Il ruolo della musica nell'educazione: uno studio sull'impatto dello sviluppo cognitivo, emotivo e sociale.
Ho deciso di portare questo tema come argomento di tesi perché credo di essere perfettamente consapevole del potere trasformativo e terapeutico della musica nella vita delle persone.
La musica non è solo una disciplina da studiare, ma una compagna di vita che può offrire sostegno quando tutto sembra incerto, può essere una forma di espressione e di cura. L’esperienza diretta con la musica dà una prospettiva unica che permette di esplorare in maniera autentica come la musica non solo stimoli il pensiero cognitivo, ma anche il benessere emotivo, sociale e psicologico degli individui, specialmente in contesti educativi.
In questo trattato è stato raccontata la musica come linguaggio universale, spiegandone le diverse funzioni e analizzandone l'uso in contesti educativi, partendo dalla spiegazione delle funzioni della musica come strumento espressivo e comunicativo, passando poi all’esplorazione del ruolo della musica nell’ambito educativo, con un excursus storico che copre periodi significativi quali l’antica Grecia, il Medioevo, il periodo Barocco e Classico, l’800 e il 900 e infine l’età contemporanea.
Sono poi stati esplorati i benefici che la musica ha sull'infanzia, con particolare attenzione alle varie fasi dello sviluppo e ai vantaggi specifici che questa può offrire.
Nelle varie sezioni si parla dei benefici della musica nei vari livelli; cognitivo, per cui si analizza come con la musica venga stimolata l'attività neuronale e vengano potenziate le abilità mnemoniche, attentive e creative; psico-fisiologico, infatti la musica ha un grande impatto su corpo e mente, tanto da riuscire a controllare la regolazione dello stress e a portare dei benefici a livello fisico, influenzando positivamente il ritmo cardiaco e respiratorio; emotivo-affettivo in quanto la musica, sia l’ascolto che la produzione, faciliti la gestione e la conoscenza e anche l’analisi delle proprie emozioni e promuova l’empatia e le capacità interpersonali; educativo perchè incoraggia l’inclusione e la collaborazione, creando un ambiente accogliente dove ognuno, con le proprie abilità possa dare il proprio contenuto. Per questo l'introduzione di laboratori musicali nelle scuole, e l'integrazione della musica nelle altre materie curricolari potrebbe migliorare l’apprendimento, rendendolo più fruibile e comprensibile, e creando un ambiente di condivisione ed esplorazione di sé e del mondo.
Ciò che è stato scritto sopra è frutto di indagini di molti pedagogisti che si sono concentrati all’interno dei loro studi sulla centralità della musica nell’educazione dei bambini. Tra questi abbiamo Orff-Schulwerk convinto che la musica debba essere parte attiva dell’attività didattica ed è importante che i bambini siano coinvolti praticamente, in modo da poter apprendere divertendosi; Kodàly credeva fermamente che la musica dovesse essere accessibile a tutti e quindi essere parte integrante del percorso educativo di ogni individuo, al fine di sviluppare l’orecchio musicale; Suzuki sottolinea l’importanza del talento del genio che ogni bambino possiede, di un ambiente stimolante che sia di sostegno al bambino, e di un ascolto e una pratica costante della musica; Dalcroze invece fonda la sua pedagogia musicale sui principi di correlazione che ci sono tra musica, movimento ed emozione che portano ad un’esperienza corporea e sensoriale completa, fondamentale per l’apprendimento, con tre aspetti basilari che sono ritmica, solfeggio corporeo e improvvisazione; il metodo Piccoli Mozart ( di Christine H. Barden, Gayle Kowalczyk e E. L. Lancaster) ha infine il principale obiettivo di far entrare i bambini con passione e coinvolgimento nel mondo della musica, usando il gioco per suscitare interesse per la stessa.
Per quanto riguarda quest’ultimo ho potuto vivere l’esperienza sul campo, e ho potuto osservare, riflettere e trarre conclusioni sul metodo. Questo, applicato, ha un importante impatto sullo sviluppo sociale e comportamentale dei bambini, già dalla tenera età.
Quando si vive la musica come un linguaggio in grado di esprimere emozioni alle quali probabilmente non si darebbe altrimenti voce, si sviluppa una consapevolezza immensa delle sue potenzialità. La musica diventa, infatti, uno strumento educativo fondamentale, capace di stimolare la crescita umana in modo profondo e complesso. L’esperienza con la musica può offrire una base solida per esplorare come questo strumento possa essere utilizzato per aiutare altri a comunicare se stessi, ad affrontare le difficoltà emotive e psicologiche, o a scoprire nuovi modi di relazionarsi con il mondo.
La musica, da sempre considerata un linguaggio universale, riveste un ruolo fondamentale nella vita dell'uomo. Questo studio si propone di indagare in profondità l'impatto dell'educazione musicale sullo sviluppo globale della persona, con particolare attenzione ai benefici che essa apporta ai bambini. L’obiettivo principale di questa ricerca è dimostrare come l'integrazione della musica nel contesto educativo fin dalla prima infanzia, possa promuovere uno sviluppo completo della persona a livello cognitivo, emotivo e sociale.
A questo proposito è stata condotta una ricerca qualitativa, attraverso l'analisi di interviste a genitori, insegnanti e bambini. Queste hanno permesso di raccogliere dati sulle percezioni e le esperienze relative all'educazione musicale, nonché di individuare i benefici specifici associati a questa pratica.
L’analisi dei risultati dei tre sondaggi proposti a genitori, ragazzi ed educatori serve per comprendere il pensiero e la percezione della musica come strumento educativo da parte di essi.
I sondaggi hanno rivelato che la musica è vista come uno strumento importante per l'apprendimento e lo sviluppo emotivo. I genitori hanno evidenziato come la musica, ascoltata sia durante la gravidanza che dopo la nascita ,abbia favorito il legame emotivo tra loro e i figli, e abbia portato poi benefici nello sviluppo cognitivo dei bambini.
Gli educatori credono che la musica possa essere un ottimo strumento per far sì che i ragazzi possano esprimere le loro emozioni e che sviluppino in maniera sana la loro creatività.
Infine i ragazzi percepiscono la musica come mezzo per esprimersi e sviluppare la propria creatività.
Da parte della maggior parte degli intervistati c’è anche il pensiero che la musica possa migliorare l'apprendimento in altre materie e promuovere l'inclusione e la collaborazione tra i ragazzi, diventando un importante strumento educativo.
Le motivazioni che mi hanno portata a scegliere questo tema sono molteplici.
Credo che la musica, soprattutto nel contesto contemporaneo dove c’è un’attenzione particolare ad un’educazione olistica, che non si limiti ai soli aspetti accademici, possa aiutare a sviluppare le competenze sociali, abbattendo i muri delle diversità, facendo in modo che la cooperazione possa costruire qualcosa di bello.
La musica potrebbe rendere l’apprendimento piacevole e quasi divertente. Stimolerebbe la curiosità e aiuterebbe anche nello sviluppo cognitivo oltre che quello emotivo e sociale.
Inoltre siamo in un periodo storico in cui la personalizzazione dell'apprendimento è punto cruciale e per questo la musica potrebbe essere utilizzata come mezzo per adattare l'educazione ai bisogni individuali degli studenti, facilitando anche l’integrazione di culture diverse perché in grado di abbattere barriere culturali e favorire comprensione reciproca.
Credo inoltre che la musica possa essere vista come forma di espressione terapeutica e come mezzo per favorire abbracci tra anime e costruzione di legami emotivi tra le persone. La musica può anche essere, in questo ambito, strumento per trasmettere un messaggio che non si riesce a comunicare tramite parole, ritmi e suoni di altri.
Come detto anche precedentemente i risultati delle indagini svolte evidenziano come l'educazione musicale offra una vasta gamma di benefici per i bambini; vi è un notevole miglioramento della memoria, dell'attenzione e del pensiero creativo (sviluppo cognitivo); l’espressione musicale favorisce lo sviluppo dell’intelligenza emotiva, dell’empatia e aiuta le persone a saper meglio gestire le proprie emozioni (sviluppo emotivo); tramite la pratica musicale è facile promuovere concetti quali la collaborazione, la comunicazione e il senso di appartenenza ad un gruppo (sviluppo sociale).
I dati raccolti mostrano come l'educazione musicale contribuisca a creare ambienti di apprendimento più inclusivi e stimolanti, favorendo l'integrazione e la collaborazione tra gli studenti e tra studenti ed educatori. Oltretutto la musica può essere utilizzata come strumento facilitatore per l'apprendimento di altre discipline.
L’esito di questa ricerca conferma quindi l'importanza della musica come strumento educativo fondamentale. L’investimento nell'educazione musicale fa sì che si possano offrire ai bambini le competenze necessarie per affrontare le sfide del mondo contemporaneo, diventando cittadini attivi e consapevoli. Perché questo accada è fondamentale che le istituzioni scolastiche riconoscano il valore della musica e riescano ad integrarla in modo sistematico nei programmi educativi.
Sulla base dei risultati ottenuti, i suggerimenti che le istituzioni potrebbero prendere in considerazione sono diversi, quali utilizzare la musica come strumento trasversale per arricchire l'apprendimento in ogni area disciplinare, investendo nella formazione degli insegnanti, fornendo loro gli strumenti e le competenze necessarie per integrare la musica nella loro pratica didattica. Fondamentale però è la cooperazione tra scuola e famiglia. Infatti è importante coinvolgere le famiglie nella promozione dell’educazione musicale.
Interessante sarebbe anche costruire ricerche future volte ad approfondire l'impatto della musica su specifici gruppi di studenti, quali ragazzi con bisogni educativi speciali o provenienti da contesti socio-culturali svantaggiati.
Infine sarebbe interessante indagare l'utilizzo delle nuove tecnologie per favorire l'accesso. Traendo le conclusioni, ho scelto questa tematica perché vorrei che passasse il messaggio che la musica è uno strumento potentissimo che unisce, cura ed educa.
...continua