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Appunti di Lettere e filosofia - Università degli Studi di Roma Tor Vergata

Questo appunto si riferisce al corso di Filologia germanica, modulo A, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. I fonemi delle lingue indoeuropee, e in particolare germaniche, si denominano individuando il luogo di articolazione e il modo di articolazione. I fonemi vocalici sono caratterizzati da vibrazioni periodiche o fenomeni di risonanza a livello laringeo. I fonemi consonantici possono essere sordi o sonori, orali o nasali, intensi o leni, lunghi o brevi, occlusivi o fricativie, a seconda del luogo di articolazione, labiali, nasali, dentali, palatali.
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Questo appunto si riferisce al corso di Filologia germanica, modulo A, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. La lingua indoeuropea/germanica comune doveva avere i fonemi risultanti dalla comparazione tra le lingue indoeuropee/germaniche attestate. Il fonema è l'unità fonica minima avente valore distintivo di significato. I fonemi si individuano sulla base del criterio delle coppie minime. Rask evidenziò che la concordanza fonologica anon consiste necessariamente nella conservazione del fonema, ma nella sistematicità del mutamento in tutte le serie lessicali in cui esso compare.
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Esame Filologia germanica A

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
4 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Filologia germanica, modulo A, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. La concordanza morfologica è il ricorso a espedienti morfologici identici per esprimenre i rapporti grammaticali necessari alla costituzione della frase. Le concordanze morfologiche tra lingue geneticamente imparentate riguardano anche i casi eccezionali di anomalia (casi di eteroclisia o suppletivismo). La concordanza fonologica costituisce la prova che ci dà la sicurezza della parentela genetica tra le lingue: essa consiste in una corrispondenza perfetta tra parole di lingue diverse, scomponendo ciascuna parola nei singoli fonemi e confrontandole fonema per fonema. Non si tratta di una uguaglianza, ma di una corrispindenza basata su mutazioni sistematiche e costanti di fonemi.
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Esame Filologia germanica A

Facoltà Lettere e filosofia

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5 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Filologia germanica, modulo A, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. La concordanza lessicale ha il merito di aver attirato l'attenzione degli studiosi per la sua evidenza. Essa è alla base delle concordanze fonologiche e morfologiche ed è significativa quando interessa un alto numero di esempi. Si fonda sul principio dell'arbitrarietà naturale del segno linguistico. Essa può tuttavia anche non essere indizio di parentela genetica tra le lingue quando è dovuta a prestiti lessicali da una lingua all'altra.
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Esame Filologia germanica A

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
4 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Filologia germanica, modulo A, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. Il germanico comune è la lingua comune ricostruita sulla base delle testimonianze delle lingue germaniche storiche. Si tratta dell'insieme metacronico dei caratteri comuni a tutte le lingue germaniche, e viene ricostruito, mediante la comparazione delle lingue guermaniche attestate, sulla base delle concordanze fonologiche, lessicali e morfologiche.
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Esame Filologia germanica A

Facoltà Lettere e filosofia

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3 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Filologia germanica, modulo A, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. Le lingue germaniche sono unite da un numero considerevole di caratteri comuni, il che consente loro di essere raggruppate sotto l'aggettivo 'germanico'. Esse derivano infatti da una comune lingua madre, detta gemanico o protogermanico, parlata dagli indoeuropei che occupavano la cerchia nordica. Applicando il metodo comparativo-ricostruttivo alle lingue germaniche, si arriva alla ricostruzione del germanico comune. Per protogermanico si intende dunque la lingua germanica comune non attestata, per germanico comune la lingua germanica comune ricostruita.
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Esame Filologia germanica A

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4,5 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Filologia germanica, modulo A, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. Un criterio di classificazione delle lingue germaniche è quello geografico, che sulla base degli stanziamenti delle tribù germaniche individua lingue germaniche settentrionali, occientali e orientali. Un altro criterio di classificazione si basa sulle affinità linguistiche. Due sono le scuole di pensiero che difendono rispettivamente due diversi tipi di bipartizione: - l'esistenza di un gruppo goto-nordico, contrapposto al germanico occidentale (isoglossa goto-nordica); - l'esistenza di un gruppo nordico-germanico occidentale, contrapposto al germanico orientale (isoglossa nord-occidentale).
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Esame Filologia germanica A

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
3 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Filologia germanica, modulo A, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. Il gruppo delle lingue germaniche orientali comprende una sola lingua attestata, il gotico, e le parlate non documentate di tribù germaniche orientali che non hanno tramandato una documentazione scritta. L'unico documento in lingua gotica pervenutoci è parte della traduzione della Bibbia operata dal vescovo visigoto Wulfila.
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Esame Filologia germanica A

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3 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Filologia germanica, modulo A, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. Il gruppo delle lingue germaniche settentrionali è documentato in una fase antica dal nordico antico, una lingua unitaria parlata nell'antica Scandinavia. La tradizione linguistica scandinava si articola in tre fasi: runico, vichingo, nordico classico o norreno. Nel periodo runico tutto ciò che è prodotto è scritto in rune. Al periodo vichingo risale la colonizzazione dell'Islanda. Alla tradizione letteraria nordica appartengono: Edda, poesie degli Scaldi, Heimskringla di Snorri, Laqndnamabok. Dal nordico antico derivano le lingue scandinave moderne, divise in due rami, orientale (danese, svedese), e occidentale (norvegese, islandese).
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Esame Filologia germanica A

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
4 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Filologia Germanica, modulo A, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. Le lingue germaniche occidentali costituiscono il gruppo meglio attestato e che ha avuto più fortuna: sono le lingue continuate in età moderna. Nella Germania medievale due lingue hanno avuto pari dignità letteraria: l'alto tedesco e il sassone. L'alto tedesco, pur se frammentato in dialetti, è una lingua unitaria. Il sassone è uno dei dialetti della zona del basso tedesco. Esiste anche un inglese antico comune, ma le attestazioni sono variegate, per cui si distingono più dialetti inglesi: anglico, kentico, sassone. Il frisone è noto in testi giuridici di epoca tarda.
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Esame Filologia germanica A

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
4 / 5
Questo appunto è relativo al corso di Filologia germanica, modulo A, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. Nell'ambito delle lingue germaniche si individuano tre gruppi linguistici principali sulla base degli insediamenti stabili delle tribù germaniche: - gruppo orientale: gotico, parlate non documentate di Vandali, Burgunti, Bastarni, Rugi, Eruli; - gruppo settentrionale: nordico o norreno, da cui derivano Danese, Norvegese, Svedese, Islandese; - gruppo occidentale: dialetti alto e basso tedeschi, dialetti inglesi, frisone.
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Esame Filologia germanica A

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
3 / 5
Questo appunto è relativo al corso di Filologia germanica tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. Per popoli germanici si intendono le genti che abitavano all'inizio dell'età volgare le zone dell'Europa centro-settentrionale. Germanico è termine latino che indica ampie zone dell'Europa, non è sinonimo di tedesco. Per popolazione germanica si intende il momento in cui esisteva affinità culturale e linguistica nella preistoria. Con il passaggio dalla preistoria alla storia, segnato dall'incontro con la lingua latina, si ha una distinzione dei popoli germanici. Il germanico è una lingua non attestata ma ricostruita sulla base delle fasi più antiche delle lingue germaniche storicamente attestate: gotico, inglese antico o anglosassone, alto e basso tedesco, nordico antico o norreno.
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Esame Filologia germanica A

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
5 / 5
Questo appunto è relativo al corso di Filologia germanica, modulo A, tenuto dalla professoressa Anna Maria Guerrieri. La filologia germanica consiste nello studio della documentazione scritta della cultura dei popoli germanici. Essa presenta una doppia anima, linguistica e filologica, è studio dei testi e delle lingue. Compito del filologo è la restituzione del testo. A tal fine, si effettua la collazione tra i manoscritti che tramandano uno stesso testo, e sulla base dell'individuazione degli errori e delle lezioni rispetto alle varianti si tenta di ricostruire il testo originale.
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Questo appunto si riferisce al corso di Filologia Romanza tenuto dal professor Fabrizio Beggiato. La Chançon de Roland presenta una tradizione manoscritta bipartita: essa è tramandata da un manoscritto O di Oxford, del XII sec., che costituisce il ramo più antico, e da un altro ramo più recente, diversissimo dal primo, e con sostanziali interventi sul testo. Seguono esempi di analisi linguistica.
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Esame Filologia romanza

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Appunto
4 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Filologia Romanza tenuto dal professor Fabrizio Beggiato. La composizione della Chançon de Roland risale al 1050-1100 ca. Si tratta del più antico testo epico francese a noi noto. La storia ha un andamento narrativo diviso in tre parti: - consigli di guerra di Carlo Magno e Marsilio; ambasciata degli Arabi a Carlo Magno; - battaglia di Roncisvalle; - processo a Gano per tradimento. La morte di Orlando avviene alla metà del poema.
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Esame Filologia romanza

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Appunto
3,5 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Filologia Romanza tenuto dal professor Fabrizio Beggiato. La Vie de Saint Alexis è uno dei primi testi letterari francesi in anglonormanno. Si tratta di un poemetto in strofe pentarsiche, ciascuna di cinque versi decasillabi legati tra loro da assonanza, forse composto da un certo Tibauth de Vernon. La vita riprende una leggenda agiografica importata a Roma da Costantinopoli alla fine del X sec.
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Esame Filologia romanza

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
3,5 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Filologia Romanza tenuto dal professor Fabrizio Beggiato. Delle tre diatesi verbali latine rimangono in francese antico solo la attiva e la passiva, per il passaggio della diatesi deponente alla attiva. Si perdono il passivo organico e il futuro semplice organico, sostituiti da perifrasi. Si creano inoltre formazioni perifrastiche per i tempi del passato. Vi è la tendenza alla regolarizzazione dei verbi irregolari.
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Questo appunto si riferisce al corso di Filologia Romanza tenuto dal professor Fabrizio Beggiato. La flessione aggettivale latina si riduce a due classi di aggettivi conservate dal francese antico. I comparativi organici proseguono, ma il francese antico adotta comparativi perifrastici. I pronomi latini hanno subito una evoluzione, le funzioni di pronome personale di terza persona sono state assunte dal dimostrativo ille.
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Esame Filologia romanza

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
3 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Filologia Romanza tenuto dal professor Fabrizio Beggiato. In francese antico i sostantivi presentano una riduzione delle declinazioni da cinque a tre per l'assimilazione della quarta alla seconda e della quinta alla prima. Vi è inoltre una riduzione dei generi, per la fusione del neutro con il maschile, e la riduzione dei casi con l'aumento delle preposizioni.
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Esame Filologia romanza

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
3,5 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Filologia Romanza tenuto dal professor Fabrizio Beggiato. Le uniche consonanti latine a presentare mutamenti in inizio di parola sono le velari k, g, che si sono palatalizzate davanti alle vocali palatali (palatalizzazione). Le consonanti doppie si scempiano. In interno di parola le consonanti sorde intervocaliche si sonorizzano (lenizione). Le consonanti finali cadono. Altro fenomeno è la velarizzazione in u di l davanti a consonante.
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