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Le fonti di finanziamento un’altra, perché, ad esempio, ad una azienda converrebbe fare
Le due possibili fonti di finanziamento per un’azienda sono o il solo prestiti finanziari, in quanto hanno un minor costo, ma
prestito di capitale o l’aumento di capitale da perte della un’eccessiva esposizione di questo tipo farebbe si che da
proprietà, entrambe tali fonti hanno sia pregi che difetti: bilancio si noterebbe una forte debolezza dell’azienda. Pertanto la
scelta delle fonti di finanziamento è difficile e non esiste un mix
1. Il capitale di prestito prevede la presenza di pagamenti annuali perfetto. Si può definire, però, un’indice utile a capire come
(o mensili, trimestrali, ecc), è richiesto un rientro in conto un’azienda finanzia le proprie attività:
capitale, rappresenta un alto rischio per l’azienda (deve far
fronte necessariamente al debito) ed ha un basso costo debiti f inanziari
Indice d’indebitamento =
relativo per l’azienda; capitale netto + debiti f inanziari
2. Il capitale sociale, invece, non prevede scadenze di
pagamento, non ha richieste di rientro in conto capitale,
praticamente è assente di rischi da parte dell’azienda, ma ha
un alto costo per l’azienda medesima.
Il capitale di prestito risulta avere un basso costo per l’azienda
perché essa paga un interesse fissato che può essere detratto dal
risultato economico dell’esercizio, permettendo di pagare meno
tasse. 22
Sezione 5
L'ammortamento
Un concetto molto importante nel sistema contabile è 3. Accelerato (intensivo), cioè si ammortizza molto velocemente il
l’ammortamento, infatti esso permette di poter ripartire nel tempo bene.
(mediante il concetto di costo di competenza) la spesa per Il metodo di ammortamento più utilizzato è certamente quello a
l’acquisto di un’immobilizzazione. quote costanti data la facilità nell’applicazione; inoltre, esistono
Come prima cosa per effettuare un’ammortamento è necessario delle tabelle emesse dal ministero che stabiliscono i coefficienti
capire quanto è il costo da ammortizzare facendo una stima del con cui un dato bene deve essere ammortizzato nel tempo.
valore di recupero atteso e della vita utile del bene: Inoltre, spesso, è possibile fare anche il cosiddetto
costo d′
acquisto − valore di recupero ammortamento anticipato, è possibile, cioè, raddoppiare la quota
da ammortizzare =
Costo vita utile ammortamento per i primi tre anni di vita del bene. In generale è
conveniente sfruttare l’ammortamento anticipato quando è
Successivamente, l’ammortamento, può essere effettuato in tre possibile in quanto esso permette, per i primi tre anni, un
modi diversi: risparmio fiscale dato che l’ammortamento va in detrazione al
risultato d’esercizio. La quota ammortamento, ogni anno, oltre ad
1. In base alle unità prodotte, ad esempio si stimano i km che essere presente sul conto economico come “costo”, è presente
effettua un automezzo nella sua vita e si ammortizza il bene anche nello stato patrimoniale come incremento del fondo
mediante il numero di km fatti nell’esercizio in considerazione; ammortamento che è una voce che va in detrazione al valore
2. A quote costanti (lineare), cioè si effettua l’ammortamento delle immobilizzazioni.
mediante una quota sempre uguale per ogni periodo fino a Spesso, non si comprende bene il concetto di ammortamento, per
quando il fondo ammortamento non è pari al valore del bene; cui è bene precisare che: 23
L’ammortamento non è la perdita di valore di mercato subita dal Il valore contabile netto di un’immobilizzazione tecnica è dato
• •
bene nel periodo; dalla differenza tra il suo costo storico (originario) e il fondo
d’ammortamento. Quando il valore contabile netto è pari a zero,
L’ammortamento non è denaro messo da parte;
• non si contabilizza più alcun ammortamento. Tutto il costo
d’acquisto è stato, infatti, già ammortizzato;
L’ammortamento non dovrebbe essere strumentale alle politiche
• di bilancio. Il valore contabile netto di un’immobilizzazione tecnica non è il
• suo valore di mercato, ma il costo che deve ancora essere
In generale, per l’ammortamento, ci sono una serie di punti chiave ammortizzato;
da ricordare: Al momento della vendita di un’immobilizzazione, la differenza
•
All’atto dell’acquisto un’immobilizzazione tecnica viene registrata
• tra il prezzo di vendita e il valore contabile netto è denominata
al suo costo, comprensivo dei costi di trasporto, di installazione plusvalenza nel caso sia un numero positivo, minusvalenza in
e di tutto quanto necessario a rendere funzionante il bene; caso contrario, e viene rilevata nel conto economico;
I terreni hanno una vita utile illimitata e non devono dunque
• Nel redigere il bilancio si adotta sovente il metodo
•
essere ammortizzati perché la loro utilità nel tempo non si dell’ammortamento in base alle unità prodotte o lineare (a quote
riduce; costanti);
Il costo storico delle immobilizzazioni tecniche viene ripartito sui
• Con il metodo dell’ammortamento in base alle unità prodotte, la
•
singoli anni della loro vita utile. Ogni anno una porzione del quota annua di ammortamento si calcola moltiplicando il numero
costo viene addebitata al costo “ammortamento” e accreditata al di unità prodotte nell’anno per un costo unitario di
“fondo ammortamento”; ammortamento. Questo costo è ottenuto dividendo il costo
L’ammortamento è una stima. Non è infatti possibile conoscere
• complessivo da ammortizzare per il numero di unità che si
in anticipo quale sarà l’effettiva vita utile di un bene a utilizzo prevede il bene produca nel corso della sua vita utile;
pluriennale, né il suo valore di recupero; 24
Con il metodo dell’ammortamento a quote costanti, utilizzato
• dalla maggior parte delle aziende, la quota annua di
ammortamento si calcola moltiplicando il costo storico per un
coefficiente di ammortamento. Questo coefficiente si calcola
dividendo “1” per il numero stimato di anni di
vita utile del bene;
Per scopi fiscali, l’ammortamento è spesso un ammortamento
• anticipato: in tal modo si anticipa il risparmio fiscale;
Il reddito imponibile (fiscale) differisce normalmente dal reddito
• civilistico. La differenza tra il costo delle imposte di competenza
e l’importo fiscalmente dovuto viene contabilizzato sullo stato
patrimoniale come una passività denominata “imposte differite
sul reddito”; 25
Sezione 6
L'analisi di bilancio
L’analisi di bilancio, mediante strumenti sistematici e definiti, In generale, si può dire che l’analisi di bilancio è l’analisi di una
permette di ricavare, dal bilancio stesso, informazioni utili sulle azienda mediante un documento che non rappresenta il valore di
scelte fatte dall’azienda e sulla sua redditività, passata e futura. mercato dell’azienda stessa.
L’analisi di bilancio, però, ha diversi limiti: Uno dei principali metodi dell’analisi di bilancio, che è anche uno
dei più espressivi del valore dell’azienda, prevede l’uso degli
riporta solo gli effetti derivanti da eventi misurabili in termini
• indicatori ROI (return on investment) che prevedono il rapporto
monetari, quindi prescinde da tutte le informazioni non tra reddito ed investimento:
strettamente contenute nel bilancio; Reddito
ROI = Investimento
essa riguarda solo dati consuntivi, cioè dati riguardanti il
• passato dell’azienda e non tiene conto delle potenzialità future Però, esistono diversi tipi di reddito e diversi tipi di investimento,
della stessa; ad esempio, il reddito può essere rappresentato dal risultato
netto, dal risultato operativo, ecc mentre l’investimento può
le attività vengono considerate al loro costo storico (come
• essere il capitale netto, il totale delle attività, il capitale investito,
scritte nel bilancio) e non al loro valore di mercato, per cui, in ecc. Per questo, i ROI sono una categoria di indici basati sullo
qualche modo, si lavora con dei valori “falsi”; stesso criterio, uno di questi è il ROE (Return on Equity) il quale
poiché il bilancio non è un documento completamente obiettivo
• prende in considerazione l’azienda dal punto di vista degli
e molte voci scaturiscono da una stima, tale stima si ripercuote azionisti, va ad analizzare, cioè, la redditività dell’azienda rispetto
anche sui risultati dell’analisi il capitale netto. Infatti, il ROE è definito come:
Risultato Netto
ROE = Capitale Netto 26
Una volta calcolato il ROE, però, è necessario valutarne il brutta immagine dell’azienda stessa agli operatori del mercato
risultato, il quale spesso può essere molto soggettivo, in quanto con cui interagisce.
chi investe nel capitale di rischio si aspetta un ritorno adeguato
all’investimento effettuato; per valutare se il ritorno che si è avuto
sia adeguato, l’investitore, non può che far riferimento a valori
storici ed a comparazioni con valori esterni (oltre che alla propria
valutazione soggettiva).
Un altro indice molto importante è il ROI (return on invested
capital) ed è definito come:
Risultato operativo
R . O . I . = Debito f inanziario + Capitale netto Ulteriori indici possono essere trovati nelle seguenti tabelle
tale indice esprime la redditività del capitale investito, cioè quella
parte degli investimenti finanziata da fonti esplicitamente onerose.
Tali indici, però, non possono essere sufficienti, in quanto
possono trarre in inganno guardando solo una piccola parte del
problema e non analizzandolo nel complesso, per questo
vengono definiti molti altri indicatori utili all’analisi del bilancio, Il
ROE, ad esempio, se applicato da solo farebbe si che risultasse
una situazione in cui alle aziende converrebbe essere il più
indebitate possibili in modo da diminuire al minimo il capitale
netto ed aumentare la redditività, ma, ovviamente, ciò non è
fattibile in quanto l’eccessivo indebitamento dell’azienda
potrebbe comprometterne la stabilità finanziaria oltre a recare una 27
Effettuare un’analisi di bilancio per l’impresa può essere utile sia
per confrontarsi con l’esterno sia per analizzare la propria
performance, infatti, una volta effettuata l’analisi, è possibi