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Appunti di Lettere e filosofia - Università degli Studi di Roma Tor Vergata

Questo appunto si riferisce al corso di Storia greca tenuto dal professor Eugenio Lanzillotta. All'inizio della terza fase della guerra del Peloponneso, nel 411, ad Atene si ebbe un colpo di stato oligarchico, chiamato colpo di stato dei quattrocento perché la bulé di cinquecento membri fu sostituita da questi quattrocento oligarchi. Ma il colpo di stato si rivelò presto un fallimento: tornarono infatti al potere i democratici e tornò Alcibiade ad Atene.
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Esame Storia greca

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Questo appunto si riferisce al corso di Storia greca tenuto dal professor Eugenio Lanzillotta. Nel 415 Alcibiade e altri democratici pensano di coinvolgere la Sicilia nella guerra. Segesta chiede aiuto ad Atene e Atene interviene. Probabilmente gli Ateniesi volevano colpire gli interessi peloponnesiaci in Sicilia (Siracusa infatti era colonia di Corinto). Comandanti della spedizione siciliana erano Lamaco, Nicia e Alcibiade. La notte prima della partenza avvenne la mutilazione delle Erme. Alcibiade, accusato in contumacia, fuggì a Sparta e divenne il principale consigliere politico degli Spartani. L'assedio di Siracusa si rivelò disastroso per gli Ateniesi, a loro volta assediati dalle navi spartane guidate da Gilippo.
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Questo appunto si riferisce al corso di Storia greca tenuto dal professor Eugenio Lanzillotta. Dopo la battaglia di Anfipoli viene sancita una tregua di cinquanta anni, la cosiddetta pace di Nicia, dal nome del principale negoziatore delle condizioni di pace. La pace fallì perché nei due campi avversi alcune città non si sentivano ben rappresentate: dalla parte di Atene, Anfipoli, e dalla parte di Sparta, Argo, Elide e Megara. Ad Atene Nicia, fautore della pace, è messo in difficoltà da Alcibiade, stratego dal 420. Nel 416 viene assediata e distrutta dagli Ateniesi Melo, città neutrale, come esempio della politica imperialistica di Atene. Nel 415 viene decisa la spedizione ateniese in Sicilia.
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4,5 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Storia greca tenuto dal professor Eugenio Lanzillotta. Nel 431 gli Spartani invadono l'Attica, devastano le coltivazioni del territorio di Acarne e incendiano il grano. Gli Attici si ritirano dentro le lunghe mura, e Atene viene rifornita via mare dalla lega. Platea, alleata di Atene, viene invasa e distrutta da Tebe. Nel 430 scoppia la peste ad Atene, muore Pericle (429). Cleone riprende con più voce la guerra. La sua prima impresa è l'assedio di Mitilene, punita per il tentativo di defezione da Atene. Atene porta poi la guerra nel Peloponneso, si impossessa di Pilo e assedia Sfacteria. Nel 422 ad Anfipoli muoiono combattendo Cleone e Brasida. Si decide una tregua di cinquanta anni.
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Questo appunto si riferisce al corso di Storia greca tenuto dal professor Eugenio Lanzillotta. Fasi della guerra del Peloponneso: - prima fase (431-421): fase decennale o guerra archidamica, prende il nome dal re spartano Archidamo sotto cui si diede inizio alle ostilità; - pace di Nicia (421-415); - seconda fase (415-411): spedizione ateniese in Sicilia; - terza fase (411-404): guerra deceleica, che prende il nome dalla fortezza di Decelea a nord dell'Attica, di cui si impossessarono gli Spartani.
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Questo appunto si riferisce al corso di Storia greca tenuto dal professor Eugenio Lanzillotta. Antefatti della guerra del Peloponneso: - intromissione di Atene nella guerra tra Corinto e Corcira a favore di Corcira; - intromissione di Atene nei rapporti tra Potidea colonia di Corinto e la madre-patria Corinto; - imposizione a Megara del blocco commerciale da parte degli Ateniesi. Ma i fatti di Corcira, Potidea e Megara furono solo pretesti della guerra, la vera causa fu la progressiva ingerenza di Atene negli interessi di Sparta e dei suoi alleati.
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4 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Storia greca tenuto dal professor Eugenio Lanzillotta. Pericle fu stratega dal 443. Sotto di lui in politica estera si ebbe: - fondazione di colonie, la più importante delle quali fu Turi; - continuazione della guerra contro i Persiani, con interventi a favore della ribellione dell'Egitto al re di Persia; - guerra contro Sparta. In politica interna: - riforme; - introduzione delle diarie;, stipendi per chi rivestiva cariche; - istituzione della legge di cittadinanza, per cui per essere cittadino ateniese bisognava avere entrambi i genitori ateniesi.
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4,5 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Storia greca tenuto dal professor Eugenio Lanzillotta. Tra la fine delle guerre persiane e l'inizio della guerra del Peloponneso di ha un periodo di cinquanta anni chiamato Pentecontaetia dallo storico Tucidide che ce ne parla (478-431). Si tratta di un periodo confuso storicamente, in cui si ha la nascita della lega delio-attica, a struttura federale con a capo Atene con lo scopo di combattere a oltranza i Persiani, ma che poi si trasformò in dominio tirannico di Atene sugli alleati. Nascono le cleruchie, presidi militari ateniesi con il compito di proteggere il territorio su cui erano insediate. Si ha inoltre l'ingresso nella politica di democratici radicali, il cui capo fu Efialte, che esauturò l'Areopago. SI afferma infine la figura di Pericle.
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4,5 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Storia greca tenuto dal professor Eugenio Lanzillotta. Al re persiano Dario successe Serse, che organizzò la seconda spedizione persiana contro la Grecia. Serse decise di attuare una duplice spedizione, via terra e via mare. Alle Termopoli lo spartano Leonida con trecento opliti greci resistette all'esercito di terra perisiano, ma fu poi tradito da un disertore. La flotta persiana fu invece sconfitta a Salamina e a Platea dalla flotta greca guidata da Temistocle.
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Questo appunto si riferisce al corso di Storia greca tenuto dal professor Eugenio Lanzillotta. Il V sec. si apre con le guerre persiane: per la prima volta i Greci si uniscono contro il barbaro invasore. Prima guerra persiana -500-494: la prima guerra persiana nasce con il pretesto della rivolta ionica, con cui vengono deposti i tiranni persiani; - 492: spedizione di Mardonio, generale persiano, contro la Tracia; - 490: spedizione persiana di Dati e Artaferne contro la Grecia; vittoria greca a Maratona grazie a Milziade.
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3,5 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Storia greca tenuto dal professor Eugenio Lanzillotta. Posta fine alla tirannide dei Pisistratidi nel 511, con Clistene, della tribù degli Alcmeonidi, si ha ad Atene la nascita della democrazia intesa come governo del popolo. Riforme di Clistene: - ristrutturazione politico-territoriale del corpo civico e sue articolazioni; - istituzione di un consiglio di cinquecento membri o bulé; - riforma dell'esercito e delle magistrature; - istituzione della procedura dell'ostracismo; - istituzionde dell'isegoria, il diritto di parlare in assemblea; - riforma dell'esercito.
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Questo appunto si riferisce al corso di Storia greca tenuto dal professor Eugenio Lanzillotta. La tirannide di Pisistrato ad Atene passò attraverso diverse fasi: - 561-548: conquista di Salamina; assegnazione di una guardia del corpo; seguì un esilio; - 538-531 circa: dopo una decina di anni di esilio, Pisistrato fu richiamatograzie a un accordo con l'ex-rivale Megacle; dopo sette anni fu esiliato per la seconda volta. - fino al 528: stabilito un punto d'appoggio nella Troade, acquistate le miniere d'argento del SIgeo, presi accordi con Ligdami di Nasso e trovati aiuti militari da Tebe in Beozia, Pisistrato fa un ritorno trionfale ad Atene e torna al potere; - 528-511: furono al potere Ippia e Ipparco, figli di Pisistrato, uccisi dai tirannicidi Armodio e Aristogitone.
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Questo appunto si riferisce al corso di Storia greca tenuto dal professor Eugenio Lanzillotta. Saggio, poeta, legislatore, Solone fu arconte nel 594 e riformatore. Tra le sue riforme: - seisacteia (scuotimento dei pesi e delle ipoteche); - cambiamento del sistema ponderale (dalla dracma eginetica al tetragrammo euboico); - organizzazione timocratica della popolazione divisa in classi di censo (pentacosiomedimni, ippeis, zeugiti, teti); - favorimento della produzione di prodotti interni e loro esportazione; - istituzione della bulé dei quattrocento.
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3,5 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Storia greca corso tenuto dal professor Eugenio Lanzillotta. Ad Atene il re miceneo, il basileus, divenne un magistrato annuale, l'arconte basileus, e mantenne solo le prerogative religiose e l'amministrazione dei delitti di sangue. Gli vennero affiancati dei magistrati chiamati anch'essi arconti, l'arconte polemarco e l'arconte eponimo. A questi magistrati si affiancavano sei arconti tesmoteti. Vi era poi un consiglio, l'ecclesia (in origine il consiglio del re), una bulé, e l'assemblea dell'Areopago. Il primo legislatore di Atene fu Draconte. Al riguardo ci è giunta la Costituzione degli Ateniesi di Aristotele.
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Questo appunto si riferisce al corso di Storia greca tenuto dal professor Eugenio Lanzillotta. La colonizzazione dell'VIII sec. viene chiamata seconda colonizzazione in quanto già i Micenei si erano spinti per mare in altre terre. In realtà per i Micenei non si può parlare di vera e propria colonizzazione in quanto si trattò piuttosto di una migrazione. Tuttavia le fonti antiche utilizzano lo stesso termine apoikia per parlare di colonizzazioni di epoche diverse (Erodoto in primis). La colonizzazione dell'VIII sec, a differenza della migrazione micenea, sarebbe sorta da iniziative private di gruppi con a capo aristocratici che si mettevano in mare in cerca di fortuna commerciale e si insediavano dove trovavano un territorio adatto all'insediamento. Non si può imbrigliare in un unico schema la colonizzazione: bisogna parlare di colonizzazioni.
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Questo appunto si riferisce al corso di Storia greca tenuto dal professor Eugenio Lanzillotta. Colonizzazione è termine improprio, mutuato dalla storia moderan, per definire la colonizzazione in età antica: quando gli antichi fondavano una colonia, infatti, fondavano una città assolutamente indipendente dal punto di vista politico-economico-istituzionale. Tra la madrepatria e la colonia vi erano legami di parentela (syngheneia), che comportavano la scelta di un ordinamento costituzionale analogo a quello della madre patria e una prevalenza di rapporti commerciali con essa. Termine greco per designare una spedizione coloniale è apoikia. Il capo della spedizione coloniale si chiamava ecista. Cause della colonizzazione erano: crescita demografica; problemi di politica interna; catastrofi naturali; esigenze commerciali.
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4 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Storia greca tenuto dal professor Eugenio Lanzillotta. Alla metà dell'VIII sec. Atene è una città aristocratica con una componente oplitico-cittadina e oplitico-contadina. Si è parlato di rivoluzione oplitica. Nel 750 a.C. circa ci fu infatti un cambiamento nella strategia militare. Gli opliti erano fanti, soldati a piedi, dotati di un'armatura che non tutti potevano procurarsi, ma solo il 30-40% della popolazione. Su questa percentuale poggiava l'aristocrazia: essa riponeva infatti la sua forza negli opliti per divendere il proprio territorio (oikos). La tattica militare della falange oplitica si sviluppa nel VII sec.
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4,5 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Storia greca tenuto dal professor Eugenio Lanzillotta. Sparta sorse nella Laconia nel cuore del Peloponneso, tra le catene montuose del Parnone e del Taigeto, in un luogo favorevole per l'insediamento, dalla fusione di quattro tribù. La risposta spartana all'eccesso demografico dell'VIII sec. fu la conquista delle terre vicine, Laconia e Messenia, la cui popolazione fu resa schiava. Il territorio fu diviso in lotti di terra, distribuiti tra gli abitanti e lavorati dagli Iloti. Atene sorse invece nell'Attica da un processo di sinecismo tra vari villagi, le cui dinamiche non sono del tutto chiare, il cui merito viene attribuito, secondo il mito, a Teseo.
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Questo appunto si riferisce al corso di Storia greca tenuto dal professor Eugenio Lanzillotta. Le trasformazioni avvenute durante il medioevo ellenico portarono, alla metà dell'VIII sec., alla nascita della polis. Non si può parlare di nascita della polis ma di nascita delle poleis. Ci sono infatti vari tipi di polis. Due sono le ipotesi sull'origine della polis: - ipotesi continuista: la polis sarebbe lo sviluppo delle istituzioni micenee senza soluzione di continuità; - ipotesi ribassista: si può parlare propriamente di polis solo a partire dal Vi sec. a.C. (tarda età arcaica); - ipotesi sinecista: la polis sarebbe nata dalla fusione di più villaggi (sinecismo).
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3,5 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Storia greca tenuto dal professor Eugenio Lanzillotta. Per il periodo compreso tra il 1200 e il sec. VIII a.C. si parla di Medioevo ellenico o secoli bui: viene a mancare la cittadella micenea, scompare l'uso della scrittura, la popolazione sparsa si sviluppa autonomamente, non si hanno tracce né di cultura né di economia. Eppure qualcosa dovette accadere, perché alla metà del VIII vi è un cambiamento radicale dal punto di vista economico, politico, istituzionale.
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