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La digestione e le secrezioni intestinali

Affinché avvenga la digestione, l'intestino necessita del fegato (sali biliari, non sono enzimi, emulsionano i grassi, affinché siano digeribili dalle lipasi pancreatiche) e pancreas (enzimi pancreatici), i cui secreti aggiunti a quelli intestinali completano la digestione. I secreti basici delle due ghiandole si aggiungono al bolo acido. Nell'intestino medio abbiamo i dotti di fegato e pancreas, ma solo uccelli e mammiferi presentano ghiandole parietali pluricellulari.

Quindi: la bile NON contiene enzimi; è altamente alcalina e neutralizza l'acidità, creando un pH favorevole per il funzionamento di enzimi intestinali e pancreatici, serve infatti un pH basico. I sali biliari del fegato emulsionano i grassi (li rendono piccole goccioline su cui far agire le lipasi). La bile e le secrezioni pancreatiche sono rilasciate continuamente o quando il contenuto gastrico entra nell'intestino.

Fonte: Lezione di Anatomia Comparata, di Lorenzo Di Palma

e/o pancreatiche● lipasi, pancreatica, enzimi in grado di degradare i grassi; ● amilasi, pancreatica, continua la demolizione degli amidi iniziata nella cavità orale; ● nucleasi, pancreatiche, idrolizzano acidi nucleici (dei nuclei delle cellule degli alimenti che ingeriamo, carne per esempio); ● tripsina e chimotripsina, pancreatiche, ad azione digestiva; ● esopeptidasi, intestinali e pancreatica, ad azione digestiva; ● enterochinasi, intestinali, per attivare tripsina e chimotripsina; ● disaccaridasi, intestinali. L’intestino Funzione: Assorbimento di composti organici, ioni, acqua e altre molecole. Una volta assorbite, le molecole vanno trasportate nella cellula e da essa alla circolazione. Quindi particolari trasporti di membrana per molecole essenziali come ioni calcio o ferro. Quindi l’intestino deve essere molto funzionale per l’assorbimento. Per avere efficienza, dobbiamo avere maggior superficie di assorbimento. Ecco come nel corso

Dell'evoluzione (e della dieta) l'intestino aumenta di lunghezza (da rettilineo nei ciclostomi, a lungo ed articolato nei vertebrati). Ma in entrambe le classi esso si ripiega a formare le anse intestinali (per i mammiferi) o strutture simili.

Ciclostomi10 Lezione di Anatomia Comparata, di Lorenzo Di Palmaa

Vediamo l'esofago in diretta continuità con l'intestino. Notiamo nell'intestino la valvola a spirale (ciclostomi, condroitti e osteitti Condrostei), un sollevamento della tonaca mucosa (epitelio + lamina connettivale) accompagnato dalla sottomucosa. Si forma così una plica elicoidale.

Negli osteitti Teleostei, abbiamo anche qui un sollevamento ma a formare appendici piloriche, strutture a fondo cieco poste all'inizio del primo tratto dell'intestino (dopo lo stomaco). La loro funzione è digestiva e assorbimento molecole. L'intestino sfocia direttamente nell'ano. Teleostei erbivori hanno un intestino più lungo.

con colonia batterica. Intestino tetrapodi Lezione di Anatomia Comparata, di Lorenzo Di Palma L'intestino si allunga e si ripiega a formare anse intestinali. (quello sotto è un intestino umano, ripiegato più volte per essere lungo ed alloggiarsi nella cavità celomatica) Possiamo parlare di intestino: - tenue, digestione assorbimento molecole semplici; - crasso per riassorbimento dell'acqua. Negli anfibi nell'intestino crasso si immagazzinano feci, mentre nei rettili erbivori sono presenti colonie batteriche. Ma in uccelli e mammiferi, la lunghezza dell'intestino aumenta, ma si differenzia in base alla dieta. Sono presenti villi per aumentare l'assorbimento (anche nel crasso per gli uccelli). Aumentano la specializzazione, grazie a vascolarizzazione e ghiandole. Il tenue: - duodeno, digiuno, digestione e assorbimento; - ileo, maggior assorbimento di molecole derivanti Crasso (funzione di assorbimento acqua e elettroliti): - cieco; - colon;

retto.10 Lezione di Anatomia Comparata, di Lorenzo Di Palmaa

Altra particolarità unica degli uccelli è che a livello della cloaca si apre un diverticolo, la borsa di Fabrizio, sito di maturazione linfociti tipo B.

In anfibi, rettili e uccelli, l'ultimo tratto dell'intestino si apre a livello della cloaca, cavità di confluizione di vie urinarie e genitali. Nei mammiferi l'ultima porzione di intestino, il retto, si apre nell'ano.

Istoanatomia dell'intestino10 Lezione di Anatomia Comparata, di Lorenzo Di Palmaa

Nell'immagine vediamo un epitelio che si solleva, accompagnato da lamina propria e sotto la muscolaris mucosae. L'epitelio della mucosa è cilindrico semplice, le cellule sono gli enterociti, essendo nell'intestino, presentano microvilli per aumentare la superficie di assorbimento. Inoltre nell'epitelio abbiamo ghiandole caliciformi mucipare intervallate, l'unico tipo di ghiandole intraepiteliali, sono

unicellulari. A livello della lamina propria abbiamo ricca vascolarizzazione e tessuto linfatico. Definiamo ora il villo: a livello delle cellule formano i microvilli, estroflessioni digitiformi dellamembrana apicale, sorretti da microfilamenti di actina. A livello della tonaca mucosa si formano estroflessioni, appunto i villi. Il connettivo si solleva anch'esso, ricco di capillari e vasi chiliferi, quindi le molecole assorbite vengono trasferite ai capillari e a livello dei vasi chiliferi avviene l'assorbimento dei grassi. L'estroflessione dell'epitelio nel connettivo forma cripte (o ghiandole) del Lieberkühn, ghiandole tubulari semplici a livello della lamina propria.

Le ghiandole del Lieberkühn, come le ghiandole gastriche, sono formate da specifiche cellule, con un ruolo ben definito. Analizziamole:

  • cellule staminali, devono rinnovare le cellule dell'epitelio (monostratificato)

intestinale, caratterizzano la regione basale;

enteroendocrine (o DNES), importanti per produrre ormoni paracrini ed endocrini;

cellule del Paneth, producono enzimi di difesa e lisozima (attività antibatterica, per neutralizzare i batteri presenti nel nostro intestino se necessario);

enterociti, nella regione apicale;

cellule caliciformi, tra gli enterociti.

Le ghiandole del Lieberkühn sono ghiandole parietali, a livello della tonaca mucosa, ma abbiamo anche ghiandole del Brunner (adenomero sottomucosa), producono muco e bicarbonato, a coadiuvare bicarbonato di fegato e pancreas, stessa funzione, smorzare l'acidità.

Qui vediamo le famose cellule endocrine. Esse non sono solo nelle ghiandola del Lieberkühn, ma le abbiamo viste anche nello stomaco (o nel pancreas e dotti biliari). Quindi vi è un sistema che secerne sostanze ad attività ormonale. Essi si diffondono o localmente o nel flusso sanguigno. Si trovano:

nello stomaco, le chiamiamo

cellule G, che secernono gastrina, enzima essenziale che bersaglia cellule parietali, per produrre acido cloridrico, questo perché il bolo arriva dall'esofago, che ha un ambiente prettamente basico, derivante dal muco secreto dalle cellule dell'esofago. Quindi non vi è un pH idoneo per attuare digestione proteica, ecco che la gastrina riporta (abbassa) il pH.

Ma anche la somatostatina, sempre prodotta da cellule endocrine, attacca sempre cellule parietali (e anche G) per inibirne entrambe le produzioni.

- intestino:

nel duodeno si secernono:

  1. colecistochinina, che stimola il rilascio di enzimi pancreatici e bile;
  2. secretina, stimola il pancreas a secernere bicarbonato nel succo pancreatico, atto ad innalzare il pH del bolo, arrivante dallo stomaco.

- nel tratto gastrointestinale (sia stomaco che intestino), producono serotonina, che agisce sulla muscolatura liscia, che insieme alla motilina stimolano la

Peristalsi intestinale.

Lezione di Anatomia Comparata, di Lorenzo Di Palmaa

Lezione di Anatomia Comparata, di Lorenzo Di Palmaa

Prima di parlare di fegato e pancreas, capiamo come si aumentano le superficie assorbenti.

  1. Enterociti che si specializzano nella regione apicale;
  2. tonaca mucosa e lamina che si sollevano a formare i villi;
  3. l'intestino stesso si ripiega nella cavità celomatica, formando anse intestinali e potendosi allungare rimanendo nello stesso spazio;

Ma tutto ciò non è sufficiente per supportare il tachimetabolismo. Nell'immagine superiore vediamo i villi intestinali, a livello del lume intero, come si organizzano. Mentre vediamo anche le pliche, sollevamenti della sottomucosa (verso il lume dell'intestino), presentante molteplici villi. Vediamo a destra come la sottomucosa si alzi, a formare la plica, si solleva quindi il tessuto connettivo della sottomucosa, con sia vasi sanguigni che linfatici, cosiccome nella lamina propria.

Che si alza a formare i villi abbiamo vasi sanguigni e nell'asse di ogni villo il vaso di chilifero, che è un vasolinfatico. Su tutta la plica si accolgono quindi i numerosi villi. Inoltre a livello di ogni cellula dell'epitelio della mucosa, ovvero a livello di ogni enterocita, abbiamo sollevamenti della membrana plasmatica apicale, i microvilli.

Questa è una plica, NON un villo. La parte interna è la sottomucosa che si innalza. Nella regione basale di ogni villo abbiamo le cripte del Lieberkühn. Vediamo bene la differenza tra le pliche intestinali e zone con solo villi. Il sollevamento della sottomucosa fa sì che i numerosi villi sopra di essa siano localizzati in uno spazio ristretto, l'intestino deve infatti avere molta superficie assorbente. Ciò lo vediamo bene a destra.

Vediamo i villi, e alla base vediamo una introflessione,

a formare queste ghiandole del Lieberkühn. Nell'ingrandimento a sinistra vediamo i nuclei degli enterociti, l'orletto a nastro caratterizzato dai microvilli. Nell'asse del villo abbiamo vasi sanguigni e vaso chilifero. Questa immagine fotografa i villi intestinali, con cripte del Lieberkühn, in sezione trasversale o longitudinale. Vediamo anche ghiandole del Brunner (producono bicarbonato e muco), i cui adenomeri si sviluppano nel connettivo della sottomucosa. Lezione di Anatomia Comparata, di Lorenzo Di Palma Fegato e Pancreas, organizzazione istoanatomica Due ghiandole parietali della prima porzione dell'intestino, intestino tenue. Il loro sviluppo è di origine endodermica. Durante lo sviluppo embrionale, nella regione ventrale dell'archenteron si forma un diverticolo, il diverticolo epatico. Il processo che porta alla formazione del parenchima epatico ovvero la porzione funzionale del fegato, si chiama proliferazione primaria. Dal diverticolo
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A.A. 2019-2020
295 pagine
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SSD Scienze biologiche BIO/06 Anatomia comparata e citologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher SeanLorenzo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Citologia e istologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Colombo Anita.