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Appunti degli studenti per corsi ed esami del Prof. Ielasi Federica

Nel più ampio genus dei fondi immobiliari, la species dei fondi ad apporto ha fatto registrare negli ultimi anni un crescente interesse da parte sia degli operatori specializzati sia degli investitori istituzionali e retail, tanto da far sì che nel 2011 circa l’85% dei fondi immobiliari presenti sul mercato italiano rientrassero nella categoria dei fondi ad apporto medesimi1. Le ragioni di tale attenzione rivolta a questo veicolo di investimento sono da ricondurre non solo alla sua specificità e funzione economica, già evidenti nel meccanismo sotteso alla costituzione di questa tipologia di fondi, ma anche alle implicazioni di carattere fiscale che lo hanno reso uno strumento particolarmente appetibile, nonostante gli ultimi interventi normativi abbiano limitato la possibilità di utilizzare i fondi ad apporto con finalità elusive2. Nel presente lavoro si delineeranno i tratti distintivi che contraddistinguono i fondi immobiliari ad apporto, con riguardo sia alle loro caratteristiche strutturali e civilistiche sia agli importanti aspetti che concernono il trattamento fiscale degli apporti di beni nei confronti dei fondi e dei proventi derivanti dai fondi stessi, per poi accennare agli sviluppi delle performance conseguite da tali strumenti finanziari in epoche più recenti.
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Le micro, piccole e medie imprese (PMI) giocano un ruolo chiave nell’economia del’UE e, in particolare, in Italia, dove le PMI rappresentano più del 99,9% delle imprese. La crisi globale ha messo a dura prova le PMI italiane, il cui finanziamento, tradizionalmente dipendente dai prestiti bancari, è stato interessato dal razionamento del credito. Pertanto, il Governo italiano ha emesso quattro decreti legge, al fine di favorire l’accesso delle PMI al mercato del capitale di debito. Dopo un’introduzione riguardante le imprese italiane, i loro tradizionali canali di finanziamento e le innovazioni apportate dai quattro decreti, questa tesi propone un’analisi su un gruppo di PMI che, fra le prime, hanno emesso mini-bond e cambiali finanziarie: lo scopo dello studio consiste nel determinare se e come alcuni indici di bilancio delle imprese selezionate siano variati dopo le emissioni. La prima parte del lavoro illustra la raccomandazione della Commissione n. 2003/361/CE, contenente l’attuale definizione di PMI utilizzata nell’UE, e presenta una descrizione qualitativa e quantitativa del fenomeno delle PMI, basata su statistiche europee e italiane. Successivamente, la tesi descrive i principali canali di finanziamento accessibili alle imprese italiane, concentrandosi sui prestiti bancari, gli strumenti di debito e le azioni; inoltre, viene fornito un quadro sulle imprese italiane e sul loro accesso al credito e ai mercati obbligazionari prima e dopo l’avvio della crisi. La ricerca, che attinge per lo più alle relazioni annuali della Banca d’Italia, riassume la genesi della crisi, le sue conseguenze macroeconomiche e il suo impatto sulla redditività e la struttura finanziaria delle imprese italiane. La seconda parte esamina i quattro decreti, con particolare riferimento ai contenuti che riguardano mini-bond e cambiali finanziarie. Di seguito, vengono evidenziati alcuni importanti aspetti di questo tipo di strumenti finanziari: il processo di emissione, i soggetti coinvolti, i costi diretti e indiretti di emissione e le caratteristiche del mercato ExtraMOT PRO, il segmento professionale di ExtraMOT, nel quale mini-bond e cambiali finanziarie possono essere quotati. Nella parte finale è analizzata una selezione di dieci PMI che hanno emesso mini-bond e cambiali finanziarie nel 2013 e nel 2014. L’analisi ha due principali finalità: la prima è presentare alcune statistiche descrittive sugli emittenti e sugli strumenti emessi; la seconda è indagare sulle eventuali variazioni di alcuni rilevanti indici di bilancio dall’epoca precedente l’emissione al periodo successivo. Il calcolo dei livelli assunti dagli indici nell’arco di tre anni mostra come, nella maggior parte dei casi, le società selezionate non abbiano migliorato i loro indicatori di performance. In particolare, nonostante i minori tassi di interesse di mercato, nel 2014 il costo dell’indebitamento finanziario del campione è aumentato; tale circostanza, combinata con un’inferiore redditività operativa, ha comportato una generalizzata riduzione della capacità di copertura degli oneri finanziari, nonché un decremento della redditività globale. L’analisi suggerisce che, per le imprese selezionate, gli strumenti di debito emessi potrebbero non essere stati una conveniente alternativa ai prestiti bancari, almeno nel breve periodo. Per concludere, sono proposte alcune considerazioni in merito ai possibili sviluppi del mercato dei titoli emessi da PMI.
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Appunti completi di Banca e sistema finanziario relativo alle operazioni, quindi sul libro dal cap. 3 al cap. 5. Il file contiene appunti presi sulla base del libro consigliato, delle slide e in presenza durante le lezioni. Consiglio molto per il superamento della Prova finale.
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Ottimi appunti sui capitoli dedicati alla teoria di Banca e sistema finanziario per l'esame finale. Appunti completi che comprendono Slide, basati sul libro e parti della spiegazione in presenza. In più troverai anche la parte relativa alle operazioni.
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Appunti di Banca e sistema finanziario che sono basati su appunti personali del publisher presi alle lezioni della prof. Ielasi dell’Università degli Studi di Firenze, della facoltà di economia, del Corso di laurea in economia aziendale. Scarica il file in formato PDF!
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Appunti di intermediari finanziari basati su appunti personali del publisher presi alle lezioni della prof. Ielasi dell’università degli Studi di Firenze - Unifi, facoltà di economia, Corso di laurea in economia aziendale. Scarica il file in formato PDF!
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Appunti di intermediari finanziari e finanza(mod.1) presi a lezione, unifi, economia aziendale, Prof.Ielasi: rapporti partecipativi tra banca e impresa, partecipazioni a monte e partecipazioni a valle basati su appunti personali del publisher presi alle lezioni della prof.ssa Ielasi.
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Descrizione caratteristiche principali del bilancio bancario, criteri di valutazione principali, stato patrimoniale, conto economico, riclassificazione, analisi di bilancio con l'indicazione dei principali indici o margini. Università degli Studi di Firenze, Facoltà di Economia. Scarica il file in formato PDF!
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Gli appunti descrivono le tipologie di intermediari finanziari, le funzioni della banca, i modelli organizzativi delle banche, corporate governance e sistemi di amministrazione e controllo. Università degli Studi di Firenze, Facoltà di Economia. Scarica il file in formato PDF!
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Riassunto per l'esame di intermediari finanziari, basato su appunti personali e studio autonomo del testo consigliato dalla docente Federica Ielasi: Lineamenti di gestione bancaria, Lorenzo Gai. Gli argomenti trattati sono tutti quelli affrontati a lezione. esame superato con 30.
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