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ORUSSO IOLI

Ecco quindi che le redazioni si occupano di stabilire un

formato (che può essere standard o tabloid in base al tipo di

informazione che si vuole comunicare), di impaginare le

notizie scegliendo tra modelli a libro (che prevede la

suddivisione della pagina in moduli e dispone le notizie

secondo un andamento verticale), a stella (ottenuto quando

accanto alla notizia principale vengono disposti, a raggiera, i

commenti dei diversi esperti, le statistiche in merito o

ulteriori testimonianze) oppure a schermo, che sfrutta le due

79

pagine per aprire la lettura orizzontalmente; infine, assume

decisioni riguardo il carattere di stampa (font), importante

nella sua varietà soprattutto per quanto riguarda la

titolazione: nello schema classico è previsto un carattere

tipografico di dimensioni diverse per ogni sezione con il

risultato di avere il titolo in un corpo più grande rispetto alle

altre parti che compongono l’articolo, compreso l’articolo

stesso.

3.1.1. Il titolo

Il titolo ha una funzione determinante sul lettore ed è

legato al proprio articolo in un rapporto sintattico, semantico

81

e pragmatico.

Per quanto riguarda la posizione sintattica, si possono

verificare tre possibilità: il titolo posto prima

ha il compito di anticiparla, posto al

dell’informazione

centro ne enfatizza alcuni elementi mentre se posizionato

alla fine ha la funzione di riassunto.

«La funzione dei titoli, tradizionalmente, è per lo più informativa e,

sintetizza il contenuto dell’articolo

in certa parte, riassuntiva: il titolo

che segue e dunque informa, anticipatamente, sul topic dell’articolo,

ovvero sul tema centrale del testo.» (L /V , 2004: 19)

ORUSSO IOLI

Il titolo ha una funzione strategica nella tematizzazione

di un giornale; a seconda della dimensione che si evidenzia

della notizia avremo:

Il primo fa riferimento alla posizione del titolo rispetto all’articolo,

81 il

dice il titolo dell’articolo, mentre il terzo determina

secondo indica cosa

la funzione comunicativa che il titolo ha sul lettore.

80

- Titoli informativi: hanno la funzione di riferire i

dati essenziali della notizia;

tendono a catturare l’attenzione

- Titoli evocativi:

del lettore con l’aiuto di particolari elementi

lessicali o sintattici;

In relazione alla struttura linguistica avremo:

- Titolo composto da due segmenti: possono essere

separati da una virgola o dai due punti e avremo

un tema nominale al primo posto e un rema

nominale o verbale al secondo;

- Titolo costituito da una frase verbale;

- Titolo contenente una battuta di discorso diretto,

con o senza virgolette.

Il titolo riduce drasticamente il tempo di lettura di un

quotidiano fornendo un colpo d’occhio delle notizie e dando

la possibilità al lettore di selezionare i pezzi che intende

leggere; è composto da tre elementi distintivi: l’occhiello

(posto al di sopra del titolo, ha la funzione di presentare

l’argomento), il titolo (al centro, espone la notizia) e il

82

sommario (posizionato sotto il titolo, chiarisce la notizia) .

Nei criteri di redazione del titolo è possibile distinguere

tra due fattispecie, che vedono da una parte una titolazione

“fredda” (cronistica e indicativa) e dall’altra una titolazione

drammatica o brillante, detta anche “calda”.

82 Sotto il sommario è spesso posizionato il catenaccio, un elemento

aggiuntivo (ma non esplicativo) che chiude lo spazio del titolo.

81

Il desiderio di caricare ad effetto un titolo, non deve mai

andare a discapito della sua comprensibilità: è necessario

quindi salvaguardarne la sua chiarezza e la sua unicità.

Nei giornali sono presenti anche le cosiddette testatine, i

titoli che hanno il compito di definire le pagine dei giornali;

negli ultimi anni hanno assunto nuove declinazioni ad

indicare i temi principali delle varie sezioni, inoltre sono

state utilizzate per definire il genere di scrittura della pagina

poiché contribuiscono ad enfatizzare e dare coerenza «a un

insieme di micro-notizie altrimenti prive di rilievo e dunque

destinate a disperdersi nel flusso informativo»

(L /V , 2004:25).

ORUSSO IOLI

3.1.2 Le immagini

L’apparato iconografico ha acquistato nel tempo una

maggiore importanza, rendendolo presente non solo nelle

prime pagine di tutte le testate giornalistiche, ma anche

all’interno di quasi tutte le pagine del giornale stesso.

e la maggiore flessibilità che l’impaginazione ha assunto

«L’apertura

hanno consentito di ripensare spazi e pesi delle immagini, conferendo

loro sempre maggior rilievo. Non solo le prime pagine di tutte le testate

nazionali presentano ormai, abitualmente, almeno una grande immagine

a colori, ma anche all’interno quasi tutte le pagine contengono molti

elementi iconici: foto, schemi, diagrammi.» (L /V , 2004: 36)

ORUSSO IOLI

La fotografia è concepita anche come una forma

autonoma di rappresentazione della notizia, oltre che come

illustrazione di un articolo.

Piuttosto che mostrare effettivamente la realtà,

l’immagine fotografica crea una prospettiva di lettura; ci

82

offre una direzione verso la quale convogliare i dettagli

della realtà.

Possiamo leggere le immagini da diversi punti di vista:

plastico, che le definisce per la loro grandezza, la loro

posizione nella pagina e il loro colore; figurativo (per ciò

che rappresentano e per il valore che possiamo darne);

comunicativo, che analizza la funzione che hanno le

immagini rispetto al lettore; intertestuale, il quale analizza il

rapporto che l’immagine ha con le altri componenti del

giornale.

Tra i diversi tipi di immagini utilizzate solitamente

all’interno dei quotidiani italiani distinguiamo:

L’info–grafica,

- una tendenza recente che consente

di visualizzare e problematizzare

contemporaneamente poiché comprende tutti gli

diagrammi di dati analizzati all’interno

schemi e i 83

di un qualsiasi articolo .

- Le fotografie, che possono essere a colori o in

bianco e nero, piccole o grandi, centrali, di taglio

alto o basso, con o senza didascalia in base alla

84

loro funzione . Le fotografie si distinguono a

loro volta in: immagini-simbolo (sono fotografie

83 «I dati che presentano sono per lo più enunciati e spiegati negli

articoli, dunque hanno una funzione eminentemente illustrativa, sono

cioè ridondanti, sia rispetto agli articoli sia in se stessi, per la

sovrabbondanza di informazioni che offrono.» (L /V ,

ORUSSO IOLI

2004:37)

84 Una fotografia in bianco e nero, con didascalia, di taglio basso ha, ad

esempio, una funzione prevalentemente documentaria; al contrario, foto

grandi, centrali, a colori e con un titolo esplicativo hanno una funzione

prevalentemente manipolatoria. 83

che non mostrano in legame diretto o evidente

con l’evento cui sono collegate, ed hanno una

funzione interpretativa e mitizzante poiché

offrono la chiave di lettura della notizia);

immagini-documento, illustrative rispetto alla

notizia dell’articolo poiché la foto crea una prova

della realtà dei fatti narrati; immagini-emozione,

che mettono in scena le emozioni degli

accadimenti focalizzando l’attenzione sui

soggetti, i loro volti e i loro gesti; infine, vi sono

le immagini interpretative, che raffigurano

qualcosa di riconoscibile che diventa interessante

grazie ad un commento esplicativo.

Infine, a far parte dell’apparato iconografico vi sono le

vignette che le testate pubblicano quasi ogni giorno. Esse

svolgono due principali funzioni: movimentano la pagina

cambiando per un momento il registro della pagina spessa,

oppure hanno una vena polemica quando commentano i fatti

politici, economici e sociali del giorno.

3.1.3. La notizia

«Il quotidiano non può pensare di annunciare al lettore le notizie del

giorno, perché queste saranno già state diffuse dalla tv e dalla radio. Può

presupporle e riproporle; presupporle e approfondirle; presupporle e

negarle.» (L /V , 2004: 22)

ORUSSO IOLI

Ogni giornale costruisce tramite i suoi articoli una sua

storia che ogni giorno presenta ai suoi lettori: il quotidiano

si presenta così come un insieme di racconti, alcuni a

“puntate” ed altri più semplici.

84

La notizia è un processo informativo che prende in

considerazione l’universo degli avvenimenti le cui

caratteristiche principali sono l’imprevedibilità, la relatività

(di un avvenimento si possono dare più versioni

contrastanti) e la relazione con il pubblico (ovviamente è

notiziabile ciò che interessa il pubblico; il giornalista deve

identificarsi con quest’ultimo per scegliere di cosa scrivere).

Il primo cardine della notizia è l’avvenimento, che non

rappresenta la notizia in sé:

la notizia riferisce sull’avvenimento non

«Se può coincidere o

identificarsi con esso. L’avvenimento non è la notizia. Fra la realtà, o la

verità, e la notizia giornalistica esiste un diaframma.

Per quanto fedele possa essere, la notizia non è mai la riproduzione

della realtà, ma è una registrazione, una cronaca, una presa d'atto, una

valutazione o interpretazione.» (P , 2010: 11)

APUZZI

In generale, ogni notizia deve rispondere alla legge delle

cinque domande (chi, dove, quando, cosa e perché) e allo

stesso tempo deve rispondere ai criteri di interesse pubblico:

- Novità: riguarda avvenimenti imprevedibili

come un incendio o una rapina;

- Vicinanza rispetto ai lettori, che sono più

interessati se un avvenimento accade vicino a

loro;

- Dimensione: un fatto di grande dimensioni

come una sciagura aerea ha più rilevanza e

impatto sul pubblico;

- Comunicabilità: un fatto semplice da

comunicare ed interpretare suscita più

consenso di attenzioni;

85

- Drammaticità: le notizie negative e quelle più

impressionanti interessano più di quelle

positive;

- Conflittualità: un conflitto, un dibattito tra

sostenitori di due posizioni diverse

coinvolgono fortemente;

- Conseguenze pratiche: sono le notizie di

pubblica utilità o informazioni di pubblico

servizio;

- Human interest: sono le notizie che riguardano

la sfera dei sentimenti;

L’idea

- di progresso: sono le notizie sulle

scoperte scientifiche;

- Il prestigio sociale: riguardano notizie su

all’élite

persone che

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
198 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Aspasia1989 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Giornalismo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi Roma Tre o del prof Baldassari Roberto.