Concetti Chiave
- La Pietà di Michelangelo è caratterizzata da un contrasto tra la compostezza della Vergine e la spossatezza di Cristo, unite da una levigatura comune che simboleggia vicinanza nonostante la morte.
- Michelangelo rappresenta Maria con un volto giovane per simboleggiare purezza e giovinezza, mentre il volto di Gesù è sereno, riflettendo la sua riconciliazione tra l'uomo e Dio attraverso il sacrificio.
- La scultura del David rappresenta la fierezza e il coraggio di affrontare Golia, simboleggiando l'orgoglio dei fiorentini contro la tirannia, con dettagli realistici come le vene giugulari.
- Il David di Michelangelo si ispira alla statuaria greca, richiamando l'armonia del Doriforo di Policleto con una struttura a chiasmo che bilancia tensione ed eleganza.
- Il volto del David esprime consapevolezza e forza intellettuale, con occhi dettagliati per creare giochi di luce e simbolizzare uno sguardo penetrante e affascinante come descritto nella Bibbia.

Indice
La Pietà di Michelangelo: un gioco di contrasti
Nel XV secolo fiorirono molti artisti presso le varie botteghe.
In quella di Domenico Ghirlandaio, nel 1499, un giovane artista di appena 22 anni terminava la prima e una delle sue sculture migliori. L’artista in questione era il grande Michelangelo Buonarroti, che in quell’anno finì di scolpire la Pietà su richiesta del cardinale Jean de Bilhères, una delle maggiori opere occidentali di sempre, custodita all’interno della Basilica di San Pietro in Vaticano.
La scultura raffigura la Vergine con il corpo di Cristo senza vita tra le braccia. Si può notare il contrasto tra la prima che ha il volto in viso, il mantello sulle spalle e tocchi delicati, composti e fermi con il secondo che rimanda all’idea di essere esangue, stremato, spogliato dei suoi vestiti e dal corpo abbandonato.
Questo contrasto è ripreso anche nei panneggi: quelli di Maria sono più leggeri e compatti mentre quelli di Cristo sono maggiormente ariosi e spiegati. A dare, però, unità alle due figure, e simbolicamente vicinanza nonostante la morte, è il fatto che esse sono entrambe levigate allo stesso modo.
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La Pietà di Michelangelo: un gioco di volti e forme
La donna è rappresentata con il volto giovane come quando ha concepito Gesù. Una caratteristica insolita quella che Michelangelo ha scelto visto il contesto luttuoso e profondamente doloroso in cui Maria si trova eppure non è insensata la scelta poiché vuole essere indice della purezza che preserva la giovinezza e la Vergine, d’altra parte, rappresenta l’umanità, come dice Dante nella sua Divina Commedia. Il volto di Gesù invece è abbandonato alle braccia della madre ma allo stesso tempo è sereno poiché Michelangelo ha voluto sottolineare che, col suo sacrificio in croce, Cristo ha ricongiunto l’uomo a Dio. La base della scultura, invece, la quale rappresenta il monte Calvario, non ha avuto molte attenzioni per non confondere lo spettatore in particolari non riguardanti quella scena.
Si può notare come questo gruppo statuario rappresenti una piramide sia per il suo significato intrinseco di puntare verso l’alto, verso la risurrezione, sia come eredità dell’arte rinascimentale, riscontrabile soprattutto nelle fisionomie.
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La Pietà di Michelangelo: aneddoti
Michelangelo per le sue sculture sceglieva personalmente i blocchi di marmo dalle cave di Carrara, ma a differenza delle altre la Pietà è l’unica ad essere stata firmata dall’artista, poiché girava voce che l’avesse scolpita uno scultore lombardo. Nel 1972 un geologo australiano colpì la scultura sottrattiva (denominata così perché scolpita con lo scalpello) con un martello gridando >, recò non pochi danni alla scultura, poi dopo il soggiorno di un anno in un manicomio italiano, venne rimandato in Australia. Ora la Pietà è coperta da un vetro.
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Il David di Michelangelo: introduzione generale
La scultura del David è stata commissionata all’artista per un compenso di 400 ducati il 16 agosto del 1501 dai consoli dell’Arte della Lana e l’Opera del duomo di Firenze al fine di essere esposto in uno dei contrafforti esterni dell’abside della cattedrale di Santa Maria del Fiore. Ora è, invece, collocato nella Galleria dell’Accademia.
L’opera, scolpita in un blocco unico di marmo di qualità non eccelsa, rappresenta David che è nell’atto di affrontare Golia, pieno nella sua fierezza, possente e muscoloso. Si può notare, quindi, un parallelismo tra il coraggio e l’ardore dell’eroe biblico e l’orgoglio dei fiorentini nel fronteggiare la tirannia a cui la loro città era soggetta.
È interessante, inoltre, notare come nel David e nelle altre più importanti sculture di Michelangelo sia presente le vene giugulari, segno che il pittore fiorentino era un osservatore accorto della realtà e, in particolar modo, dei suoi dettagli.
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Il David di Michelangelo: ispirazione dalla cultura greca
Il David riprende in pieno la tradizione greca statuaria, in particolare il Doriforo di Policleto, nella sua fisionomia e questo lo si può vedere non solo dalla muscolatura ma anche dalla struttura a chiasmo: il braccio sinistro è teso mentre la gamba destra è stesa, il braccio destro è a riposo ma la gamba sinistra è piegata. In questo modo si genera armonia ed eleganza, utile per smorzare la tensione dell’evento che sta per accadere.
Un altro elemento, infatti, che ci riconduce alla dimensione classica riguarda il fatto che l’azione compiuta, nella cultura greca, non veniva mostrata al pubblico. E così è nel David: non si fa vedere l’uccisione di Golia bensì la preparazione ad essa, piena di tensione e aspettative.
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Il David di Michelangelo: il volto
Quello del David è un volto molto composto e serio, rivolto verso sinistra, verso Golia. Non c’è paura bensì consapevolezza della propria forza intellettuale superiore rispetto alla pura brutalità fisica e animalesca. È la pura espressione sia della contemplazione sia della bellezza della moralità nonché della libertà, tanto aspirata dai fiorentini.
È, inoltre, possibile notare come le pupille del David siano scavate con molta minuzia. Dal punto di vista tecnico questo serve per creare dei giochi con i riflessi della luce ma dal punto di vista più interpretativo si potrebbe ipotizzare che Michelangelo abbia deciso di mettere in evidenza gli occhi per renderli più penetranti come se dovessero scavare nel profondo dell’anima e della mente prima di potersi riversare all’esterno e agire sia perché nella Bibbia viene detto che David aveva uno sguardo molto affascinante.
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Domande da interrogazione
- Quali sono i contrasti principali nella scultura della Pietà di Michelangelo?
- Perché Michelangelo ha scelto di rappresentare Maria con un volto giovane nella Pietà?
- Qual è l'aneddoto legato alla firma della Pietà di Michelangelo?
- Qual è il significato simbolico del David di Michelangelo per i fiorentini?
- In che modo il David di Michelangelo si ispira alla cultura greca?
La Pietà di Michelangelo presenta contrasti tra la Vergine e Cristo, con Maria che appare composta e delicata, mentre Cristo è rappresentato come esangue e stremato. Anche i panneggi differiscono, con quelli di Maria più compatti e quelli di Cristo più ariosi.
Michelangelo ha rappresentato Maria con un volto giovane per simboleggiare la purezza che preserva la giovinezza, nonostante il contesto luttuoso, e per rappresentare l'umanità, come descritto da Dante nella Divina Commedia.
La Pietà è l'unica scultura firmata da Michelangelo, poiché circolava la voce che fosse stata scolpita da un artista lombardo. Inoltre, nel 1972, un geologo australiano danneggiò la scultura con un martello, portando alla sua protezione con un vetro.
Il David simboleggia il coraggio e l'ardore dell'eroe biblico, parallelo all'orgoglio dei fiorentini nel fronteggiare la tirannia. Rappresenta la forza intellettuale e la libertà tanto aspirata dai cittadini di Firenze.
Il David si ispira alla tradizione statuaria greca, in particolare al Doriforo di Policleto, con una struttura a chiasmo che genera armonia ed eleganza. Inoltre, segue la tradizione greca di non mostrare l'azione compiuta, ma la preparazione ad essa.