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Appunti degli studenti per corsi ed esami del Prof. Di Lorenzo Rosanna

Dal corso del Prof. R. Di Lorenzo

Università Università degli Studi di Palermo

Appunti esame
Questo documento contiene teoria ed esercitazione svolte durante il corso di Impianti industriali dell'anno dalla professoressa. Possibili esercizi di esame con passaggi svolti per facilitare la comprensione da parte degli studenti.
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Presentazione power point della tesi basata su appunti personali del publisher presi alle lezioni della prof.ssa Di Lorenzo dell’università degli Studi di Palermo - Unipa, Facoltà di Ingegneria, Corso di laurea in ingegneria gestionale. Scarica il file in formato PDF!
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Presentazione power point della tesi: "Moveable factories: come sviluppare il manufacturing in regioni senza infrastrutture e skill manifatturiere". Tra i documenti dell'autore è presente la relativa tesi. Tale documento costituisce inoltre un utile format con il quale preparare la presentazione di una tesi triennale
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Tesi di laurea compilativa per il corso di laurea triennale in ingegneria gestionale. La diffusione dell’industria moderna nelle regioni sottosviluppate dell’Africa è essenziale per contrastare la povertà della gente che le abita. Qui si vuole chiarire come l’introduzione delle moveable factories può rendere possibile lo sviluppo dell’industria in Regioni che non hanno mai avuto la possibilità di investire seriamente in infrastrutture e educazione. L’articolo di riferimento è tratto dalla rivista internazionale Technology in Society, ed è intitolato: “Moveable factories: How to enable sustainable widespread manufacturing by local people in regions without manufacturing skills and infrastructure”, di Stephen Fox. Nell’articolo in questione l’autore spiega come l’attuale industria africana e la persistenza di un’economia di sussistenza e principalmente basata sull’esportazione di materie prime ed importazione di prodotti finiti non consentono lo sviluppo di una classe media, e contribuiscono a rendere la povertà sempre più radicata. La soluzione non è sicuramente la costruzione di grandi industrie centralizzate come quelle che attualmente sono sinonimo di crescita economica nei Paesi Industrializzati. Sia perché, per l’attuale situazione economica, la costruzione di tali impianti e sistemi in queste regioni è quasi impensabile, sia perché le grandi industrie di massa sono una delle principali cause che concorrono a rendere endemico l’inquinamento ambientale. Le domande a cui l’autore vuole trovare risposta sono: quali beni dovrebbero essere prodotti dalla gente locale in regioni senza alcuna skill manifatturiera e infrastrutture? E come può tale mancanza essere superata? In particolare l’indagine è stata focalizzata sulle regioni del Corno d’Africa e dell’Africa dell’Ovest, attraverso interviste e questionari semi strutturati. L’autore presenta tre differenti tipi di moveable factory: le singole fabbriche mobili, insiemi di fabbriche mobili e fabbriche modulari. Tutte hanno la caratteristica di poter cambiare il luogo di produzione, spostarsi. Questo tipo di industrie presenta innumerevoli vantaggi rispetto all’industria centralizzata di massa (i.e. riduzione dei costi di trasporto e dell’inquinamento ad esso connesso) e permettono, come si vedrà, il raggiungimento degli obiettivi globali dell’industria. La struttura dell’elaborato segue questo schema: cosa produrre, come superare le difficoltà che ostacolano la produzione e perché produrlo. In particolare, il capitolo 1 analizza separatamente quali prodotti è conveniente produrre nel Corno d’Africa e quali nell’Africa dell’Ovest, focalizzandosi sul potenziale insito nella produzione di questi prodotti con le moveable factories. Il capitolo 2 si occupa di rispondere alla seconda domanda, ovvero come produrre i beni di cui si parla nel capitolo 1, analizzando separatamente le barriere di competenza, ovvero il gap di skill degli abitanti del Corno d’Africa e dell’Africa dell’Ovest, e la mancanza di infrastrutture in tali regioni. Infine nel capitolo 3 viene detto come l’adozione delle moveable factories sia in linea con gli obiettivi mondiali dell’industria, ovvero come queste contribuiscono ad una produzione sostenibile e distribuita. L’articolo di S. Fox risulta molto efficace in quanto in ogni analisi l’autore segue tre prospettive teoriche: Resource – Based Theory (RBT), Knowledge – Based View (KBV) e Transaction Cost Economy (TCE). Il capitolo 3 si apre proprio con un’esposizione sintetica di queste.
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La tesi commenta l'articolo scritto da J. Mylan dal titolo "Understanding the diffusion of SPSS; insights from the sociology of consumption and practice theory", pubblicato nel Journal of Cleaner Production. La presente tesi spiegherà il punto di vista dell'autore e l'importanza del suo lavoro per lo sviluppo degli SPSS, in particolare la parte relativa al consumo, utilizzando la sociologia del consumo. La tesi inizia con una introduzione dei sistemi SPSS in genere, successivamente viene spiegato in che modo la teoria della pratica può aiutare a capire la diffusione di tali sistemi. Dopo una esauriente spiegazione di tale teoria, questa viene applicata a due casi di studio per analizzarne diffusione e assorbimento nelle pratiche dei consumatori. I due casi studio sono le seguenti innovazioni: energy efficient lighting e low temperature laundry. Le conclusioni riguardano la rilevanza di tale analisi per i Sustainable Product Service System.
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Il presente file espone la metodologia di ingegnerizzazione del prodotto proposta da Ulrich ed Eppinger. Oltre ad una dettagliata analisi di tutte le fasi dello sviluppo di un nuovo prodotto, il file espone in maniera esauriente alcuni topic dell'ingegnerizzazione del prodotto: aspetti organizzativi (organizzazioni per funzioni o per progetti), classificazione dei prodotti e tipologie di sviluppo, Design for Manufacturing, ciclo di vita dei prodotti e della tecnologia, life cycle cost, l'importanza del lead time, la qualità del prodotto e l'House of Quality Matrix.
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Il file contiene lo sviluppo di un progetto completo secondo la metodologia proposta da Ulrich ed Eppinger per la progettazione ed ingegnerizzazione del prodotto. Il prodotto in esame è una tracolla per chitarra. Il file presenta quindi le slide di presentazione del progetto, che attraversano tutte le fasi prescritte dal modello sopracitato (interpretazione dei customers need, benchmarking dei competitors, definizione delle metriche, scomposizione funzionale, definizione delle metriche e delle specifiche, sviluppo di prototipi e selezione di questi, etc.). A seguire, troviamo il "diario di bordo", che racconta nel dettaglio le fasi di sviluppo del progetto, ovvero come è stato realizzato e come sono stati ottenuti i dati presentati nelle slide.
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Appunti di Tecnologia meccanica per l'esame della professoressa Di Lorenzo, in cui troviamo una esauriente descrizione dei principali processi di formatura per deformazione plastica, ovvero i processi di Bulk forming e Sheet forming. A seguito di una necessaria introduzione sulla deformazione plastica dei materiali, vengono descritti nello specifico lavorazioni industriali quali forgiatura, estrusione, trafilatura, laminazione, tranciatura e piegatura di lamiere, imbutitura e stampaggio. Sono presenti anche accenni circa la fabbricazione di tubi e processi meno tradizionali come l'idroformatura di tubi e lamiere. Il file risulta dunque particolarmente indicato per ottenere un quadro sintetico dei processi per deformazione plastica senza tralasciare nulla riguardo quelli più rilevanti e/o diffusi dal punto di vista industriale
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Appunti di Tecnologia meccanica per l'esame della professoressa Di Lorenzo, in cui troviamo una esauriente descrizione dei principali processi per asportazione di truciolo, quali tornitura, fresatura e altri processi minori come la foratura o la rettifica. Ogni processo viene analizzato sotto svariati aspetti, dai parametri geometrici degli utensili, alle forze/potenze in gioco, entrando più nel dettaglio quanto più importante e/o diffuso è il processo in questione. Il file risulta dunque particolarmente indicato per ottenere un quadro sintetico dei processi di taglio senza tralasciare nulla riguardo quelli più rilevanti dal punto di vista industriale.
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