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Appunti di Lettere e filosofia - Università degli Studi di Roma Tor Vergata

Esame Glottologia

Facoltà Lettere e filosofia

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Questo appunto si riferisce al corso di Glottologia tenuto dal professor Paolo Poccetti. La distinzione tra soggetto dell'enunciato e soggetto dell'enunciazione risale a Benveniste. L'enunciazione è il processo di formulazione di un atto linguistico. L'enunciato è un'espressione linguistica. Benveniste aveva legato la distinzione tra enunciato e enunciazione alle persone del verbo, ma con 'io' c'é una sovrapposizione di enunciato e enunciazione. Nel rapporto di enunciazione-enunciato giocano un ruolo fondamentale anche i pronomi dimostrativi questo, codesto, quello.
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Esame Glottologia

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
Questo appunto si riferisce al corso di Glottologia tenuto dal professor Paolo Poccetti. Le categorie grammaticali sono proprietà fondamentali della grammatica da cui la lingua non può prescindere e che possono implicare relazioni interne alle parole o esterne (sintattiche), e non hanno implicazioni extralinguistiche. Esempi: le categorie di genere grammaticale, tempo, modo, diatesi verbale, persona.
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Esame Glottologia

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
3,5 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Glottologia tenuto dal professor Paolo Poccetti. La conoscenza del sanscrito e dell'antica tradizione grammaticale indiana diede un notevole apporto alla linguistica nel settecento e alla tradizione grammaticale europea. La grammatica del sanscrito fu infatti assunta come modello di descrizione delle lingue, soprattutto per quanto riguarda la flessione del nome e del verbo. Ciò fu reso possibile dalla notevole somiglianza tra sanscrito e lingue occidentali. La sistemazione della grammatica del sanscrito fu merito di Panini, grammatico del IV sec. a.C. Ai grammatici indiani risale la segmentazione della parola secondo categorie grammaticali.
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Questo appunto si riferisce al corso di Glottologia tenuto dal professor Paolo Poccetti. Nel cinquecento in Italia viene meno la definizione di volgare e subentra quella di dialetto. All'opposizione latino/volgari subentra quella latino/dialetti. Si determina così la morte del latino, non più alimentato dalle lingue parlate. Esponenti della riflessione linguistica in questo periodo sono Bracciolini, Valla, Bembo e Castiglione. nel seicento si occupano di lingua in modo razionalistico Cartesio e Leibniz. La linguistica moderna si fa partire dalla metà del settecento.
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Esame Glottologia

Facoltà Lettere e filosofia

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4 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di glottologia tenuto dal professor Paolo Poccetti. La linguistica condivide con la filologia il metodo comparativo-ricostruttivo e la dimensione storica della lingua. In una dimensione diacronica è possibile una classificazione delle lingue. Le prime classificazioni delle lingue risalgono alla fine del settecento. Dall'antichità greco-romana e ancora fino al settecento, si riteneva che vi fossero lingue di maggior e minor prestigio. Ad affermarni nelle varie aree sulla varietà dialettale furono le lingue di prestigio, letterario o politico.
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Esame Glottologia

Facoltà Lettere e filosofia

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5 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Glottologia tenuto dal professor Paolo Poccetti. L'etimologia, dal gr. etymos, 'vero' e logos, 'discorso, pensiero', è la scienza che studia l'origine delle parole. Secondo gli antichi, l'etimologia è lo studio della verità profonda delle cose, che risale alla realtà o essenza delle cose attraverso i segni che le significano. L'etimologia antica è dunque un rapporto tra significati. L'etimologia moderna è invece un rapporto tra significanti, in quanto si basa più sulle relazioni formali dei significanti che sui significati. Due sono i percorsi dell'etimologia: storia della parola; origine remota della parola.
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Esame Glottologia

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
4 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Glottologia tenuto dal professor Paolo Poccetti. La scrittura comporta il passaggio della lingua dal piano fonico al piano visivo e coincide con il passaggio dalla preistoria alla storia. Quattro sono i tipi di scrittura: geroglifico, cuneiforme, sillabico, alfabetico. Il termine latino signum venne usato dai Romani come trasposizione della parola greca semeion, 'simbolo', nell'accezione di 'segno linguistico'. Il segno linguistico si compone di due elementi: forma e contenuto. Da signum deriva la terminologia della significazione: designazione, designato, significante, significato.
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Esame Glottologia

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
Questo appunto si riferisce al corso di Glottologia tenuto dal professor Paolo Poccetti. La glottologia è la scienza delle lingue, che devono essere analizzate su vari livelli: parti foniche, parole, parti del testo. La lingua è un fenomeno storico, concreto. Il termine glottologia, dal gr. glossa, 'lingua' e logos, 'discorso, pensiero', è stato coniato in Italia da Isaia Ascoli nell'ottocento. Due sono i possibili approcci nello studio delle lingue: l'approccio teorico, che corrisponde al livello congnitivo, e l'approccio pratico, che corrisponde al livello comunicativo.
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Questo appunto si riferisce al corso di Storia della lingua italiana tenuto dal professor Sergio Raffaelli. Nel XIII-XV sec. la produzione letteraria è variegata (siciliana, toscana, umbro-settentrionale) all'insegna del plurilinguismo letterario. Dal XIV sec. si afferma il fiorentino letterario grazie a Dante, Petrarca, Boccaccio. Nel XV sec. torna l'attenzione per il latino classico con il cosiddetto Umanesimo volgare. Nel XVI sec. esplode il grande dibattito sulla questione della lingua letteraria da usare: con l'intervento decisivo di Bembo si passa definitivamente al monolinguismo letterario, con l'adozione di una varietà letteraria che ha come base quella del fiorentino del trecento.
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Esame Storia della lingua italiana

Facoltà Lettere e filosofia

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4,7 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Storia della lingua italiana tenuto dal professor Sergio Raffaelli. Il sistema verbale italiano ricalca il sistema delle quattro coniugazioni latine con alcuni mutamenti: - metaplasmi; - semplificazioni; - casi di sostituzione della flessione verbale organica con perifrasi di due o più elementi (passivo; passato prossimo; trapassato prossimo; futuro; condizionale).
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Questo appunto si riferisce al corso di Storia della lingua italiana tenuto dal professor Sergio Raffaelli. Primi testi in volgare italiano aventi ambizione letteraria: - ritmi: ritmo bellunese; ritmo laurenziano; ritmo cassinese; ritmo di S. Alessio; - poesie della scuola siciliana; - poesia religiosa di San Francesco e Iacopone da Todi; - poesia moraleggiante-didascalica dell'Italia settentrionale; - poesie del Dolce Stilnovo.
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Questo appunto si riferisce al corso di Storia della lingua italiana tenuto dal professor Sergio Raffaelli. Il sistema morfologico dell'italiano ricalca sostanzialmente quello latino per categorie grammaticali e parti del discorso. Innovazioni morfologiche dell'italiano rispetto al latino: - articolo; - condizionale; - futuro perifrastico; - passivo perifrastico; - tempi composti del passato; - metaplasmi.
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Esame Storia della lingua italiana

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
4,3 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Storia della lingua italiana tenuto dal professor Sergio Raffaelli. Fenomeni fonetici dell'italiano: - metatesi; - prostesi; - epentesi; - epitesi; - aferesi; - sincope; - apocope; - aplologia; - elisione; - fenomeni del vocalismo atono: chiusura e labializzazione; - fenomeni del consonantismo: consonantizzazione; palatalizzazione; lenizione; raddoppiamento fonosintattico.
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Questo appunto si riferisce al corso di Storia della lingua italiana tenuto dal professor Sergio Raffaelli. Documenti del volgare italiano: - iscrizioni del IX-XII sec.; - citazioni; - graffito di Commodilla; - iscrizione di San Clemente; - formula di confessione; - Placiti Capuani; - indovinello veronese; - Cantico delle creature.
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Questo appunto si riferisce al corso di Storia della lingua italiana tenuto dal professor Sergio Raffaelli. Il sistema vocalico dell'italiano deriva da quello del latino con alcuni mutamenti: - vocalismo tonico: riduzione dei dieci fonemi latini a sette fonemi italiani; monottongazione dei dittonghi; - vocalismo atono: cinque fonemi; innovazioni rispetto al latino: sostituzioni; aggiunte; soppressioni; assimilazione; dissimilazione; - dittongamento spontaneo toscano; - dittongamento metafonetico; - anafonesi.
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Esame Storia della lingua italiana

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
Questo appunto si riferisce al corso di Storia della lingua italiana tenuto dal professor Sergio Raffaelli. Nel passaggio dal latino all'italiano alcuni fenomeni possono dar luogo a divergenze dalla norma. Ciò avviene nel caso degli allotropi, forme differenti dallo stesso etimo, una per via popolare, l'altra per via dotta. Altra causa che produce forme divergenti dalla norma è l'analogia, che è in grado di interrompere l'azione di una legge fonetica producendo una forma anomala: la somiglianza di forma può suggerire di usare una forma diversa da quella prescritta dalla norma, ma analoga a un'altra più comune.
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Esame Storia della lingua italiana

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
Questo appunto si riferisce al corso di Storia della lingua italiana tenuto dal professor Sergio Raffaelli. Del latino volgare abbiamo fonti dirette e fonti indirette. - Fonti dirette: iscrizioni (da Pompei, dal Palatino), graffiti, trattazioni di grammatica (Appendix Probi), testimonianze esplicite (Svetonio, S. Agostino), testi letterari (Satyricon di Petronio, Peregrinatio Egeriae/Eteriae); - Fonti indirette: fonti che forniscono informazioni ricavabili per via indiretta attraverso il metodo comparativo, ossia attraverso il confronto tra le lingue romanze per ricostruire le forme originarie.
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Questo appunto si riferisce al corso di Storia della lingua italiana tenuto dal professor Sergio Raffaelli. Il sistema consonantico dell'italiano deriva da quello latino con alcuni mutamenti. Le consonanti dell'italiano si dividono in - occlusive: bilabiali, dentali, velari; - fricative: alveolari, prepalatali; - affricate: labiodentali, alveolari, prepalatali; - liquide; - nasali.
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Questo appunto si riferisce al corso di Storia della lingua italiana tenuto dal professor Sergio Raffaelli. Il latino volgare è il latino parlato dal popolo secondo Castellani, il latino parlato da tutti gli strati della popolazione in tutte le epoche della latinità secondo Vosler. Dal IV sec. d.C., il latino volgare, che già conteneva in nuce i fenomeni romanzi, comincia ad accelerare il suo mutamento per ragioni linguistiche (contatti con le lingue dei barbari; azioni di sostrato, adstrato e superstrato) e storiche (crollo del sistema centripeto dell'impero; cambiamento della società e ruralizzazione).
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Questo appunto si riferisce al corso di Storia della lingua italiana tenuto dal professor Sergio Raffaelli. La prima riflessione sul volgare si deve a Dante, nel De vulgari eloquentia. Nel quattrocento gli umanisti Flavio Biondo e Leonardo Bruni cercavano di comprendere come dal latino fossero derivati i volgari. La riflessione sulla lingua si approfondisce nel cinquecento. Nel settecento aumentano le conoscenze grazie al rinvenimento dei primi documenti di volgare italiano e agli studi di Muratori. L'ottocento si caratterizza per gli studi di storia della lingua italiana. Il primo a occuparsene fu Isaia Ascoli, ma i primi studi maturi si hanno solo nel novecento.
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