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Appunti di Lettere e filosofia - Università degli Studi Roma Tre

Esame Storia contemporanea

Facoltà Lettere e filosofia

Dal corso del Prof. A. Roccucci

Università Università degli Studi Roma Tre

Tesi
Questi appunti di Storia contemporanea sono stato redatto prendendo in considerazione vari libri di storia. Utilissimi per un ripasso dei più importanti avvenimenti internazionali dal 1848 ai giorni nostri. Si trovano tra gli altri argomenti: i moti del '48, la riunificazione italiana, la Prima Guerra Mondiale, la nascita di nazismo e fascismo, la crisi del 1929, la Seconda Guerra Mondiale, la guerra fredda, il periodo del boom economico, la nascita dell'Unione Europea e i nuovi e più recenti conflitti con il Medio Oriente.
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Il fulcro principale di questo mio studio è l’analisi della situazione culturale nell’area del Donbas a seguito di un processo pianificato di russificazione che ha avuto il suo inizio già tre secoli fa ma che, nel 2014, ha avuto un ruolo significativo anche per ciò che attualmente l’Ucraina sta affrontando.
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Com’è nata la radio? Qual è stato il percorso di crescita di questo mezzo di comunicazione? Come si è affermata nella società civile? Come ha reagito di fronte al sopraggiungere delle nuove tecnologie? Queste e molte altre sono le domande cui questo lavoro ha cercato di dare una risposta. Dopo oltre un secolo di vita, la radio è tra i mezzi di comunicazione del XIX secolo quello che si è saputo meglio adattare ai cambiamenti tecnologici e sociali che si sono susseguiti e che ha saputo reinventarsi ogni volta, vestendosi di nuovi linguaggi e di nuova tecnologia. Non si è mai fermata nonostante l’avvento della televisione e di mille altre possibilità tecnologiche, mantenendo comunque la sua indubitabile freschezza. La radio è riuscita a vincere ogni sfida e a ritagliarsi i suoi spazi nella fitta rete comunicativa – informativa dei mass media, legando a sé un pubblico sempre maggiore. In quattro capitoli si è cercato di racchiudere e di spiegare i passaggi principali dell’evoluzione della radio, che può essere suddivisa in tre giovinezze, in tre grandi tappe, che rappresentano i momenti fondamentali della sua crescita e del suo mutamento, oltre che del suo rapporto con gli altri mezzi di comunicazione. La radio è il mezzo di comunicazione più longevo che esista: l’unico che possa vantare oltre cento anni di vita. Nata come telegrafo senza fili nel 1895 e sviluppatasi negli anni ’20 come radio, è stata uno dei principali protagonisti del Novecento: questo mezzo così impalpabile, perché interamente affidato ai suoni e alla percezione uditiva, è stato uno dei più potenti strumenti di trasformazione sociale di questo secolo. Ora la radio sta affrontando una nuova sfida, quella con la multimedialità e con la digitalizzazione che la porteranno a cambiare ancora, sia dal punto di vista tecnologico che sociale. Come sarà il futuro della radio? Lo scopriremo solo vivendo!
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In questa tesi di laurea mi sono posta l'obiettivo di presentare la giornalista e scrittrice Oriana Fallaci trattando un tema a lei molto caro ma con il quale è poco nota: il tema del femminile. E per fare ciò ho preso in esame i suoi tre libri in cui tratta ampiamente e dettagliatamente della condizione femminile nel mondo, nel momento in cui lei scriveva: Il sesso inutile, Penelope alla guerra, Lettera a un bambino mai nato. Inoltre ho voluto analizzare la leggibilità dei suoi testi applicando i modelli di Flesch (elaborato negli Stati Uniti) e di Gulpease (messo a punto in Italia). Ne è emerso uno stile adatto a qualunque tipo di grado e di istruzione personale, perchè rende il lettore partecipe dell'esperienza rappresentata sulla pagina mediante l'utilizzo di figure retoriche.
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Negli ultimi cinquanta anni circa, è andata riconfigurandosi l’elaborazione teorica del concetto di responsabilità d’impresa che ha inevitabilmente portato sempre più persone giuridiche ad affrontare e prendere una posizione rispetto a questo tema. Si tratta di un processo che può essere definito cugino del processo che accompagna il marketing nella sua continua evoluzione perché in effetti, analizzando più da vicino come si è passati da una fase “to market” di completa attenzione al prodotto e ai guadagni dell’impresa, ad una fase “marketing for” in cui le aziende hanno cominciato a ragionare sulla propria posizione all’interno di una comunità e sulla loro sostenibilità a 360°, allo stesso modo la responsabilità passa da un fronte prettamente interno ad una attenzione orientata all’esterno con elementi etici e sociali che le faranno prendere il nome di Corporate Social Responsibility (CSR). Il termine “responsabilità” racchiude in sé l’impegno dell’impresa a rispondere sul piano etico di tutti i propri comportamenti e risultati, e a stabilire una comunicazione con gli stakeholder che sia in grado di costruire un rapporto basato sulla fiducia e sullo scambio di idee per il benessere comune. L’impresa sarà infatti responsabile verso tutti gli stakeholder, ossia verso tutte le persone che hanno un interesse nei suoi confronti e sui quali si ripercuotono le sue scelte. A livello globale è quindi emersa la necessità di un’attenzione e controllo sulle conseguenze dell’agire delle organizzazioni sui vari gruppi interessati, avendo come obiettivo ultimo quello di un approccio integrato ed equilibrato tra prestazioni economiche, sociali ed ambientali. A dimostrazione e a rafforzamento di questo movimentarsi generale subentra nel 2001 il Libro Verde della Commissione Europea, che dà una definizione più puntuale della responsabilità sociale d’impresa ma, soprattutto, diventa una dichiarata manovra di implementazione di un qualcosa che fino ad allora era stato una scelta opzionale dell’azienda e ora non solo raggiunge un livello politico ma si propone come unica possibilità per la sopravvivenza delle organizzazioni. Con questa ricerca si indaga allora sull’effettiva esistenza e pratica della responsabilità sociale d’impresa, soprattutto nel territorio italiano, in modo da definire quale sia il rapporto che al giorno d’oggi le imprese hanno con la società. Inoltre, per dare man forte a questo studio, si analizzerà l’impresa Rendimento Etico, una realtà italiana nata nel 2019 che oggi si trova ai vertici del mercato immobiliare e che, come intuibile dal suo nome, si distingue per uno spiccato interesse nell’etica del profitto. Si cercherà di porre le basi teoriche per analizzare a fondo le questioni poste qui sopra, e si procederà con uno studio e una analisi di dati e fatti che oggi attestano l’utilizzo delle best practices e quindi della CSR. Si parte dal racconto di come negli ultimi anni si sia creato un nuovo panorama scientifico e culturale che costituisce lo sfondo di un nuovo dialogo tra diritto, etica ed economia, e di come questo dialogo abbia una importanza particolare nel campo dell’attività d’impresa. Per quanto riguarda il diritto, verrà considerato che gli ordinamenti giuridici statuali ormai non mostrano più chiusure nei confronti dell’etica ma piuttosto essi stessi spingono all’adozione di regole di condotta improntate a standard etico-sociali e alla diffusione di codici etici. Un esempio, come si vedrà, è costituito dalla Sarbanes-Oxley Act, una legge adottata negli Stati Uniti nel 2002 al seguito di scandali finanziari gravi che, una volta persa la fiducia dei risparmiatori, ha incentivato l’adozione di best practices da parte delle imprese. Sarà solo in seguito ad avvenimenti di questo tipo infatti che la situazione diventerà sempre più ramificata e seria, tanto da far adottare agli stati o ai privati delle pratiche di controllo come l’organismo di vigilanza sui mercati (SEC), che si preoccupa di assicurare che le norme stabilite all’interno di codici etici d’impresa vengano rispettate con tanto di penale nel caso in cui vengano violate. Sarà proprio da questo punto che andrà formandosi il contesto ideale in cui le prassi ethically correct verranno promosse all’interno del mondo economico, all’interno del quale l’Italia non tarda ad essere presente, tant’è che, già tra gli anni 2001-2003, verranno pubblicati alcuni decreti a tutela delle organizzazioni attraverso i quali verrà consentito alle società di sottrarsi a un giudizio di responsabilità per atti illeciti compiuti dai loro dipendenti, nei casi in cui le stesse società riescano a dimostrare di aver adottato un codice di comportamento utile a prevenire illeciti del genere di quelli indicati all’interno del codice. Sono questi dunque gli anni in cui si respira aria di cambiamento tuttavia, il vero elemento di novità sarà che le imprese si accorgeranno piano piano che l’adeguamento a standard di comportamento etico-sociali e l’adesione a programmi internazionali e comunitari promuoventi le best practices, arreca: -vantaggi economici, -miglioramento dell’immagine e della reputazione commerciale all’instaurazione di relazioni più durature e intense con gli stakeholders, -vantaggi fiscali e semplificazioni amministrative alla riduzione del rischio di impresa, -incrementi di valore per gli azionisti, fino ad arrivare a poter essere “premiati” dalla Borsa con una quotazione più alta. Questo fenomeno desta stupore se si pensa che fino a poco tempo fa si era convinti che il mercato costituisse la dimensione esclusiva dell’avere e che l’impresa si ponesse come il più solido baluardo del principio plutocratico. Invece ci si trova con le imprese assorbite nel dilemma dell’essere e anzi, nell’ancor più problematica dimensione del dover essere. La diffusione dell’etica nasce quindi dall’apparire se non l’unica fonte, sicuramente la più idonea e plausibile al fine di proporre codici di valori comuni, decaloghi di prassi condivise, complessi di regole che non scaturiscono solo dalla logica dei rapporti di forza o dei compromessi di potere. Al giorno d’oggi Anche organizzazioni internazionali non governative, come Amnesty International o Pax Christi International, e istituzioni internazionali che rappresentano governi nazionali, come OCSE o il Fondo Monetario Internazionale o anche la Banca Mondiale, suggeriscono l’adozione e il rispetto di best practices. L’attenzione ricadrà anche su: critiche riguardanti la diffusione dell’etica, che il più delle volte lamentano un aggravio dei costi di produzione, con conseguente innalzamento dei prezzi e, quindi, inevitabili ripercussioni negative per i consumatori; soluzioni a perplessità riguardanti la natura complessa e multivaloriale che contraddistingue il mercato; modalità con cui si realizza l’incontro tra gli ordinamenti giuridici statuali e le forme di self regulation. Essere socialmente responsabili significa andare oltre il semplice rispetto della normativa vigente, investendo di più nel capitale umano, nell’ambiente e nei rapporti con gli stakeholder, e ciò si traduce in una politica aziendale che sappia conciliare gli obiettivi economici con gli obiettivi sociali e ambientali. Si vedrà come la CSR raggiungerà una valenza politica solamente a partire dagli anni 2000 con il Summit di Lisbona, nel quale verrà inserita negli obiettivi strategici che l’Unione Europea si porrà di perseguire attraverso un nuovo orientamento che verrà stabilito con il Libro Verde della Commissione Europea, volto alla formazione di una Europa più competitiva, socialmente coesa e capace di una strategia di sviluppo sostenibile. Da qui andrà creandosi una sorta di alleanza europea in cui tutti gli stati partecipanti si impegneranno alla promozione delle best practices, con particolare distinzione di Danimarca e Regno Unito, sino ad arrivare al primo progetto lanciato dall’Europa, ovvero il Global Compact, con il quale si richiedeva una ’adesione a dieci principi universali che riguardano la tutela del lavoro, dei diritti umani e dell’ambiente. Emergerà la consapevolezza che la responsabilità sociale non pregiudica affatto il perseguimento del profitto da parte delle imprese ma anzi, al pari della gestione della qualità, questo non sarà più considerato inconciliabile con la definizione di nuove strategie commerciali che assumano la responsabilità sociale che invece saranno viste come un vero e proprio investimento strategico piuttosto che un mero costo. Al contrario, si vedrà come il mancato utilizzo di queste pratiche potrebbe rivelarsi addirittura dannoso per le imprese, e si ricaverà che la responsabilità sociale dovrebbe essere integrata nelle strategie di gestione aziendale estendendosi a tutti gli ambiti di tale gestione: aspetti finanziari, produttivi, marketing, risorse umane e ogni altro aspetto della politica aziendale. Si farà peso sul significato nuovo di sostenibilità, intesa come caratteristica che rende “durevoli”, al fine di educare le imprese a mantenersi nel tempo e si porrà l’attenzione sulla gerarchia che lega le tre variabili ambiente, mercato e società che ormai viene trasfigurata in una sinergia tra queste che punta a far capire come il mondo, economico e non, sia un ecosistema e tutti gli interessi devono coesistere ed essere trattati con la giusta attenzione, nessuno deve essere escluso. Essere insostenibili vuol dire non-essere, e quindi non è un’opzione. Per concludere la narrazione del contesto socio-culturale che ha cambiato il mondo economico negli ultimi 50, si introdurrà l’Agenda 2030, un’operazione globale lanciata nel 2015 per lo sviluppo sostenibile che, con i suoi 17 Obiettivi (Sustainable Development Goals- SDGs), raffina e sostituisce i precedenti Millennium Development Goals di inizio anni 2000 e sarà utile ai fini della ricerca per collegarsi alle funzioni svolte da Rendimento Etico, che sarà l’argomento principale del secondo e terzo c*apitolo. Infine, si tireranno le somme attraverso dati oggettivi e opinioni e si chiuderà un cerchio di ricerca che vuole essere strutturalmente affine ai modelli circolari delle nuove imprese, con l’intenzione di dare una interpretazione originale, coesa e coerente degli argomenti trattati.
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Esame Estetica del cinema e dei media

Facoltà Lettere e filosofia

Dal corso del Prof. M. Andrea

Università Università degli Studi di Firenze

Tesi
Storiografia e analisi estetica del Videoclip: tra video arte ed advertising. Introduzione I. Storiografia del videoclip 1. Le origini 2. I primi Videoclip per definizione 3. Gli anni 90. La “Golden Age” del Videoclip II. Analisi di genere 1. Categorizzazione 2. Video narrativo e metanarrativo 3. Analisi dei casi, video a confronto III. Analisi estetica 1. Videoclip: tra Arte e pubblicità 2. L’affermazione delle Arti nella storia. Il dibattito sul valore artistico 3. Videoclip e video arte
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La tesi mira ad indagare quale sia il ruolo dell'esperimento mentale nella ricerca scientifica, partendo dai più grandi filosofi/scienziati come Galileo Galilei, Einstein fino ad arrivare alle teorie di autori contemporanei come John Norton James Brown.
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Tesi di laurea in Filosofia, Società e Comunicazione - Populismo e democrazia. Orientamenti nel dibattito italiano. La tesi tratta della crisi della Prima Repubblica, della Costituzione nella transizione e anche di Populismo, media e linguaggio politico della nuova era.
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Tesi di Laurea Magistrale in Storia contemporanea - Gli italiani in Somalia, tra storia e memoria. Le missioni Ibis, 1992-1994. Questa laurea tratta delle missioni Ibis, un'operazione complessa e ad alto rischio, la prima di una serie di missioni di "seconda generazione", come sono state definite le operazioni di peace-keeping nell'era del post-bipolarismo mondiale
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Tesi per la facoltà di Lettere e filosofia, dell'università degli Studi di Roma Tre - Uniroma3 elaborata dall’autore nell’ambito del corso di Giornalismo tenuto dal professore Baldassarri dal titolo Carta stampata e memoria pubblica. Analisi delle stragi che hanno cambiato il mondo. Scarica il file in formato PDF!
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Tesi per la facoltà di Lettere e filosofia, dell'università degli Studi di Roma Tre - Uniroma3elaborata dall’autore nell’ambito del corso di storia della filosofia antica tenuto dal professore Chiaradonna dal titolo Felicità e virtù in Plotino. Scarica il file in formato PDF!
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Esame Letteratura inglese

Facoltà Lettere e filosofia

Dal corso del Prof. S. Corso

Università Università degli Studi Roma Tre

Tesi
Appunti di letteratura inglese sulla Tesina Girls like that basati su appunti personali del publisher presi alle lezioni della prof. Corso dell’università degli Studi di Roma Tre - Uniroma3, facoltà di Lettere e filosofia. Scarica il file in formato PDF!
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Tesi di laurea dal titolo Lessico e religione nel pensiero politico di Giuseppe Mazzini. Coalescenza di religione, etica e politica nello spirito, nel pensiero e nell'azione di Giuseppe Mazzini, apostolo del risorgimento dell'essere umano e dell'umanità tutta.
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Tesi di Lettere e filosofia, Università degli Studi di Roma Tre - Uniroma3 per elaborata dall’autore nell’ambito del corso di Giornalismo tenuto dal professore Baldassari dal titolo Dalla banda della Magliana al clan dei casalesi. Analisi diacronica del giornalismo di cronaca nera dal 1981 al 2014. Scarica il file in formato PDF!
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Tesi di laurea per la cattedra di Teoria e prassi della traduzione della professoressa Rocca Longo sulla letteratura neozelandese. Gli argomenti trattati sono i seguenti: la letteratura neozelandese, il tradurre poesia, gli aspetti e problematiche della traduzione poetica.
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Tesi di laurea triennale incentrata sulla traduzione di Umberto Eco della brillante opera Exercices de Style di Raymond Queneau. Divisa in tre capitoli, tre tecniche traduttive utilizzate da Eco: traduzione quasi letterale, trasferimento, adattamento per la cattedra di Lingua e traduzione francese del professor Principato.
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Il tema affrontato in questo elaborato pone l’attenzione sulla democrazia intesa come la forma di governo tipica dell’epoca contemporanea. Secondo il punto di vista di storici e politologi come Luciano Canfora, Domenico Losurdo, Michele Ciliberto e Massimo Salvadori, la democrazia deve essere considerata come un’ideologia fondata sul consenso. In questo senso, è necessario prestare attenzione all’uso dello strumento del suffragio, il quale, da dispositivo della sovranità popolare, si trasforma, secondo questa prospettiva in mero aggeggio nella mani del potere, che se ne serve a proprio vantaggio. Il nodo centrale della questione, concerne la necessità di cambiare il senso comune, e smascherare il grande inganno che si cela dietro la democrazia: un difetto intrinseco e d’origine, quello di contenere il rischio di una mutazione in senso dispotico della politica democratica. Per sostenere il ccarattere dispotico della democrazia si è innanzitutto ricorso alla filosofia occidentale. Attraverso i contributi di alcuni dei più importanti filosofi politici si è tentato di delineare la concezione della democrazia nel corso dei secoli.
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