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I SISTEMI DI DETERMINAZIONE DEI COSTI PER COMMESSA E PER PROCESSO

I processi produttivi si classificano in 4 categorie:

Produzione per singolo pezzo: l’oggetto dell’attività di produzione è costituito da singoli lavori

1. fisicamente individuabili (un immobile)

Produzione per lotti: un gruppo (lotto) di articoli individuabili, si muove in blocco nei diversi reparti

2. di uno stabilimento

Produzione di serie: i singoli prodotti continuano ad essere distinguibili ma sono simili tra loro: ciò

3. avviene per esempio nelle attività di assemblaggio

Produzione per processo: i prodotti non sono identificabili singolarmente finché non si giunge verso

4. la fase finale del processo di produzione

Distinguere tali fasi non è sempre semplice in quanto una qualsiasi produzione si sviluppa in un continuum che

ha nei due punti estremi, un punto di produzione “pura” per pezzo ed un altro di produzione “pura” per

processo.

Scopo dei sistemi di determinazione dei costi del prodotto è ottenere il costo pieno di produzione: ciò non è

semplice in quanto alcuni costi si manifestano costantemente nell’anno (stipendi), mentre il volume di

produzione varia nei diversi periodi. I sistemi in oggetto affrontano tali complicazioni calcolando i valori

medi unitari di alcuni costi.

Esistono due sistemi principali di determinazione dei costi dei prodotti:

Sistema di determinazione dei costi per commessa: le imprese che producono singoli pezzi o per lotto, in

1. genere usano tale sistema. Esso rileva i costi di ciascuna unità di prodotto, senza considerare i periodi di

trasformazione delle stesse. Nel sistema per commessa, a ciascuna commessa di prodotto viene assegnato un

codice identificativo ed i costi sono riportati su una scheda di commessa.

→ La somma di tutti i costi delle schede di commessa in un periodo contabile incrementa

le Rimanenze di Semilavorati e accredita i conti Materie prime, salari e Costi generali di

produzione. Una volta che la commessa è completata , il costo complessivo della scheda di commessa viene

stornato dalle Rimanenze di semilavorati ed incrementato nelle Rimanenze di prodotti finiti.

Questo stesso costo (ricavato dalla scheda di commessa) sarà la base, quando il prodotto finito verrà

venduto, del movimento di registrazioni contabili che, dal conto di Rimanenze di prodotti finiti si sposterà al

conto Costo del venduto.

Il costo complessivo che si deduce da tutte le schede di commessa (con prodotti non completi) sarà uguale

al valore delle Rimanenze di Semilavorati.

Sistemi di determinazione dei costi per processo: in tale sistema, tutti i costi di produzione in un certo

2. periodo sono inseriti nel conto Rimanenze di Semilavorati.

Dividendo i costi totali del periodo per le unità prodotte si ottiene il COSTO MEDIO UNITARIO che funge

da base per le registrazioni contabili:

Dal conto rimanenze di semilavorati (a) → alle rimanenze prodotti finiti(d)

Dal conto rimanenze prodotti finiti(a) → al costo del venduto(d)

→ l'unità di produzione equivalente:

I sistemi process costing assegnano un costo ai prodotti non completati(rimanenze di semilavorati). Le unità

parzialmente realizzate non si possono contabilizzare come le unità completate; serve un’unica unità di

misura per calcolare il costo medio: unità di produzione equivalente ( cioè una quantità che equivale ad una

unità completata )

Si ipotizza che le unità in lavorazione, alla fine del periodo siano completate al 50%: a ciascuna unità finita

viene dato il valore di 1 mentre alle unità in lavorazione di 0,5%.I valori vengono sommati per ottenere il

numero totale di unità di produzione equivalenti.

Costo medio per unità equivalenti= Rim. iniziali semilavorati + costi di produzione del periodo / n° unità di

produzione equivalente del periodo

Tale metodo è molto preciso ma impegnativo e alcune imprese ignorano del tutto le unità in lavorazione

utilizzando soltanto il conto rimanenza dei semilavorati.

Tuttavia si tende, nella scelta dei sistemi, a usare quello per processo anche se si producono prodotti non

uguali , in quanto questo ha meno registrazioni contabili del processo per commessa.

I due sistemi a confronto:

– Sistema di costi per processo: i costi unitari sono valori medi calcolati in base ai costi totali del

periodo, quindi le differenze di costo tra i singoli prodotti non si percepiscono.

– Sistema di costo per commessa: consente di esaminare i costi effettivi delle specifiche commesse.

Entrambi i sistemi sono strumenti per rilevare i costi pieni di produzione e danno le informazioni per le

registrazioni.

Nella prassi:

Le imprese partono da una struttura di base aggiungendo conti per avere una situazione più dettagliata.

Un’impresa potrebbe avere più conti rimanenze materie prime (uno per ogni tipo di materiale ) oppure

attivare più conti di rimanenze semilavorati ( per ogni reparto o centro di costo* ) in modo che i “ finiti” di

un reparto siano le materie prime del reparto successivo.

→ la contabilità backflush:

Diametralmente opposta vi è la contabilità “backflush” dove il costo materie prime è assegnato direttamente

ai “finiti” in base al costo standard. Il backflush costing ritarda la registrazione di variazione di stato di un

prodotto fino al momento in cui questo diventa finito: usando costi standard procede all’inverso per ricavare

i costi di produzione delle unità prodotte non registrando nulla nelle rimanenze di semilavorati.

RILEVAZIONE DEI COSTI DIRETTI

Un costo si dice diretto in relazione ad un oggetto del costo, se è riconducibile oggettivamente a

quell’oggetto e se misura quante risorse sono state utilizzate (salario del responsabile reparto è costo diretto

per il reparto, ma indiretto nel ciclo produttivo degli altri prodotti del reparto)

Gli oggetti dei costi diretti sono i “prodotti generici”: beni e servizi.

I due principali tipi di costi diretti sono: la manodopera diretta (mod) e i materiali diretti.

La mod misura le ore di manodopera ed il costo orario. Un operaio diretto mantiene una time-card ad hoc.

Molte imprese fissano il costo orario in base la costo totale annuo e il numero standard di ore

lavorate( tenendo conto di permessi, malattie, festività) .La tariffa oraria può differenziarsi per dipendente:

per reparti, qualifica professionale, etc.

Nel calcolare il costo orario mod occorre anche considerare tutti gli oneri relativi: contributi previdenziali,

assicurazioni, partecipazione ad utili societari ed altri fringe benefit.

imprese includono nella mod anche i costi dell’ufficio personale e assistenza: questo porta ad un

Alcune

costo maggiorato che fornisce un quadro preciso → non tutte però adottano il sistema e trattano pertanto tali

oneri come costi generali di produzione.

→ costo dei materiali diretti

Il costo dei materiali diretti comprende : la quantità di materiale usato ed il prezzo unitario.

La quantità è certificata dalla bolla di prelievo

Il prezzo è determinato analogamente dal costo orario della mod : calcolato in riferimento al solo costo

d’acquisto (fatture) oppure aggiungendo a tale costo base i costi connessi ai materiali diretti (costi di

trasporto, di controllo, di movimentazione) → ciò comporterebbe più sforzi e pertanto molte imprese trattano

i costi connessi come costi generali di produzione.

→ confronto tra costi diretti e costi variabili

La dicotomia diretto/indiretto si riferisce alla riconducibilità dei costi a specifici oggetti del costo

(traceability) → Uno stesso costo può essere classificato secondo criteri diversi.

ALLOCAZIONE DEI COSTI INDIRETTI

L’allocazione dei costi indiretti è un processo complesso sottoposto ad elevata soggettività.

I costi possono non essere direttamente imputati ad un prodotto :

Perché è impossibile farlo in quanto il costo è una risorsa comune a più oggetti di costo ( stipendio

1.

responsabile di produzione )

Non è conveniente perché le registrazioni contabili sarebbero troppo costose

2. Perché il management decide su base consuetudinaria.

3.

Molte produzioni a flusso continuo, richiedono una forza lavoro di base indipendente dai volumi prodotti

(imprese automatizzate) benchè la forza lavoro rappresenti un costo necessario, molte imprese, anziché

considerare tale costo come mod, lo classificano come un costo generale di produzione.

→ natura di allocazione

Il costo pieno di un oggetto di costo comprende, oltre ai costi diretti, anche una quota “equa o ragionevole”

di costi indiretti.

In un certo periodo, tutti i lavori hanno determinato dei costi complessivi di periodo(sia diretti che

indiretti).per tale ragione:

– Tutti i costi di produzione dovrebbero essere assegnati ad oggetti di costo

– L’importo assegnato ad ogni oggetto di costo dovrebbe riflettere l’ammontare dei costi indiretti

causati da quell’oggetto di costo → → L’assegnazione dei costi indiretti ai singoli prodotti è chiamato

ALLOCAZIONE

L’allocazione dei costi indiretti (generali) si effettua per mezzo di un COEFFICIENTE DI

ALLOCAZIONE/ASSORBIMENTO DEI COSTI GENERALI. Esso di solito è predeterminato e calcolato

per l’intero anno prima che cominci l’esercizio amministrativo.

centri di costo: si ha un oggetto di costo per il quale si riuniscono → più funzioni e attività correlate.

(Esempio concreto: La M.Pen Company produce pennini.Il reparto dove si producono i pennini è un centro

di costo. In un sistema di determinazione di costo, gli elementi sono assegnati in prima fase per centri di

costo e in seconda fase assegnati ai prodotti. Il centro di costo è definito come un “oggetto di costo

intermedio” per esser distinto dall’ “oggetto di costo finale”)

sono di due tipologie:

centri di costo di produzione: si produce un prodotto o un componente di un prodotto

1) centri di costo di servizio (service cost centers): si svolge una fase o un compito specifico di una

2)

produzione; eroga servizi ai centri di costo per produzione o all’organizzazione: ne è l’esempio l’ufficio del

responsabile di produzione. Essi si definiscono Centri di raggruppamento di Costi indiretti o generali

(indirect cost pools) e sono intesi come “contenitori contabili” di costi indiretti.

→ L’allocazione dei costi generali ai prodotti richiede tre fasi:

1) Tutti i costi indiretti sono assegnati a centri di costo di produzione e per servizio

→ In tale fase si hanno due sotto-fasi A e B.

Nella sottofase A qualunque costo che può essere ricondotto al centro di costo v

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Publisher
A.A. 2013-2014
19 pagine
2 download
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/35 Ingegneria economico-gestionale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Clara_stone di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Ingegneria economico-gestionale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Porporato Stefania.