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di assegnazione, e non è possibile modificarla. Se siamo a “durata fissa non basata sulle risorse” MS Project
aggiorna la durata dell’attività, anche se questo non viene visualizzato nel Gantt; la nuova durata si evince
nella porzione grafica, dove la barra avrà una lunghezza minore, ma risulterà tratteggiata sino al valore
della durata inserita precedentemente. La risorsa è livellata se con tale operazione, giorno per giorno, il
lavoro ordinario giornaliero è inferiore alla disponibilità giornaliera (può verificarsi inserendo le
opportune colonne nella schermata Uso risorse).
Ricorrere al subappalto. Il modo migliore per modellizzare questa situazione e sostituire le risorse
assegnate all’attività concessa in subappalto ed assegnargliene una nuova di tipo costo, che rappresenti le
spese sostenute per il subappalto.
A volte una risorsa deve smettere di lavorare su un’attività, iniziare a lavorare su un’altra attività e quindi
tornare alla prima attività; in questa situazione è possibile dividere un’attività. Questo può garantire che le
risorse lavorino alle attività quando ne hanno effettivamente il tempo. In tale caso la durata è calcolata come
valore di entrambe le porzioni dell’attività, senza contare il tempo in cui la risorsa lavora su qualcos’altro. Per
farlo, si vada sulla scheda attività, sul gruppo programmazione e si selezioni dividi attività. L’attività può essere
divisa più volte. Per eliminare la divisione, è sufficiente trascinare la porzione destra della barra di Gantt verso
la porzione sinistra fino a riunire i due lati della barra.
Agendo sulle attività invece è possibile livellare una risorsa dividendo le attività o modificando manualmente
le date di inizio o fine di una o più attività sfruttando i margini di flessibilità liberi.
Passiamo ai costi. Alle risorse di tipo lavoro è possibile assegnare una tariffa standard (di default oraria),
nonché una tariffa straordinaria, relativa all’eventuale lavoro straordinario svolto. È inoltre possibile inserire
più tariffe, ad esempio se da un certo punto in poi il costo della risorsa aumenta o se viene pagata
3
differentemente per una attività specifica (assegna risorsa doppio click sulla risorsa d’interesse andare
sulla tabella B inserire importo e chiudere su Gestione attività inserire colonna Tabella tariffe
selezionare tariffa B, o alternativamente agire su data di validità). Alcune risorse presentano un costo d’uso,
ovvero una tariffa fissa a prestazione unica per l’uso della risorsa, e pertanto si presentano ogni volta che la
risorsa viene utilizzata (è sufficiente inserire il valore desiderato nel campo costo d’uso in elenco risorse).
Se una attività presenta un costo fisso non legato alle risorse è sufficiente inserire la colonna costi fissi nel Gantt
ed inserire l’importo nella riga dell’attività a cui è imputato il costo. Tutti i costi possono essere imputati
all’inizio, alla fine o in quote, ovvero proporzionalemente al periodo di lavoro. In qualsiasi tipo di
visualizzazione è possibile inserire le colonne opportune che concernono aspetti economici per conoscere
informazioni di costo particolari legate ad attività, risorse, etc. Naturalmente si possono fare ordinamenti e
raggruppamenti relativi ai costi. Per esplicitare la curva del costo totale e cumulato bisogna andare nella
schermata ”report relazioni grafiche relazione flusso di cassa”. Per esplicitare il costo di una singola attività
nelle sue componenti, bisogna calcolare: à, , ,
costi fissi dell’attività i, D la sua durata ed U unità della risorsa j assegnate ad i. Nell’applicare questa
con c f,i i j,i
formula bisogna ovviamente stare attenti alle unità di misura e ad eventuali tariffe differenti.
Vediamo come eseguire la verifica dell’avanzamento, una volta definito tutto lo schedule del progetto. La
prima cosa da fare è salvare una previsione (max 11), per catturare il piano di previsione (“scheda progetto
programmazione imposta previsione”); quando si salva una previsione vengono registrate tutte le informazioni
riguardo costo, durata, lavoro, inizio e fine. Se nessuna previsione è stata salvata, allora EAC=BAC, dove BAC
è naturalmente il valore BCWS alla data di fine del progetto, altresì è possibile inserire le informazioni
sull’avanzamento attività per attività; in tal caso EAC=ACWP+(BAC – BCWP)/CPI. Il costo invece viene
∗ ∗
calcolato come: . stato data
Quando si inserisce l’avanzamento effettivo si può decidere la data di stato (“progetto di stato”),
ovvero la data a cui si fa riferimento per determinare l’avanzamento. È possibile inserire da Gestione attività i
dati sull’avanzamento mediante la %di completamento e %fisica di completamento. Con il primo metodo L e %
eff
di completamento sono legati in questo modo: L =%di completamento*WS. Per le curve avremo:
eff
; ∗ ; ∗
∗
Se il progetto è allineato o in ritardo rispetto a quanto previsto, tutti i calcoli sono corretti. Quando invece si è
in anticipo si verificano dei problemi poiché non è possibile attribuire una quantità di lavoro effettivo
giornaliero superiore al calendario delle risorse. Possiamo ricorrere allora alla %fisica di completamento; con
questo metodo l’attribuzione del lavoro effettivo è svincolata dall’assegnazione delle risorse. Preliminarmente
bisogna eseguire i seguenti comandi: “strumenti opzionicalcolo costo realizzatometodo di calcolo
predefinito per il costo realizzato%fisica di completamento”, poi “strumenti opzionicalcolo flaggare riporta
modifiche alla %di completamento attività alla data di stato” e poi selezionando le attività: “informazioni
attivitàavanzatemisura del costo realizzato%fisica di completamento”. In questo caso i calcoli sono:
∗% ∗ ; ∗ ; ∗
corrisponde alle ore di lavoro che sono state necessarie per ottenere la percentuale fisica di avanzamento
L eff
registrata che di per sé non corrisponde ad un’assegnazione. Esso serve a capire se il lavoro che è stato
avanzamento
necessario svolgere è maggiore o minore di quello previsto per realizzare la percentuale fisica di
registrata. In questo caso per ogni attività va specificata sia la %fisica che il lavoro effettivo. WS si evince nella
schermata Gestione delle attività sommando le ore di lavoro, svolte da tutte le risorse, schedulate fino al T .
NOW
Esso corrisponde al lavoro che le risorse assegnate all’attività possono realmente svolgere, in base al loro
calendario, al T . Ricapitoliamo tramite le seguenti tabelle:
NOW % di completamento % fisica di completamento
BCWS BC * L BC * L
schedulato schedulato
BCWP BC * L BC * % fisica di completamento * L
effettivo schedulato
ACWP AC * L AC * L
effettivo effettivo
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Metodo di valutazione % fisica di completamento
dell’avanzamento
Campi L % fisica di completamento
effettivo
Tale valore si deve inserire Tale valore si deve inserire manualmente
manualmente
Note Se non si inserisce tale Se non si inserisce tale valore il MS Project
valore il MS Project non non calcola BCWP
calcola ACWP
Metodo di valutazione % di completamento
dell’avanzamento
Campi L % fisica di completamento
effettivo
Tale valore si inserisce in Tale valore si inserisce in alternativa al
alternativa alla % di L
effettivo
Note completamento % ∗
%
Come può evincersi, se il lavoro svolto non corrisponde alla % fisica di completamento, i calcoli delle curve
ACWP e BCWP non sono uguali per i due metodi. Facciamo un esempio per capire come inserire
/WS ovvero siamo in condizioni di
manualmente il lavoro effettivo nel caso in cui %fisica di completamento>L eff
=10g, un calendario 7g/s e 8h/g; supponiamo inoltre di
anticipo. Supponiamo di avere un’attività A, con D
A di 50h e che all’attività sia assegnata una risorsa con
essere a 5 gg dall’inizio dell’attività, di aver fatto un L
eff
tariffa oraria di 20€/h. Se si inserisse in Gestione attività nella colonna “Lavoro effettivo” della riga di A un
delle ore giornaliere pari a quelle concesse dal calendario delle
valore pari a 50h, MP assegnerebbe fino a T
NOW
risorse, ovvero 8*5=40h fino alla data di stato e le rimanenti nei giorni successivi; risulterebbe allora
ACWP=800€. Allora dobbiamo inserire manualmente 50/5=10h di lavoro giornaliero effettivo nei 5 giorni e
come conseguenza si avrà una riduzione delle ore giornaliere nei giorni lavorativi successivi al T .
NOW 5
Capitolo 2.
I metodi che vedremo esposti in questo capitolo sono costituiti da: formulazione del problema, dei giudizi di
preferenza (valutazioni, soglie, etc.), una regola decisionale ed infine una decisione. La decisione finale può
consitere nella scelta della migliore alternativa, nell’ordinamento dei “candidati” in una graduatoria oppure
nella divisione delle alternative in diverse classi di appartenenza.
La metodologia decision making ELECTRE prevede che le alternative siano valutate su ogni criterio e
confrontate a coppie. I risultati dei confronti vengono poi aggregati tramite una relazione di surclassamento
(outranking relation). Il surclassamento si basa sul principio di concordanza e discordanza, ossia sulla verifica
dell’esistenza di un insieme di ragioni a favore di un candidato, provato che non ci siano situazioni di forte
discordanza a suo sfavore. Formalmente il progetto P surclassa il progetto P , e si scrive P S P se esistono
i j i j
ragioni sufficienti per ritenere che a sia almeno altrettanto buona di a e non esistono ragioni per rifiutare tale
i j
affermazione. In particolare la relazione che può sussistere tra due candidati è una delle seguenti: indifferenza,
quando i candidati si surclassano a vicenda, preferenza e incomparabilità, quando nessuno dei due surclassa
l’altro. Abbiamo diversi tipi di ELECTRE, ma ognuno di questi prevede tre macro fasi: valutazione dei progetti
su ogni criterio, confronto a coppie su tutti i criteri e aggregazione dei risultati in test o indici (modelizzazione
del surclassamento) e una procedura operativa per arrivare al risultato finale.
Il metodo ELECTRE I serve a selezionare un sottoinsieme delle alternative progettuali giudicate migliori.
Il primo passo è, una volta scelti i criteri e i loro pesi, la co