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Appunti degli studenti per corsi ed esami del Prof. Raffaelli Sergio

Appunti di Storia dei Paesi islamici per l'esame del professor Raffaelli con analisi dei seguenti argomenti: i principi della religione islamica, l'Islam come rivelazione, il principio del libero arbitrio, cosa accade se vi è la disobbedienza e la ribellione a Dio.
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Questo appunto si riferisce al corso di Storia della lingua italiana tenuto dal professor Sergio Raffaelli. Nel XIII-XV sec. la produzione letteraria è variegata (siciliana, toscana, umbro-settentrionale) all'insegna del plurilinguismo letterario. Dal XIV sec. si afferma il fiorentino letterario grazie a Dante, Petrarca, Boccaccio. Nel XV sec. torna l'attenzione per il latino classico con il cosiddetto Umanesimo volgare. Nel XVI sec. esplode il grande dibattito sulla questione della lingua letteraria da usare: con l'intervento decisivo di Bembo si passa definitivamente al monolinguismo letterario, con l'adozione di una varietà letteraria che ha come base quella del fiorentino del trecento.
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Questo appunto si riferisce al corso di Storia della lingua italiana tenuto dal professor Sergio Raffaelli. Il sistema verbale italiano ricalca il sistema delle quattro coniugazioni latine con alcuni mutamenti: - metaplasmi; - semplificazioni; - casi di sostituzione della flessione verbale organica con perifrasi di due o più elementi (passivo; passato prossimo; trapassato prossimo; futuro; condizionale).
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Questo appunto si riferisce al corso di Storia della lingua italiana tenuto dal professor Sergio Raffaelli. Primi testi in volgare italiano aventi ambizione letteraria: - ritmi: ritmo bellunese; ritmo laurenziano; ritmo cassinese; ritmo di S. Alessio; - poesie della scuola siciliana; - poesia religiosa di San Francesco e Iacopone da Todi; - poesia moraleggiante-didascalica dell'Italia settentrionale; - poesie del Dolce Stilnovo.
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Questo appunto si riferisce al corso di Storia della lingua italiana tenuto dal professor Sergio Raffaelli. Il sistema morfologico dell'italiano ricalca sostanzialmente quello latino per categorie grammaticali e parti del discorso. Innovazioni morfologiche dell'italiano rispetto al latino: - articolo; - condizionale; - futuro perifrastico; - passivo perifrastico; - tempi composti del passato; - metaplasmi.
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Questo appunto si riferisce al corso di Storia della lingua italiana tenuto dal professor Sergio Raffaelli. Fenomeni fonetici dell'italiano: - metatesi; - prostesi; - epentesi; - epitesi; - aferesi; - sincope; - apocope; - aplologia; - elisione; - fenomeni del vocalismo atono: chiusura e labializzazione; - fenomeni del consonantismo: consonantizzazione; palatalizzazione; lenizione; raddoppiamento fonosintattico.
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Questo appunto si riferisce al corso di Storia della lingua italiana tenuto dal professor Sergio Raffaelli. Documenti del volgare italiano: - iscrizioni del IX-XII sec.; - citazioni; - graffito di Commodilla; - iscrizione di San Clemente; - formula di confessione; - Placiti Capuani; - indovinello veronese; - Cantico delle creature.
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Questo appunto si riferisce al corso di Storia della lingua italiana tenuto dal professor Sergio Raffaelli. Il sistema vocalico dell'italiano deriva da quello del latino con alcuni mutamenti: - vocalismo tonico: riduzione dei dieci fonemi latini a sette fonemi italiani; monottongazione dei dittonghi; - vocalismo atono: cinque fonemi; innovazioni rispetto al latino: sostituzioni; aggiunte; soppressioni; assimilazione; dissimilazione; - dittongamento spontaneo toscano; - dittongamento metafonetico; - anafonesi.
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Questo appunto si riferisce al corso di Storia della lingua italiana tenuto dal professor Sergio Raffaelli. Nel passaggio dal latino all'italiano alcuni fenomeni possono dar luogo a divergenze dalla norma. Ciò avviene nel caso degli allotropi, forme differenti dallo stesso etimo, una per via popolare, l'altra per via dotta. Altra causa che produce forme divergenti dalla norma è l'analogia, che è in grado di interrompere l'azione di una legge fonetica producendo una forma anomala: la somiglianza di forma può suggerire di usare una forma diversa da quella prescritta dalla norma, ma analoga a un'altra più comune.
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Questo appunto si riferisce al corso di Storia della lingua italiana tenuto dal professor Sergio Raffaelli. Del latino volgare abbiamo fonti dirette e fonti indirette. - Fonti dirette: iscrizioni (da Pompei, dal Palatino), graffiti, trattazioni di grammatica (Appendix Probi), testimonianze esplicite (Svetonio, S. Agostino), testi letterari (Satyricon di Petronio, Peregrinatio Egeriae/Eteriae); - Fonti indirette: fonti che forniscono informazioni ricavabili per via indiretta attraverso il metodo comparativo, ossia attraverso il confronto tra le lingue romanze per ricostruire le forme originarie.
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Questo appunto si riferisce al corso di Storia della lingua italiana tenuto dal professor Sergio Raffaelli. Il sistema consonantico dell'italiano deriva da quello latino con alcuni mutamenti. Le consonanti dell'italiano si dividono in - occlusive: bilabiali, dentali, velari; - fricative: alveolari, prepalatali; - affricate: labiodentali, alveolari, prepalatali; - liquide; - nasali.
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Questo appunto si riferisce al corso di Storia della lingua italiana tenuto dal professor Sergio Raffaelli. Il latino volgare è il latino parlato dal popolo secondo Castellani, il latino parlato da tutti gli strati della popolazione in tutte le epoche della latinità secondo Vosler. Dal IV sec. d.C., il latino volgare, che già conteneva in nuce i fenomeni romanzi, comincia ad accelerare il suo mutamento per ragioni linguistiche (contatti con le lingue dei barbari; azioni di sostrato, adstrato e superstrato) e storiche (crollo del sistema centripeto dell'impero; cambiamento della società e ruralizzazione).
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Questo appunto si riferisce al corso di Storia della lingua italiana tenuto dal professor Sergio Raffaelli. La prima riflessione sul volgare si deve a Dante, nel De vulgari eloquentia. Nel quattrocento gli umanisti Flavio Biondo e Leonardo Bruni cercavano di comprendere come dal latino fossero derivati i volgari. La riflessione sulla lingua si approfondisce nel cinquecento. Nel settecento aumentano le conoscenze grazie al rinvenimento dei primi documenti di volgare italiano e agli studi di Muratori. L'ottocento si caratterizza per gli studi di storia della lingua italiana. Il primo a occuparsene fu Isaia Ascoli, ma i primi studi maturi si hanno solo nel novecento.
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Questo appunto si riferisce al corso di Storia della lingua italiana tenuto dal professor Sergio Raffaelli. Il sistema fonetico dell'italiano è costituito da sette vocali toniche e cinque vocali atone, da due semivocali o semiconsoanti, e dalle consonanti. Il fono è l'esecuzione individuale di un suono normale presente nel sistema fonetico di una lingua. Il fonema è un suono linguistico che nel sistema lingua costituisce un'unità minima dotata di risorsa distintiva, che permette di distinguere due parole attribuendo loro, se sostituito con un altro, un significato diverso.
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Questo appunto è relativo al corso di Storia della lingua italiana tenuto dal professor Sergio Raffaelli. Sussidi bibliografici per lo studio della storia della lingua italiana: - G. Devoto, "Profilo di storia della lingua italiana"; - B. Migliorini, "Storia della lingua italiana"; - T. De Mauro, "Storia linguistica dell'Italia unita"; - A. Stussi, "Lingua, dialetto e letteratura"; - F. Bruni, "L'italiano nelle regioni".
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Questo appunto è relativo al corso di Storia della lingua italiana tenuto dal professor Sergio Raffaelli. L'italiano standard è la varietà fiorentino-toscana rispettosa della norma grammaticale tradizionale, che è stata la varietà di uso nazionale per secoli e che è usata tuttora nelle comunicazioni ufficiali. Accanto ad esso esistono le varietà dei cosiddetti italiani regionali, caratteristici delle varie aree, e l'italiano dell'uso medio, con caratteristiche comuni in tutta Italia, d'uso prevalentemente parlato.
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Questo appunto è relativo al corso di Storia della lingua italiana tenuto dal professor Sergio Raffaelli. Il codice lingua italiana è organizzato in sistemi. Il sistema fonologico è relativo ai foni: il fono è un suono normale presente nell'inventario di una lingua. La fonetica, studio dei foni, si divide in articolatoria, acustica e percettiva. Il sistema morfologico è relativo alle forme, ossia le categorie grammaticali e le parti del discorso. Il sistema lessicale è costituito dal patrimonio delle parole della lingua.
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Questo appunto è relativo al corso di Storia della lingua italiana tenuto dal professor Sergio Raffaelli. La grammatica di una lingua si può studiare da tre angolazioni: normativa, descrittiva, storica. La grammatica storica della lingua italiana è lo studio dei procedimenti formativi ed evolutivi del sistema fonologico-morfologico di quella varietà volgare costituitasi a Firenze nel Medioevo e impostasi come lingua nazionale. Autori di gramatiche storiche dell'italiano sono Rholfs, Tecavcic, Castellani e Meyer-Lubke.
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Questo appunto si riferisce al corso di Storia della lingua italiana tenuto dal professor Sergio Raffaelli. La lingua italiana si presenta sotto una molteplicità di forme diversificate chiamate varietà. Si parla di "Italiani", ossia vari tipi di Italiano. L'italiano standard è la varietà linguistica nata dal latino e derivata dal fiorentino, usato come lingua letteraria nel '200-'300 a Firenze. Ci sono poi le varietà parlate e i dialetti, che si possono dividere in quattro aree: settentrionale, mediana, centro-merionale e toscana. In Italia vi sono inoltre aree alloglotte.
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Questo appunto si riferisce al corso di Storia della lingua italiana tenuto dal professor Sergio Raffaelli. Una lingua è un codice che organizza un sistema di segni linguistici che servono per comunicare. Il segno linguistico ha una doppia articolazione: la prima articolazione è la suddivisione del significante in unità minime dotate di significato (lessema, morfema); la seconda articolazione è la suddivisione del significante in unità minime a prescindere dal significato (foni). La lingua è un sistema dotato di economicità e strutturato nei sottosistemi fonologico, morfologico e sintattico.
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