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Appunti degli studenti per corsi ed esami del Prof. Campanella Francesco

In questo elaborato si descrive l’industria del rating sotto ogni suo aspetto, evidenziandone sia i lati positivi che negativi e illustrandone il ruolo socialmente svolto fin dalle origini, in particolare le responsabilità di tale industria nella recente crisi finanziaria globale. I dibattiti economici sulle agenzie di rating sono iniziati fin dalla nascita delle stesse agenzie e sono andati ad intensificarsi nel tempo, con il crescere del potere acquistato dalle tre società più importanti nell’industria del rating: Moody’s, Standard & Poor’s e Fitch. In particolare, sarà proposta una analisi sul ruolo delle agenzie nei mercati finanziari e le questioni in merito al loro operato. Nela seconda parte si analizzano i modelli di scoring , ossia modelli di previsione delle insolvenze che si fondano su metodologie di carattere statistico. Tali modelli consentono una valutazione automatica delle aziende sottoposte ad analisi, fornendo per ognuna di esse uno score, cioè un numero atto a riclassificare le stesse in categorie di aziende sane e rischiose. Per ottenere tale analisi predittiva vengono utilizzati normalmente alcuni indici di bilancio significativi, ai quali viene attribuito un peso diverso, per ottenere un risultato considerato indicativo della capacità dell’azienda a mantenere gli equilibri economico-patrimoniali. Nonostante la struttura fondamentale sottostante i modelli di scoring sia stata elaborata già negli anni Trenta da autori quali Fisher e Durand, la spinta decisiva allo sviluppo e alla diffusione di questi modelli si è avuta negli anni Sessanta, con i lavori di Beaver e Altman. Quest’ultimo ha elaborato un modello di scoring denominato “Z score”, che ha dimostrato una particolare capacità predittiva dell’insolvenza delle aziende analizzate. In particolare verrà analizzato l’evoluzione di quest’ultimo modello, fino al suo adattamento alle imprese non quotate e non manifatturiere. Inoltre Altman, Hartzell e Peck hanno derivato dall’ultima versione del modello di scoring, denominato Z” score, un ulteriore schema di analisi chiamato EM- score, che consente di convertire lo score in un giudizio di rating alfabetico. L’ultima parte è dedicata al caso pratico della tesi, ossia la valutazione del merito creditizio di un’impresa mediante l’utilizzo dei modelli di Altman, che partendo dal bilancio di esercizio e isolando gli indici significativi ai fini del modello, consente di verificare se un ‘impresa è insolvente o solvente. La formula combina cinque comuni indici economici, usando un sistema di pesi calcolato da Altman per determinare la probabilità di fallimento di una azienda.
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Riassunto per l'esame di Finanza Aziendale basato su appunti personali e studio autonomo dei testi consigliati dal docente F.Campanella: Principi di Finanza Aziendale, Mc-Craw - Hill; Brealey R.A Gli argomenti trattati sono i seguenti: -CAPITAL BUDGETING, insieme delle tecniche con le quali il manager finanziario fa le scelte di investimento, collegate a quelle di finanziamento (van, tir, pay back period, ecc.) -TEORIA DELLA DIVERSIFICAZIONE DEL PORTAFOGLIO -STIMARE IL VALORE DI UN TITOLO
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Il mio lavoro di tesi si svilupperà su un argomento alquanto complesso da affrontare, infatti cercherà di definire l’ambito di indagine della Corporate Governance . Quello della Corporate Governance è un tema che in questi ultimi anni ha assunto una sempre maggiore importanza. In altri termini è andata assumendo un ruolo sempre più problematico sia a livello di definizione della struttura, della composizione e dei processi di nomina degli organi di governo; sia in termini di attività realizzata e di diffusione delle comunicazioni sui risultati raggiunti e sulle strutture e le procedure attivate. In primis si è cercato di analizzare i due macro-modelli di Corporate Governance definiti in letteratura come Inside System of Corporate Governance ed Outsider System of Corporate Governance, ai quali si affianca un modello minore di transizione. Un ruolo essenziale nell’approfondimento del tema lo ha certamente assunto la teoria dell’agenzia, sviluppatasi in seguito alla teoria della separazione tra proprietà e controllo, e che ha come fondamenta lo studio del potenziale conflitto di interesse tra gli azionisti ed i manager, con i connessi costi di agenzia. Il tema è stato sviluppato anche da altre teorie ma quelle prevalenti sono la Agency Theory e la Stewardship Theory, che sono appunto le principali teorie che sono state utilizzate nel tempo per spiegare i meccanismi di Corporate Governance. Si cercherà di esprimere in modo sintetico la loro evoluzione sulla base di tali teorie evidenziando i contributi di ciascuna corrente teorica. Si ritiene opportuno, infine, concentrare l’attenzione dapprima sui modelli di governance emergenti, sulle criticità e i punti di forza iniziando in seguito a spostare l’attenzione sul governo dell’impresa familiare attraverso un’analisi comparata con la performance aziendale, sia in termini di prezzo del titolo, di parametri operativi, che in termini di valore aziendale.
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