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OPERAZIONI INTRACOMUNITARIE
Non si è arrivati a un’armonizzazione dell’IVA nelle operazioni
intracomunitarie ma si sono fatti dei passi importanti verso
l’armonizzazione. Nelle operazioni intracomunitarie bisogna
distinguere tra:
- Per i consumatori finali si realizza una forma di
armonizzazione, il mercato unico. Si applica l’IVA del paese
di origine (si compra con l’IVA del paese di origine, es compra
in Germania con l’IVA tedesca)
- Per i soggetti IVA si applica l’IVA del paese di destinazione
-> è un’IVA sugli acquisti detraibile perché utilizzata per le
operazioni attive. Il meccanismo applicativo garantisce la
neutralità al soggetto intermedio, ma prevede l’applicazione
dell’IVA italiana. Il soggetto IVA compra un bene come acquisto
inerente all’esercizio della sua attività professionale. Acquisto
da un paese UE senza IVA e integro la fattura con IVA italiana e
poi si detrae come se fosse un’importazione (integrazione
della fattura si chiama inversione contabile, reverse charge)
Mentre le importazioni sono tassate operazione per operazione, le
operazioni intracomunitarie entrano nelle operazioni periodiche e
integrano la fattura (ricevo fattura con IVA 0 e la integro con IVA
italiana)
Operazioni intracomunitarie si svolgono nell’area europea
OPERAZIONI ESENTI
= operazioni che sono derogatorie, eccezionali rispetto
all’applicazione del meccanismo dell’IVA
La disciplina delle operazioni esenti si pone come speciale rispetto a
quelle generale. Come ogni disciplina speciale, ha un connotato di
tassatività, nel senso che le operazioni esenti sono solo quelle che il
legislatore identifica in modo casistico e puntuale: sono operazioni
esenti solo quelle specificamente previste dal legislatore
Le operazioni esenti sono rilevanti ai fini IVA: fanno emergere
obblighi formali di fatturazione, registrazione etc
Queste operazioni esenti sono pensate per favorire il consumatore
finale: l’obiettivo di queste operazioni è creare un beneficio per i
consumatori finali e quindi fare in modo che essi non siano gravati
dall’IVA su quelle operazioni -> finalità delle operazioni esenti è
agevolativa, è volta a fare in modo che consumatore finale non sia
colpito dal peso del tributo
- Nell’elenco di operazioni esenti ci sono le operazioni mediche
perché si vuole evitare che chi si rivolga al medico per una
diagnosi, cura debba pagare l’IVA + prestazioni didattiche, di
istruzione. Sono agevolate anche le operazioni bancarie
Operazioni esenti sono disciplinate all’art 10 decreto 633/1972:
Prestazioni sanitarie di diagnosi, cura e riabilitazione della
persona rese nell’esercizio delle professioni e arti sanitarie
Prestazioni di ricovero e cura
Prestazioni educative dell’infanzia e della gioventù e quelle
didattiche di ogni genere
Sono operazioni che mirano a favorire il consumatore finale.
Meccanismo di beneficio: all’operazione esente l’IVA non si
applica (IVA 0) -> evitare di avere l’aggravio dell’IVA
sull’operazione attiva. La particolarità è che in generale chi
effettua l’operazione esente non può detrarre l’IVA sugli
acquisti (IVA sugli acquisti è come se fosse posta in essere da un
consumatore finale, per chi effettua l’operazione è un costo a tutti
gli effetti)
Operazioni non imponibili: c’è detrazione dell’IVA sugli acquisti
Operazioni esenti: no IVA sulle operazioni attive + no detrazione
dell’IVA sugli acquisti (IVA sugli acquisti è un vero e proprio costo
per chi effettua queste operazioni)
Vantaggi delle operazioni esenti:
1. Sugli effetti della traslazione economica decide il mercato e
quindi il consumatore
2. La prestazione, l’operazione è ad alto valore aggiunto:
l’incidenza dei costi è più bassa rispetto al valore aggiunto
della prestazione -> la traslazione economia del costo dei beni
strumentali sarà sempre minore all’IVA che si applicherebbe
alla sua prestazione. Al cliente converrà quindi questo tipo di
regime rispetto all’applicazione dell’IVA sul valore aggiunto
della prestazione. Dove c’è alto valore aggiunto l’operazione
esente è conveniente perché la traslazione economica incide
meno
Caratteristica essenziale delle operazioni esenti è una prestazione
che è tassativamente individuata dal legislatore. Alle operazioni
esenti non si applica l’IVA sull’operazione attiva, ma non si può
detrarre l’IVA sugli acquisti. Il prestatore non può detrarsi l’IVA sugli
acquisti, l’unica cosa che potrà fare è cercare di traslare il peso
dell’IVA come traslazione economica, non attraverso la rivalsa
Ipotesi in cui l’intervento non ha l’effetto di cura del paziente, ma si
tratta di un intervento che ha una finalità lato sensu curativa es
naso rifatto -> si deve allargare il concetto di cura sino ad includere
gli interventi che hanno l’effetto di garantire il benessere psico-
fisico. Più problematiche sono le ipotesi in cui gli interventi non
hanno finalità di cura né fisica né psicologica, ma una pura finalità
estetica
Quando manca la finalità di cura e diagnosi cessa l’esenzione. Non
ogni prestazione fatta da un medico è una prestazione di cura e
diagnosi quindi anche il medico può effettuare operazioni imponibili
Per le operazioni imponibili l’IVA sugli acquisti è detraibili, mentre
per le operazioni esenti l’IVA non è detraibile quindi come si fa a
capire qual è l’IVA detraibile e quella non detraibile? Ad es.
operazione curativa è esente quindi l’IVA sull’acquisto della protesi
è indetraibile/medico che fa ricostruzione de seno per ragioni
estetiche fa operazione imponibile quindi IVA sull’acquisito della
protesi è detraibile
Quando acquisto si riferisce specificamente a un’operazione esente
IVA è indetraibile; quando acquisto si riferisce specificamente a
un’operazione imponibile l’IVA è detraibile. Potrebbero esserci degli
acquisti genericamente riferibili a un complesso di operazioni (es
medico compra garze che sono impiegate sia in prestazioni curative
che estetiche): qui il legislatore stabilisce che di fronte alle spese
generali che non si riferiscono direttamente ad operazioni