I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni e lo studio autonomo di eventuali testi di riferimento in preparazioneall’esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell’università attribuibile al docente del corso o al relatore
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Appunti di Economia - Bologna - Università degli Studi di Bologna

Esame Tassazione internazionale

Facoltà Economia

Dal corso del Prof. R. Baboro

Università Università degli Studi di Bologna

Appunti esame
- ratio del diritto tributario internazionale: assicurare che la moltitudine degli stati riescano a attribuire in modo coerente e senza conflitti la loro potestà tributaria su progetti che ovviamente esercitano la loro attività di impresa e che risiedono in paesi diversi - tradizionalmente, si contrappongono le posizioni dello Stato di residenza con quella dello Stato di produzione del reddito - stato di residenza vs stato di produzione del reddito, inteso come stato nel quale le fonti del reddito sono localizzate (es. se io ho un immobile in uno stato, se lo affitto i canoni di locazione sono localizzati nello stato dove è l’immobile, cosa succede? quasi tutti gli stati di residenza applicano il worldwide taxation principle - lo Stato di residenza, in virtù del cd. “worldwide taxation principle”, tassa l’intero reddito del contribuente, mentre lo Stato della fonte tassa il reddito ivi prodotto - fa eccezione a tale criterio la nozione di stabile organizzazione (sulla quale si tornerà in seguito); in tali ipotesi, si origina un fenomeno di cd. doppia imposizione; per arginarlo, si sono diffuse apposite Convenzioni contro le doppie imposizioni, sulla base del modello elaborato dall’OCSE; - si contrappone il principio di “territorialità” per cui i redditi sono tassati nello stato di produzione e si riferisce ai soggetti non residenti; quindi, si rischia una doppia imposizione che è già un fenomeno vietato sia a livello internazionale che interno (antieconomico e illegittimo), quindi per reprimerlo sono state stabilite convenzioni tra i diversi stati per mitigare il fenomeno - presupposto fondamentale per la loro applicazione è il concetto di «residenza fiscale» - il concetto di residenza in materia civile è un po’ diverso da quello in materia tributaria - Caratteristiche del diritto tributario internazionale: la prima caratteristica è lo scopo del diritto tributario internazionale: delimitare la potestà impositiva dei singoli Stati (limiti esterni o internazionali) regolando in chiave negativa l’esercizio di una funzione statale - la potestà impositiva degli Stati involge: a)la potestà istitutiva tributaria, che impone i tributi alle varie categorie di contribuenti; b) la potestà applicativa tributaria, che ha poteri strumentali per attuare in modo autoritativo i tributi; c)la potestà amministrativa di accertamento e controllo, di riscossione dei tributi, per un corretto adempimento delle obbligazioni tributarie (poteri di polizia amministrativa, amministrazione finanziaria); [delimitare i poteri dei singoli stati] la seconda caratteristica peculiare riguarda le fattispecie tributarie sopranazionali, che sono idonee a generare i loro effetti nella sfera di almeno due distinti ordinamenti statali e sono: a)fattispecie afferenti gli stranieri (diversa nazionalità); b)fattispecie afferenti i soggetti non residenti; c)fattispecie afferenti le operazioni transnazionali, producono i loro effetti all’interno di una pluralità di ordinamenti giuridici statali (operazioni straordinarie, sedi secondarie, S.O. operanti in paesi diversi che fanno capo ad un’unica impresa multinazionale) la terza caratteristica peculiare attiene al sistema delle fonti del diritto, le norme internazionali tributarie sono norme fra di loro eterogenee perché appartengono in parte alla sfera del diritto internazionale; si distingue fra fonti di tipo internazionale (convenzioni contro la doppia imposizione) di diritto europeo (regolamenti e direttive) e di diritto interno (diritto italiano) la quarta caratteristica riguarda i destinatari di tale branca del diritto: sia direttamente gli Stati appartenenti alla comunità internazionale che alcune categorie di consociati che operano all’interno dei singoli ordinamenti statali risultando i soggetti ultimi in capo ai quali si producono gli effetti mediati o finali di tali norme - FONTI DEL DIRITTO TRIBUTARIO INTERNAZIONALE: per fonti del diritto tributario internazionale si intendono quegli atti giuridici che, pur appartenendo a diversi ordinamenti giuridici eterogenei, internazionale e statali, hanno per oggetto la disciplina dei rapporti tributari internazionali: 1. in senso tecnico si intendono tutti quegli atti normativi (ordinamenti giuridici internazionale e statali) considerati dagli Stati idonei a creare diritto; 2. in senso atecnico, non esistendo una costituzione scritta, né un atto normativo che stabilisca quali siano le fonti del diritto di tale branca, le fonti del diritto tributario internazionale si possono individuare altresì attribuendo prevalenza all’oggetto di disciplina di questa materia, quindi individuando i tributi e le potestà tributarie rilevanti nell’ambito delle relazioni sovranazionali (il modello OCSE è solo un modello, un punto di riferimento che gli stati possono adottare per predisporre le singole convenzioni) - le fonti vengono riassunte in sette tipologie generali:
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Esame Diritto commerciale

Facoltà Economia

Dal corso del Prof. C. Gandini

Università Università degli Studi di Bologna

Appunti esame
3,5 / 5
Il contratto: In tema di contratto in generale, le norme sono contenute nel libro IV del c.c. Punto di partenza è l’art.1321 c.c.: (teoria generale del contratto), “Il contratto è l'accordo di due o più parti per costituire, regolare o estinguere tra loro un rapporto giuridico patrimoniale”. Se l’accordo è tra due parti, si parla di contratto bilaterale o a prestazioni corrispettive. Il contratto è l’accordo mediante il quale due parti, portatrici di interesse opposto all’altra, trovano un punto di contemperamento dei rispettivi interessi, un bilancio. Ad esempio, un contratto di vendita, il contratto è bilaterale dove il venditore e compratore sono portatori di due interessi simmetrici ma contrapposti, vendere a tanto e comprare a poco, di solito quindi le due parti si contrappongono proprio per l’esistenza di interessi opposti. Se il contratto è tra più parti, è caratterizzato dalla comunione di scopo: il più diffuso è il contratto di società che ha lo scopo di ripartire l’utile. Quindi, possiamo distinguere in: CONTRATTI BILATERALI: contratti che coinvolgono solo due parti, cioè venditore e compratore oppure proponente ed agente di commercio. Sono detti anche contratti a prestazioni corrispettive oppure contratti sinallagmatici. Gli interessi delle due parti sono in qualche modo in conflitto, cioè devono trovare attraverso il contratto un punto di contemperamento; CONTRATTI PLURILATERALI: sono detti anche contratti associativi oppure contratti con comunione di scopo. In questo caso i contraenti, che possono essere di regola più di due, stipulano il contratto per perseguire uno scopo comune. Esempio: contratto di società e contratto di consorzio. Entrambi sono accomunati dal fatto di mettere insieme più soggetti che si muovono per uno scopo comune. Autonomia contrattuale: Art.1322 (autonomia contrattuale), introduce la libertà degli operatori economici non solo di determinare il contenuto del contratto ma anche di creare nuovi modelli contrattuali (Primo comma) “Le parti possono liberamente determinare il contenuto del contratto nei limiti imposti dalla legge e dalle norme corporative” Quando si studia un modello contrattuale disciplinato dal c.c. bisogna considerare che per quel modello il legislatore esamina le dinamiche fondamentali, quindi l’oggetto caratteristico ( > contratto di vendita: trasferimento della proprietà di un bene) e le reciproche obbligazioni delle parti ( > cosa deve fare il venditore e cosa deve fare il compratore). Di questi temi, il legislatore detta delle regole, le quali sono in piccola parte regole imperative, quindi inderogabili; in gran parte sono norme dispositive, quindi che possono essere disapplicate dai contraenti, i quali modulano in modo diverso le reciproche posizioni. Il contratto è dunque uno strumento che serve per trovare un punto di equilibrio e di contemperamento di interessi contrapposti. Nella ricerca di questo punto di equilibrio, i contraenti godono di questa autonomia contrattuale, quindi sono liberi, all’interno della cornice tracciata dalle norme imperative, di disapplicare norme dispositive e regolare diversamente il contenuto del contratto e le reciproche posizioni. le parti possono decidere il contenuto del contratto liberamente limitatamente a ciò che impone la legge. Le parti sono libere di determinarne il contenuto (parliamo delle regole che i contraenti si danno perché quell’accordo soddisfi i loro interessi). Quindi, l’autonomia negoziale si attua anzitutto sul contenuto del contratto facendo sì che le norme che disciplinano un modello contrattuale sono in larga parte DISPOSITIVE e DEROGABILI poiché le parti, determinando il contenuto, possono anche derogare quelle norme, a meno che la norma abbia natura imperativa. I limiti imposti dalla legge sono proprio le norme imperative. Le norme dispositive regolano interessi disponibili dalle parti, la norma imperativa presidia interessi non disponibili dalle parti, quindi diritti appartenenti a ranghi giuridici superiori, oppure interessi che riguardano terzi, al di fuori del contratto. I soggetti, infatti, possono disporre dei personali interessi, non degli interessi altrui. Gli interessi
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Appunti dettagliati per l'esame totale di Economia degli intermediari finanziari, gli appunti sono scritti maggiormente sulla base di ciò che è scritto sul libro (soprattutto per quanto riguarda la seconda parte). Scarica il file del documento in formato PDF!
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Esame Macroeconomia

Facoltà Economia

Dal corso del Prof. G. Mazzanti

Università Università degli Studi di Bologna

Appunti esame
4 / 5
Contenuti 1. Le principali variabili macroeconomiche: produzione aggregata, tasso di inflazione, tasso di disoccupazione. La composizione del PIL 2. Il mercato dei beni: la determinazione della domanda e del reddito di equilibrio. Investimenti e risparmio. I mercati finanziari: moneta e titoli. Il modello IS-LM: l'interazione tra le politiche monetarie e fiscali. 3. Il mercato del lavoro. La determinazione dei salari e dei prezzi. Il tasso naturale di disoccupazione. Mercati reali, finanziari e del lavoro: un'analisi di equilibrio economico generale. Offerta aggregata e domanda aggregata. Fluttuazioni della domanda, dell'offerta e politica economica. La Curva di Phillips 4. L'economia aperta. Mercati finanziari e reali in economia aperta. Produzione, tasso di interesse e tasso di cambio. Politica economica in economia aperta. 5. La politica economica.
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Esame Diritto privato

Facoltà Economia

Dal corso del Prof. F. Bravo

Università Università degli Studi di Bologna

Appunti esame
Due parti, una di carattere generale, l'altra dedicata ai contratti e ai fatti illeciti. concetti fondamentali (es. funzioni del diritto, ordinamento giuridico, norma, diritto oggettivo, fonti del diritto, l'interpretazione della legge, etc, soggetti e i diritti della personalità, beni, proprietà e modi, il possesso e la detenzione, i diritti reali su cosa altrui, la comunione e la multiproprietà, obbligazioni, l'adempimento e l'inadempimento. Contratto e requisiti, l'autonomia contrattuale e limiti all'autonomia contrattuale: accordo, causa, oggetto, forma, procedimenti perfezionativi, preliminare, con il consumatore; (6) la validità e l'invalidità del contratto; (7) l'efficacia e l'inefficacia del contratto; (8) la rappresentanza; (9) gli effetti del contratto fra le parti e rispetto ai terzi; (10) la risoluzione e la rescissione del contratto; (11) i criteri di comportamento dei contraenti e di interpretazione del contratto; (12) i singoli contratti (vendita, locazione, mandato, comodato, mutuo, appalto, contratto d’opera, trasporto, deposito, assicurazione, rendita, anticresi, transazione); (13) i fatti illeciti.
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Esame Bilanci aziendali

Facoltà Economia

Dal corso del Prof. M. Santi

Università Università degli Studi di Bologna

Appunti esame
3 / 5
• Fondamenti di economia aziendale, i circuiti gestionali, il capitale netto; il concetto di azienda, le aziende profit e non profit e le conseguenze sulla contabilità ed il bilancio. • Introduzione al funzionamento della partita doppia con esempi di scritture del periodo e di scritture di fine periodo e la costruzione dei documenti amministrativo contabili • Il bilancio di esercizio, principi di redazione e criteri di valutazione • Il bilancio civilistico ex art. 2423 e segg. codice civile • Le riclassificazioni dei documenti contabili ai fini delle analisi dei bilanci e degli andamenti aziendali • I principali indici di bilancio; analisi della redditività netta, della redditività operativa, della solidità e della liquidità
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Esame Marketing

Facoltà Economia

Dal corso del Prof. B. Lorenzini

Università Università degli Studi di Bologna

Appunti esame
Contenuti Le ricerche di marketing e la conoscenza dei clienti • Segmentazione del mercato e targeting • ll valore attraverso i brand • Il valore attraverso la creazione e la gestione dei prodotti • Il valore attraverso i servizi • Il valore attraverso la determinazione dei prezzi di vendita • La distribuzione:consegnare valore al cliente • La comunicazione di integrata di marketing 1: gli strumenti di comunicazione di massa • La comunicazione di integrata di marketing 2: gli strumenti di comunicazione diretta • Il marketing digitale • Casi aziendali: Wilson, Black and Decker, Tendercare, Intersport, BC Packers, Cleopatra, Alce nero • Materiali digitali integrativi con ulteriori casi aziendali, video e articoli e la pubblicità
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Esame Microeconomia

Facoltà Economia

Dal corso del Prof. D. Lanzi

Università Università degli Studi di Bologna

Appunti esame
Contenuti I. L'economia: cosa studia, con quale metodo, come si è evoluta II. Il mercato 1. Mercato: un termine abusato 2. Le caratteristiche stilizzate del mercato 3. I movimenti lungo le curve e i movimenti delle curve 4. L'equilibrio di mercato III. La teoria del consumo 3. La teoria del consumo 4. Il problema della massimizzazione dell'utilità del consumatore 6. Come si arriva alla curva di domanda individuale IV. Teoria delle decisioni di produzione 1. Il problema economico della produzione 3. La funzione di produzione 4. Il costo di produzione 5. Le economie di scala 6. Costi esterni e costi opportunità V. Il mercato perfettamente concorrenziale 1. Il problema della quantità da produrre 2. La funzione di ricavo 3. La massimizzazione del profitto nel breve periodo e la curva di offerta della singola impresa 4. L'impresa perfettamente concorrenziale nel lungo periodo 5. L'offerta di un bene nell'industria concorrenziale 6. L'equilibrio di mercato in concorrenza perfetta 7. Il benessere sociale in un singolo mercato VI. Mercati non concorrenziali ed elementi di teoria dei giochi 1. Mercati dove le imprese hanno un potere sui prezzi 2.Frome di mercato e rami di attività economica 3. Il monopolio 5. Il mercato oligopolistico VIII. L'economia del benessere secondo l'utilitarismo 1. Che cos'è l'economia del benessere 2. I teoremi fondamentali dell'economia del benessere 4. La funzione del benessere sociale e il teorema di impossibilità di Arrow 5. I fallimenti del mercato 6. Mercato e giustizia distribuitiva
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Esame Organizzazione aziendale

Facoltà Economia

Dal corso del Prof. G. Morandin

Università Università degli Studi di Bologna

Appunti esame
3 / 5
Contenuti 1. Introduzione: cosa sono le organizzazioni, i livelli di analisi e come si studiano i fenomeni organizzativi. 2. Personalità e valori 3. Percezioni 4. Identità 5. Emozioni e stress 6. Decisioni 7. Motivazione 8. Apprendimento e formazione 9. Gruppo: costruzione e dinamiche 11. Comunicazione 12. Organizzazioni e progettazione organizzativa 13. Strategia, progettazione organizzativa ed efficacia 14. Elementi fondamentali della struttura organizzativa 15. L’ambiente esterno 16. Relazioni interorganizzative 17. Cultura organizzativa e controllo 18. Progettazione organizzativa per le organizzazioni digitali e analisi dei big data 19. Progettazione organizzativa per l’impatto sociale: organizzazioni a duplice scopo, sostenibilità aziendale ed etica
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Teoria + Formule: inferenza = distribuzione media aritmetica e campionaria, errore quadratico medio, varianza campionaria, frequenze e intervalli, stima parametri, scarto, ipotesi, analisi della varianza, test indip. distributiva - campionamento, stratificato, grappoli - probabilità: elementare, condizionata, indipendenza - variabili aleatorie, discrete, curva di GAUSS e var. derivate - descrittiva - misure variabilità, devianza, ind variabilità relativa e eterogeneità, Gini - regressione e correlazione lineare (spearman)
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Riassunto per l'esame di Comunicazione d'impresa, basato sul corso e sullo studio autonomo del libro consigliato da Prof. Crocetta Christian: Le teorie delle comunicazioni di massa e la sfida digitale, S. Bentivegna - G. Boccia Artieri. Università Salesiani Venezia - IUSVE, facoltà di Economia - Bologna. Scarica il file in PDF!
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Questo documento contiene moltissime domande a risposta multipla di teoria e pratica proposte dalla professoressa Gazzoni in preparazione all'esame di Pianificazione e controllo. Molte domande sono riportate da esami veri e propri.
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Questo file contiene molte domande aperte, con rispettive risposte, e diversi esercizi, con relative soluzioni proposti dal professore Cenni in preparazione all'esame di Economia degli intermediari finanziari.
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Questo file contiene il testo e lo svolgimento di molti esercizi di diverse prove d'esame di bilancio d'impresa della professoressa Petroli Patrizia. Esercizi circa: rilevazioni in partita doppia di acquisti e vendite, scritture di assestamento, costituzione di società e altri.
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Riassunto per l'esame di Economia degli intermediari finanziari, basato sul corso e sullo studio autonomo del libro consigliato da Prof. Cenni Stefano: Istituzioni e mercati finanziari, nona ed., Milano, Pearson Ed., 2019, Frederic S. Mishkin, Stanley G. Eakins, Elena Beccalli. Università degli Studi di Bologna - Unibo, facoltà di Economia - Bologna. Scarica il file in PDF!
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Appunti completi del corso di revisione aziendale tenuto dai professori Giuseppe Ermocida e Roberto Sollevanti all'università di Bologna. Sono presenti anche alcuni esercizi e risposte multiple (tipologia d'esame) con relative soluzioni.
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Riassunto per l'esame di Diritto commerciale, basato sul corso e sullo studio autonomo del libro consigliato da Prof. Gandini Carla: Diritto dell’impresa (volume I) e Diritto delle società (volume II), Campobasso. Università degli Studi di Bologna - Unibo, facoltà di Economia - Bologna. Scarica il file in PDF!
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Riassunto per l'esame di Organizzazione aziendale, basato sul corso e sullo studio autonomo del libro consigliato da Prof. Morandin Gabriele: Organizzazione aziendale, Egea, Severino Salvemini. Università degli Studi di Bologna - Unibo, facoltà di Economia - Bologna. Scarica il file in PDF!
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- sistema economico di un paese - produzione - PIL : Cos’è il PIL PIL nominale PIL reale PIL deflatore Cosa sfugge al calcolo del PIL? HDI - Tasso di disoccupazione - Tasso d’inflazione - Prezzo medio cosa calcola? - Economia di breve periodo, medio periodo, lungo periodo
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Appunti presi durante le lezioni, e approfonditi. Utilizzandoli come unica dispensa ho superato l'esame con 28 e basati su appunti personali del publisher presi alle lezioni del prof. Tampieri dell’Università degli Studi di Bologna. Scarica il file in formato PDF!
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