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Appunti di Finanza aziendale

Nell’analisi svolta da questa Prova Finale si è cercato di analizzare il ruolo degli underwriters nella tradizionale forma di quotazione pubblica delle società (l’offerta pubblica iniziale, IPO in inglese) e se la quotazione di Spotify tramite direct listing possa aver messo in discussione il ruolo degli intermediari finanziari in questa particolare tipologia di corporate events. Nel sistema economico attuale le IPO sono viste come un momento necessario alla crescita della società. Tralasciando il caso italiano, nel quale esistono ancora grandi imprese chiuse, imprese cioè che hanno scelto di non rivolgersi al mercato borsistico per la raccolta di capitali o hanno scelto di farlo in misura assai minore, le più importanti società del momento, compagnie già affermate come Amazon e Apple o di prospettiva come Spotify e Uber, vedono nella quotazione in borsa un momento topico della propria crescita. La visione per cui non una società, una volta che viene valutata oltre una certa cifra, deve assolutamente quotarsi in borsa è talmente radicata nella cultura finanziaria tanto da creare un termine per le società non quotate che hanno un valore stimato superiore al miliardo di dollari americani: Unicorns, Unicorni. Con un termine del genere si vuole indicare qualcosa che non può esistere nella realtà delle cose ma che può solo essere immaginato, un unicorno appunto. Allo stato attuale delle cose sono considerate Unicorni società come Uber e Airbnb. Per i motivi sopra menzionati la quotazione di Spotify è state ritenuta valevole di analisi. Fino a questo momento, nessuna società di una tale grandezza aveva mai intrapreso una strada simile. Spotify è stata la prima, farà da apri pista a tutti gli Unicorni del mondo? Per rispondere qui alla domanda iniziale l’elaborato è stato quindi diviso in due parti. Nella prima sezione si è data rilevanza alla descrizione del processo di quotazione di una società, al ruolo dei sottoscrittori delle quote di nuova emissione (Underwriters) e alla loro funzione economica all’interno di un processo di questo tipo. Nella seconda sezione, invece, si è analizzato il caso relativo alla quotazione in borsa di Spotify, analizzando la società, le motivazioni che hanno influenzato la scelta verso una IPO non tradizionale e le implicazioni che questa azione ha avuto nell’ambiente finanziario e nei confronti dei propri simili: gli altri unicorni tech, come Airbnb o Uber, che stanno aspettando di quotarsi in borsa e potrebbero guardare a Spotify come un esempio da cui imparare e da imitare per evitare i costi e gli inconvenienti derivanti da una quotazione in borsa tradizionale.
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Le micro, piccole e medie imprese (PMI) giocano un ruolo chiave nell’economia del’UE e, in particolare, in Italia, dove le PMI rappresentano più del 99,9% delle imprese. La crisi globale ha messo a dura prova le PMI italiane, il cui finanziamento, tradizionalmente dipendente dai prestiti bancari, è stato interessato dal razionamento del credito. Pertanto, il Governo italiano ha emesso quattro decreti legge, al fine di favorire l’accesso delle PMI al mercato del capitale di debito. Dopo un’introduzione riguardante le imprese italiane, i loro tradizionali canali di finanziamento e le innovazioni apportate dai quattro decreti, questa tesi propone un’analisi su un gruppo di PMI che, fra le prime, hanno emesso mini-bond e cambiali finanziarie: lo scopo dello studio consiste nel determinare se e come alcuni indici di bilancio delle imprese selezionate siano variati dopo le emissioni. La prima parte del lavoro illustra la raccomandazione della Commissione n. 2003/361/CE, contenente l’attuale definizione di PMI utilizzata nell’UE, e presenta una descrizione qualitativa e quantitativa del fenomeno delle PMI, basata su statistiche europee e italiane. Successivamente, la tesi descrive i principali canali di finanziamento accessibili alle imprese italiane, concentrandosi sui prestiti bancari, gli strumenti di debito e le azioni; inoltre, viene fornito un quadro sulle imprese italiane e sul loro accesso al credito e ai mercati obbligazionari prima e dopo l’avvio della crisi. La ricerca, che attinge per lo più alle relazioni annuali della Banca d’Italia, riassume la genesi della crisi, le sue conseguenze macroeconomiche e il suo impatto sulla redditività e la struttura finanziaria delle imprese italiane. La seconda parte esamina i quattro decreti, con particolare riferimento ai contenuti che riguardano mini-bond e cambiali finanziarie. Di seguito, vengono evidenziati alcuni importanti aspetti di questo tipo di strumenti finanziari: il processo di emissione, i soggetti coinvolti, i costi diretti e indiretti di emissione e le caratteristiche del mercato ExtraMOT PRO, il segmento professionale di ExtraMOT, nel quale mini-bond e cambiali finanziarie possono essere quotati. Nella parte finale è analizzata una selezione di dieci PMI che hanno emesso mini-bond e cambiali finanziarie nel 2013 e nel 2014. L’analisi ha due principali finalità: la prima è presentare alcune statistiche descrittive sugli emittenti e sugli strumenti emessi; la seconda è indagare sulle eventuali variazioni di alcuni rilevanti indici di bilancio dall’epoca precedente l’emissione al periodo successivo. Il calcolo dei livelli assunti dagli indici nell’arco di tre anni mostra come, nella maggior parte dei casi, le società selezionate non abbiano migliorato i loro indicatori di performance. In particolare, nonostante i minori tassi di interesse di mercato, nel 2014 il costo dell’indebitamento finanziario del campione è aumentato; tale circostanza, combinata con un’inferiore redditività operativa, ha comportato una generalizzata riduzione della capacità di copertura degli oneri finanziari, nonché un decremento della redditività globale. L’analisi suggerisce che, per le imprese selezionate, gli strumenti di debito emessi potrebbero non essere stati una conveniente alternativa ai prestiti bancari, almeno nel breve periodo. Per concludere, sono proposte alcune considerazioni in merito ai possibili sviluppi del mercato dei titoli emessi da PMI.
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Negli ultimi decenni è aumentata molto l’attività del Fondo di garanzia come strumento economico che permette l’accesso al credito alle piccole e medie imprese, che spesso hanno difficoltà ad accedere al credito bancario perché non dispongono di sufficienti garanzie. Pertanto, il Fondo di garanzia viene individuato come uno strumento molto utile al ciclo di vita economico dei soggetti con i quali si interfaccia. L’obiettivo della presente tesi è discutere del ruolo del Fondo di garanzia nella semplificazione dell’accesso al credito, osservarne l’operatività e discuterne criticità e limiti. Inoltre, si approfondirà il funzionamento della sezione speciale del Fondo di garanzia, ovvero la sezione del microcredito, progettata per sostenere l’avvio e, la gestione della microimprenditorialità e l’inclusione, sia finanziaria che sociale, dei destinatari.
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Il documento da me caricato rappresenta la mia tesi di laurea triennale sostenuta in Finanza aziendale. Il professore solitamente ripropone gli stessi titoli di tesi ogni anno, quindi potrebbe essere utile ad altri studenti confrontarsi con la seguente prova finale.
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Tesi magistrale sperimentale in finanza sostenibile. Si parla di fattori ESG, rating, SDGs, letteratura accademica pre-esistente e risultati della ricerca. Documento adatto a chi vuole intraprendere una tesi simile.
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Esame Finanza aziendale

Facoltà Economia

Dal corso del Prof. S. Rigamonti

Università Università Cattolica del "Sacro Cuore"

Tesi
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Tesi di finanza aziendale per laurea triennale in economia e gestione aziendale presso università Cattolica del Sacro Cuore. L'argomento trattato riguarda emissioni di debito a lungo termine delle imprese. Scarica il file con la tesi in allegato in formato PDF!
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Esame Finanza aziendale

Facoltà Economia

Dal corso del Prof. S. Rigamonti

Università Università Cattolica del "Sacro Cuore"

Tesi
Tesi per la facoltà di economia, dell'università Cattolica del Sacro Cuore - Milano Unicatt elaborata dall’autore nell’ambito del corso di Finanza aziendale tenuto dalla professoressa Rigamonti, del Corso di laurea in economia e gestione aziendale. Scarica il file in formato PDF!
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Tesi corso di laurea triennale in economia e finanza. Analisi comportamentale delle scelte d'investimento dei risparmiatori. Tesi elaborata dall’autore nell’ambito del corso di Economia e finanza dal titolo Finanza comportamentale. Scarica il file in formato PDF!
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Tesi svolta per la prova finale relativa alle variazione dei titoli nel corso del periodo tra fine e inizio anno. Lo scopo é quello di individuare le cause di un fenomeno comune a più mercati finanziari nel mondo. Tesi elaborata dall’autore nell’ambito del corso di finanza aziendale tenuto dal professore Viarengo.
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Il mio lavoro di tesi si svilupperà su un argomento alquanto complesso da affrontare, infatti cercherà di definire l’ambito di indagine della Corporate Governance . Quello della Corporate Governance è un tema che in questi ultimi anni ha assunto una sempre maggiore importanza. In altri termini è andata assumendo un ruolo sempre più problematico sia a livello di definizione della struttura, della composizione e dei processi di nomina degli organi di governo; sia in termini di attività realizzata e di diffusione delle comunicazioni sui risultati raggiunti e sulle strutture e le procedure attivate. In primis si è cercato di analizzare i due macro-modelli di Corporate Governance definiti in letteratura come Inside System of Corporate Governance ed Outsider System of Corporate Governance, ai quali si affianca un modello minore di transizione. Un ruolo essenziale nell’approfondimento del tema lo ha certamente assunto la teoria dell’agenzia, sviluppatasi in seguito alla teoria della separazione tra proprietà e controllo, e che ha come fondamenta lo studio del potenziale conflitto di interesse tra gli azionisti ed i manager, con i connessi costi di agenzia. Il tema è stato sviluppato anche da altre teorie ma quelle prevalenti sono la Agency Theory e la Stewardship Theory, che sono appunto le principali teorie che sono state utilizzate nel tempo per spiegare i meccanismi di Corporate Governance. Si cercherà di esprimere in modo sintetico la loro evoluzione sulla base di tali teorie evidenziando i contributi di ciascuna corrente teorica. Si ritiene opportuno, infine, concentrare l’attenzione dapprima sui modelli di governance emergenti, sulle criticità e i punti di forza iniziando in seguito a spostare l’attenzione sul governo dell’impresa familiare attraverso un’analisi comparata con la performance aziendale, sia in termini di prezzo del titolo, di parametri operativi, che in termini di valore aziendale.
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Tesi di laurea in finanza aziendale sulla Corporate Governance, ottima per chi intende affrontare questo argomento per la cattedra di Finanza aziendale del professor Mustilli. Gli argomenti trattati sono i seguenti: i macro-modelli di corporate governance, Agency Theory e Stewardship Theory, i punti di forza e criticità del sistema di governo emergente, i sistemi e principi di corporate governance.
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