I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni e lo studio autonomo di eventuali testi di riferimento in preparazioneall’esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell’università attribuibile al docente del corso o al relatore
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Appunti di Ingegneria - Università degli Studi di Bologna

Appunti di Microbiologia per l'esame del professor Bertin. Gli argomenti trattati sono i seguenti: gli enzimi, i catalizzatori biologici, come è possibile la catalisi enzimatica, Primo caso. T pH costanti , regolazione/inibizione covalente, metabolismo del DNA.
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Appunti di Valorizzazione delle risorse primarie e secondarie M per l'esame dellaa professoressa Bonoli. Conoscenze e abilità da conseguire Fornire gli strumenti di conoscenza per la valorizzazione e l’uso sostenibile delle risorse naturali e riciclate. Tecnologie del riciclaggio. Analisi del ciclo di vita dei materiali. Programma/Contenuti Principi dello sviluppo sostenibile e uso sostenibile delle risorse. Risorse naturali e riciclate. Risorse rinnovabili e non rinnovabili. La risorsa acqua. Il ciclo dell'acqua, gli utilizzi e le tecnologie di incremento della risorsa idrica. Il trattamento e il riciclaggio delle acque reflue. I materiali solidi naturali: classificazione delle materie prime e aspetti normativi. Rappresentazione di un insieme di particelle solide, analisi e curve granulometriche. Caratterizzazione e qualità dei materiali naturali. Macchine e impianti per la riduzione e la classificazione dimensionale. Tecniche di separazione gravimetrica e magnetica. Recupero di metalli dalle acque e dai suoli nonché da particolari tipologie di rifiuti solidi. Definizione e recupero dei materiali riciclati. La gestione integrata dei rifiuti urbani: raccolta e trattamento. Gli impianti di pretrattamento e di selezione, il trattamento meccanico biologico, la valorizzazione energetica, lo smaltimento in discarica. Il trattamento della frazione organica e il processo di compostaggio. La valorizzazione delle biomasse. Recupero e riciclaggio dei materiali lapidei inerti derivanti da costruzione e demolizione (CDW). Caratterizzazione dei rifiuti inerti; le tipologie degli impianti di riciclaggio e le diverse fasi di trattamento. Destinazione d'uso degli inerti riciclati. Il riciclaggio delle plastiche post consumo e dell'alluminio. Altri esempi di filiere di riciclo da rifiuti urbani e speciali: vetro, carta, acciaio, veicoli e pneumatici fuori uso, rifiuti elettrici elettronici. Principali caratteristiche fisico-meccaniche e campi di impiego delle materie prime seconde. Lo studio del ciclo di vita (LCA) per le materie prime riciclate e per la gestione dei rifiuti. Le Tecnologie Appropriate: definizioni, esempi di applicazione ai Paesi in Via di Sviluppo con particolare riguardo alla gestione e al riciclo dei rifiuti, all'approvvigionamento idrico per usi potabili, alla gestione e recupero dei reflui.
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Appunti di Sistemi integrati di lavorazione M per l'esame del professor Campana. Conoscenze e abilità da conseguire L’insegnamento affronta le problematiche della scelta dei processi tecnologici alternativi in fase di ingegnerizzazione del prodotto e dello sviluppo dei cicli di lavorazione sia in modo tradizionale sia con tecniche CAPP, integrate nell’ambiente CAD-CAM per l’utilizzo di macchine utensili CNC e di sistemi flessibili di lavorazione Programma/Contenuti TEORIA LA MODELLAZIONE GEOMETRICA PER I SISTEMI CAD-CAM: le matrici di trasformazione delle coordinate per la traslazione, rotazione e rototraslazione di punti. Rappresentazione analitica (non parametrica) e parametrica di curve nello spazio; rappresentazioni di Ferguson e di Bezier; cenni su B-splines e NURBs (Non Uniform Rational B-splines). Rappresentazione delle superficie analitiche e “free form”. Cenni sulla rappresentazione dei solidi. Metodi per la memorizzazione dei solidi e topologia dei modelli solidi. Introduzione ai sistemi CAM (Computer Aided Manufacturing) e CAD-CAM integrati MACCHINE UTENSILI E SISTEMI FLESSIBILI DI PRODUZIONE: Evoluzione delle Macchine Utensili. La Macchina Utensile a Controllo NumericoComputerizzato (MU CNC): struttura e principali componenti. Cenni sulle macchine riconfigurabili. Le unità di Governo: il CNC e le sue evoluzioni; CNC a struttura chiusa e CNC a struttura aperta; le funzionalità del CNC e dei PLC. Sensori e trasduttori impiegati nelle MU: le caratteristiche dei trasduttori. I trasduttori di posizione analogici e digitali: inductosyn lineari e rotativi, resolver, encoder lineari (righe ottiche) e rotativi. I sistemi CAM (Computer Aided Manufacturing) e CAD-CAM integrati: struttura e generazione dei percorsi di lavorazioni, CL Data File (Cutter Location Data File), post-process per la generazione di programmi in linguaggio macchina. L'automazione flessibile: architettura e prestazioni di FMM (Flexible Manufacturing Module) o Centro di lavoro, FMC (Flexible Manufacturing Cell) o Cella di lavoro, FMS (Flexible Manufacturing System) o Sistema flessibili, CIM (Computer Integrated Manufacturing) o la fabbrica integrata. Architettura della linea a trasferta. Analisi della linea a trasferta: indici di prestazione (rateo di produzione ed efficienza), determinazione del costo del prodotto, magazzino intermedio. Linee a trasferta manuali, automatizzate e miste. Metodi per il bilanciamento. PROGRAMMAZIONE DIRETTA DELLE MACCHINE UTENSILI CNC: il linguaggio EIA/ISO, struttura di un programma di lavorazione, funzioni “G” preparatorie, funzioni “M” ausiliarie o miscellanee: Funzioni modali e non modali. Macro istruzioni di foratura.
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Appunti di Sistemi di produzione avanzati M per l'esame della professoressa Mora. Conoscenze e abilità da conseguire Automazione logistica dei flussi fisici ed in particolare dei flussi informativi come strumento di integrazione operativa dei sistemi di produzione, movimentazione, stoccaggio e distribuzione dell’industria e del terziario al fine di ottenere prodotti e/o servizi di elevata qualità e di costo contenuto con ridotti tempi di risposta al cliente: criteri di scelta, progettazione e gestione. Programma/Contenuti INTRODUZIONE ALLA LEAN MANUFACTURING E ALLA LEAN SUPPLY CHAIN* Lean Manufacturing Systems e Cell Design: la nascita e l'evoluzione della lean manufacturing; il cambiamento culturale. Il Toyota Production System (TPS). Gli strumenti della lean production; I dieci steps della lean production: 1. re-engineer the manufacturing system; 2. setup reduction; 3. integrate the quality control into the system; 4. integrate preventive maintenance; 5. level, balance, sequence, synchronize; 6. production control; 7. reduce WIP; 8. integrated suppliers; 9. autonomation; 10. CIM. PROGETTAZIONE DI SISTEMI DI PRODUZIONE AVANZATI IN OTTICA LEAN* Lo sviluppo completo della progettazione di un sistema di produzione: dallo studio di fattibilità al progetto esecutivo: analisi di un caso aziendale articolato nelle diverse fasi: CELLULAR MANUFACTURING: Sistemi di ausilio al cellular manufacturing (CM) nella progettazione di sistemi di produzione avanzati. Metodi di clustering per la Group Technology e il CM. Matrice di incidenza. Diagonalizzazione matrice di incidenza: flussi intercellulari, flussi intracellulari ed eccezioni. Indici di similarità per il clustering: Jaccard, Simple Matching, etc. Coefficienti di similarità tipo Problem Oriented: indice di Gupta-Seifoddini. Algoritmi gerarchici per il CM: Clink, Slink, UPGMA. Il dendogramma. Valore di taglio; taglio in base al percentile del numero di aggregazioni. Raggruppamento di parti/prodotti. Indici di performance per il cell formation problem: problem density, inside cells density,…, grouping efficency, etc. Esemplificazioni numeriche e applicazione al caso. Modello di cellular manufacturing con ridondanza delle macchine. Piattaforma software per il cellular manufacturing (Cluster Calculator). LIVELLAMENTO DELLA PRODUZIONE Progettazione delle risorse: Calcolo statico del fabbisogno delle risorse produttive per le differenti tipologie di attrezzature: esemplificazioni e applicazione al caso. Calcolo del numero di operatori con e senza attività di clustering delle risorse: esemplificazioni e applicazione al caso. Progettazione del Layout aziendale con l'ausilio di strumenti informatici. Il software LRP. Strategie di inserimento dei reparti nel layout. Metodi di definizione della sequenza di inserimento dei reparti (metodo del rapporto pesato, metodo del massimo flusso totale, metodo del massimo flusso puntuale). Esemplificazioni. Applicazione al caso. Analisi dei flussi di materiale e progettazione dei sistemi di trasporto interni (flotta di carrelli). Il software LFAS. Definizione degli input e degli output di un sistema di material handling (dal punto di vista del prodotto e del veicolo); Indice di saturazione della aree; Indice di flusso; Indice di traffico. Esemplificazioni e applicazione al caso. Progettazione degli impianti di servizio (impianto di cogenerazione energia termica e elettrica) e applicazione al caso. Valutazione economica del progetto e incidenza sul prezzo del prodotto finito. LEAN SUPPLY CHAIN* Sistemi logistici avanzati per la gestione della scorte: strategie per la gestione integrata delle scorte nella catena logistica. Il modello del lotto economico congiunto: confronto con il modello classico del lotto disgiunto (“make” e “buy”), impostazione e definizioni delle voci di costo da considerare. Caso delle spedizioni (o trasferimenti) a quantità costante (modello di Lu). Caso delle spedizioni (o trasferimenti) a quantità variabile (modello di Goyal e modello di Hill). Esemplificazioni. Cenni ad altre forme di collaborazione tra venditore e fornitore e relative potenzialità (collaborative planning, Supplier Managed Inventory - SMI). Il modello del conto deposito o “consignment stock”: modalità, condizioni applicative e principali vantaggi rispetto al caso del lotto economico congiunto. Impostazione e definizioni delle voci di costo da considerare. Esemplificazioni. Valutazione dei costi aggiuntivi di stock out e di giacenza nel caso di domanda stocastica. PROGETTAZIONE DI SISTEMI DI PICKING* La gestione snella del magazzino: progettazione e controllo di sistemi di stoccaggio flessibili per prelievi frazionati (FOPS - Flexible Order Picking Systems). Il prelievo frazionato negli impianti di stoccaggio. I principi di order picking. Classificazione dei sistemi FOPS. Parametri caratteristici dell'Order Picking. Strategie di allocazione della merce: il Cube per Order Index – COI e la relativa curva di Pareto per la strategia di allocazione per classi (Curva COI); l'analisi della correlazione per la strategia di allocazione; Approccio sistematico per il sistema Order Picking: aggregazione in famiglie di prodotto; indice SFC (Similarity frequency & Coi based); disposizione dei prodotti a magazzino; parametri progettuali; analisi delle prestazioni. Calcolo dei costi di movimentazione per il prelievo mediante Order Picking. Esemplificazioni ed esercitazione sulle strategie di allocazione. LOGISTICA DISTRIBUTIVA La distribuzione snella per il pull. Definizione e gestione di una rete logistica. Decisioni di lungo termine, di medio termine, di breve termine. Modello decisionale e strumenti di supporto. Strategie di distribuzione e classificazione delle reti distributive: caratteristiche, vantaggi e svantaggi delle configurazioni principali (consegna diretta al cliente (direct shipment); consegna effettuata da azienda di trasporto; distribuzione tramite magazzino intermedio; pick-up point). Modelli di progettazione e gestione di un network distributivo multilivello. Impostazione del Location Allocation Problem (LAP): definizione dei parametri e delle variabili, della funzione obiettivo, dei vincoli del problema. Criticità dei modelli LAP. Modello consegna diretta monoprodotto-monoperiodo con domanda frazionata e non frazionata. Modello monoprodotto-monoperiodo multilivello. Esemplificazioni ed esercitazione sulla modellizzazione di una rete logistica. Applicazione al caso Hydropump. Il risolutore Excel. Piattaforma software per la pianificazione della logistica distributiva (LogOptimizer). L'evoluzione da logica PUSH a logica PULL I 5 principi della lean manufacturing; IMPLEMENTAZIONE DELLE LINEE A FLUSSO CONTINUO. La mappatura del flusso del valore (VALUE STREAM MAPPING): le linee guida per la realizzazione; lo stato corrente e lo stato futuro; il takt time, la produzione a flusso, il supermarket pull system, la FIFO lane (CONWIP), il pacemaker, il load leveling box: livellamento di mix e di volume, il pitch. Esempi applicativi.
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Appunti di Servizi generali e sicurezza d'impianto M CI per l'esame del professor Ferrari. Conoscenze e abilità da conseguire Fornire i criteri generali per la scelta ed il dimensionamento dei più comuni impianti di servizio diffusi nei sistemi produttivi, con riferimento agli ambienti industriali ed al terziario, sia sotto l'aspetto tecnico-progettuale, sia sotto quello tecnico-gestionale, mediante l'indicazione delle norme e dei regolamenti vigenti. Fornire inoltre i criteri generali e i metodi quantitativi per la progettazione e la gestione dei mezzi e delle azioni per la sicurezza del sistema produttivo dell'industria e del terziario. Programma/Contenuti Piping, valvole e coibentazione Elementi ed accessori degli impianti per la distribuzione di fluidi (“piping”). Definizioni di DN e PN per le condotte. Classificazione delle condotte in acciaio. Condotte in materiale plastico. Illustrazione dei principali tipi di valvole: di intercettazione, di regolazione, di sicurezza, di riduzione di pressione. Valvole auto azionate e autoservoazionate per la regolazione di pressione e temperatura. Definizione di coefficiente di portata. Esempi di diagrammi per la determinazione del coefficiente di portata e la scelta delle valvole. Coibentazione delle condotte: caratteristiche e tipi dei principali materiali termoisolanti. Dimensionamento dello spessore di rivestimento nel caso di tubazioni “calde” e “fredde”. Impianti cogenerativi Impianti cogenerativi con motori a combustione interna. Rendimento di produzione di energia elettrica e di recupero di energia termica: andamenti in funzione del carico. Schemi di impianto dotati di scambiatori di recupero vari (da olio, da acqua, da fumi). Confronto con impianti cogenerativi a vapore in contropressione: valutazione tecnico – economica. Impianti cogenerativi con gruppi turbogas. Rendimento di produzione di energia elettrica e di recupero di energia termica: andamenti in funzione del carico. Schemi di impianto e prestazioni tipiche. Confronto con impianti cogenerativi a vapore in contropressione e con impianti cogenerativi con motori a combustione interna. Impianti frigoriferi ad assorbimento Impianti frigoriferi ad assorbimento: descrizione del principio di funzionamento e confronto con il principio di funzionamento degli impianti frigoriferi a compressione. Schema impiantistico e diagramma di stato (H-c; Tc) per la descrizione di impianti frigoriferi ad assorbimento H2O-NH3 senza e con torre di rettifica. Bilancio elementare evaporatore – assorbitore. Impianti per la climatizzazione Richiami sulle caratteristiche dell'aria umida e diagrammi termodinamici delle miscele: diagramma entalpico dell'aria umida. Calcolo della potenzialità frigorifera e trasformazioni psicrometriche principali. Tipologie base di impianto (a tutta aria, a sola acqua, misti) e dei principali sistemi di distribuzione e lancio. Dimensionamento progettuale di un impianto di climatizzazione: contributi elementari per il calcolo del carico termico e dimensionamento della potenzialità frigorifera e termica, scelta della portata di aria da trattare nella UTA (Unità Trattamento Aria). Impianti elettrici Classificazione sistemi elettrici in base alla tensione. Dimensionamento della potenza complessiva degli impianti elettrici in ambito industriale: fattori di contemporaneità e di utilizzo, potenza attiva ed apparente. Schema della cabina di trasformazione al servizio di uno stabilimento industriale. Simbologia rappresentativa dei principali elementi costitutivi un impianto elettrico e corrispondenti caratteristiche. Sistemi trifase simmetrici ed equilibrati per la distribuzione della energia elettrica. Posa e calcolo delle linee mediante cavi. Principali caratteristiche dei cavi. Dimensionamento dei cavi secondo norme CEI: verifica della caduta di tensione e verifica termica. Caratteristiche e tipologie di blindosbarre. Posa e calcolo delle linee: verifica della caduta di tensione. Protezione mediante dispositivi a massima corrente (interruttori automatici magnetotermici): curve caratteristiche di comportamento. Protezione mediante il dispositivo interruttore differenziale (schema applicativo e principio di funzionamento). Generalità sui dispositivi di protezione degli impianti elettrici nei confronti dell'ambiente di installazione: il grado di protezione IP. Impianti di illuminazione Generalità sugli impianti di illuminazione. Emissione dell'energia radiante. Grandezze fotometriche ed illuminanti raccomandate. Riflessione, assorbimento e trasmissione della luce. Sorgenti luminose ad incandescenza ed a luminescenza: principali caratteristiche utili ai fini della progettazione degli impianti (vantaggi e svantaggi). Caratteristiche degli apparecchi illuminanti. Solido fotometrico e indicatrici fotometriche. Tipi di illuminazione (diretta, semidiretta, ecc.). Dimensionamento progettuale di impianti di illuminazione per interni mediante metodo del flusso totale: scelta del tipo di illuminazione e delle sorgenti luminose, definizione e scelta dei fattori di manutenzione, di utilizzo e dell'indice del locale. Impianti per la protezione da rumore Concetti base di acustica: livelli di potenza sonora, pressione sonora, intensità sonora e relative relazioni. Scale di ponderazione. Curve isofone. Propagazione del rumore in ambiente esterno. Fattore di direzionalità. Protezione rumori mediante barriere fonoassorbenti: il numero di Fresnel. Propagazione del rumore in ambiente interno. Rumore riflesso. Assorbimento acustico dei materiali e delle strutture. Correzione acustica ambiente per assorbimento e per risonanza. Cenni alla normativa vigente per la protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti dalla esposizione a rumore (D.L. 277/91 e successivo D.L. 195/06).
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Appunti di Metodi per la gestione dei progetti complessi M per l'esame del professor Bellucci. Conoscenze e abilità da conseguire Fornire una conoscenza approfondita del Project Management come metodologia per l’organizzazione delle attività dei processi complessi e poco ripetitivi con particolare attenzione agli ambienti in cui sono presenti contemporaneamente più progetti tra loro interagenti.
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Esame Marketing industriale M

Facoltà Ingegneria

Dal corso del Prof. C. Pitilino

Università Università degli Studi di Bologna

Appunto
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Appunti di Marketing industriale M per l'esame del professor Pitilino. Conoscenze e abilità da conseguire Capacità di interpretazione dei segnali del mercato. Conoscenza degli strumenti di marketing e delle sue applicazioni in situazioni a base tecnologica.
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Appunti di Manutenzione dei sistemi di produzione M per l'eaame del professor Regattieri. Conoscenze e abilità da conseguire Fornire i criteri generali ed i metodi quantitativi per la progettazione del servizio manutenzione, la programmazione degli interventi, il controllo e la verifica del servizio, nonché i mezzi e le azioni per la sicurezza del sistema produttivo dell'industria e del terziario. Programma/Contenuti • Generalità sulla manutenzione dei sistemi di produzione Funzioni della divisione manutenzione. Importanza e trasversalità della funzione manutentiva. Progettazione e pianificazione della manutenzione. Lo stato dell'arte aziendale • Teoria dell'affidabilità. Affidabilità e manutenibilità di un componente. La determinazione dei parametri affidabilistici sotto dati completi e sotto dati censurati. Affidabilità e manutenibilità di un sistema complesso: componenti in serie, componenti in parallelo. Disponibilità di un componente e di un sistema complesso. Rateo di guasto. Banche dati affidabilistiche (cenni). · Determinazione del mix ottimale di politiche manutentive Modelli matematici per la manutenzione preventiva: sostituzione ad età costante (type I), sostituzione a data costante (type II).Modelli matematici per la manutenzione ispettiva: politica ispettiva elementare. · La gestione dei ricambi Caratteristiche tipiche dei ricambi (intermittent and lumpy demand). Modelli per l'ottimizzazione del fabbisogno ricambi: previsione e gestione ottimale. · Il sistema informativo di manutenzione Importanza della gestione dei dati e delle informazioni. Framework di riferimento per il sistema informativo. Elaborazioni tipiche, e teleprocessing (cenni). Esempi industriali di Computer Maintenance System Support (CMSS) · Total Productive Maintenance (TPM) e Global Service (GSM) Definizione di TPM, obiettivi e cause di perdita. Calcolo dell'indice Overall Equipment Effectiveness (OEE). Esempi di applicazioni industriali. Il Global Service di Manutenzione, caratteristiche e requisiti. Esempi di applicazioni industriali.
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Esame Business intelligence

Facoltà Ingegneria

Dal corso del Prof. F. Grandi

Università Università degli Studi di Bologna

Appunto
4 / 5
Appunti di Business intelligence M per l'esame del professor Grandi. Conoscenze e abilità da conseguire Conoscenza dei principali strumenti per l'analisi di grandi quantità di dati utili a supportare efficientemente i processi decisionali. Nel corso saranno analizzate le due principali tecnologie a disposizione della Business Intelligence per l'estrazione di informazioni strategiche: il Data Warehousing e il Data Mining. Programma/Contenuti Business intelligence: il ruolo della BI nel sistema informativo aziendale; introduzione al data warehousing; introduzione al data mining e KDD; analisi what-if. Data Warehousing: architetture; tecniche di analisi dei dati; il ciclo di sviluppo: analisi delle sorgenti dati; analisi dei requisiti; progettazione concettuale; carico di lavoro e volume dati; progettazione logica; progettazione dell'alimentazione Data Mining: regole associative; algoritmi di clustering; tipologie dei dati; alberi di decisione; metodi statistici; reti neurali; valutazione dei risultati; analisi di serie storiche.
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Appunti di Automazione dei processi industriali M per l'esame del professor Paoli. Conoscenze e abilità da conseguire Il corso è volto ad illustrare le principali problematiche dei sistemi di automazione industriale. Dopo una introduzione generale sul moderno concetto di automazione industriale e sulle architetture più comuni, vengono specificamente trattati i seguenti argomenti: la modellazione ed l'analisi dei sistemi di produzione mediante reti di Petri, il controllo logico mediante PLC e i sistemi di movimentazione e controllo assi. Programma/Contenuti Architetture di controllo industriale - L'automazione dei processi industriali - Storia dell'automazione moderna - Computer integrated manufacturing (CIM) - Gerarchie di controllo - Il controllo assi - Sistemi di controllo real time - Reti informatiche per l'automazione Il controllore logico programmabile (PLC) - Cenni storici - Architettura hardware e software - La norma IEC61131-3 - Il linguaggio a contatti - Programmazione mediante Sequential Functional Chart (SFC) Modellistica di processi mediante reti di Petri - Introduzione ai sistemi ad eventi discreti (DES) - Definizione e proprietà delle reti di Petri - Costruzione di modelli mediante reti di Petri - Analisi matriciale di reti di Petri - Analisi grafica di reti di Petri
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Il seguente è il Terzo di una serie di appunti dal formato domanda-risposta del corso di Calcolatori Elettronici tenuto dal professor Mattoccia dell'Università di Bologna. Nonostante tale riassunto sia stato fatto nell'anno accademico 2013-2014, ritengo che esso sia ancora attuale in quanto gli argomenti del corso non sono cambiati. Ho fatto e utilizzato personalmente questi riassunti per superare questo esame ottenendo un ottimo risultato. Le domande in essi scritte, infatti anticipano ciò che il professore potrà chiedere all'esame. Inoltre, essendo l'esame di calcolatori elettronici dell'università di Bologna conosciuto per essere molto complesso in quanto i professori sono molto esigenti, questi riassunti credo potranno adeguarsi anche per chi cerca una buona preparazione sui calcolatori elettronici.
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Esame Calcolatori elettronici

Facoltà Ingegneria

Dal corso del Prof. S. Mattoccia

Università Università degli Studi di Bologna

Appunto
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Il seguente è il Primo di una serie di appunti dal formato domanda-risposta del corso di Calcolatori Elettronici dell'Università di Bologna. Nonostante tale riassunto sia stato fatto nell'anno accademico 2013-2014, ritengo che esso sia ancora attuale in quanto gli argomenti del corso non sono cambiati. Ho fatto e utilizzato personalmente questi riassunti per superare questo esame ottenendo un ottimo risultato. Le domande in essi scritte, infatti anticipano ciò che il professore potrà chiedere all'esame. Inoltre, essendo l'esame di calcolatori elettronici dell'università di Bologna conosciuto per essere molto complesso in quanto i professori sono molto esigenti, questi riassunti credo potranno adeguarsi anche per chi cerca una buona preparazione sui calcolatori elettronici.
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Il seguente è il Secondo di una serie di appunti dal formato domanda-risposta del corso di Calcolatori Elettronici tenuto dal professor Mattoccia dell'Università di Bologna. Nonostante tale riassunto sia stato fatto nell'anno accademico 2013-2014, ritengo che esso sia ancora attuale in quanto gli argomenti del corso non sono cambiati. Ho fatto e utilizzato personalmente questi riassunti per superare questo esame ottenendo un ottimo risultato. Le domande in essi scritte, infatti anticipano ciò che il professore potrà chiedere all'esame. Inoltre, essendo l'esame di calcolatori elettronici dell'università di Bologna conosciuto per essere molto complesso in quanto i professori sono molto esigenti, questi riassunti credo potranno adeguarsi anche per chi cerca una buona preparazione sui calcolatori elettronici.
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Il seguente è il Primo di una serie di appunti dal formato domanda-risposta del corso di Calcolatori Elettronici dell'Università di Bologna. Nonostante tale riassunto sia stato fatto nell'anno accademico 2013-2014, ritengo che esso sia ancora attuale in quanto gli argomenti del corso non sono cambiati. Ho fatto e utilizzato personalmente questi riassunti per superare questo esame ottenendo un ottimo risultato. Le domande in essi scritte, infatti anticipano ciò che il professore potrà chiedere all'esame. Inoltre, essendo l'esame di calcolatori elettronici dell'università di Bologna conosciuto per essere molto complesso in quanto i professori sono molto esigenti, questi riassunti credo potranno adeguarsi anche per chi cerca una buona preparazione sui calcolatori elettronici.
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Esame Analisi matematica

Facoltà Ingegneria

Dal corso del Prof. N. Arcozzi

Università Università degli Studi di Bologna

Appunto
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Appunti di Analisi matematica TB per l’esame del professor Arcozzi. Gli argomenti trattati sono i seguenti: Teorema 5. di esistenza di almeno una soluzione del (PC);Equazioni di erenziali del primo ordine lineari; Equazioni di erenziali lineari del secondo ordine.
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Appunti di Fondamenti di economia aziendale e dell'innovazione T per l'esame della professoressa Grimaldi realizzati mettendo insieme i miei elaborati a lezione e le slide della professoressa. Studiando su di essa presi il massimo dei voti. Veramente ottima, ben fatta e chiara, parola di chi ci ha studiato!
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Appunti di logistica industriale, completi di schemi e tabelle riassuntive per l'esame del professor Regattieri. Gli argomenti trattati sono i seguenti: la definizione della funzione logistica, la logistica integrata e il sistema CIM, l'ideazione del sistema prodotto imballo.
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Esame Ingegneria mineraria

Facoltà Ingegneria

Dal corso del Prof. P. Berry

Università Università degli Studi di Bologna

Appunto
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Appunti di Ingegneria mineraria per l’esame del professor Berry. Gli argomenti trattati sono i seguenti: le miniere e le cave, radiale, tangenziale, il fixation factor, l'esempio di una cava, il caso Alimac, il vertical benching, il caudese, il ventaglio.
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Esame Fluidi del sottosuolo

Facoltà Ingegneria

Dal corso del Prof. P. Macini

Università Università degli Studi di Bologna

Appunto
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Appunti di Fluidi del sottosuolo per l’esame del professor Macini. Gli argomenti trattati sono i seguenti: la proiezione dell'angolo orizzontale (l'angolo azimutale), la perforazione in mare (offshore), il secondo metodo che viene sviluppato, i tensionatori.
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Appunti di Fluidi del sottosuolo per l’esame del professor Macini. Gli argomenti trattati sono i seguenti: la struttura che è verificata, ma non economicamente vantaggiosa, la testa pozzo, lo strato nel pozzo, l'ingresso indesiderato, il controllo idraulico primario.
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