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Il piano annuale dell'inclusione è stato introdotto dalla direttiva 27/12 e deve essere
predisposta nell'ambito del Piano dell'offerta triennale formativa ptof.
Il piano didattico personalizzato PDP per i bes ed il PEI cioè piano educativo individualizzato
per i disabili sono strumenti per la didattica introdotti rispettivamente dalla legge 104 il pai
ma poi rivisto nel 2020 numero 182 è il PDP con la legge 170 del 2010.
Il profilo di funzionamento che come abbiamo detto sostituisce la diagnosi funzionale il
profilo dinamico funzionale è stato introdotto dal decreto legislativo 66 del 2017. Esso è un
documento necessario e propedeutico alla predisposizione del pay ed è uno degli ultimi
passaggi dell'iter per l'accertamento della condizione di disabilità in età evolutiva ai fini
dell'inclusione scolastica. È redatto secondo il modello biopsicosociale del CF elaborata
dall'oms nel 2001 e sarebbe un libro che fonda la sua classificazione sullo stato di salute
della persona disabile rispetto al vecchio libro icidh che invece fondava la sua classificazione
sullo stato di svantaggio e malattia della persona.
Le fasi per accertamento della disabilità sono:
1. Certificato medico diagnostico
2. Presentazione della domanda all'INPS corredata da certificato
3. Accertamento della disabilità invalidità
4. Verbale ai fini dell'inclusione scolastica
5. Redazione del profilo di funzionamento da parte del servizio sociale nazionale sulla
base di questo verbale di inclusione scolastica
6. Redazione del pei sulla base del verbale di inclusione e del profilo di funzionamento.
Il pay è redatto dall'unità di valutazione multidisciplinare del ssn costituito da un
medico neuropsichiatra infantile più due specialisti scelti tra un assistente sociale o
un pedagogista psicologo terapista della riabilitazione.
Il PIN ovvero il progetto individuale nazionale sono supporti economici che derivano dal
comune. Più propriamente un documento all'interno del quale vengono elencati i servizi le
prestazioni e le misure di supporto economiche che il comune mette a disposizione per le
famiglie con disabilità. Il PIN è redatto dal comune di Intesa con l'ASL sulla base del profilo
di funzionamento sulla certificazione di invalidità.
Riguardo la valutazione degli alunni con BES si seguiranno le indicazioni contenute nel pai o
nel PDP. Riguardo l'esame di stato finale del secondo ciclo di istruzione per gli alunni disabili
saranno consentite prove differenziate dal valore equipollenti e tempi più lunghi in presenza
di assistenti per l'autonomia e la comunicazione, per gli alunni con ritardo mentale grave
viene fatto una valutazione differenziata a seguito di un percorso differenziato, per gli alunni
con DSA e con PDP saranno consentiti i tempi più lunghi e strumenti compensativi e misure
dispensative, per gli alunni stranieri viene concesso anche l'ausilio di mediatori linguistici
culturali.
Metodologie didattiche
Il termine metacognizione è stato coniato da flavel nel 1976 ma anche altri studiosi hanno
contribuito allo sviluppo di questa didattica. Cosa didattica mira a sviluppare le capacità
metacognitive degli individui ed è particolarmente utile per chi ha difficoltà di apprendimento
o ritardi mentali e lievi. la metacognizione potrebbe essere intesa come le istituzioni che ci
diamo su come seguire un particolare compito di apprendimento punto ci permette di
riflettere e monitorare i nostri processi cognitivi per capire come funzioniamo e come
possono influenzare il nostro modo di pensare e capire punto darci quindi auto
consapevolezza. Le competenze metacognitive sono delle abilità.
Le strategie metacognitive sono insegnate dalla didattica metacognitiva e le tre principali
sono
● Pianificazione
● Monitoraggio
● Valutazione dell'apprendimento.
Ci sono poi dei livelli di metacognizione per sviluppare questa consapevolezza.
1. Conoscere come funziona la memoria e l'attenzione per esempio
2. Riconoscere il proprio funzionamento cognitivo e stile di apprendimento
3. Usare strategie di autoregolazione come porsi degli obiettivi e trovare strategie per
raggiungerli
4. Lavorare sulla concezione che si ha di sé che può influire positività o negativamente
sul successo scolastico.
Diverse attività favoriscono lo sviluppo della motocognizione come per esempio i giochi di
ruolo, di imitazione, giochi di memoria, matematici psicomotori e di orientamento spazio
temporali, lettura di fiabe per esempio che aiutano a riflettere sulle proprie esperienze,
scrivere appunti utilizzando parole chiave, verbalizzare oralmente i propri ricordi, interazione
con gli altri tipo facendo giochi di presentazione e di descrizione di se, collaborare con i
compagni per formulare domande ed usare mappe concettuali.
Attraverso alcune metodologie come per esempio il problem solving il roll playing
brainstorming peer to peer circle Time l'alunno diventa soggetto del processo educativo
mettendo in gioco se stesso e le sue soft skills ovvero competenze individuali e relazionali.
Il problem solving è importante per imparare a porsi di fronte questioni di ogni genere e
permette di trasformare un problema in un'opportunità di progetto. Per saper risolvere un
problema bisogna usare il pensiero critico e creativo e questi entrambi appartengono alle
categorie delle soft skills ovvero le competenze trasversali.
Esso si divide in alcune fasi:
● Problem finding ovvero identificazione definizione del problema da risolvere
● Problem setting analisi ovvero la domanda cosa fare?
● Problem solving ricerca della soluzione e valutazione si eliminano le cause del
problema
● Decision making scelta si decide come agire
● Decision taking si dà seguito operativo alle decisioni prese implementando
eventualmente la soluzione.
Tecniche didattiche con problem solving sono per esempio didattica per situazioni problema,
Project based learning, service learning, compiti autentici, atelier creativi. Per tutte queste
tecniche vi è un apprendimento significativo di gruppo in contesti reali o realistici.
Il termine problem shaping vuol dire definire il problema in modo accurato e completo punto
una definizione vaga può portare a soluzioni inefficaci.
Il termine problem-posing vuol dire porre dei problemi ed è una metodologia creata da freire,
quindi vuol dire porre problemi anziché domande implementando il pensiero critico
contrapposto alla nozione di banking education che nel modello educativo tradizionale
considera chi apprende solamente un contenitore da riempire di informazioni.
Le mappe mentali mind map possono essere utili per analizzare il problema. Esse
permettono di fare un brainstorming che si origina dal problema da risolvere e si irradia in
molte direzioni. La creatività, il ragionamento logico prendono piede e il problema viene
sviscerato. A tal proposito de Bono ha ideato l'approccio dei sei cappelli per pensare ovvero
una tecnica di problem solving che prende il problema da molti punti di vista rappresentati
quindi da cappelli colorati.
Il colore rosso indica gli aspetti emozionali suscitati dal problema, il colore nero le aspetti
negativi della situazione, il giallo l'ottimismo delle situazioni, il verde e la creatività libera da
vincoli e doveri, blu indica il ragionamento la riflessione .
La Swot analysis permette di verificare che una soluzione sia idonea e solida prima di
applicarla ponderando così il rischio punto si vanno quindi ad osservare i punti di forza i
punti di debolezza le opportunità e le minacce.
Il termine einstellung
Indica un pregiudizio o un atteggiamento mentale di rimanere bloccati su un problema in
quanto si usano soluzioni già conosciute diventando ciechi sulle probabilità di un approccio
diverso e più efficace. Altro limite che si può incontrare la fissità funzionale cioè la tendenza
a vedere le cose solo per il loro scopo tradizionale limitando la capacità di trovare soluzioni
creative.
Il brainstorming è spesso utilizzato per progetti di carattere creativo ma anche non creativo e
significa tempesta di cervelli: si lascia il corpo libero allo sfogo libero di idee senza filtri fu un
certo tema punto nasce negli anni 30 da Osbourne ed è utilizzato molto perché permette di
sviluppare più visioni e angolazioni di un dato tema promuovendo il cosiddetto pensiero
laterale fonte di originalità e innovazione.
I roll playing ovvero i giochi di ruolo o drammatizzazione sono iniziative in cui si cerca di fare
immedesimare gli alunni in certi contesti lasciando che vivono questa esperienza senza
l'insegnante che si mette quindi da parte del pubblico dei non recitanti dopo aver assegnato
le istruzioni e diviso le classi in gruppi. Il suo aiuto interverrà solo se richiesto esplicitamente.
Con il circle Time si creano gruppi di discussione su vari argomenti da effettuare il cerchio
per una maggiore visibilità di tutti. È utile per sviluppare empatia, abilità comunicative, In un
clima di serenità e mutuo rispetto e insegna a discutere senza prevaricare sull'altro che van
si scoperto e favorisce le conoscenze reciproca e la vicinanza emotiva per la risoluzione di
conflitti in classe.
La peer to peer interviene tra due alunni ed è un rapporto pari pari nello svolgere compiti
senza la presenza dell'insegnante ma di un alunno tutor e di uno discendente. Ciò permette
all'allievo con difficoltà di acquisire nuove conoscenze in maniera informale promuovendo la
socializzazione. Introdotta da Bell e Lancaster agli inizi del XIX secolo tutto alla base della
metodologia delle didattiche inclusive troviamo sicuramente l'apprendimento collaborativo
ovvero il lavorare in gruppo o in coppia, il tutto raggio, l'apprendimento attraverso la
scoperta, l'organizzazione del tempo in fasi, utilizzo di tecnologie software e risorse
informatiche specifiche e l'utilizzo di mediatori didattici.
I pilastri della didattica inclusiva sono il percorso formativo personalizzato, progettazione,
collaborazione, efficacia e relazioni ed emozioni. La progettazione intesa come un disegnare
la didattica in base a delle caratteristiche abilità e bisogni dell'allievo . La collaborazione è
una partecipazione attiva di tutti i soggetti chiamati in causa, l'efficacia si riferisce alla messa
in atto di strategie efficaci per l'intero gruppo classe e non solo per lo studente in difficoltà, le
relazioni ed emozioni sono invece l'ingrediente finale per arricchire la metodologia messa in
campo
La didattica inclusiva ha il compito di superare la rigidità della tradizionale meteorologia per
aiutare gli studenti con difficol