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Microeconomia
La microeconomia è lo studio delle modalità con cui singoli agenti economici (famiglie e imprese) allocano risorse scarse tra fini alternativi.
- Lo studio riguarda ma il comportamento di questi alunni ne consegue che interagiscono tra di loro in maniera reciproca (complessa).
- Un mercato è l'insieme dei compratori e dei venditori di un bene o servizio.
- La microeconomia studia il comportamento delle scelte individuali e dei singoli mercati.
Ogni agente economico deve prendere decisioni connesse alla microeconomia:
- Quali beni e servizi consumare? Che quantità?
- Quanto risparmiare? Come investire il risparmio?
- Quanto tempo dedicare al lavoro e quanto al piacere? (occupazione)
3 mercati → dei beni, dei capitali, del lavoro.
L'impresa vuole minimizzare i costi massimizzando il profitto.
Modello del flusso circolare
K (capitale) → tutto ciò che è fisso, tutto ciò che non è lavoro.L (lavoro)
Anche l’impresa deve prendere decisioni:
- Quali beni produrre e in quale quantità
- A che prezzo vendere il prodotto
- Come ridurre costi e massimizzare i profitti
Tutte le decisioni famiglie e impresa sono schematizzate nel modello del flusso circolare.
- Le imprese offrono i beni e servizi richiesti dalle famiglie, le famiglie offrono i fattori necessari dalle imprese (cercano intero).
- Le famiglie spendono denaro x acquisire beni e servizi e così procurano entrate alle imprese (cercano esterno).
Che trovano poi alle famiglie come compenso x le risorse produttive offerte.
Gli errori e calcoli (nel cerchio decisionale):
- Ignorare i costi opportunità (quello che potrei fare non facendo quello che no facendo)
- Non ignorare i costi non recuperabili (faccio una cosa con dei soldi solo perché voglio aver speso se no pagato e soffro)
- Misurare benefici e costi in termini percentuali piuttosto che assoluti.
- Non comprendere la differenza tra costo medio e costo marginale (l’ultima unità)
Strumenti analitici:
Modelli - Rappresentano la realtà (elaborazione e semplificazione) e evidenziano le forze fondamentali alle base di un fenomeno.
I variabili: Esempio e paradigme.
Efficiente non si intende equa in termini assoluti.
- a volte infatti governi sono spinti x correggere queste situazioni percio' situazioni efficienti + eque.
- Questo è molto difficile spesso in peggiore le situazioni (distorsioni).
Es. si vuole un massimo ad un prezzo, puo' accadere che diminuiscano coloro che offrono, aumenta la domanda diminuiscono e spesso alcuni servizi crollano.
- Nel mercato dei beni/servizi c'è: Q e P
- Nel mercato del capitale c'è: K (capitale)
- Nel mercato del lavoro c'è: L e W (salario)
Questi grafici sono generalmente di un mercato di concorrenza perfetta!
Elasticità della domanda al prezzo (Ea,p)
Elasticità n' n' è la variazione percentuale della quantità domandata dalla variazione del prezzo di un punto percentuale
- (a quindi a piccolo abbassa N.B!!)
si intende cioè Δq deve essere un numero piccolo
L'elasticità risponde a quanto varia la quantità se varia il prezzo in termini percentuali: (pendenza)
Infatti Ea,p = ΔQ/q / ΔP/p (termini percentuali)
E = (Q1 - Q0)/Q0 (P1 - P0)/P0
Preferenze del consumatore e concetto di utilità (capitolo 3)
Molto importante studiare le scelte del consumatore:
- consentono di creare curve di domanda.
- combinazione di paniere → (beni e servizi acquistabili da un consumatore) (oggetto della scelta)
Le preferenze ci dicono come ordinare i panieri. ci dicono come i consumatori scelgono un determinato paniere rispetto ad un altro.
Determinano un ordine di desiderabilità i panieri, ipotizzandoli tutti a parità di costo.
Le preferenze devono essere complete (il consumatore deve essere in grado di esprimersi sui panieri)
Transitive: se x è preferito dal consumatore ad A e B è a C allora x per lui è A a C
Non saziato: x per il consumatore è meglio avere una quantità maggiore di uno e una minore di un altro
L'ordinamento ordinale: si ordinano semplicemente i panieri in base alle preferenze (non indica quanto)
Il cardinale: dà informazioni sull'intensità delle preferenze del consumatore
Più x è a nord-est, più il paniere è preferito
- A fare preferito a
- B e D ↑ la proprietà di non sazietà
- oppure il possedere di E una proprietà di A
- Si guardano separati x il cosa e l'abbigliamento x il resto cioè b per abb. A si migliora l’abb. e 30 x (non saziata)
ES:
U = xy
MUx = y
MUy = x
per MUx faccio derivata di x * y (costante)
MUy = derivata di y * x (costante)
derivata di x = 1 → 1 * y = y
u di y = 1 → 1 * x = x
MRS = y/x
U = Ax2 + By2
MUx = 2Ax
MUy = 2By
MRS = 2Ax/2By
PERFETTI SOSTITUTI: U = F + 2C (20 frittelle ak + bl)
F = frittelle C = ciadle
MUF = 1
MUC = 2
In questo caso le curve sono lineari e non curve, MRS costante.
Perfetti sostituti → domanda molto elastica
punto di tangenza - PANIERE OTTIMO
- utilità ottenuta
- non posso permettermelo
Ottimo interno
punto per il quale la curva di indifferenza è tangente alla retta di bilancio
MRSx,y = Px/Py →
pendenza della curva di indifferenza (TMS) e linea di bilancio sono uguali
È il tasso al quale il consumatore sarebbe disposto a scambiare X per Y ed è uguale al tasso con il quale i beni sono scambiati nel mercato
detto quindi:
MUx/Px = MUy/Py →
"l'utilità marginale per unità di spesa è la stessa per ogni bene in un paniere ottimo interno"
ES
- reddito = 800
- Px = 20
- Py = 40
U(x,y) = x y
MUx = y; MUy = x
(vincolo) - ottimo di bilancio se 20x + 40y = 800
condizione di tangenza richiede che MUx/MUy = Px/Py
MRSV/X = 25/100; quindi x = 2y
quindi
20 (2y) + 40y = 800 → y = 10 e x = 20
sostituendo x = 2y nella funzione tengono
Situazione in cui un governo vuole far acquistare un minimo di X metri quadri di casa fornendo sussidi (S):
Si nota che se lo Stato fornisse un sussidio S, ci sarebbe spostamento della BL (retta di bilancio) permetterebbe al consumatore di acquistare più X. Risultato rappresentato per cui passerebbe B > A e in ogni caso il consumatore sceglierebbe quello (ottimo in pareto XB) → grazie a S
V = buono spesa vincolato (valido solo per la casa)
S = sussidio
Si nota che dando V (buono vincolato) lo Stato raggiungerebbe l'obiettivo XB risparmiando somma S-V. Infatti dando S, del denaro → sarebbe sprecato