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Hunter
Hunter è considerata fra le sue più brillanti. Trama: siamo a New Orleans, in quel Sud dove è ambientata gran parte delle commedie di Williams, e i temi che il dramma presenta sono ancora una volta quelli del sesso e della violenza. Qui come altrove, al centro della scena, è una figura di donna, alcolizzata e ninfomane sino alla follia. Il Sud che l'autore rappresenta non è immerso in un concreto tessuto di circostanze storiche: è un luogo favoloso e mitico in cui l'essere umano celebra la sua decadenza e la sua fine. I giovani inquieti e malati che popolano le sue commedie, le sue donne perdute che cercano disperatamente di ritrovare se stesse attraverso il recupero della maternità, sono i simboli di una tragedia che non appartiene esclusivamente all'America, ma è propria della vita stessa. È proprio questo il maggior pregio del teatro di Williams, la capacità di valicare i confini spazio-temporali.
mettere in scena l'universalità dell'esperienza umana. Siamo ai primi di maggio e sul far della sera compare, in un quartiere povero di New Orleans, Blanche Dubois, alla ricerca della sorella e del marito che si sono stabiliti là dopo il matrimonio. Stanley Kowalski, il marito di Stella - la sorella che Blanche è andata a trovare - è il classico maschilista che considera le donne meri oggetti di piacere; è rude e volgare, esattamente l'opposto dell'affascinante Blanche, classica bellezza aristocratica, raffinata, colta e sensibile, tutta persa nel suo mondo d'illusioni. I problemi cominciano con la forzata convivenza dei due, quando i contrasti fra il concreto, seppur brutale, mondo di Stanley si scontra con il castello di finzioni nel quale sembra vivere Blanche. La ragazza cerca disperatamente di fuggire dal suo passato, ma Stanley la riconduce bruscamente alla realtà, spogliandola e non solo metaforicamente.
Di tutti gli orpelli che la poverina aveva utilizzato per abbellire la sua storia. La sua unica possibilità di ricostruirsi una vita, con un amico del cognato, viene miseramente distrutta da quest'ultimo che rivela al compagno i sordidi dettagli del passato di Blanche. L'ultima scena del dramma ci mostra la sconfitta della ragazza: violentata dal marito della sorella (troppo passiva e combattuta fra il mondo aristocratico da cui proviene e quello violento e materiale del marito per poter esserle d'aiuto), viene portata in manicomio da un dottore e un'infermiera chiamati a prelevarla, perché nessuno è disposto a crederle.
E diventano film. Nel 1955, dopo aver vinto innumerevoli premi per le sue opere, ottiene un nuovo grande successo con La gatta sul tetto che scotta che gli fa vincere un altro Pulitzer e diventa un popolarissimo film con Elizabeth Taylor e Paul Newman. Degne di nota sono anche le commedie Improvvisamente, l'estate scorsa.
Tennessee Williams, nato Thomas Lanier Williams III il 26 marzo 1911 a Columbus, nel Mississippi. La sua famiglia si trasferì a St. Louis, nel Missouri, quando lui era ancora giovane. Williams studiò giornalismo presso l'Università del Missouri, ma abbandonò gli studi per dedicarsi alla scrittura. La sua carriera letteraria iniziò negli anni '40, quando scrisse diverse opere teatrali di successo, tra cui Il vetro di Murano (1944) e Un tram che si chiama Desiderio (1947), che gli valsero il premio Pulitzer per il teatro. Williams è noto per i suoi personaggi complessi e le sue trame drammatiche, spesso ambientate nel Sud degli Stati Uniti. Negli anni '50 e '60, Williams continuò a scrivere opere teatrali di successo, tra cui La gatta sul tetto che scotta (1955), La dolce ala della giovinezza (1959) e La notte dell'iguana (1961), entrambe rappresentate sui palcoscenici di Broadway e diventate poi film di successo. Nel 1979 ritorna in Florida, dove aveva già trascorso del tempo in passato, per rilassarsi e per raccogliere le idee in vista di un nuovo progetto: qui il suo pubblico assisterà alla prima mondiale di La coda della tigre, l'adattamento per il palcoscenico del film Baby Doll, di cui aveva scritto la sceneggiatura. Williams muore tragicamente il 24 febbraio del 1983 all'Hotel Elysée di New York, soffocato dal tappino di plastica di una medicazione che doveva aver erroneamente scambiato per una pillola per dormire. Tennessee Williams fu autore di sceneggiature per il cinema e per la televisione, ma deve la sua fama principalmente alle opere teatrali che egli ambienta quasi esclusivamente in quel Sud che, oltre ai natali, gli diede la vita artistica. Le opere che influenzano maggiormente la sua arte furono quelle del poeta e drammaturgospagnolo García Lorca; di Arthur Rimbaud, il poeta maledetto; del poeta tedesco Rainer Maria Rilke; di quello statunitense Hart Crane e dello scrittore inglese D. H. Lawrence. Questi autori, pietre miliari nella storia della letteratura mondiale, gli forniscono le direttive per incanalare il flusso della sua ispirazione: l’esplorazione profonda dell’animo femminile, il contrasto tra sogno e realtà, l’analisi accurata della violenza primitiva che mina le basi della società civile. Anche la famiglia ebbe una notevole influenza sul suo teatro: la vita a casa Williams scorreva fra continue tensioni e violenti litigi dei genitori, due persone di indole così diversa, che spaventavano a morte Rose, la sorella maggiore, al punto tale che un giorno finì per scappare di casa; la predilezione del padre per il bere e il gioco d’azzardo (abitudini che più tardi affliggeranno lo stesso Tennessee) causò scandali e pettegolezzi in tutte.le città in cui vissero costringendoli a trasferirsi ben sedici volte in quindici anni; ma un evento che turbò profondamente il giovane e lasciò tracce evidenti nella sua opera fu la lobotomia praticata alla sorella. Nel 1937, dopo una serie di soggiorni in diversi ospedali psichiatrici, Rose fu sottoposta a un intervento chirurgico al cervello per molti anni considerato l’unica alternativa in forme particolarmente gravi di malattie mentali: Rose non manifestò più disordini fisici o mentali, ma perse anche ogni forma di vitalità, riducendosi a merovegetale. Vent’anni dopo l’operazione Tennessee scrisse Improvvisamente, l’estate scorsa, rivelando i terribili dettagli di quel periodo della sua vita. La vita dello scrittore fu una continua battaglia contro la depressione; in giovane età soffrì di un esaurimento nervoso che lo faceva vivere con la paura costante di diventare malato di mente come la sorella e per.Lungo periodi dovette lottare contro l'assuefazione alle medicine che prendeva per combattere questa malattia dell'anima e contro l'alcol che beveva per stordirsi. Un altro pensiero lo torturava, quello di aver abbandonato Frank Merlo nel momento del bisogno. Williams aveva incontrato Merlo nel 1947, quando viveva a New Orleans, e se n'era innamorato; i due avevano trascorso lunghe vacanze in Italia (Merlo era di origini siciliane), dove lo scrittore aveva colto quella passione per la vita che cercherà di riprodurre nelle sue opere. Merlo ebbe una profonda influenza nella vita caotica di questa leggenda vivente del teatro, fu amico fidato e consigliere artistico, oltre che partner devoto. Dopo quattordici anni passati insieme, la tragedia si abbatté sulla coppia e Merlo muore di cancro ai polmoni. Inizia così un lunghissimo periodo di depressione per Williams che egli successivamente descriverà come "l'età della pietra".
Molti biografi attribuiscono i suoi conflitti interiori alla tensione sociale derivante dall'essere un omosessuale riconosciuto in un periodo di aperta ostilità nella storia americana. L'autore, in realtà, fu il cronista delle tensioni esistenti tra quella che egli considerava la verità della condizione umana e il mito paranoico creato dal suo paese. Il suo lirismo romantico anela al raggiungimento della perfezione dell'individuo nella società; il suo pregiudizio romantico, messo a confronto con l'assurdo, sottrae alla società i suoi individui che, davanti all'alienazione sociale, si pongono mille interrogativi, arrivando a scuotere le fondamenta di verità assolute quali Dio e amore, vita e morte. Come drammaturgo, scrittore di sceneggiature, poeta e saggista, Tennessee Williams trasformò l'idea stessa di letteratura del Sud, non solo aprendo la strada a nuovi scrittori, ma anche aiutando il Sud a trovare.una voce forte laddove esisteva un esile sospiro.
Brano: [Un tram chiamato desiderio, Stanley e Blanche a confronto, atto III scena 10]
BLANCHE e STANLEY
La stessa notte, poche ore dopo. Mitch se ne è andato. Blanche non ha fatto che bere. Ha trascinato il suo baule armadio nel centro della stanza. Sta lì spalancato, con vesti a fiori gettate sopra. A furia di fare il baule e bere, le è venuta addosso una isterica allegria; s'è infilata un abito da sera sporco e sgualcito di satin bianco e un paio di sdrucite pantofole d'argento con i brillantini ai tacchi. Ora è davanti allo specchio della toilette a provarsi la tiara di strass e mormora tutta eccitata, come se stesse in conversazione con un gruppo di invisibili ammiratori.
BLANCHE: Chi viene a nuotare con me, sì alla Grotta del Vecchio, a quest'ora di notte, al chiaro di luna! Ci vorrebbe un astemio, altrimenti chi guida la macchina? Ah! ah! Un rimedio divino: ti butti, e il
mal di testa è passato. Badate piuttosto, bambini, a tuffarvi dove l'acqua è profonda, se sbattete contro una roccia tornate su domani ! (Con mano tremante solleva lo specchio a mano per guardarsi più da vicino. Tira il fiato e sbattelo specchio sulla toilette con tale violenza da fracassare il vetro. Si lamenta, poi cerca di rialzarsi. Stanley compare sull'angolo del fabbricato. Indossa ancora la giacca sportiva, verde chiara fiammante. Come si affaccia sull'angolo, si rifà viva . L'orchestrina continua piano per tutta la scena. Stanley entra in cucina sbatacchiando la porta. Come si accorge di Blanche, fischia piano. Per la strada ha bevuto e a casa s'è portato qualche quartino di birra) Come sta mia sorella?
STANLEY Si comporta bene.
BLANCHE E com'è il piccolo?
STANLEY (con un'abile smorfia) Il piccolo, prima di domattina non esce, perciò m'hanno detto: "Vai a casa e dormi".
11BLANCHE Devo arguire che restiamo soli?STANLEy E già. Io e te, Blanche. Soli soli. A meno che non nasconda qualcuno sotto al letto. Perché tisei così impennacchiata?BLANCHE Ah, già. Lei non c’era, quando mi è arrivato il telegramma.STANLEy Hai avuto un telegramma?BLANCHE Ho ricevuto un telegramma da un mio antico ammiratore.2 La stessa notte: tutto era cominciato quello stesso pomeriggio, quando Stella stava preparando la cena per festeggiareil compleanno della sorella, cena alla quale avrebbe dovuto partecipare anche Mitch, migliore amico e collega di Stanley,innamorato di Blanche e pronto a sposarla prima che questi gli rivelasse gli squallidi trascorsi della ragazza.3 Mitch … andato: dopo aver disertato la sua festa di compleanno, Mitch va a casa di Stanley e vi trova Blanche che, allafine di un violento scontro verbale, finisce per raccontargli la verità sul suo passato, confermando le accuse dell’amico.4 satin:
tessuto di cotone morbido e lucente, simile alla seta.- sdrucite: logore, consumate.
- toilette: mobile con specchio e ripiano su cui si dispone il necessario per pettinarsi e per truccarsi.
- tiara: copricapo ornato di gioielli, di solito