vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
METODI:
Polisaccaridi → Reazioni PAS + Metacromasia
Acidi nucleici → Reazione di Feulgen + Test di Brachet + UV
Lipidi → Fissare ad Hoc
Inoltre vi sono ACIDOFILIA, BASOFILIA, IMPREGNAZIONI ARGENTICHE
CITOCHIMICA PER AFFINITA' :
Ligando → Molecola estranea ad un compartimento di materia vivente, capace di legarsi
specificatamente ad una molecola di quel compartimento
Sito di legame → molecola di tale compartimento.
Questo metodo sfrutta appunto questo legame per dimostrare un sito di legame. Legame
garantito da una serie di legami deboli ma numerosi.
Recettore → Sito di legame per cui l'unione con il ligando rilascia una risposta dal
compartimento in cui si trova il recettore stesso.
METACROMASIA ( BLU DI TULUIDINA):
Tessuti assumono colorazione diversa rispetto a quella dei colorati utilizzati. Avviene con
sostanze ad alto peso molecolare contenenti molti gruppi anionici liberi ( es.
mucopolisaccaridi).
Proprietà in relazione con la disposizione e numero di radicali anionici che sporgono sul
contorno delle molecole ( proteoglicani).
BLU → Disposizione dei radicali sufficientemente rarefatta, le molecole del colorante sono
rade e ben distanziate. Colorazione ORTOCROMATICA.
ROSSO- VIOLETTO → Radicali numerosi e vicini.
PER LIPIDI:
Coloranti liposolubili (es. SUDAN NERO B, SUDAN III, ROSSO CONGO, BLU NILO)
Questi coloranti si sciolgono nei grassi contenuti nelle cellule grazie alla maggiore affinità
ai grassi rispetto al solvente in cui sono disciolti ( solitamente acido acetico).
Quindi, dato che i lipidi si sciolgono totalmente nei solventi, dopo la fissazione il pezzo
viene tagliato al criostrato.
PER POLISACCARIDI:
Reazione PAS ( ACIDIO PERIODICO DI SCHIFF) solitamente per polisaccaridi neutri
( glicogeno, amido , cellulosa, mucine e glicoproteine)
Reattivo di Schiff (fucsina basica rossa ridotta in acido solforoso)
1) Ossidazione con acido periodico.
I gruppi glicolici ( più precisamente ossidrilici) sono trasformati in gruppi aldeidici i
quali reagiscono a loro volta con la fucsina ridotta (incolore), ossidandola e
riportandola alla colorazione rossa ( elevata basolfilia).
Si utilizzano enzimi per aumentarne la specificità. (es. AMILASI per eliminare il glicogeno e
verificare la scomparsa della colorazione)
PROTEGLICANI + MUCOPOLISACCARIDI + GLICOSAMMINOGLICANI → Colorazione “
ALCIAN BLU”.
LECTINE → Particolare famiglia di proteine vegetali, con capacità di legarsi selettivamente
a specifici residui zuccherini, che possono legarsi a specifici marcatori. ( es. fluorocromi,
perossidasi etc.). Utilizzate per la localizzazione di glicoproteine.
PER PROTEINE:
La maggior parte dei fissativi esercitano un'attività inattivante, perciò vie è la necessità di
preparare il materiale di studio con il criostrato, in altri l'enzima resiste ad una breve
fissazione in formaldeide, gluteraldeide e dialdeide.
Solitamente le tecniche sono basate sull'incubazione di sezione in presenza di opportuni
substrati specifici per l'enzima, quest'ultimo attacca il substrato formando un prodotto di
reazione insolubile e colorato.
Perciò si evidenzia non l'enzima ma il prodotto di reazione che è catalizzato dall'enzima
stesso.
ACIDI NUCLEIDI:
DNA + RNA → Affinità per coloranti basici ( Blu di toluidina + Azzurro B)
Per DNA → Si utilizza reazione di Feulgen → con una blanda idrolisi in Acido cloridrico
vengono allontanate le purine del DNA e RNA, smascherando i gruppi aldeidici del
desossiribosio che possono reagire con il reattivo di Schiff ossidandolo e riportandolo alla
colorazione rosso – porpora nelle zone contenenti cromatina, lasciando incolore il nucleolo
e il citoplasma.
L'intensità della colorazione è dovuta alla quantità di DNA presente.
IMMUNOISTOCHIMICA:
Si avvale delle reazioni tra anticorpo ( proteine con caratteristica forma ad Y e
neutralizzano i corpi estranei) ed antigene (corpo estraneo).
Antigene → o1 o più siti specifici ( EPITOPI → piccola parte dell'antigene che lega
l'anticorpo specifico)
Antigeni proteici → epitopo che presenta un segmento di amminoacidi.
Anticorpi → Presentano una porzione che si lega ad APTENE → porzione costante per
anticorpi di una medesima classe tanto da essere cristallizzabile.
Se legato ad una proteina può diventare antigene.
Reazione antigene /anticorpo → legami deboli ma numerosi.
Da qui deriva l'importanza per caratterizzare l'epitopo, non solo dalla presenza di
particolari sostanze chimiche ma anche la sua organizzazione nello spazio. Con certe
tecniche è possibile localizzare specifiche sostante come actina e miosina anziche una
generica sostanza proteica o saccaridica.
Miosina e actina fungono da antigene , per ognuna delle quali è possibile ottenere un
relativo anticorpo.
Li anticorpi specifici vengono coniugati con sostanze fluorescenti ( rodamina o
fluoresceina) o con molecole opache agli elettroni (come ferritina) .
Quando si fa legare direttamente l'anticorpo marcato con l'antigene si parla di “metodo
diretto” ( poco sensibile di conseguenza poco utilizzata).
Il più usato è il “METODO INDIRETTO” → antigene viene fatto prima reagire con un
anticorpo non marcato (“anticorpo primario”) e poi il complesso creato va a reagire con un
anticorpo marcato (“anticorpo secondario”).
Più copie di anticorpo secondario possono legarsi a quello primario dando un segnale più
evidente (inoltre ciò esclude che la specificità venga alterata da procedimenti chimici).
ISTOAUTORADIOGRAFIA:
Utilizzato per cellule ed organismi vivi → studio della sintesi e traslocazione di prodotti con
un precursore assorbibile e radioattivo.
Vi si utilizza un procedimento Pulse:
Fase 1 → Prelevare campioni di tessuto a varie distanze di tempo.
Fase 2 → Allestimento preparati su vetrini e coprirli con emulsione fotografica.
Fase 3 → Lasciare impressionare e poi sviluppare.
IBRIDAZIONE IN SITU E ANALISI DI IMMAGINI :
Localizzare specifiche sequenze di DNA e RNA.
Si basa sul principio secondo il quale le sequenz nucleotidiche complementari sono in
grado di appaiarsi tra loro in particolari condizioni sperimentali, la marcatura specifica delle
due sequenze permette di localizzare sequenze bersaglio a cui essa si appaia.
L'analisi di immagini ci può permettere di stabilire : forma, taglia, numero e densità ottica.
STRUMENTAZIONE → Computer con dispositivo di ingresso capace di raccogliere
immagini collegato ad una scheda che traduce queste immagini in forma digitale.
ARCHITETTURA GENERALE DELLA CELLULA:
Protoplasma → sostanza vivente costitutiva della cellula.
La cellula è circoscritta da membrana plasmatica.
La cellula animale è formata da CITOPLASMA+NUCLEO.
CITOPLASMA → e' formato da due fasi : una otticamente omogenea (IALOPLASMA) +
differenziazioni citoplasmatiche (organuli + inclusi)
Contiene il citoscheletro il quale è un sistema di strutture proteiche filamentose che
definisce la forma e a mobilità.
Organuli → Golgi, lisosomi, mitocondri, RE e ribosomi presenti in ogni cellula, sono attivi
metabolicamente.
Inclusi → Materiali di riserva, pigmenti, granuli di secreto sono accumuli di prodotti
cellulari metabolicamente inerti e caratteristici di solo alcuni tipi cellulari.
Nucleo → Centrale, generalmente unico (oppure polinucleato o non nucleato). Involucro
nucleare lo separa dal citoplasma.
Contiene la cromatina (sostanza colorabile con coloranti basici) e nucleoli.
Capitolo 3 : Citoplasma, RE, Golgi e Traffico
Vescicolare
CITOPLASMA:
Costituito da :
• IALOPLASMA → Parte otticamente attiva e omogenea il quale contiene organuli
ed inclusi. E' molto ricco di acqua in cui sono contenute molecole proteiche ed
enzimi.
La presenza di un discreto numero di molecole di grandi dimensioni conferisce al
suddetto ialoplasma le caratterische fisiche di COLLOIDE ( sistema colloidale
estremamente energico e polifasico)
• FASE DISPERSA → Composta da complessi citoplasma-macromomolecolare-
proteici i quali interagiscono con legami reversibili ( a H e Van der Waals)
Il grado di viscosità del colloide non è stabile perciò viene chiamato “ PLASMAGEL” se il
grado di viscosità è molto alto oppure “PLASMA SOL” se invece è più basso.
La variazione SOL-GEL → Causato da una variazione dei legami.
INCLUSI → Presenti nel citoplasma solo di alcune cellule.
Tipi di inclusi :
• Pigmenti → Dotati di colore proprio ( es. Melanina, Lipofucine le quali sono
lisosomi)
• Secreti → Materiale temporaneamente accumulato sottoforma di granuli per poi
essere espulso tramite il processo di SECREZIONE:
• Paraplasmi → Inclusi con funzione di materiale di riserva come GLICOGENO e
GOCCE LIPIDICHE.
• Alloplasmi → Sono inclusi fibrillari (es. TONOFIBRILLE delle cellule epiteliali /
MIOFIBRILLE delle cellule muscolari / GLIOFIBRILLE degli astrociti etc.)
• Altri inclusi → es. CRISTALLI DI RENKIE nelle cellule interstiziali del testicolo.
Il citoplasma si presenta quasi sempre acidofilo ( a causa della presenza delle proteine)
IALOPLASMA → Alcuni tipi cellulari presentano uno ialoplasma basofilo , basofilia diffusa
o in ammassi irregolari ( in questo caso si chiama ERGASTOPLASMA).
La sostanza basofila del citoplasma assorbe selettivamente UV a 260 nm.
Se si applica RIBONUCLEASI sia la basofilia che l'assorbimento UV a 260 nm sono
aboliti. (Presenza RNA in area)
Colorazione VERDEMETILE → Lega specificatamente DNA ( colorazione verde)
PIRONINA → Aspecifico, colora di rosso sia RNA che proteine, con il TEST DI
BRANCHET diventa specifico. Tratta sezione succeiva a
quella colorata con verde
metile- pironina con
RNAasi
RIBOSOMI
Citoplasma basofilo → Ricco di ribosomi.
Ribosomi → Piccoli granuli di circa 15 nm composti da RNA e proteine. Sono deputati alla
sintesi proteica.
I ribosomi liberi sono abbondanti nello ialoplasma delle cellule in proliferazione(es. Cellule
embrionali) e nelle cellule sintetizzanti proteine non destinate all'esportazione ( es.
Linfociti, Eritoblasti e Mioblasti)
I ribosomi non aggregati a membrana sono la sede di sintesi delle proteine strutturali del
citoscheletro, di enzimi attivi nello ialoplasma, di proteine nucleari e mitocondriali e quelle
necessarie per la divisione cellulare.
I ribosomi associati alla membrana del reticolo endoplasmatico ( liscio e ruvido), del Golgi,
dei lisosomi.
Sia i ribo liberi che associati membrana solitamente vanno a disporsi in catenelle chiamati
POLIRIBOSOMI, acqui