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a. FASI DELL ANALISI:
1. DEFINIRE IL PROBLEMA Nella maggior parte dei casi i problemi non sono
ben definiti, quindi la fase uno diventa quella più
complicata dell’intero processo. Inoltre anche se si
2. INDIVIDUARE SOLUZIONI ALTERNATIVE indivisua correttamente un problema, non tutte le
alternative sono evidenti.
+ sono le alternative, + complessa analisi
In molti casi l’alternativa migliore( alternativa base)
è quella di mantenere lo status quo (continuare a
fare quello che si faceva)
3. PER CIASCUNA SOLUZIONE MISURARE E Ogni alternativa presenta numerosi vantaggi e
VALUTARE GLI EFFETTI CHE POSSONO svantaggi. Il compito di chi decide è quello di
ESSERE ESPRESSI IN TERMINI QUANTITATIVI analizzare tutti i fattori rilevanti e stabilire quale
alternativa presenta il vantaggio netto complessivo
maggiore.
4. INDIVIDUARE QUEGLI EFFETTI DELLE Anche se molti fattori non sono quantificabili,
ALERNATIVE CHE NON POSSONO ESSERE rimangono cmq molto utili all’analisi finale.
ESPRESSI IN TERMINI QUANTITATIVI E
PORLI A CONFRONTO L’UNO CON L’ALTRI E
RISPETTO AI RISULTATI QUANTITATIVI
ATTESI
5. PERVENIRE A UNA DECISIONE Dopo aver individuato, valutato, posto a confronto i
diversi risultati, chi decide può:
- Cercare ulteriori info
- Prendere una decisione e agire di
conseguenza (questa alternativa è sempre
migliore---più si attende peggio è)
3. COSTI DIFFERENZIALI
Se viene proposta un alternativa a quella di riferimento, i costi differenziali sono quelli che sono
diversi.
I costi diffrenziali non sono catalogabili!! (spesso i termini costi vivi e costi evitabili vengono usati
con lo stesso significato di costo differenziale)
a. Costi non influenzati dalla decisioni SONO DIVERSI dai costi differenziali. I primi possono
essere ignorati, ma cmq sono utili nella scelta tra più alternative
b. Pericoli legati all’uso del costo pieno: nella scelta tra alternative una particolare attenzione
va rivolta all’allocazione dei costi
c. COSTI OPPORTUNITA’ : sono una misura del valore al quale si rinuncia quando la scelta di
un determinato corso d’azione implica la rinuncia ad un altro corso d’azione.
(es. scelgo a e non b. con b avrei ottenuto 100. Scegliendo a rinuncio a 100. 100 è il costo
opportunità). Non sono costi che determinano un uscita di cassa (uso alternativo del
termine costo). I costi opportunità sono ‘’incerti’’\ difficile stimarli.
d. COSTO DIFFERENZIALE(specifico alla situazione) ≠ COSTO VARIABILE( variano in
proporzione al variare del volume)
e. COSTO MARGINALE( costo sostenuto per produrre un’unità in più): termine che gli
economisti usano per indicare nel lessico aziendale il costo variabile. Ma se l’alternativa