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C
T durata media del fermo macchina/linea
à
dj
F frequenza del fermo macchina/linea
à
j rateo di produzione reale
Il è semplicemente l’inverso del tempo di produzione reale:
1
R = [pz/udt]
P T P T ≥ T
1 P C
R
rateo di produzione teorico = [pz/udt]
Mentre il è à C R ≤ R
T P C
C
Sistemi integrati di lavorazione M – modulo 2 Macchine utensili – Simone Benassi
32
T C
Efficienza della linea E = adimensionale, espresso in percentuale [%]
à à
T n
P ∑ T F
.
dj j
j
1
Inefficienza della linea D = 1 – E oppure D =
à T
P
Ovviamente E + D = 1
costo della lavorazione complessiva costo di attraversamento della linea)
Il (o anche è dato dalla:
.
C = C + C T + C [€/pz]
pc m L P t
Dove:
C costo del materiale grezzo [€/pz]
à
m
C costo delle lavorazioni/operazioni [€/min]
à
L
T tempo di produzione reale [min/pz]
à
P
C costo degli utensili [€/pz] valutato sul singolo pezzo
à à
t
Il costo della lavorazione complessiva è un costo molto ottimista poiché non tiene conto dei costi
d’ispezione e controllo e dei pezzi difettosi che possono essere riparati e rivenduti.
Esercizio numerico:
numero di stazioni n = 10
à
T = 1,0 min/pz
C
S = 5% pezzi arrivati al termine della linea che devono essere scartati per vari motivi
à
r
F = 0,1 breakdown/ciclo frequenza di fermo macchina/linea (frequenza di down)
à
T = 6,0 min/pz durata media del fermo macchina/linea
à
d
C = 1,5 €/pz costo del materiale grezzo
à
m
C = 60 €/h = 1 €/minà costo delle lavorazioni/operazioni
L
C = 0,15 €/pz costo degli utensili
à
t
Calcoliamo i parametri di prestazione della linea a trasferta precedentemente esposti.
T = T + T x F = 1,0 + 6,0 x 0,1 = 1,6 min/pz
P C d 1
1
R = = = 0,625 pz/min = 37,5 pz/h questo valore del rateo di produzione non è del
à
P 1,6
T P tutto realistico poiché ci sono il 5% dei pezzi
che devono essere scartati.
R
Quindi il valore del rateo di produzione va corretto:
P
R ’ = (1 – S ) R = (1 – 0,05) x 0.625 = 0,59 pz/min = 35,6 pz/h
P r P
T 1,0
C
E = = = 0,625 x 100 = 62,5 %
T 1,6
P
Sistemi integrati di lavorazione M – modulo 2 Macchine utensili – Simone Benassi
33
D = 1 – E = 1 – 0,625 = 0,375 x 100 = 37,5 %
Oppure:
∑ T F
. 6,0 x 0,1
dj j
D = = = 0,375 x 100 = 37,5 %
T 1,6
P
In ogni caso: E + D = 1 0.625 + 0,375 = 1
à
Calcoliamo ora il costo della lavorazione complessiva:
.
C = C + C T + C = 1,5 + 1 x 1,6 + 0,15 = 3,25 €/pz
pc m L P t
In realtà anche questo parametro va corretto, prendendo in considerazione gli scarti:
C 3,25
pc
C ’ = = = 3,42 €/pz
pc (1 – 0,05)
(1 – S )
r
I pezzi che sono scartati potrebbero necessitare di riparazioni affinché possano essere reimmessi sul
mercato:
C ’’ = C + C S
. = 3,25 + 5 x 0,05 = 3,5 €/pz
pc pc R r
C
Dove: = 5 €/pz costo di riparazione
à
R
Non è scontato che l’intera percentuale degli scarti possa essere riparata e quindi recuperata.
Quindi, una produzione con una grande percentuale di scarti genera un costo complessivo della
lavorazione più elevato rispetto a una produzione di maggiore qualità.
Dei dati del problema precedentemente elencati il parametro maggiormente difficoltoso da
frequenza di fermo macchina/linea F.
determinare è sicuramente la
i
Siano: il numero di stazioni i = 1, …, n
à
p i
probabilità che la stazione si arresti
à
i due metodologie:
Per stimare F sono utilizzate
Upper Bound Approach
1. (approccio ottimistico)
i
È supposto che quando la stazione subisce un arresto il pezzo che stava lavorando non
subisca alcun danno.
n
∑ p
F = i
i = 1
Questo è un approccio estremamente semplificato e di fatto rappresenta l’estremo superiore,
ossia la migliore delle ipotesi.
1
Psup
R = (1 – S )
r n
∑ p T
TC + i di
i = 1
Sistemi integrati di lavorazione M – modulo 2 Macchine utensili – Simone Benassi
34
p T
Esiste una formulazione semplificata se consideriamo uguali tutti i e .
i di
T = T e p = p i
per ogni allora:
Se di di + 1 i i + 1
1
Psup
R = (1 – S )
r T + np T
C d
Lower Bound Approach
2. (approccio pessimistico)
i
È supposto che quando la stazione subisce un arresto il pezzo che stava lavorando è
inevitabilmente danneggiato e quindi da scartare.
(1 – p ) i
probabilità che la parte attraversi indenne la stazione
à
i
n
∏ (1 – p ) probabilità che la parte attraversi indenne tutte le stazioni n
à
i
i = 1 n
∏ (1 – p )
F = 1 – i
i = 1
Questo approccio, al contrario del precedente, rappresenta l’estremo inferiore, ossia la
peggiore delle ipotesi. 1
Pinf
R = (1 – S ) (1 – F)
r n
n ∏
∑
T + [1 – (1 – p )] T
C i d
i = 1 i = 1
S
1 – percentuale dei pezzi che non vengono scartati
à
r
1 – F percentuale di lavorazioni che non sono avvenute con successo
à
T durata media del fermo macchina/linea (come ipotesi semplificativa è considerato
à
d uguale per tutte le stazioni n) p T
Esiste una formulazione semplificata se consideriamo uguali tutti i e .
i di
T = T e p = p i
Se per ogni allora:
di di + 1 i i + 1 1
Pinf
R = (1 – S ) (1 – F)
r n
T + [1 – (1 – p) ] T
C d
R
valore del rateo di produzione reale è contenuto all’interno del range identificato
Il P
dall’estremo superiore e inferiore calcolati da queste due metodologie.
np
Sup à
F n
1 – (1 – p)
Inf à T / T + np T
Sup à
T C C d
C
E = T P n
T / T + [1 – (1 – p) ] T
Inf à C C d
Sistemi integrati di lavorazione M – modulo 2 Macchine utensili – Simone Benassi
35
E(n) T E
pessimistico P
Upper + –
Lower – +
ottimistico
n
All’aumentare della probabilità di fermo macchina/linea la coppia di curve si sposta verso il basso
(l’efficienza E cala).
Progettazione dei magazzini intermedi
progettare l’inserimento di uno o più magazzini intermedi
Vediamo ora come in una linea a
trasferta e come questo incida sull’efficienza della linea stessa. “Muoiono di fame”
1 2
n = j
n = i n = i + 1 n = k n = k + 1
p
j é é
bloccate bloccate
(non possono (non arrivano pezzi
Stazione danneggiata
rifornire la stazione a da lavorare dalla
e ferma
valle poiché ferma) stazione a monte
poiché ferma)
magazzini intermedi
Collocando dei (in rosso nel disegno) è possibile fare continuare a lavorare le
j
stazioni a monte e a valle alla stazione danneggiata.
Inoltre la linea, nella maggior parte dei casi, è caratterizzata da un magazzino di ingresso delle
materie prime (1) e da un magazzino di uscita del pezzi finiti (2).s
Per ottenere l’ottimizzazione dell’efficienza E della linea è necessario inserire un magazzino
intermedio per ogni coppia di stazioni: bisogna però sempre considerare la disponibilità di spazio
all’interno dello stabilimento e la disponibilità economica. linea a trasferta a tre stage.
Una linea a trasferta del tipo rappresentata in figura è detta
Sistemi integrati di lavorazione M – modulo 2 Macchine utensili – Simone Benassi
36
Alcune stazioni sono mantenute volontariamente manuali, poiché la loro automatizzazione sarebbe
troppo difficoltosa e onerosa (es.: controllo qualità e controllo dimensionale).
Esempio1: attraverso operazioni di sbavatura automatizzate è possibile eliminare le linee di bava
che si vengono a formare nei getti (componente derivante dal processo fusorio).
La sbavatura può essere effettuata da un robot antropomorfo che va a eliminare le linee
di bava che sono state precedentemente previste e inserite nel programma.
In questo modo non sono eliminate le linee di bava che si formano in zone non previste:
per sopperire a questo inconveniente è possibile predisporre un operatore che rimuova
esclusivamente le linee di bava in eccesso, non eliminate dal robot.
Esempio2: attraverso un sistema di riconoscimento visivo è possibile separare e indirizzare i getti
verso le destinazioni desiderate: nel caso in cui il getto sia di acciaio il sistema di
visione avrebbe notevole difficoltà a determinare la sigla sul pezzo che ne indica la
destinazione.
Per questo e altri motivi questa operazione è solitamente mantenuta manuale.
Quindi, per varie motivazioni, alcune operazioni che potrebbero essere automatizzate sono
mantenute volontariamente manuali.
Nella scelta di automatizzare o meno una stazione manuale entrano quindi in gioco considerazioni
sia tecniche, che economiche.
n = n + n
a o
n
Dove: numero di stazioni complessivo
à
n numero di stazioni automatizzate
à
a
n numero di stazioni manuali (con operatore)
à
o
costo della lavorazione complessiva costo di attraversamento della linea)
Il (o anche è dato dalla:
. . .
C = C + (n C + n C + C ) T + C [€/pz]
pc m o o a a at P t
Dove, rispetto alla formulazione standard:
C costo delle operazioni manuali [€/min]
à
o
C costo delle operazioni automatizzate [€/min]
à
a
C costo dei trasferimenti del materiale fra le stazioni [€/min]
à
at tempo di produzione reale
Anche la formula del cambia leggermente:
. .
T = T + n p T [min/pz]
P C a d n
Non compare il parametro in quanto le stazioni manuali non sono soggette a tempi di down.
o
Sistemi integrati di lavorazione M – modulo 2 Macchine utensili – Simone B