I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni e lo studio autonomo di eventuali testi di riferimento in preparazioneall’esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell’università attribuibile al docente del corso o al relatore
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Appunti di Giurisprudenza - Università degli Studi di Padova

Esame Diritto Tributario

Facoltà Giurisprudenza

Dal corso del Prof. M. Trivellin

Università Università degli Studi di Padova

Schemi e mappe concettuali
Schema concettuale riassuntivo sulle principali operazioni rilevanti IVA - utile per la preparazione dell'esame di Diritto tributario. Contenuto: operazioni IVA, operazioni esenti da IVA, operazioni intracomunitarie.
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Esame Diritto Tributario

Facoltà Giurisprudenza

Dal corso del Prof. M. Trivellin

Università Università degli Studi di Padova

Appunti esame
Appunti completi sul principio di competenza economica - corso di insegnamento di Diritto tributario. Anno accademico di frequenza: 2024/2025. Contenuto: il principio di competenza, il principio di cassa, le sopravvenienze.
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Esame Diritto Tributario

Facoltà Giurisprudenza

Dal corso del Prof. M. Trivellin

Università Università degli Studi di Padova

Appunti esame
Appunti completi di Diritto tributario sugli elementi positivi di reddito. Anno accademico di frequenza 2024/2025. Contenuti: ricavi, plusvalenze, sopravvenienze attive, proventi finanziari, contributi in conto esercizio.
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Esame Diritto Tributario

Facoltà Giurisprudenza

Dal corso del Prof. M. Trivellin

Università Università degli Studi di Padova

Appunti esame
Appunti completi di Diritto tributario sugli elementi negativi di reddito. Anno accademico di frequenza: 2024/2025. Contenuti: interessi passivi, costi e perdite di esercizio, minusvalenze, sopravvenienze passive.
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Esame Diritto privato

Facoltà Giurisprudenza

Tesi
La tesi analizza l’istituto del parto anonimo, che consente alla madre di non essere nominata al momento della nascita e di non riconoscere il figlio, con l’obiettivo di tutelarne la riservatezza in presenza di condizioni sociali, personali o psicologiche particolarmente difficili. Dopo un inquadramento introduttivo sul valore giuridico e identitario della conoscenza delle proprie origini, l’elaborato ripercorre lo sviluppo storico dell’istituto, dalle prassi medievali (ruota degli esposti, brefotrofi) fino all’evoluzione normativa che ha condotto all’attuale disciplina. Particolare attenzione è dedicata alle disposizioni del d.P.R. 396/2000, della legge 184/1983 (in particolare l’art. 28, comma 7) e del Codice della privacy. Ampio spazio è riservato al bilanciamento tra diritto all’anonimato della madre e diritto del figlio a conoscere le proprie origini biologiche, con analisi critica delle principali sentenze della Corte costituzionale (nn. 425/2005 e 278/2013), della Corte europea dei diritti dell’uomo (caso Godelli c. Italia) e della Corte di Cassazione (Sez. Unite n. 1946/2017). Viene approfondito il procedimento di interpello introdotto dalla giurisprudenza, che consente al figlio adottato di richiedere al giudice l’intermediazione con la madre biologica per verificare una possibile revoca dell’anonimato. Seguono riflessioni sui limiti applicativi, sulle proposte di riforma e su casi particolari (madre coniugata, decesso o incapacità della madre, presenza di fratelli, PMA, fecondazione eterologa). Chiude il lavoro un confronto con altri ordinamenti europei, tra cui Germania e Francia, che adottano modelli radicalmente diversi sul rapporto tra maternità, anonimato e status filiationis. La tesi si propone di offrire uno strumento organico e aggiornato per comprendere i profili sostanziali e processuali di un istituto che solleva interrogativi etici e giuridici profondi, nel costante tentativo di bilanciare diritti fondamentali tra loro confliggenti.
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