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BRIEF CREATIVO

1. Insight chiave: 4. Tono di voce:

I giovani runner urbani cercano scarpe - Autorevole ma non tecnico

che siano tanto performanti quanto - Aspirazionale ma accessibile

stilose. - Urban e contemporaneo

2. Problema da risolvere: 5. Proof points:

Come comunicare performance tecnica e - Materiali tecnici brevettati

stile italiano senza sembrare né troppo - Design esclusivo

tecnici né troppo fashion. - Produzione italiana

- Test con atleti

3. Messaggi chiave:

- Primario: “La performance incontra lo 6. Call to action specifiche per canale:

stile” - Instagram: “Scopri il tuo stile”

- Secondari: - Facebook: “Prenota il tuo fitting”

* Artigianalità italiana - Newsletter: “Accedi al pre-launch”

* Tecnologia innovativa

* Design urbano Esercizio

Cosa devi fare

Il brief

essenziale Ricevi una mail confusa da parte del

cliente. Il tuo compito è:

Riorganizzare le informazioni.

Un esercizio per allenare la tua capacità Compilare un mini-brief chiaro (max 7

di sintetizzare un brief in poche righe).

Segnare cosa manca per procedere

informazioni chiave, anche partendo da con serenità.

dati sparsi.

La mail confusa

Ciao! Abbiamo bisogno di una landing page per

il nostro nuovo prodotto: un integratore per

dormire meglio, ma in modo naturale. È una

novità, quindi dobbiamo farlo conoscere un po’.

Pensavamo a qualcosa con toni rassicuranti ma

anche scientifici, però non troppo. Il prodotto si

chiama Sonno+ e contiene melatonina e

passiflora. Forse sarebbe utile parlare anche dei

disturbi del sonno, ma non troppo

tecnicamente. Il target sono persone stressate,

lavoratori, genitori, gente che dorme poco e

male. Ah, non possiamo usare termini medici

troppo spinti, che ci hanno già segnalato in

passato. Sarebbe bello se si capisse che è

naturale. Il sito è già pronto, serve solo la 15 MINUTI

landing. Non abbiamo ancora deciso la call to

action precisa, ma pensiamo sia “Scopri

Sonno+”. Mini brief compilato in 7 righe:

Obiettivo: far conoscere Sonno+

Prodotto: integratore naturale per il sonno

Target: adulti stressati (lavoratori, genitori)

Tone of voice: rassicurante, semi-scientifico

USP: melatonina + passiflora (naturale, non farmaco)

Deliverable: landing page

CTA provvisoria: “Scopri Sonno+”

Cosa manca (da elencare in 3-5 bullet):

KPI della landing (conversioni? clic? iscrizioni?)

● Controllo legale sui claim (cosa si può/dove si sborda?)

● Copy esistenti o tone of voice già codificato?

● Materiali visivi da usare

● Tempistiche di consegna

● Le “red flags”

I 7 segnali d’allarme

1. Obiettivi vaghi

2.Target troppo ampio

3.Budget non congruo al progetto

4.Tempistiche irrealistiche

5.Assenza di KPI

6.Assenza di informazioni sui competitor

7.Brief copia-incolla

1.Obiettivi vaghi

Vogliamo più visibilità

Vogliamo aumentare il traffico

organico del 40% in 6 mesi

1.Target troppo ampio

Il nostro prodotto è per tutti

Ci rivolgiamo principalmente a

giovani professioniste, 28-35 anni, che

vogliono…

3. Budget non allineato

Vogliamo realizzare una campagna di

influencer marketing coinvolgendo 10 nano

influencer.

Budget: €500

Reality check: Necessari almeno €10.000

per una campagna seria.

4. Timeline irrealistica

Lancio del brand completo in 1 settimana

Roadmap di 3 mesi: M1 strategia, M2

sviluppo, M3 lancio.

5. Assenza di KPI

Vediamo come va.

Success metrics:

- Conversion rate >2%

- Bounce rate <40%

- Avg session duration >2min

6. Info mancanti sulla

concorrenza

- Chi sono i top 3 competitor?

- Quali sono i loro punti di forza/debolezza?

- Quali gap di mercato esistono?

7. Brief copia-incolla

Frasi fuori contesto (es. “dovrà essere

stampato” quando si parla di un contenuto

digital).

Target incoerente con il prodotto reale.

Obiettivi o metriche che non c’entrano

nulla col formato richiesto.

Messaggi confusi perché stratificati su

progetti diversi.

Template

semplificato

di brief

Panoramica di progetto

Cosa contiene: contesto, cliente,

prodotto/servizio, mercato di

riferimento.

Esempio per una landing:

Cliente: Sleepytea

Prodotto: Infuso rilassante alla valeriana

Mercato: wellness, distribuzione D2C online

Contesto: nuova linea notte da lanciare

Obiettivi & KPI

Cosa contiene: obiettivi chiari e

misurabili (non “generici”), con KPI

definiti.

Esempio per una campagna social:

Obiettivo: aumentare la brand awareness sulla

nuova linea

KPI: incremento follower +20% in 30 gg /

engagement rate > 4%

Target & insights

Cosa contiene: profilazione dettagliata,

comportamenti, desideri, frustrazioni.

Esempio per un naming:

Target: donne 35-50, eco-aware, usano

prodotti naturali.

Insight: “Mi prendo cura di me, ma non voglio

perdere tempo in ricerche complicate”.

Valori e identità del brand

Cosa contiene: personalità del brand,

valori fondanti, tono di voce,

posizionamento.

Esempio:

Valori: naturalezza, lentezza, autenticità.

Tone of voice: rassicurante ma autorevole.

Posizionamento: brand premium ma

accessibile.

Messaging matrix

Cosa contiene: mappa dei messaggi

principali divisi per target, canale o fase

del funnel.

Esempio per una landing:

Requirements & Constraints

Cosa contiene: limiti legali, linguistici,

creativi, approvazioni da ottenere.

Esempio per una campagna:

Divieto: Evitare il termine “cura” (limite

normativo).

Richiesta: Mantenere tono rassicurante, no

ironia.

Obbligo: Utilizzare solo visual forniti dal cliente.

Timeline & Deliverables

Cosa contiene: scadenze, materiali

richiesti, formati finali.

Esempio per una campagna social:

15 aprile: presentazione concept.

25 aprile: consegna concept finali.

Deliverables: 3 caption Instagram + 1 script reel

+ 2 varianti ADV.

(

Il template è una base di

partenza: va adattato per

ogni progetto rendendo

“elastiche” alcune parti che

riguardano maggiormente

il progetto.

Per un naming

Espando molto la sezione Valori & Identità

● del brand.

Inserisco blocco aggiuntivo sui Vincoli

● linguistici (registrabilità, pronuncia, lingua).

Rafforzo la parte su analisi competitor.

Per una campagna social

Specifico il tone of voice per piattaforma

● (es. LinkedIn ≠ TikTok).

Inserisco un calendario editoriale

● semplificato.

Aggiungo benchmark (engagement

● atteso, formato più performante).

Per una landing page

Inserisco una sezione dedicata alla User

● Journey.

Definisco con precisione l’obiettivo

● di conversione.

Aggiungo eventuali vincoli tecnici

● (CMS, max battute, tracciamenti).

SE LAVORI CON UN CLIENTE

DIRETTO

Chi lo compila: tu, copywriter/strategist,

dopo una call o uno scambio iniziale.

Quando: all’inizio del progetto, per

mettere ordine alle info raccolte (spesso

sparse o verbali).

Perché: per avere un documento di

riferimento condiviso, chiaro, approvato

prima di iniziare a scrivere.

In questo caso il brief è anche un atto

strategico: sei tu che interpreti, completi,

chiarisci, fai domande e poi formalizzi il

tutto nel documento.

SE LAVORI ALL’INTERNO DI

UN TEAM

Chi lo compila: spesso un account o un

project manager, ma tu contribuisci

attivamente.

Quando: prima di iniziare la fase operativa

(scrittura, creatività, ecc.).

Perché: per allineare tutti i reparti (copy,

art, media, cliente) su obiettivi, target,

messaggi e output.

Qui il brief può esistere già, ma tu hai il

diritto e il dovere di integrarlo, correggerlo

o validarlo, soprattutto nella parte che può

avere ricadute sul tuo lavoro.

SE IL BRIEF ARRIVA DAL

CLIENTE

Chi lo compila: il cliente o il suo team

marketing.

Quando: prima di contattarti, oppure lo

ricevi nella fase di onboarding.

Cosa fai tu: Valuti se è completo. Evidenzi

le lacune. Fai domande integrative. E, se

serve, lo riscrivi come preferisci per

lavorare bene.

In questo scenario, il tuo template diventa

uno strumento di pulizia, sintesi e

chiarezza. Perché anche quando un brief

arriva “già fatto”, è spesso un patchwork

mal strutturato.

Porre le giuste

domande (è tutto)

1.WHO

Mai limitarsi a chiedere “Qual è il target?”.

Ecco una sequenza di domande preziose:

1. “Mi racconti di un vostro cliente ideale?”

Questo invita il cliente a pensare a una persona reale, non a “numeri”.

2. “Quali altri brand/prodotti sceglie/acquista questa persona?”

Rivela molto sul livello di spesa e stile di vita.

non

3. “Chi invece è il vostro target?”

Spesso definire chi escludiamo chiarisce meglio chi includiamo.

2. WHAT

Usa il metodo del “perché a cascata”.

1. Cosa volete ottenere?

es. “Più vendite online”.

2. Perché questo obiettivo è importante?

es. “Perché il nostro negozio fisico ha limiti geografici”.

3. Perché volete superare questi limiti proprio ora?”

es. “Perché i nostri competitor stanno espandendosi online”.

4. Perché i clienti dovrebbero scegliere voi online?

es. “Perché offriamo consulenza personalizzata pre-acquisto”.

3. WHEN

Qui le domande essenziali da porre sono tre:

1. Quali sono le vostre deadline critiche e perché sono state scelte?

Spesso emergono eventi o dinamiche di mercato importanti.

2. Ci sono periodi dell’anno in cui il vostro target è più o meno

ricettivo?

3. Quanto tempo ha il target per prendere la decisione d’acquisto?

La risposta influenza completamente il tipo di copy da scrivere e le leve

da usare nella comunicazione.

4. WHERE

Non limitarti ai canali, ma indaga il contesto:

1. Dove incontra il target le vostre comunicazioni?

(Fisicamente e digitalmente).

2. In quale stato mentale si trova in quel momento?

3. Dove cercano informazioni prima dell’acquisto?

Rivela i touchpoint critici.

5. WHY

Problem-Gap-Solution

1. Qual è il problema che il target sta cercando di risolvere?

2. Perché le soluzioni attuali non lo soddisfano?

3. Perché la vostra

Dettagli
A.A. 2025-2026
116 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher michela.bassi31 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Comunicazione digitale e marketing e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Universita telematica "Pegaso" di Napoli o del prof Iodice Paola.