6
+ρ +ρ
• = =
12 21 2
l l 3
Matrici di rotazione:
x − x y − y 0
k i k i 0,514495755 -0,857493 0
l l
λ1 = y − y x − x =
0
k i k i 0,857492926 0,514495755 0
− l l
0 0 1 0 0 1
0,514495755 -0,857493 0 0 0 0
0,857492926 0,514495755 0 0 0 0
0
λ1
Λ = = 0 0 1 0 0 0
1 0 λ1 0 0 0 0,514495755 -0,857493 0
0 0 0 0,857492926 0,514495755 0
0 0 0 0 0 1
Avendo calcolato le matrici di rotazione, è possibile proiettare la matrice di rigidezza locale, nel sistema di
riferimento globale, ai fini della scrittura dell’equazione di equilibrio del sistema:
K K
111 112
� 1
K = Λ * *Λ = =
1 T1 1 K K
121 122
208457,6 -337971,6386 14186,46384 -208457,569 337971,6386 14186,46384
-337972 568960,65 8511,878307 337971,639 -568960,65 8511,878307 =
14186,46 8511,878307 64311,96943 -14186,4638 -8511,878307 32155,98471
-208458 337971,6386 -14186,46384 208457,569 -337971,6386 -14186,46384
337971,6 -568960,65 -8511,878307 -337971,639 568960,65 -8511,878307
14186,46 8511,878307 32155,98471 -14186,4638 -8511,878307 64311,96943
Vettore di incastro perfetto:
essendo l’asta caricata, occorre calcolare il vettore di incastro
perfetto utilizzando il metodo della trisecante, secondo il quale:
6 6
0 0
μ ; μ
= − = −
ik ki
2 2
La configurazione da studiare è quella con la condizione di vincolo
appoggio-appoggio e con la reale condizione di carico. Consideriamo
la curvatura termica come effetto di un momento fittizio M (x),
*
sapendo che: ∗
2 () 2
ϕ = M (x) =
t *
= − = φ −
⇒
ℎ ℎ
Quindi: 2
2 2
0 -R ( ) = μ = μ =
*
= − − ∗
⇒ 12 21
2 3 ℎ ℎ
6
Per la simmetria dell’asta i momenti di incastro sono uguali.
Il vettore d’incastro perfetto nel sistema locale, scritto secondo la convenzione del metodo matriciale, sarà:
0 0
n
12 0 0
v 12
̅ 2
1 01
= = = =
82,5
μ
0 +
12 ℎ 0
n 0
21 0
v 0
21 -82,5
µ 2
21 −
ℎ 4
In questo caso, essendo il vettore di incastro perfetto costituito dai soli momenti, esso coincide con il
vettore d’incastro perfetto riferito al sistema globale. Infatti i due sistemi di riferimento, per come sono
stati definiti, hanno gli assi delle rotazioni paralleli.
ASTA 2 (2-3) ; asta speciale
Essendo l’asta composta, la matrice di rigidezza differisce da quella dell’asta canonica in seguito alla
presenza della cerniera interna. In particolare, cambiano solo le rigidezze flessionali,i momenti di trasporto
e di conseguenza anche la rigidezza al taglio.
(ρ ρ ρ
, , ’ )
23 32
Per il calcolo di tali rigidezze si può procedere nel seguente modo:
vengono bloccati tutti i gdl dei nodi 2 e 3, tranne la rotazione del nodo 2. In corrispondenza di esso, si
γ Essendo al rigidezza l’inverso della
applica un momento unitario, il quale produce una rotazione 2.
1 .
deformabilità, si ottiene la rigidezza flessionale come: ρ =
23
2
γ
La rotazione può essere calcolata con l’analogia del Mohr, studiando una trave ausiliaria, ottenuta
2
caricando la trave con l’opposto del diagramma delle curvature.
Secondo l’analogia del Mohr, si ottiene la rotazione incognita, da un equilibrio dei momenti con polo in j:
3 3 2 2
1 1 2 2 + 1 3 3 3
=
V = = = ; =
*2 γ ρ ρ
� �
+ ⇒ = ’ =
2
2 3 3 3 3 3 3
23
2 3 2 3
3 + + +
2
rappresenta il coefficiente di trasporto che permette di calcolare il momento di trasporto.
=
τ ik
Ripetendo i ragionamenti per il nodo 3, allo stesso modo si calcolano:
2 2
1 3 3 3
= ; = ; (ρ =ρ = )
ρ ρ ρ
= ’ = ’ ’ ’
23 32
3 3 3 3 3 3
23
+ + +
3 5
Matrice di rigidezza riferita al sistema di riferimento locale:
ρ ρ
−
0 0 0 0
,23 ,32
ρ ρ ρ ρ
′ ′
+ +
23 32
ρ ρ
−
0 0
,23 ,23
ρ ρ ρ ρ
′ ′
� + +
2 =
23 23
−
ρ ρ
′
0 0
23
ρ ρ
− 0 0 0 0
,23 ,32
ρ ρ ρ ρ
′ ′
+ +
23 32
− −
ρ ρ
−
0 0
,23 ,23
ρ ρ ρ ρ
′ ′
+ +
32 32
− ρ
ρ
′
0 0
32
1.125.000,00 0 0 - 1.125.000,00 0 0
0 10044,64286 30133,92857 0 -10044,64286 10044,64286
= 0 30133,92857 90401,78571 0 -30133,92857 30133,92857
- 1.125.000,00 0 0 1.125.000,00 0 0
0 -10044,64286 -30133,92857 0 10044,64286 -10044,64286
0 10044,64286 30133,92857 0 -10044,64286 10044,64286
Matrici di rotazione:
x − x y − y 0
k i k i 1 0 0
λ =
2 l l
y − y x − x 0
k i k i 0 1 0
− l l
0 0 1 0 0 1
1 0 0 0 0 0
0
λ2 0 1 0 0 0 0
Λ = =
2 0 0 1 0 0 0
0 λ2 0 0 0 1 0 0
0 0 0 0 1 0
0 0 0 0 0 1
Vettore di incastro perfetto: Schema 2
Schema 1
Utilizziamo il metodo della forza, dividendo l’asta in più parti e imponendo la congruenza: δ = δ . I due
j2 j3
spostamenti si ottengono studiando singolarmente i due schemi utilizzando l’analogia del Mohr e il
principio di sovrapposizione degli effetti; 6
Schema 1
Schema (‘)
Secondo l’analogia del Mohr, l’abbassamento δ’ equivale al momento M *, che si ottiene:
j2 j
2 4
(−)
( − ) =
M * = = δ’
∫
j j2
0 2 8
Schema (‘’) equivale al momento M *, che si ottiene:
Secondo l’analogia del Mohr, l’abbassamento δ’’ j2 j
3
2
*= = =
M δ’’
j j2
2 3 3
3
4
+
: δ =
Per il principio di sovrapposizione degli effetti j2 8 3
Schema 2
Ripetendo lo stesso procedimento, e inserendo la lunghezza b, si ottiene per il principio di sovrapposizione
3
4
=
degli effetti: δ −
j3 8 3
Per concludere, imponiamo la congruenza, ottenendo così l’incognita iperstatica Vj:
3 3
4 4 4 4
3 ( − )
δ = δ + =
= − ⇒ Vj = −
j2 j3 3 3
8
8 3 8 3 +
Il segno negativo sta a indicare che il verso è opposto al quello ipotizzato inizialmente;
A questo punto è