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Appunti di Lettere e filosofia - Università degli Studi di Roma Tor Vergata

Esame Filologia germanica B

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
4,3 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Filologia germanica, modulo B, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. I Germani che si insediarono nel territorio corrispondente all'attuale Germania si trovarono a premere sui Celti. Cesare confuse i Celti con i Germani, anche se riconobbe la superiorità bellica dei Germani sui Celti. Nel 58 a.C. Cesare sconfisse i Germani guidati da Ariovisto, e nelle Gallie incontrò tribù germaniche organizzate e strinse alleanza con gli Ubii. Sotto Augusto si ebbe la prima sconfitta romana ad opera dei Germani guidati da Arminio nella selva di Teutoburgo. Il momento di massima espansione dell'impero fu sotto Tiberio. Altri tentativi di annessione e romanizzazione furono sotto Vespasiano, Domiziano e Adriano, poi i Romani abbandonarono il tentativo di conquistare la Germania.
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Esame Filologia germanica B

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
Questo appunto si riferisce al corso di Filologia germanica, modulo B, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. L'antico alto tedesco è la lingua del periodo che va dal VII all'XI sec. Il medio alto tedesco è invece la lingua del periodo dal XII al XV sec. Il tedesco moderno non è la continuazione diretta del tedesco medio, ma è il risultato di un livellamento avvenuto tra i dialetti tedeschi superiori e centrali nel 1500, nella cancelleria della corte di Sassonia, valorizzato dala riforma di Lutero. Fu l'alto tedesco, non il basso, ad avere fortuna letteraria e amministrativa in Germania in epoca moderna, mnediante l'unificazione, a livello si lingua scritta colta, dei dialetti delle regioni centrali e meridionali.
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Esame Filologia germanica B

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
4,3 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Filologia Germanica, modulo B, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. I dialetti della Germania medievale si dividono in dialetti del basso tedesco e dialetti dell'alto tedesco. L'ambito dell'alto tedesco è a sua volta distinguibile in tedesco superiore e tedesco centrale: - tedesco superiore: alemanno, bavarese, longobardo; - tedesco centrale: dialetti franchi.
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Questo appunto si riferisce al corso di Filologia germanica, modulo A, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. Una innovazione morfologica comune alle lingue germaniche consiste nella riduzione o sincretismo dei casi nominali o pronominali: scompaiono come forme auotnome il locativo e l'ablativo, le cui funzioni vengono assunte da altri casi. Si passa da una lingua che affida ai morfemi grammaticali le funzioni morfologiche a una lingua che ricorre ad altri espedienti, come le preposizioni. In via di sparizione nelle lingue germaniche è anche lo strumentale, attestato solo al singolare e solo nelle lingue del germanico occidentale. Si tende dunque a passare da lingue sintetiche e lingue analitiche.
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Esame Filologia germanica A

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
4,3 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Filologia germanica, modulo A, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. Una innovazione morfologica comune alle lingue germaniche consiste nella perdita, nell'ambito del sistema verbale del germanico, di alcune categorie modali della flessione dei verbi: scompare nelle lingue germaniche il congiuntivo, la cui funzione viene assunta dall'ottativo. I modi delle lingue germaniche sono dunque: indicativo, ottativo, ottativo, imperativo; infinito; participio. Prevale inoltre la nozione di tempo su quella di aspetto: viene meno l'opposizione aspettuale dell'indoeuropeo presente-aoristo-perfetto, sostituita da quella temporale presente-preterito, con perdita delle categorie temporali dell'aoristo e del perfetto. Nelle lingue germaniche, inoltre, non esiste una forma autonoma di futuro, bensì una forma perifrastica con i verbi modali schaell/wille.
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Esame Filologia germanica A

Facoltà Lettere e filosofia

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4 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Filologia germanica, modulo A, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. Una innovazione morfologica comune alle lingue germaniche consiste nella costituzione di una flessione debole e di una flessione forte dell'aggettivo, distinguibili dal punto di vista formale: la flessione forte continua la flessione indoeuropea dei temi in vocale e dei pronomi, ereditando alcuni casi della flessione dei sostantivi; la flessione debole continua la flessione germanica dei sostantivi con suffisso in nasale.
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Esame Filologia germanica A

Facoltà Lettere e filosofia

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4 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Filologia germanica, modulo A, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. Una innovazione morfologica comune alle lingue germaniche consiste nella costituzione di una flessione nominale debole in -n-. Il formante in nasale si caratterizza per l'alta frequenza nelle lingue germaniche: esso è presente anche nelle altre lingue indoeuropee, ma sostantivi ascrivibili nelle altre lingue indoeuropee ad altre flessioni presentano generalmente nelle lingue germaniche questo ampliamento in -n.
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Esame Filologia germanica A

Facoltà Lettere e filosofia

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4,7 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Filologia germanica, modulo A, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. Una innovazione morfologica comune alle lingue germaniche è la comparsa di un preterito debole caratterizzato da un suffisso in dentale, che si è conservato nelle lingue moderne. Elemento discriminante che consente di distinguere verbi deboli e verbi forti è dunque il preterito. I verbi deboli sono verbi secondari e costituiscono una serie aperta e sono caratterizzati da suffissi. Si individuano tre classi di verbi deboli sulla base del suffisso: - prima classe: suffisso ja; - seconda classe: suffisso o lunga; - terza classe: suffisso e lunga.
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Esame Filologia germanica A

Facoltà Lettere e filosofia

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3 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Filologia germanica, modulo A, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. Una innovazione morfologica comune alle lingue germaniche è la creazione di sei classi di verbi forti in seguito all'elaborazione sistematica e tipica dell'apofonia o alternannza vocalica radicale. - prima classe: ei (presente) oi (preterito singolare) i (preterito plurale e participio preterito); - seconda classe: eu (presente) ou (preterito singolare) u (preterito plurale e participio preterito); - terza classe: enC (presente) onC (preterito singolare) nC (preterito plurale e participio preterito); - quarta classe: e (presente) o (preterito singolare) e lunga (preterito plurale) - (participio preterito); - quinta classe: e (presente) o (preterito singolare) e lunga (preterito plurale) e (participio preterito); - sesta classe: a (presente) o (preterito singolare) o lunga (preterito plurale) a (participio preterito).
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Esame Filologia germanica A

Facoltà Lettere e filosofia

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4 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Filologia germanica, modulo A, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. Un fenomeno fonetico comune a tutte le lingue germaniche consiste nella caduta del fonema n davanti ad h e enl conseguente allungamento di compenso della vocale precedente. Si tratta di un'innovazione fonologica comune del germanico. Si creano in questo modo nelle lingue germaniche nuovi fonemi vocalici lunghi rispetto a quelli originari.
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Esame Filologia germanica A

Facoltà Lettere e filosofia

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3,7 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Filologia germanica, modulo A, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. Nelle lingue germaniche si ha la comparsa di un nuovo fonema comune e2 lunga, così chiamato per distinguerlo dalla e lunga dell'indoeuropeo, continuata come e lunga nelle lingue germaniche. Difficile stabilire da dove derivi questo fonema e2 lunga, non sembra possibile infatti ricondurre tutte le sue attestazioni a un'origine comune, si possono solo individuare i casi in cui compare: - avverbio her; - prestiti dal latino; - in caso di sparizione di sibilante sonora davanti a consonante; -vocale radicale nei preteriti degli antichi verbi a raddoppiamento nelle lingue del germanico settentrionale e occidentale.
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Esame Filologia germanica A

Facoltà Lettere e filosofia

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3,3 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Filologia germanica, modulo A, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. Nelle lingue germaniche le sonanti liquide e nasali dell'indoeuropeo sviluppano una vocale di appoggio u davanti alla sonante stessa. Si hanno dunque gli esiti ur, ul, un, um quando le sonanti r, l, n, m, costituivano centro di sillaba.
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Esame Filologia germanica A

Facoltà Lettere e filosofia

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5 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Filologia germanica, modulo A, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. Nelle lingue germaniche si ha un fenomeno di confusione dei timbri vocalici a, o: i timbri vocalici indoeuropei a breve e o breve si confondono in un unico timbro a breve; i timbri vocalici indoeuropei a lungo e o lungo si confondono in un unico timbro o lungo. I timbri a breve e o lungo del germanico non sono dunque di derivazione indoeuropea.
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Esame Filologia germanica A

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
3,3 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Filologia germanica, modulo A, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. La conseguenza della comparsa di un accento intensivo protosillabico nelle lingue germaniche è un diverso trattamento del vocalismo indoeuropeo. Le lingue germaniche tendono a conservare il vocalismo tonico (in sillaba iniziale) e ad indebolire il vocalismo atono (le vocali lunghe si abbreviano, le vocali brevi scompaiono). Quando la vocale atona della sillaba finale si indebolisce fino a scomparire (sincope), si compromette il sistema flessivo.
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Esame Filologia germanica A

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
3,3 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Filologia germanica, modulo A, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. Tutte le lingue germaniche sono interessate da un mutamento del sistema dell'accento, che comporta a sua volta notevoli effetti fonologici e morfologici. Si afferma infatti nelle lingue germaniche un accento intensivo protosillabico che per natura e posizione differisce molto dall'accento indoeuropeo, che doveva essere invece di natura musicale.
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Esame Filologia germanica A

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
4 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Filologia germanica, modulo A, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. L'alternanza grammaticale fu notata da Grimm. Si tratta di una difformità di esiti a livello morfologico: nei paradigmi dei verbi forti l'infinito e il preterito singolare presentano una sorda, il preterito plurale e il participio preterito una sonora. Verner notò che nell'infinito e nel preterito singolare i fonemi interessati occupavano una posizione postonica, nel preterito plurale e nel participio preterito una posizione pretonica.
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Esame Filologia germanica A

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
3,5 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Filologia germanica, modulo A, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. Secondo la legge di Verner, le occlusive sorde indoeuropee divenute fricative sorde in tutte le lingue germaniche si sonorizzano in posizione interna di parola in ambiente sonoro e in sillaba pretonica. Si tratta di un'integrazione della legge di Grimm relativa alla prima mutazione consonantica, secondo cui le occlusive sorde indoeuropee divengono fricative sorde nelle lingue germaniche.
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Esame Filologia germanica A

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
3 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Filologia germanica, modulo A, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. La prima mutazione consonantica è pangermanica, comune a tutte le lingue germaniche, predocumentaria, attestata in un'epoca preistorica precedente la scrittura, sistematica e ineccepibile, in quanto interessa tutte le occlusive e non conosce eccezioni. Essa consiste in: - spirantizzazione delle occlusive sorde: le occlusive sorde i.e., in cui sono confluite anche le occlusive sorde aspirate, diventano fricative sorde; - desonorizzazione delle occlusive sonore: le occlusive sonore i.e. diventano occlusive sorde; - deaspirazione delle occlusive sonore aspirate: le occlusive sonore aspirate i.e. sonore semplici.
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Esame Filologia romanza

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
4,5 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Filologia germanica, modulo A, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. Innovazioni morfologiche del germanico: - elaborazione dell'apofonia radicale e formazione di sei classi di verbi forti; - formazione di un preterito debole con suffisso in dentale; - riduzione del sistema verbale i.e. con perdita di alcune categorie modali (congiuntivo) temporali (aoristo e perfetto); - sincretismo nella distribuzione dei casi nominali e pronominali (perdita di locativo, ablativo e strumentale); - creazione di una flessione in nasale per alcuni sostantivi (declinazione debole, contrapposta a quella forte); - doppia flessione degli aggettivi, forte e debole.
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Esame Filologia romanza

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
3,5 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Filologia germanica, modulo A, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. Le innovazioni del germanico sono quei caratteri innovativi, fonologici e morfologici, che accomunano le lingue germaniche nel confronto con le lingue indoeuropee. Innovazioni fonologiche del germanico: - prima mutazione consonantica; - elaborazione dell'alternanza grammaticale; - accento intensivo protosillabico; - trattamento diversificato delle vocali i.e. a seconda della posizione nella parola; - sviluppo in u delle sonanti; - confusione dei timbri vocalici o ed a; - presenza di un fonema e2 di origine oscura; - passaggio di e ad i davanti a n seguita da consonante; - caduta di n davanti ad h e allungamento di compenso della vocale precedente.
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