I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni e lo studio autonomo di eventuali testi di riferimento in preparazioneall’esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell’università attribuibile al docente del corso o al relatore
…continua

Filtra per

Tutte le tipologie

Ordina

Filtra

Appunti di Ingegneria economico-gestionale

Riassunto per l'esame di Ingegneria Economico-gestionale, basato su appunti personali e studio autonomo del testo Sistemi di Controllo, McGraw-Hill - cap. 12 consigliato dalla docente Porporato. Riguarda le decisioni di breve termine tra diverse alternative. Riassunto efficente sui seguenti argomenti: sistemi di controllo, economia, ingegneria, analisi, decisione, breve termine, lungo termine, università, Antony, Hawkins, Macrì.
...continua
Riassunto per l'esame della professoressa Porporato di Ingegneria economico-gestionale, basato su appunti personali e studio autonomo del testo consigliato dal docente Sistemi di controllo, McGraw-Hill. Riassunto parte teorica in base alle richieste d'esame del corso ingegneria economico- gestionale tenuto a scienze strategiche. Argomenti trattati: l'intervallo di rilevanza, i costi fissi, i costi variabili, le ipotesi implicite.
...continua
La tesi commenta l'articolo scritto da J. Mylan dal titolo "Understanding the diffusion of SPSS; insights from the sociology of consumption and practice theory", pubblicato nel Journal of Cleaner Production. La presente tesi spiegherà il punto di vista dell'autore e l'importanza del suo lavoro per lo sviluppo degli SPSS, in particolare la parte relativa al consumo, utilizzando la sociologia del consumo. La tesi inizia con una introduzione dei sistemi SPSS in genere, successivamente viene spiegato in che modo la teoria della pratica può aiutare a capire la diffusione di tali sistemi. Dopo una esauriente spiegazione di tale teoria, questa viene applicata a due casi di studio per analizzarne diffusione e assorbimento nelle pratiche dei consumatori. I due casi studio sono le seguenti innovazioni: energy efficient lighting e low temperature laundry. Le conclusioni riguardano la rilevanza di tale analisi per i Sustainable Product Service System.
...continua
Tesi di laurea compilativa per il corso di laurea triennale in ingegneria gestionale. La diffusione dell’industria moderna nelle regioni sottosviluppate dell’Africa è essenziale per contrastare la povertà della gente che le abita. Qui si vuole chiarire come l’introduzione delle moveable factories può rendere possibile lo sviluppo dell’industria in Regioni che non hanno mai avuto la possibilità di investire seriamente in infrastrutture e educazione. L’articolo di riferimento è tratto dalla rivista internazionale Technology in Society, ed è intitolato: “Moveable factories: How to enable sustainable widespread manufacturing by local people in regions without manufacturing skills and infrastructure”, di Stephen Fox. Nell’articolo in questione l’autore spiega come l’attuale industria africana e la persistenza di un’economia di sussistenza e principalmente basata sull’esportazione di materie prime ed importazione di prodotti finiti non consentono lo sviluppo di una classe media, e contribuiscono a rendere la povertà sempre più radicata. La soluzione non è sicuramente la costruzione di grandi industrie centralizzate come quelle che attualmente sono sinonimo di crescita economica nei Paesi Industrializzati. Sia perché, per l’attuale situazione economica, la costruzione di tali impianti e sistemi in queste regioni è quasi impensabile, sia perché le grandi industrie di massa sono una delle principali cause che concorrono a rendere endemico l’inquinamento ambientale. Le domande a cui l’autore vuole trovare risposta sono: quali beni dovrebbero essere prodotti dalla gente locale in regioni senza alcuna skill manifatturiera e infrastrutture? E come può tale mancanza essere superata? In particolare l’indagine è stata focalizzata sulle regioni del Corno d’Africa e dell’Africa dell’Ovest, attraverso interviste e questionari semi strutturati. L’autore presenta tre differenti tipi di moveable factory: le singole fabbriche mobili, insiemi di fabbriche mobili e fabbriche modulari. Tutte hanno la caratteristica di poter cambiare il luogo di produzione, spostarsi. Questo tipo di industrie presenta innumerevoli vantaggi rispetto all’industria centralizzata di massa (i.e. riduzione dei costi di trasporto e dell’inquinamento ad esso connesso) e permettono, come si vedrà, il raggiungimento degli obiettivi globali dell’industria. La struttura dell’elaborato segue questo schema: cosa produrre, come superare le difficoltà che ostacolano la produzione e perché produrlo. In particolare, il capitolo 1 analizza separatamente quali prodotti è conveniente produrre nel Corno d’Africa e quali nell’Africa dell’Ovest, focalizzandosi sul potenziale insito nella produzione di questi prodotti con le moveable factories. Il capitolo 2 si occupa di rispondere alla seconda domanda, ovvero come produrre i beni di cui si parla nel capitolo 1, analizzando separatamente le barriere di competenza, ovvero il gap di skill degli abitanti del Corno d’Africa e dell’Africa dell’Ovest, e la mancanza di infrastrutture in tali regioni. Infine nel capitolo 3 viene detto come l’adozione delle moveable factories sia in linea con gli obiettivi mondiali dell’industria, ovvero come queste contribuiscono ad una produzione sostenibile e distribuita. L’articolo di S. Fox risulta molto efficace in quanto in ogni analisi l’autore segue tre prospettive teoriche: Resource – Based Theory (RBT), Knowledge – Based View (KBV) e Transaction Cost Economy (TCE). Il capitolo 3 si apre proprio con un’esposizione sintetica di queste.
...continua

Esame Ingegneria economico-gestionale

Facoltà Ingegneria

Dal corso del Prof. A. Margherita

Università Università del Salento

Appunto
4 / 5
Tipi di dipendenze,scomposizione ROE/ROI con commento degli indici,calcolo BEP (punto di pareggio),Progetto,forme di finanziamento,WACC,MVA,EVA,modelli organizzativi di impresa,VAN,montante semplice e composto,fasi di sviluppo nuovo prodotto,8 aree di gestione processi aziendali,10 aree di conoscenza,tipologie di costi.
...continua

Esame Gestione dell'innovazione tecnologica

Facoltà Ingegneria

Dal corso del Prof. U. La commare

Università Università degli Studi di Palermo

Appunto
4,5 / 5
Appunti inerenti a due tematiche importanti del corso di Gestione dell'Innovazione Tecnologica: il modello lineare dell'innovazione e la relazione tra innovazione e crescita economica. Il corso è svolto in inglese e dunque, per ogni argomento, è fornita una versione inglese ed una italiana. La piccola dispensa è frutto di appunti presi a lezione, materiale didattico fornito dal professore e integrazione con consultazioni online ed è arricchita da schemi e tabelle disegnate per l'occasione.
...continua
Progetto Work per il corso di gestione dell'innovazione tecnologica con oggetto: analisi dei cambiamenti sociali, economici, tecnologici, ambientali dovuti all'introduzione del Treno ad Alta Velocità. L'area geografica considerata si estende a tutti il Pianeta, ma in ogni capitolo vi è un focus particolare sul contesto italiano. In particolare: -capitolo 1: evoluzione storica dei treni, dal primo steam train, ai treni ad alta velocità -capitolo 2: evoluzione tecnologica dei treni ad alta velocità, con un accurata analisi delle principali caratteristiche tecniche. -capitolo 3: analisi del contesto economico, dell'impatto sulle regioni urbane e dei costi della corruzione. -capitolo 4: analisi delle implicazioni sociali e dei benefici non economici che comporta l'introduzione di suddetta tecnologia, e analisi della diffusione del fenomeno. -capitolo 5: studio dell'impatto ambientale, in termini di inquinamento atmosferico, acustico ed ecologico, con un focus sulla situazione in Val di Susa. -capitolo 6: confronto approfondito sul contesto italiano, ovvero sull'oligopolio costituito da NTV e Trenitalia nel settore dei trasporti su treni ad alta velocità (rotte, tariffe, shareholders, servizi a bordo, opinioni dei consumatori, etc.) Se si è interessati ad una particolare sezione del project work, sono disponibili dei file parziali che racchiudono rispettivamente: -capitoli 1 e 2 -capitoli 3,4 e 5 -capitolo 6
...continua

Esame Gestione dell'innovazione tecnologica

Facoltà Ingegneria

Dal corso del Prof. U. La commare

Università Università degli Studi di Palermo

Appunto
Il file qui presente rappresenta una sezione opportunamente scelta del project work: Analysis of economic and social changes with HST introduction and focus on the italian context. Per chi fosse interessato solamente all'evoluzione storica e tecnologica dei treni ad alta velocità, questo è l'appunto giusto. Il file presenta una analisi completa dell'evoluzione storica, dal primo treno a vapore, alla tecnologia odierna (capitolo 1). Viene poi affrontata una analisi tecnica dei treni ad alta velocità e di tutti i modelli ad oggi esistenti, con un alto livello di dettaglio (capitolo 2)
...continua

Esame Gestione dell'innovazione tecnologica

Facoltà Ingegneria

Dal corso del Prof. U. La commare

Università Università degli Studi di Palermo

Appunto
Il file qui presente rappresenta una sezione opportunamente scelta del project work: Analysis of economic and social changes with HST introduction and focus on the italian context. Per chi fosse interessato solamente all'impatto economico, sociale e ambientale dei treni ad alta velocità, questo è l'appunto giusto. Il file presenta una analisi completa del contesto economico del settore: costi d'investimento, impatto economico sulle regioni urbane, world market e molto altro (capitolo 1). Viene poi affrontata una analisi dei benefici sociali derivanti dal collegamento ad alta velocità delle regioni di città, paesi, stati differenti (capitolo 2). Infine, viene valutato l'impatto ambientale derivante dalla costruzione dei binari e dall'utilizzo di questa tecnologia, naturalmente in termini di inquinamento atmosferico, acustico ed ecologico e le contromisure adottate: in conclusione, viene presentata una interessante analisi del conflitto in Val di Susa (capitolo 3).
...continua
Il file qui presente rappresenta una sezione opportunamente scelta del project work: Analysis of economic and social changes with HST introduction and focus on the italian context. Per chi fosse interessato solamente alle due società che si dividono in Italia il settore dei treni ad alta velocità, questo è l'appunto giusto (Italo e FrecciaRossa). Il file presenta una analisi completa delle seguenti tematiche: - liberalizzazione delle ferrovie europee e dei treni - costruttori dei treni ad alta velocità in Italia, e caratteristiche strutturali - rotte trattate, tariffe, servizi online e servizi a bordo - opinioni dei consumatori e confronto tra le politiche di rimborso - focus sulla tratta Roma - Milano
...continua

Esame Leadership & Innovation

Facoltà Ingegneria dei sistemi

Dal corso del Prof. M. Corso

Università Politecnico di Milano

Appunto
3 / 5
Appunti di Leadesrhip and Innovation sulla teoria basati su appunti personali del publisher presi alle lezioni del prof. Sdogati dell’università degli Studi Politecnico di Milano - Polimi, Facoltà di Ingegneria dei sistemi. Scarica il file in formato PDF!
...continua

Esame Gestione dei progetti

Facoltà Ingegneria

Dal corso del Prof. M. Enea

Università Università degli Studi di Palermo

Appunto
4,5 / 5
Il presente file costituisce una sintesi completa del corso di Gestione dei Progetti di M.Enea. Le fonti sono appunti presi a lezione, slide e altro materiale didattico fornito dal professore e, dove necessario, approfondimenti sul web. Il primo capitolo costituisce una introduzione alla materia e approfondisce il tema della struttura organizzativa. Il secondo tratta le tecniche reticolari di programmazione indispensabili ad un PM (CPM, Supert, Crashing, Pert e altre tecniche e algoritmi di Project Scheduling). Il capitolo 3 espone i fondamenti della tecnica di controllo Earned Value, come applicarla per stimare l'avanzamento di un progetto e per fare previsioni. Il capitolo 4 approfondisce tutte le attività di un PM, dalla pianificazione a tutti gli altri processi che lo coinvolgono, dalla WBS (in tutte le sue forme) ai protagonisti della gestione di un progetto. Il capitolo 5 è totalmente dedicato alla descrizione del PMBOK, in particolare vengono descritte nel dettaglio 5 delle 10 aree di conoscenza: P.Integration Management, P.Scope Management, P.Time Management, P.Cost Management e P.Risk Management. Il sesto capitolo introduce il tema della selezione dei progetti, esponendo le problematiche relative ai problemi di decision-making e le tecniche di normalizzazione più comuni. Tale argomento è affrontato con maggiore dettaglio nella dispensa "Tools e tecniche per il Project Manager". Il 7 capitolo è dedicato all'esposizione della metodologia europea per la gestione dei progetti chiamata Prince, in particolare della seconda versione del metodo, il Prince2. La dispensa si chiude con l'ottavo capitolo, che riprende concetti statistici ed economici che possono essere utili al lettore per comprendere meglio alcuni passi dei capitoli precedenti.
...continua

Esame Gestione dei progetti

Facoltà Ingegneria

Dal corso del Prof. M. Enea

Università Università degli Studi di Palermo

Appunti esame
4,5 / 5
Il presente file costituisce una guida per tools e tecniche adatte al ruolo di Project Manager. Gli strumenti affrontati sono quelli utilizzati nel corso di Gestione dei Progetti del professor M.Enea, e pertanto sono anche quelli necessari per il superamento del compito scritto. In particolare, la prima parte costituisce una guida per l'uso del software Microsoft Project, utilizzato per effettuare lo scheduling dei progetti e controllarne l'avanzamento. La seconda parte espone le tecniche di decision making, in particolare le diverse versione del metodo ELECTRE (I, II, III e TRI), il metodo TOPSIS, Promethee, il metodo gerarchico AHP ed Evamix. In particolare, vengono descritti gli algoritmi e la filosofia su cui si fondano, e come implementarli (talvolta con screen di implementazioni su Excel).
...continua

Esame Gestione dei progetti

Facoltà Ingegneria

Dal corso del Prof. M. Enea

Università Università degli Studi di Palermo

Appunto
3 / 5
Il presente file costituisce una sintesi completa del corso di Gestione dei Progetti di M.Enea ed è divisa in due sezioni distinte: “Project Management” e “Tools e tecniche per il Project Manager”. Le fonti sono appunti presi a lezione e basati su slide e altro materiale didattico fornito dal professore e, dove necessario, approfondimenti sul web. Passiamo alla prima sezione. Il primo capitolo costituisce una introduzione alla materia e approfondisce il tema della struttura organizzativa. Il secondo tratta le tecniche reticolari di programmazione indispensabili ad un PM (CPM, Supert, Crashing, Pert e altre tecniche e algoritmi di Project Scheduling). Il capitolo 3 espone i fondamenti della tecnica di controllo Earned Value, come applicarla per stimare l'avanzamento di un progetto e per fare previsioni. Il capitolo 4 approfondisce tutte le attività di un PM, dalla pianificazione a tutti gli altri processi che lo coinvolgono, dalla WBS (in tutte le sue forme) ai protagonisti della gestione di un progetto. Il capitolo 5 è totalmente dedicato alla descrizione del PMBOK, in particolare vengono descritte nel dettaglio 5 delle 10 aree di conoscenza: P.Integration Management, P.Scope Management, P.Time Management, P.Cost Management e P.Risk Management. Il sesto capitolo introduce il tema della selezione dei progetti, esponendo le problematiche relative ai problemi di decision-making e le tecniche di normalizzazione più comuni. Tale argomento è affrontato con maggiore dettaglio nella dispensa "Tools e tecniche per il Project Manager". Il capitolo 7 è dedicato all'esposizione della metodologia europea per la gestione dei progetti chiamata Prince, in particolare della seconda versione del metodo, il Prince2. La dispensa si chiude con l'ottavo capitolo, che riprende concetti statistici ed economici che possono essere utili al lettore per comprendere meglio alcuni passi dei capitoli precedenti La seconda sezione costituisce una guida per tools e tecniche adatte al ruolo di Project Manager. Gli strumenti affrontati sono quelli utilizzati nel corso di Gestione dei Progetti del professor M.Enea, e pertanto sono anche quelli necessari per il superamento del compito scritto. In particolare il primo capitolo costituisce una guida per l'uso del software Microsoft Project, utilizzato per effettuare lo scheduling dei progetti e controllarne l'avanzamento. Il secondo capitolo espone le tecniche di decision making, in particolare le diverse versione del metodo ELECTRE (I, II, III e TRI), il metodo TOPSIS, Promethee, il metodo gerarchico AHP ed Evamix. In particolare vengono descritti gli algoritmi e la filosofia su cui si fondano, e come implementarli (talvolta con screen di implementazioni su Excel).
...continua

Esame Economia ed estimo ambientale

Facoltà Ingegneria

Dal corso del Prof. L. Sturiale

Università Università degli Studi di Catania

Appunto
4 / 5
Appunti di Estimo ambientale basati su appunti personali del publisher presi alle lezioni della prof.ssa Sturiale dell’università degli Studi di Catania - Unict, Facoltà di Ingegneria, Corso di laurea magistrale in ingegneria edile/architettura. Scarica il file in formato PDF!
...continua

Esame Ingegneria della Qualità e dell'Innovazione

Facoltà Ingegneria

Dal corso del Prof. N. Mezzetti

Università Università degli Studi di Trento

Tesi
Tesi per la facoltà di Ingegneria dell'università, degli Studi di Trento - Unitn elaborata dall'autore nell'ambito del corso d'esame di Ingegneria della Qualità e dell'Innovazione che è tenuto dal professore Mezzetti. Scarica il file in formato PDF!
...continua

Esame Organizzazione industriale e Strategie

Facoltà Ingegneria

Dal corso del Prof. G. Perrone

Università Università degli Studi di Palermo

Esercitazione
4 / 5
Quanto segue costituisce un esempio pratico di lavoro di consulenza presso una grande azienda. Il documento contiene il discorso di presentazione del lavoro con le relative slide su PowerPoint. Si tratta del seguente business game (commissionato dal professore G. Perrone del corso di Organizzazione Industriale e Strategie dell’Università di Palermo): Viene simulata la situazione in cui voi siete un team di consulenti ed una top azienda del settore biofarmaceutico vi ha chiesto di valutare la strategia di M&A degli ultimi 10 anni messa in atto nel settore. Si richiede, in particolare, di preparare una analisi descrittiva di tale strategia per quanto riguarda quella di moda del settore e quella del vostro cliente in particolare. Tale analisi deve essere supportata da evidenze di tipo econometrico (breve e lungo periodo) in merito alle performance finanziarie del settore e alla strategia del vostro cliente. Infine presentare una proposta strategica di merger al cliente che sia coerente con quanto esposto nei punti precedenti. Per svolgere tale lavoro si hanno a disposizione: paper di analisi del settore biofarmaceutico e delle strategie di M&A, un panel dataset su foglio elettronico contenente i dati relativi ai deal degli ultimi 10 anni, con annesse informazioni sulle aziende che compongono il campione. Avete a disposizione 20 minuti per presentare in lingua inglese il lavoro di consulenza e convincere il top management dell’azienda committente ad accettare la vostra proposta ed ingaggiarvi. La presentazione, con relativo discorso, costituisce un’ottima linea guida per apprendere come deve essere svolto un lavoro di consulenza di questo tipo. La presentazione ed il discorso sono, come richiesto, in lingua inglese. Sia la presentazione che il discorso sono stati scritti con la collaborazione del Dott. M. Midili e della Dott.ssa E.G. Liga.
...continua

Esame Analisi dell'organizzazione

Facoltà Ingegneria

Dal corso del Prof. V. Corvello

Università Università della Calabria

Esercitazione
Esercizi di Analisi dell'organizzazione sull'analisi dell'organizzazione Clinica privata elaborati dal publisher sulla base di appunti personali e frequenza delle lezioni del professore Corvello, dell'università degli Studi della Calabria - Unical. Scarica il file con le esercitazioni in formato PDF!
...continua

Esame Ingegneria gestionale

Facoltà Ingegneria

Dal corso del Prof. G. Perrone

Università Università degli Studi di Palermo

Esercitazione
3,5 / 5
Il presente file raggruppa tre lavori di presentazione svolti per due differenti corsi: Organizzazione Industriale e Strategie (OIS) e Modellazione dei Processi d’Impresa (o anche Business Process Management BPM). Ognuno di questi è composto dalla presentazione richiesta (in PowerPoint) e da un testo guida per la fase di esposizione, naturalmente coerente con le slide della presentazione relativa. Si tratta dunque di un lavoro di rielaborazione critica e sintesi di articoli scientifici assegnati. Si trovano, nell’ordine, due case study per OIS e uno per BPM:  Presentazione del caso di studio “Sell foam like soap” (The Economist, 2011), di Claudio Scimeca. L’articolo parla dei trend del mercato della birra. La rielaborazione critica verte principalmente all’advertising.  Presentazione del caso di studio “Rigged” (The Economist, 2000), di Riccardo Scimeca. L’articolo, attraverso il racconto delle vicende relative alla fusione tra BP e ARCO, mette in luce gli aspetti conflittuali che nascono da azioni di M&A.  Presentazione del caso di studio “The case of the County of San Joaquin” (Future Strategies Inc., 2012), del gruppo studio Marc (A. Leone, E.Liga, C.Scimeca, R.Scimeca). L’articolo espone la strategia di BP Re-engineering intrapresa dalla Contea di San Joaquin per la riorganizzazione efficace di alcuni processi amministrativi. Si augura una buona lettura.
...continua

Esame Organizzazione industriale e Strategie

Facoltà Ingegneria

Dal corso del Prof. G. Perrone

Università Università degli Studi di Palermo

Appunti esame
3 / 5
Il presente testo costituisce una documentazione completa del corso di Organizzazione Industriale e Strategie, di G. Perrone, ed è diviso in due sezioni: Teorie di Organizzazione Industriale e Strategie e Case Study ed esercitazioni. Le fonti sono appunti presi a lezione, il libro Ingegneria dei mercati & Strategie (G.Perrone), slide e altro materiale didattico fornito dal professore e, dove necessario, approfondimenti sul web. La prima sezione del documento tratta la materia nel suo complesso, ma con particolare riguardo alla descrizione dei modelli teorici di riferimento. Pertanto, costituisce una raccolta completa delle teorie di ingegneria dei mercati e strategie d’impresa per la competizione. La prima parte riprende i concetti di base di microeconomia (i.e. massimizzazione del profitto, surplus, elasticità) e le forme base di mercato (monopolio, concorrenza perfetta): in sostanza tutto ciò di cui il lettore deve avere una conoscenza solida per apprendere quanto troverà in seguito. La seconda parte riguarda la teoria dei giochi. I modelli che verranno poi presentati si fondano infatti su concetti come Nash equilibrium (per i giochi statici) e Subgame Perfect Nash Equilibrium (per i giochi dinamici). I giochi esposti in questa parte rappresentano infatti le fondamenta su cui costruiamo i modelli di competizione d’impresa. La terza parte espone le due forme base di competizione oligopolistica: la competizione di Cournot e di Bertrand. In particolare, verrà analizzato a fondo ciascun modello, studiandone ipotesi e possibili scostamenti dallo stesso. La quarta parte introduce i modelli dinamici di oligopolio. Con essi entrano in gioco strategie collusive e vedremo in quali condizioni queste possono rappresentare un equilibrio (modello di Stigler). La quinta parte approfondisce uno dei temi fondamentali del marketing: la differenziazione. Attraverso il modello di Hotelling, viene studiato come la differenziazione rappresenta una strategia di mercato, capace di innalzare barriere di entrata o fornire potere di mercato. Nella sesta parte troviamo le strategie di discriminazione del prezzo, distinguendo le varie tipologie e analizzandone alcune in modo approfondito (i.e. market segmentation, two-part tariff, tying, bundling). La settima parte si configura come il più importante del documento. In questo, attraverso una serie di modelli a due stadi viene analizzato il comportamento strategico di una impresa quando si trova a dover prendere una decisione che impatterà sulla competizione futura, i.e. quantità (Stackelberg), capacità produttiva da installare (Dixit), investimenti di tipo sunk (Fuderberg e Tirole). Una attenzione particolare è rivolta poi agli investimenti strategici e al framework di Fuderberg e Tirole per valutarli. La parte ottava tratta due variabili strategiche: la qualità e gli investimenti in advertising. I primi due paragrafi spiegano come sfruttare la prima nel caso di search goods e experience goods (attraverso i modelli di Shapiro, Nelson e delle garanzie). La restante parte è dedicata agli effetti della pubblicità nella competizione e nei mercati: in particolare troviamo come determinare il livello ottimo di investimenti in advertising e come utilizzarli quale barriera d’entrata, poi quali sono gli effetti della pubblicità predatoria. La parte nona è dedicata al tema della ricerca, sviluppo e innovazione. Pertanto, verranno approfonditi temi come: investimenti strategici in R&D, strategie di licensing, gli effetti dell’innovazione sui consumatori e sulle imprese (modello di Arrow), la competizione dei brevetti (modello di Gilbert e Newberry), patenting strategies, etc. Sebbene le strategie di entry deterrance vengono prese in considerazione già dalla parte settima, nella parte decima vengono esposte delle strategie mirate proprio all’esclusione del rivale dal mercato (innalzamento dei costi del rivale, input preemption, vertical integration). Attraverso i giochi bayesiani, nella parte numero 11 viene spiegato cosa sono i famosi prezzi predatori, tema ancora oggi in discussione. Infine, nell’ultima parte parliamo di fusioni e acquisizioni. In un manuale di ingegneria dei mercati non può mancare un approfondimento sulle strategie di M&A, ad oggi diffusissime tra le grandi imprese oligopolistiche. Passiamo alla seconda sezione. Questa rappresenta principalmente una sezione di supporto alla prima, attraverso: - Case study empirici. Attraverso una breve descrizione di 10 casi di studio scelti appositamente dal The Economist, vengono presentate evidenze reali di quanto viene studiato nella prima sezione dal solo punto di vista teorico. - Esercitazioni pratiche. Attraverso lo svolgimento dettagliato di alcuni esercizi (numerici e non) è possibile affrontare da un punto di vista pratico le teorie viste in precedenza. Alcuni esercizi non numerici svolgono invece la funzione di dimostrare alcuni risultati presentati della prima sezione, la cui dimostrazione è stata delegata per non appesantire la lettura. - Formulario. Tutte le formule di maggior interesse per lo svolgimento di applicazioni pratiche sono infine riportate ordinatamente in questa ultima sezione. Si tratta delle formule di base per i casi canonici (i.e. Cournot con simmetria nei costi) e risultati ottenuti dagli autori per casi più complessi (i.e. Cournot con N imprese e diverse strutture di costo).
...continua