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manifestazione dell'esistenza dell'obbligo o del diritto

- Nella competenza quello che conta è che il diritto e l'obbligo siano in

qualche modo delineati, corrispondano una specie completa di diritto o di

obbligo, a prescindere dalla materiale manifestazione monetaria. Questo

crea il problema dell'effettività nell'ipotesi in cui la manifestazione

monetaria poi non si realizzi, per qualche motivo, perché magari

l'obbligazione non viene adempiuta

Il principio di competenza è disciplinato dall’art 109 dpr n.917/1986, che è

stato poi superato dal principio di derivazione rafforzata → ci sono degli

specifici criteri contenuti nell'art 109 che dovevano osservare alcuni soggetti

per esempio nel caso della cessione di un bene, art 109 dice che i

 corrispettivi che derivano dalla cessione di un bene o le spese che

derivano dall'acquisto di un bene si determinano e quindi rilevano i fini

della determinazione del reddito di impresa

ci sono una serie di criteri che sono per i beni mobili il momento della

 consegna o della spedizione; per i beni immobili si fa riferimento al

momento della stipula → questi criteri sono momenti in cui ai fini fiscali si

considera emerso un certo componente positivo e negativo che si

disinteressano della logica della cassa, cioè della concreta fuoriuscita di

denaro. L’incasso non è rilevante, perché il corrispettivo si considera

conseguito al momento della consegna e spedizione per i mobili o al

momento della stipula per gli immobili. Poi ci sono delle previsioni

particolari nel caso di vendite con riserva di proprietà, nel caso di vendite

obbligatorie, quando la cosa viene ad esistenza si delinea ulteriormente il

momento di competenza, che però che non ha niente a che fare con la

manifestazione monetaria. Questo vale sia per le cessioni di beni che per

le prestazioni di servizi

I corrispettivi per la cessione, quindi il prezzo che prendono da una vendita di

beni si considera conseguito non quando mi pagano, ma se si tratta di beni

immobili alla data della consegna o alla data della spedizione. Se si tratta di

beni immobili non conta la consegna, conta la stipulazione, cioè il momento in

cui l'atto viene formalizzato dal punto di vista della sua efficacia

Es. avvocato determina il proprio reddito sulla base del principio di cassa ed

emette una parte della somma incassata a dicembre 2024, incassata in un anno di

imposta successivo, in particolare gennaio 25, quel certo avvocato per la

prestazione di cui ha la fattura emessa a dicembre 24, ha ultimato la prestazione

ed è per questo che ha emesso la fattura, ma non avendo incassato le somme di

denaro a gennaio 25, quindi in un periodo di imposta successivo, quelle certe

somme non concorrono alla determinazione del suo reddito per il 24, perché

incassate nel 25 pur avendo ultimato la prestazione.

Nel caso di reddito di impresa invece il servizio il componente positivo o negativo

che deriva dal servizio ultimato nel 2024 concorre alla determinazione del reddito

anche se il pagamento avviene nel 2025

→ nel caso della determinazione del reddito di impresa devo guardare al principio

di competenza e quindi disinteressarmi del concreto incasso delle somme per il

servizio che ho reso e guardare all'ultimazione del servizio. Ipotizziamo che siate

un'impresa che ha ad oggetto un'attività consistente nella prestazione di servizi,

potete emettere una fattura per servizi resi per un importo di 1 milione di euro nel

2024, quel milione di euro sarà sottoposto a tassazione nel 24 anche se quelle

somme non le avete incassate

Il principio di competenza fa emergere degli interrogativi quanto alla sua

compatibilità col principio di capacità contributiva proprio perché aggancia la

rilevanza reddituale di un certo componente, positivo o negativo, a elementi

che possono disinteressarsi dalla concreta detenzione delle somme necessarie

ad assolvere all'obbligo tributario

Il principio di competenza è stato poi assorbito, in qualche modo recepito

all'interno del principio di derivazione rafforzata. Oggi è di fatto governato dai

criteri civilistici, cioè i criteri fiscali per cessioni di beni, prestazioni di servizi,

beni immobili, etc., sono stati di fatto assorbiti dai criteri civilistici di

imputazione temporale, che fanno sempre riferimento al completamento della

fattispecie generativa del debito

Esistono degli orientamenti, anche dottrinali che propongono l’estensione del

principio di cassa anche alle imprese, in particolare al reddito d'impresa, o se

non propriamente l'applicazione di meccanismi di tassazione che prendono il

nome di tassazione del reddito liquido, cioè di misurazione della ricchezza sulla

base di criteri maggiormente agganciati all'incasso. Per le micro imprese il

legislatore attraverso una serie di interventi normativi ha previsto anche per

queste l'applicazione del principio di cassa

→ il legislatore sta valutando una graduale introduzione o un aggiustamento

della tassazione del principio di competenza anche per le imprese, perché più

conforme al principio di capacità contributiva, o meglio più aderente al

concetto di possesso di reddito come disponibilità materiale delle somme, che

è dedicata all'effettività della capacità contributiva

→ perché non è stato ancora introdotto il principio di competenza rispetto al

principio di cassa? Perché nel reddito d'impresa si utilizza il principio di

competenza? I flussi di cassa possono essere influenzati da rateizzazioni, da

rinvii, da dilazioni, da tutta una serie di componenti che attengono

all'esecuzione del rapporto negoziale, ma che non misurano il patrimonio di

diritti e di obblighi che l'impresa ha in un dato momento temporale

Il sistema della competenza è un modo di misurare la ricchezza che, pur

essendo più pericoloso sul piano dell'effettività, della capacità contributiva, si

presta meno a manipolazioni e misura con più precisione un patrimonio di

diritti e obblighi ascrivibili al soggetto passato → è un principio che misura in

maniera tecnicamente più corretta la ricchezza dell'impresa. Questo è il motivo

per cui può generare una tensione sul piano dell'effettività

- competenza ha funzione antielusiva ed esprime più un'attitudine che una

capacità contributiva concreta in quanto legata ad obblighi e diritti

maturati, caratterizzati da una fattispecie completa. Sono obblighi e

diritti caratterizzati da un completamento della fattispecie istitutiva,

costitutiva dell'obbligo o del diritto. Sono diritti e obblighi completamente

formati, che stanno alla base del principio di competenza. Cioè è un

insieme di situazioni giuridiche soggettive che fanno capo a un certo

soggetto che possono già essere portate a esecuzione e quindi a trovare

una concretizzazione a cui si aggancia la concreta disponibilità di somme

di denaro, quindi sono situazioni giuridiche soggettive che sono dotate di

una certa attualità ed effettività a cui poi si aggancia forse anche il valido

di compatibilità

Una sopravvenienza attiva (art 88 TUIR) è la rettifica di un componente

negativo contabilizzato in un precedente periodo di imposta

→ si tratta di un fatto non prevedibile. Le sopravvenienze attive sono quei

componenti che modificano il risultato di operazioni precedentemente (cioè in

anno di imposta precedente) contabilizzate. Esse modificano in senso

migliorativo operazioni precedentemente contabilizzate

La sopravvenienza ha ragione d'essere in quanto trovi applicazione al principio

di competenza perché si tratta di un istituto in cui viene rettificato un

componente negativo che aveva concorso a determinare il reddito in un

precedente periodo di imposta. Elementi caratterizzanti la sopravvenienza:

1) connessione con il principio di competenza

2) rettifica

3) imprevedibilità cioè l'imprenditore si vede dinanzi ad un fatto che non

poteva prevedere → le sopravvenienze attive si caratterizzano come

vicende non previste dall’imprenditore che, proprio perché non le ha

previste, non le aveva valorizzate nell’esercizio precedente

4) risultato di modifica di operazioni precedentemente

contabilizzate

Sopravvenienze improprie (sopravvenienze attive assimilate). Come già

detto il professore tra quel particolare componente positivo consistente nei

ricavi di cui è l'articolo 85 su IRF oltre ai corrispettivi derivanti dalla cessione

dei beni, alle partecipazioni e ad altri elementi che generano ricavi figurano

anche i contributi in conto esercizio, che costituiscono componenti positivi

riconducibili alla categoria dei ricavi

Quando i contributi non sono in conto esercizio ma sono in conto capitale

questi generano i propri prodotti delle rettifiche di componenti negativi in

precedenza contabilizzati e caratterizzati dalla loro imprevedibilità. Di qui

appunto la loro connotazione, il nome che gli viene attribuito di “impropri”

I contributi in conto capitale hanno l'obiettivo di rafforzare il capitale inteso del

patrimonio dell'impresa rispetto alle sopravvenienze proprie che si

caratterizzano per la componente dell'imprevedibilità e per la rettifica di

operazioni precedentemente contabilizzate. Essi mancano di entrambi i

requisiti: imprevedibilità perché non si correlano in alcun modo a componenti

precedenti + la modifica di precedenti contabilizzazioni e l’imprevedibilità

Interessi attivi = interessi che derivano da tutti gli investimenti di capitale

che generano un interesse e quindi sono dati a titolo di mutuo o comunque

equiparabile → sono i frutti che derivano nell’esercizio dell’attività di impresa

dall’impiego di capitali in operazioni di prestito, dilazione di pagamento, mutuo,

etc. sono i frutti civili delle somme date a mutuo

All'interno della categoria di interessi attivi si collocano diverse forme di

investimento di capitale e diverse categorie negoziali

I proventi atipici sono l'ultima categoria di componenti positivi che

compongono la determinazione del reddito di impresa. Essi sono gli introiti, i

corrispettivi atipici rispetto all'esercizio dell'attività imprenditoriale.

→ sono i proventi derivanti dall’impiego di asset o beni dell’impresa in modo

anomalo, eccentrico, non fisiologico rispetto alle attività tipiche dell’impresa

considerata (es impresa di trasporto che affitta un parcheggio per una

festa/concerto): FINI DIVERSI DA QUELLO TIPICI

Principio di competenza riguarda l’imputazione a periodo

Contributi in conto esercizio costitu

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A.A. 2024-2025
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SSD Scienze giuridiche IUS/12 Diritto tributario

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher jdddddd08 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto Tributario e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Trivellin Mauro.