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ESPROPRIAZIONI PER PUBBLICA UTILITA’
Le fasi della procedura dell’esproprio
a) vincolo preordinato d’esproprio
b) dichiarazione di pubblica utilità: una volta dichiarata la pubblica utilità entro il termine massimo
di 5 anni deve essere emanato l’atto di esproprio. L’elenco viene quindi notificato ad ogni
espropriato con le forme degli atti processuali civili. Gli interessati nei successivi trenta giorni
possono presentare osservazioni scritte e depositare documenti
c) determinazione provvisioria dell’indennità di espropriazione: deve essere comunicata con la
notifica dell’elenco dei beni da espropriare; -accettazione dell’indennità: il proprietario ha il
diritto di ricevere quale anticipo un importo pari all’80% dell’indennità; -non accettazione
dell’indennità: se entro 30 gg il proprietario non accetta l’indennità provvisoria si intende non
concordata l’indennità provvisoria di espropriazione. effettuato il deposito, l’autorità
espropriante può emettere ed eseguire il decreto d’esproprio. il proprietario viene comunque
invitato a dichiarare quale procedura intenda seguire per la determinazione dell’indennità di
esproprio. a tale riguardo il TU prevede che possano essere seguite due vie:
- avvalersi delle decisioni di una commissione formata da 3 tecnici nominati dal tribunale,
dall’espropriato e dall’autorità espropriante.
- non avvalersi della commissione dei tecnici e l’indennità viene definita entro 90gg dalla
commissione provinciale istituita dalla regione a norma dell art 41 del tu
Criteri per la determinazione dell’indennità di esproprio
l’indennità nel caso di terreni edificabili e non edificabili so compone di 3 part
- importo di base
- corrispettivo per cessione volontaria
- indennità aggiuntiva a favore di coltivatori diretti, imprenditori agricoli ecc
se un area è stata edificata in modo legittimo all’espropriato spetta un’indennità pari al suo valore
venale.
-aree edificabili:
importo di base
corrispettivo per la cessione volontaria
indennità aggiuntiva
-proprietario coltivatore diretto, imprenditore agricolo a titolo principale, affittuario o mezzadro:
con cessione volontaria
senza cessione volontaria
-altro tipo di proprietario
con cessione volontaria
senza cessione volontaria
-L’indennità nel caso di espropri parziali
LA VALUTAZIONE DEI BENI AMBIENTALI
La legislazione in materia di tutela dell’ambiente, al fine di ridurre o mitigare l’impatto delle attività
antropiche sugli ecosistemi e sul paesaggio, prevede essenzialmente tre tipi di azioni:
1) gestione pubblica delle aree di maggior interesse ambientale e imposizione di vincoli agli
operatori economici che vi svolgono la propria attività o ai cittadini che ne fruiscono a vario
titolo.
2) azioni ex-ante volte a controllare a priori i possibili effetti sull’ambiente di opere pubbliche o
private.
3) azioni ex-post volte al perseguimento delle azioni che recano danno all’ambiente.
Da un punto di vista generale si possono individuare due grandi categorie di metodi di valutazione:
- valutazioni su base antropica: secondo questo approccio il valore di un sistema ambientale
dipende dal flusso di beni e servizi che è in grado di produrre per una data popolazione
- valutazione su base ecologica o ecosistematica: in questo caso in un sistema ambientale verrà
giudicato in base alla sua “lontananza” da una situazione ideale corrispondente allo stato climax.
Nella normativa italiana sono proposte entrambe le categorie di metodi di valutazione. è comunque
opportuno precisare che, a seconda che si operi in una situazione di valutazione ex-ante o ex-post
potrà cambiare l’oggetto della stima e la procedura da impiegare. nel caso delle valutazioni ex-ante
la stima potrà riguardare le singole componenti dell’ambiente o il progetto nel suo complesso. le
valutazioni ex-ante potranno inoltre riguardare sia peggioramenti sia miglioramenti della qualità
delle risorse. nel caso delle valutazioni ex-post è invece preferibile riferire la stima ai flussi di beni e
servizi che un dato sistema ambientale è in grado di produrre. Inoltre le valutazioni ex-post fanno
riferimento esclusivamente a situazioni di degrado dell’ambiente.
Gli approcci estimativi
ogni sistema ecologico è in grado di generare una pluralità di benefici che a fini estimativi possono
essere classificati in:
flussi di beni:
- trasformati(input per la produzione)
- consumati direttamente
flussi di servizi:
- riduzione dei costi di produzione o dei costi sociali
- aumento della produttività delle risorse e miglioramento delle condizioni di produzione
- benefici diretti per la popolazione
Da un punto di vista antropico si può considerare che il valore di un dato sistema ecologico
dipenda essenzialmente dal flusso di beni e servizi che esso è in grado di produrre:
quando i benefici siano da considerarsi costanti,annuali e illimitati la formula può essere riscritta:
In un ottica di sostenibilità è fondamentale che qualsiasi trasformazione dei sistemi ecologici
operata dall’uomo determini o un aumento del benessere collettivo o, non comporti una sua
riduzione rispetto alla situazione iniziale. Tale equilibrio può essere garantito operando ex-ante.
quando invece si operi ex-post, quindi a seguito di una trasformazione negativa dell’ambiente, chi
l’ha causata dovrà farsi carico dei costi di ripristino e rimborsare alla collettività un importo pari alla
riduzione del flusso di benefici. Posto che il valore iniziale del sistema ecologico sia e quello
finale allora il danno ambientale sarà pari a
quando con opportuni interventi di ripristino sia possibile ridurre l’entità del danno
la stima delle risorse ambientali può avvenire seguendo tre vie:
1) stima dei cambiamenti indotti nella qualità/quantità delle componenti ambientali del sistema
ecologico
2) stima complessiva del valore delle trasformazioni di un sistema ecologico
3) stima delle variazioni del valore dei flussi delle singole categorie di benefici che un sistema
ecologico è in grado di produrre
La distinzione tra i tre metodi assume natura essenzialmente operativa e dovrà essere privilegiato
quello che meglio consente di rispondere al quesito di stima e che quindi risulta maggiormente
funzionale alla procedura valutativa che si intende seguire. Quando la stima riguardi un sistema
ecologico nel suo complesso o una particolare componente ambientale potrà essere utilizzato il
metodo della CV.
L’ANALISI COSTI BENEFICI (EX-ANTE)
Le differenze sostanziali che sussistono tra la valutazione pubblica e quella privata di un progetto
sono costituite:
- dal tipo di benefici e di costi che devono essere considerati
- dal sistema dei prezzi utilizzato
- dal saggio di sconto impiegato
I benefici e i costi:
nel caso della valutazione, sono considerati esclusivamente i flussi di cassa del progetto, cioè i
costi e i guadagni del soggetto che intende promuovere l’investimento. In un ottica pubblica
devono essere considerati anche i costi ed i benefici indotti dal progetto a favore o a carico di altri
soggetti. in generale i costi e benefici potranno essere classificati come:
l’analisi economica dovrà invece fare riferimento alle variazioni di benessere per l’intera collettività
comprendendo quindi altri costi e benefici
Il sistema dei prezzi:
nell’analisi finanziaria vengono utilizzati i prezzi di mercato dei beni e dei servizi acquistati e
venduti. Da un punto di vista pubblico bisogna considerare che i prezzi di mercato non sempre
riflettono i costi ed i benefici sociali
i prezzi di mercato nell’analisi economica si devono correggere tramite un sistema di prezzi fittizi o
prezzi ombra che si possono ottenere:
- depurando i prezzi delle risorse dalle imposte dirette, dalle sovvenzioni, dagli oneri sociali ecc
- facendo riferimento ai prezzi internazionali e non a quelli interni
- correggendo opportunamente il prezzo tramite unità di conto quando vi siano palesi distorsioni
di mercato
a tale proposito si potranno utilizzare coefficienti di correzione
Il saggio di sconto:
secondo taluni dovrebbe essere pari a quello impiegato nell’analisi finanziaria , cioè al costo medio
del capitale per le imprese. ciò dovrebbe far si che gli investimenti pubblici non finiscano per
sottrarre le risorse a quelli privati. Secondo altri il saggio sociale di sconto dovrebbe essere
inferiore poiché:
- gli investimenti pubblici devono tenere presente degli interessi delle generazioni future
- il rischio dell’investimento pubblico è molto più basso di quello privato poiché è ripartito tra molte
più persone.
ANALISI FINANZIARIA
Analisi e dimensioni del cash-flow
la fattibilità economica e finanziaria di un investimento, oggetto del presente lavoro, sarà valutata,
principalmente, sulla base dei flussi di cassa.
I flussi da cassa netti relativi ad un progetto d’investimento sono dati dalla differenza tra le entrate
e le uscite monetarie generate dal progetto d’investimento medesimo. i costi e i ricavi possono
essere monetari o non monetari. i primi sono quelli che hanno come contropartita un flusso di
cassa effettivo, i secondi, al contrario, non presentano una contropartita monetaria e, come tali non
sono presi in esame nel calcolo dei flussi di cassa. L’esempio più classico di quest’ultimi è
rappresentato dagli ammortamenti, che costituiscono un costo per l’impresa, ma non comportano
un’uscita di denaro.
COSTO OPPORTUNITA’ DEL CAPITALE
il costo del capitale aziendale si configura come un costo opportunità, poiché l’impresa deve
essere in grado di remunerare i suoi finanziatori, azionisti o terzi creditori, in linea con i rendimenti
offerti dal mercato finanziario e/o da investimenti alternativi. Nella determinazione del costo del
capitale aziendale faremo riferimento al Costo medio ponderato del capitale, o WACC determinato
come media ponderata del rendimento atteso dai vari finanziatori dell’impresa. per il calcolo del
WACC concorrono fondamentalmente due variabili: il costo opportunità del capitale proprio, che
stimeremo con il metodo Capital Asset Pricing Model ed il costo opportunità del capitale di debito.
L’utilizzo del WACC nella valutazione dei progetti d’investimento si basa su alcune ipotesi:
1) il grado di rischio d’investimento è analogo al grado di rischio dell’impresa
2) si suppone che il progetto d’investimento sia finanziato il maniera analoga alla comp